SandroWeb Inviato 27 Dicembre 2009 Segnala Inviato 27 Dicembre 2009 Da "Il Piccolo", intervista a Lenardon: Lenardon: «Quando giochiamo convinti possiamo battere tutti»«Devo trovare nel girone di ritorno la continuità di rendimento. Mi soddisfa rimanere a Trieste» L’Acegas riparte dalla vittoria a Forlì TRIESTE Ha assistito da spettatore alla vittoria dell’Acegas a Forlì. Complice un’influenza galeotta, Simone Lenardon è stato costretto a saltare l’ultimo appuntamento del 2009 rinunciando a vivere da protagonista la più bella impresa di questa prima parte di stagione. Nessun rammarico, comunque, per il play toscano che da questo pomeriggio sarà nuovamente a disposizione di Massimo Bernardi per la ripresa degli allenamenti in vista del primo appuntamento del nuovo anno programmato al palaTrieste contro Castelletto Ticino. Allora Lenardon ripartite dalla vittoria di Forlì. Sorpreso di quanto sono riusciti a combinare quei discoli dei suoi compagni? «Direi che è un bel modo di ripartire, di sicuro l’entusiasmo e la voglia di lavorare non mancheranno. Devo dire che un po’ di sorpresa c’è stata. Non per sminuire il valore della nostra squadra ma perché in questo girone d’andata Forlì non aveva mai dato segni di cedimento e stava giocando veramente bene. Recentemente aveva vinto con largo margine su un campo difficile come quello di Verona, pensare di passare in Romagna poteva sembrare un azzardo». E invece i suoi compagni le hanno fatto un bel regalo di Natale. Dimostrando che trovando un po’ di continuità nel girone di ritorno l’obiettivo dei play-off potrebbe essere raggiungibile. «Non voglio parlare di obiettivi, non dobbiamo fermarci a guardare né la classifica né il calendario. Credo che quanto è successo a Forlì dimostra solo che se la nostra squadra gioca convinta dei suoi mezzi, dando tutto quello che ha dentro di sè, può ottenere buoni risultati. L’unico obiettivo che dobbiamo porci è questo: giocare ogni partita al massimo delle nostre possibilità cercando di vincere il più possibile». L’obiettivo di squadra è fissato. Ma un suo proposito per il 2010 che sta per arrivare? «Quello che vorrei trovare nel girone di ritorno è la continuità che mi è mancata in questa prima parte della stagione. Ho alternato buone prove a partite meno brillanti, mi piacerebbe riuscire ad avere meno alti e bassi anche nell’arco della stessa partita. E riuscire ad aiutare maggiormente i miei compagni». Intanto il suo futuro è sempre più legato a Trieste. Contento di aver rinnovato con l’Acegas per un’altra stagione? «Essere a tanti chilometri da casa non fa piacere ma devo dire che a Trieste c’è un progetto importante e questo mi ha aiutato a scegliere. Si sta bene in società, vivo bene anche al di fuori della palestra per cui quando mi è stato proposto di allungare il contratto non ho avuto esitazioni». Un’ultima battuta sulla prossima sfida contro Castelletto Ticino? «Non per usare frasi fatte ma sarà una partita difficile. Non conosco i problemi che possono aver avuto in questo girone d’andata ma so che hanno un buon potenziale di squadra e che la classifica non rispecchia il loro reale valore». Lorenzo Gatto Cita
SandroWeb Inviato 28 Dicembre 2009 Autore Segnala Inviato 28 Dicembre 2009 Da "Il Piccolo" di oggi, intervista a Bernardi: L’ALLENATORE BIANCOROSSO PUNTA A FARE UN GRANDE GIRONE DI RITORNO VIVENDO PERÒ ALLA GIORNATABernardi: «A Forlì l’Acegas ha voltato pagina» Il tecnico: «La squadra ha acquisito la fiducia che le serviva, ma non voglio sentir parlare di obiettivi» di MATTEO CONTESSA TRIESTE Il successo di Forlì era proprio quello che ci voleva per quest’Acegas. detta così sembra la banalità più lapalissiana che possa esistere, ma bisogna leggerla con un’altra lente, per capirla. Perchè l’Acegas, intesa come i giocatori del roster, aveva bisogno di una prova concreta di essere all’altezza del campionato che sta giocando. Le sconfitte subite nel girone d’andata (e quelle contro Trento, Verona, Treviglio, per come e quando erano maturate, hanno rappresentato la punta dell’iceberg) avevano finito fatalmente per smarrire la fiducia in se stessa. Si vedeva anche dagli spalti che i giocatori biancorossi nei momenti determinanti delle partite temevano di fare le cose sbagliete e finivano per farle veramente. A Forlì, invece, partendo in palese inferiorità di uomini e mezzi contro la capolista che da 3 anni in casa propria non faceva prigionieri, la squadra di Bernardi ha dettato legge dall’inizio alla fine, facendo avvicinare gli avversari nel finale solo per stanchezza e non per evanescenza di gioco. Pur essendo in inferiorità, per 40 minuti i biancorossi sono stati più bravi dei primi della classe e li hanno battuti davanti ai loro tifosi. Questo serviva a Benfatto e compagni per comprendere la loro forza. E per questo il successo in Romagna potrebbe essere la svolta della stagione per l’Acegas. «Sì, penso proprio che possa essere la svolta - conferma il tecnico Bernardi -. Da Forlì ripartiamo, con molto entusiasmo e una nuova fiducia nel nostro modo di giocare a pallacanestro. Perchè è stata un’impresa costruita su una eccezionale compattezza del gruppo, per almeno trenta minuti abbiamo mostrato grande organizzazione sul parquet e grande unità di squadra. La partita di Forlì - continua - ci è servita per capire che dobbiamo avere fiducia nei nostri mezzi, nel nostro sistema di gioco, nel nostro carattere. Se ci crediamo, le partite possiamo giocarcele alla pari contro tutti». È stata la vittoria che vi serviva per ritrovare fiducia, come lei ha più volte detto nelle scorse settimane, giusto? Crederci sempre fino all’ultimo secondo è un lavoro che abbiamo fatto già prima di Forlì, lì ne abbiamo raccolto solo i frutti. Perchè noi eravamo sempre viocini a questo punto, non dimentichiamo le partite perse sono nel finale contro Verona, Trento, Treviglio, Ozzano. Il successo di Forlì è la conferma che abbiamo lavorato bene già in estate, perchè una risposta del genere indica che la squadra poggia su basi solide. L’andata è finita, avete conosciuto tutte le avversarie. Che impressioni ne ha ricavato? Bologna è la squadra più forte, andrà su perchè ha tasso tecnico, fisico, di talento ed esperienza li livello superiore. Potrà magari rischiare in qualche partita, ma alla lunga salià. Ozzano è una bella squadra, sta giocando sull’entusiasmo, ma alla lunga non credo potrà competere per la promozione. Ma in generale è un campionato di tasso tecnico molto buono, con giocatori italiani molto bravi e tutti possono giocarsela con tutti. Ciò che a me interessa è che però sia Trieste a migliorare sempre di più, ieri alla ripresa degli allenamenti ho visto i ragazzi con le facce vogliose di fare sempre di più e meglio. Per arrivare fino a dove? È un discorso che non voglio sentire, né fare perchè non giova alla squadra. Sottoscrivo in pieno le parole di Lenardon nell’intervista che avete pubblicato ieri, dobbiamo crederci sempre e giocarci partita per partita, senza fare programmi. Voglio fare un bellissimo girone di ritorno, ma senza fare corse sugli altri. Dobbiamo pensare solo all’immediato: attualmente la nostra vita finisce con Castelletto Ticino, non dobbiamo guardare oltre. Benfatto e Bocchini a casa con l’influenza, Spanghero si è fermato ieri a metà allenamento con mal di stomaco e dissenteria. Lenardon e Benevelli si sono invece allenati, il peggio per loro è passato. Fino a giovedì l’Acegas verrà sottoposta a un piccolo richiamo atletico su resistenza e velocità, Capodanno libero e da sabato si inizierà a preparare la partita contro Castelletto Ticino in programma al PalaTrieste il 6 gennaio alle 18. Cita
SandroWeb Inviato 28 Dicembre 2009 Autore Segnala Inviato 28 Dicembre 2009 Note sparse del Baldo dal suo blog Acegas Trieste: l'impresa di Forlì sotto l'albero smonta alcune tesi..Buon Natale Pallacanestro Trieste 2004, le bollicine di Forlì e buoni propositi per il 2010 La bottiglia natalizia di spumante in casa Acegas Aps è stata stappata con qualche giorno di anticipo, bagnando una succulenta cena a base di pesce in terra romagnola, festeggiando una impresa che non spegne l’eco a distanza di tempo; la vittoria per 66-68 in quel di Forlì da parte dei ragazzi di coach Bernardi è stato l’argomento più gettonato in terra giuliana, solo dopo la letterina a Babbo Natale (o forse è stata una richiesta esaudita del gentile omone vestito di…biancorosso?): mancando di Simone Lenardon, con Benevelli con la febbre e Scarponi acciaccato, solo la lucida follia, la sana incoscienza chiesta dall’allenatore alla vigilia potevano scaturire qualcosa di impensato, un capolavoro tattico e agonistico che ha visto dare da tutti gli attori protagonisti il giusto contributo alla causa: dal Colli tutto fare, un “invasato” cestista che ha lottato e segnato, a Stefano Marisi con la regia solida a continuativa per quaranta minuti, dal criticato Scarponi molto utile in chiave realizzativa segnando canestri “pesanti” e difendendo le azioni decisive nel finale, fino al giovanissimo Bonetta, parte integrante del sistema, “cazziatoni” di Bernardi compresi. Al di là quindi di meriti indubbi e rimarchevoli, c’è una lettura di tipo diverso che pone l’ “imputato” Acegas Aps di fronte ad un “inquinamento delle prove”, quindi a veder smontate le “tesi difensive” di tutto un girone d’andata. Mi spiego meglio: “la squadra ha perso tutte quelle partite perché è giovane e fa errori di inesperienza” (“avvocato” Acegas Aps): la vittoria di Forlì ha visto i giovani giocatori triestini non solo dare un impronta al match dal primo minuto, comandandolo come una corazzata esperta, ma soprattutto in diversi momenti chiave è riuscita a cacciare indietro gli avversari con giocate giuste, puntuali, anche quando nel finale sembrava materializzarsi la beffa più cocente. “le squadre affrontate sono più forti di noi”(“avvocato” Acegas Aps): come concetto base potrebbe starci in alcuni casi come Verona, Trento, Treviglio, ma non può e non deve diventare un assioma; la vittoria in terra romagnola sta a significare che la sconfitta farà parte del campionato 2009/10 per forza di cose, ma che non può diventare consuetudine! Se una squadra batte la prima della classe a casa propria, deve mettersi in testa ad ogni palla a due che la vittoria può essere più di una evenienza. Naturalmente è una provocazione per spiegare anche la critica piombata sull’Acegas nelle sei sconfitte consecutive: le singole partite perse possono rappresentare una normale conseguenza di quanto virgolettato sopra, nella logica di un campionato così, quello però che non è digeribile è la somma dei rovesci, perché denota incapacità di reagire agli errori commessi, come a dire che….sbagliare è umano, perseverare è diabolico! La vittoria di Forlì vale ovviamente più dei due punti in palio, nella testa dei giocatori imprese così fanno possono far scattare una molla decisiva, togliere quel granello di sabbia nell’ingranaggio inceppato, esattamente come accadde l’anno passato. Ma non sarà la stessa conclusione, quello che è giusto aspettarsi da parte dei tanti tifosi di pallacanestro è la lotta fino all’ultima giornata, porre l’asticella degli obiettivi sempre un livello sopra, e in questo caso vorrebbe dire play off; se non ci si arriva pazienza, quello che conta è aver lottato. Si ritorna in campo il 6 Gennaio con Castelletto Ticino, partita perfetta per confermare quando detto, per rilanciare le ambizioni in vista della suggestiva trasferta al Paladozza di Bologna di domenica! Raffaele Baldini (www.cinquealto.blogspot.com) Cita
Delio Inviato 28 Dicembre 2009 Segnala Inviato 28 Dicembre 2009 Mi sono guardato la partita su boratv e francamente ci andrei un po' più cauto con i trionfalismi, ho avuto la netta impressione che l'abbia più persa Forlì che vinta Trieste, non che ci sputi sopra, ci mancherebbe, ma quando Forlì è riuscita a giocare Trieste ha traballato. Per fortuna nostra le loro percentuali di tiro sono state deficitarie, spesso hanno fatto scelte sciagurate, soprattutto nei primi due quarti, sennò pur giocando male Forlì sarebbe rimasta attaccata e nel finale sarebbe passata. Comunque una vittoria che dà morale, e questo è positivo, solo non vorrei che nei tifosi si formasse l'idea che questa squadra sia più forte di quanto è in realtà Cita
Radimiro Inviato 29 Dicembre 2009 Segnala Inviato 29 Dicembre 2009 Condivido pienamente il pensiero di Delio. L'Acegas quest'anno e' una squadra modesta ed ha vinto a Forli' per caso. Del resto un paio d'anni fa anche Gorizia ha espugnato il campo della fortissima Soresina. Nonostante il colpo grosso entrambe le squadre andranno avanti per la propria strada, Forli' verosibilmente andra' in lega 2 e Trieste forse riuscira' ad agganciare l'ottavo posto. Male che vadi una salvezza tranquilla, tanto retrocede direttamente una sola squadra e ancora prima di partire si sa gia' il suo nome. Jesolo S. Dona' e' un corpo estraneo alla categoria e su questo non ci sono dubbi. Quindi largo ai giovani, che forse si costruisce qualcosa per il futuro ? Cita
alvin66 Inviato 29 Dicembre 2009 Segnala Inviato 29 Dicembre 2009 Forli' verosibilmente andra' in lega 2 e Trieste forse riuscira' ad agganciare l'ottavo posto. Male che vadi una salvezza tranquilla, beh queste erano le aspettative di inizio campionato.nulla di nuovo sotto il sole. aldila' di questo, anche vincere fuori casa contro una squadra quasi imbattuta,vedo che lascia spazio a critiche.mi sembra molto curioso e singolare. Cita
Radimiro Inviato 29 Dicembre 2009 Segnala Inviato 29 Dicembre 2009 L'Acegas ha fatto un'impresa strepitosa e su questo bisogna fare i complimenti a squadra e societa'. Per quanto concerne il campionato c'e' un po' di delusione, visto che siamo in terza serie e risultati sono stati abbastanza deludenti. Non drammatizzerei, pero' non si possono fare salti di gioia, ad eccezione del succitato dopo gara. La squadra del 2005-06 mi pareva piu' competitiva. Ormai dal 2003 non abbiamo piu' il grande basket a Trieste, in quanto la stagione 2003-04 non puo' a mio avviso essere classificata come tale. Spero nella maturazione dei giovani, in modo che la pallacanestro Trieste ritrovi lo spazio che le appartiene. Cita
SandroWeb Inviato 30 Dicembre 2009 Autore Segnala Inviato 30 Dicembre 2009 Da "Il Piccolo": Tutti a disposizione del tecnico Bernardi Leggera distorsione alla caviglia per Benevelli TRIESTE E’ cominciata la lenta marcia di avvicinamento dell’Acegas alla ripresa del campionato. Dopo la lunga pausa legata alle festività natalizie, la formazione di Massimo Bernardi ha ripreso ad allenarsi in vista delle due sfide che tra mercoledì 6 e domenica 10 gennaio le proporranno la gara casalinga contro Castelletto Ticino e l’attesa trasferta bolognese contro la Fortitudo di Finelli. Squadra al completo compreso Michele Benfatto, il grande protagonista dell’ultimo successo in casa della ex capolista Forlì che, reduce da una fastidiosa influenza, che ha comunque deciso allenarsi con i compagni. Fermo invece per una leggera distorsione alla caviglia Andrea Benevelli che oggi dovrebbe comunque allenarsi regolarmente. Definito intanto il programma di lavoro in vista dell’ultimo dell’anno. L’Acegas lavorerà oggi e domani mattina al PalaTrieste quindi pausa pomeridiana e ripresa nel pomeriggio del primo giorno del 2010 per cominciare a lavorare sugli schemi della prossima avversaria. Nel frattempo c’è fermento nell’ambiente biancorosso in vista della trasferta di Bologna. Una partita amacord, quella in programma tra due domeniche nello storico tempio del palaDozza, che affascina i tifosi triestini i quali, non a caso, si stanno mobilitando per essere presenti in terra felsinea. Probabile l’organizzazione di un pullman e la presenza di diverse macchine al seguito della squadra. (lo. ga.) Cita
80 revival Inviato 30 Dicembre 2009 Segnala Inviato 30 Dicembre 2009 Una partita amacord, quella in programma tra due domeniche nello storico tempio del palaDozza, che affascina i tifosi triestini i quali, non a caso, si stanno mobilitando per essere presenti in terra felsinea. Probabile l’organizzazione di un pullman e la presenza di diverse macchine al seguito della squadra. (lo. ga.) Me domando quai tifosi se sta mobilitando??? ... Cita
toga Inviato 30 Dicembre 2009 Segnala Inviato 30 Dicembre 2009 Una partita amacord, quella in programma tra due domeniche nello storico tempio del palaDozza, che affascina i tifosi triestini i quali, non a caso, si stanno mobilitando per essere presenti in terra felsinea. Probabile l’organizzazione di un pullman e la presenza di diverse macchine al seguito della squadra. (lo. ga.)Me domando quai tifosi se sta mobilitando??? ... mi e el giornalaio Cita
SandroWeb Inviato 31 Dicembre 2009 Autore Segnala Inviato 31 Dicembre 2009 Me domando quai tifosi se sta mobilitando??? ... mi e el giornalaio Cazzolina, la coppia de teppisti per eccellenza Da "Il Piccolo": Basket, Acegas in debito Le mancano i 4 punti contro Trento e VeronaFotografia del girone: Ozzano la sorpresa positiva, Castelletto Ticino la delusione del girone d’andata di MATTEO CONTESSA TRIESTE Metà campionato se n’è già andato e un dato pare inconfutabile: questo girone di serie A Dilettanti è estremamente equilibrato; ciò che oggi è, domani potrà essere capovolto. Ma intanto fermiamoci allo status quo e facciamo una fotografia del campionato in rapporto ai pronostici iniziali e ai valori potenziali delle squadre che partecipano. Se la Fortitudo Bologna non sorprende e non lo fa, purtroppo per essa, neanche Jesolosandonà («farà fatica a vincere una sola partita in tutta la stagione», era l’opinione comune degli esperti già dalla scorsa estate), due sono attualmente le situazioni non previste. Le cita il tecnico dell’Acegas, Massimo Bernardi, che per questa valutazione potrebbe benissimo essere il portavioce dell’intero campionato, tanto è condivisa: «Ozzano è senza dubbio la sorpresa positiva, mentre per il potenziale dell’organico a disposizione Castelletto Ticino avrebbe dovuto essere fra le prime quattro». E invece la squadra piemontese langue al terz’ultimo posto, davanti solo a Riva del Garda e all’ormai retrocessa Jesolo, la quale peraltro sta perdendo i pezzi migliori che stanno emigrando altrove per non affogare in laguna. «Ma dare giudizi adesso non mi pare appropriato - taglia corto Bernardi - perchè in un torneo equilibrato come questo ancora tante cose dovrano succedere». Secondo noi, però, qualche altra mezza sorpresa si può citare, perlopiù in positivo. Parliamo di Osimo, ad esempio. Che fatta in fretta e furia dopo la riammissione di Ferragosto, ha costruito un quintetto base di buona qualità che si è cementato subito intorno al perno Gennari, scaricato dall’Acegas qualche settimana prima. Teoricamente avrebbe potuto soffrire per salvarsi, in realtà è a braccetto con Trieste sulla soglia dell’area playoff. E poi la rivoluzionata Trento dell’esordiente Esposito, salita grazie all’acquisto del titolo di Lumezzane: che a questo punto fosse sesta, pochi lo avrebbero scommesso. In negativo ci mettiamo invece Verona: doveva giocarsela con Bologna e Forlì per il primato, dopo aver vinto al PalaTieste si è piantata e oggi ha 14 punti di ritardo dalla vetta, 2 sole lunghezze davanti proprio a Benevelli e compagni. E l’Acegas dove si trova, in questa vignetta? «Non ci lamentiamo e siamo pronti per un bellissimo girone di ritorno - afferma bernardi - ma se avessimo vinto con Trento e Verona la nostra classifica sarebbe ben diversa». Quelle due partite interne di metà novembre potevano essere in effetti la rampa di lancio biancorossa, rappresentano invece oggi il grande rimpianto. Dopo gli stenti a metà strada, la squadra l’anno scorso visse una seconda parte di stagione esaltante. Le premesse per ripetere quella crescita l’Acegas quest’anno le ha tutte. Cita
SandroWeb Inviato 4 Gennaio 2010 Autore Segnala Inviato 4 Gennaio 2010 Da "Il Piccolo" del lunedì LE VALUTAZIONI DELLA TRUPPA BIANCOROSSA A METÀ DEL CAMMINO STAGIONALEAcegas, Bocchini e Benevelli i più costanti Sorprende lo smarrimento di Lenardon, dai giovani locali potrà arrivare la marcia in più di MATTEO CONTESSA TRIESTE Al giro di boa della stagione regolare ci sono tutti gli elementi per valutare il rendimento dell’Acegas attraverso quelli singoli dei giocatorui. Una chiave di lettura per capire se, nonostante i piedi di piombo della vigilia, l’Acegas abbia fatto finora esattamente il cammino previsto oppure no. LENARDON Per le doti tecniche e caratteriali che si ritrova, visto anche il ruolo di trascinatore recitato nello scorso campionato, nessuno si aspettava che potesse balbettare tanto nella serie A Dilettanti, sebbene sia un debuttante. Mancano i suoi punti, ma anche le intuizioni del suo estro che l’anno scorso lo rendevano imprevedibile, aumentando in questo modo le potenzialità sue e della squadra. Sta soffrendo le marcature serrate cui è sottoposto e questo fatto gli accorcia il braccino. Nel girone di ritorno deve dimostrare con i fatti di valere la categoria, altrimenti fatalmente torna tutto in discussione.. MARISI Il rendimento finora insufficiente dei colleghi di reparto finisce per coinvolgere anche lui. Perchè il suo compito è dare ordine alla manovra e lui è ottimo quando si tratta di gestire partita e risultato. Ma l’estrosità non è nelle sue corde e se dunque non ha a fianco qualcuno in grado di sparigliare le carte quando si tratta di scardinare le difese schierate o ancor peggio asfissianti, non riesce a far correre il motore biancorosso. Quando Lenardon e Spanghero cresceranno, sicuramente migliorerà anche la resa del playmaker forlivese. CIGLIANI Dopo il lungo recupero dall’infortunio di aprile, gli sono bastate una partita e mezza per tornare a essere il Ciglio. A Forlì è stato l’uomo ovunque, nel finale si è messo anche a portare palla. Per uno che non ha paura di nulla, il salto di categoria non sembra una cosa di cui preoccuparsi. SPANGHERO L’anno scorso non lo conosceva nessuno, poteva giocare sull’effetto sorpresa e su una conseguente beata incoscienza perchè nessuno da lui, in fondo, pretendeva nulla. Quest’anno, peraltro dopo un’estate esaltante ma faticosa in azzurro e senza la possibilità di recuperare fisicamente e mentalmente, gli avversari lo aspettano al varco e Bernardi pretende da lui un rendimento di alto profilo. Naturale che vivesse la prevedibile crisi di crescita di chi si trova improvvisamente catapultato in cielo. Per adeguarsi ci vuole tempo, SuperFly soltanto adesso sembra stia ritornando sulla terra. Nel girone di ritorno scommettiamo sulla sua esplosione. BOCCHINI Questa è la categoria che conosce meglio e infatti ci sta molto più a suo agio di quanto non fosse in B2. È uno dei pochissimi biancorossi che sa come affrontare gli avversari di categoria e non si tira mai indietro, spesso trascinando pressochè da solo la squadra. Non è un caso se finora, insieme a Benevelli, ha la maggiore continuità di rendimento. La sua croce resta la difesa. BENEVELLI L’appannamento vissuto nelle ultime settimane lo ha soltanto riavvicinato al rendimento dei suoi compagni, ma non gli ha fatto perdere il ruolo di stella della squadra. Poco appariscente, ma sempre molto concreto. Se è in piena forma è devastante, se non è al meglio si mette al servizio della squadra e infila prestazioni comunque sempre di rilievo. Quando poi la situazione è essenziale, come a Forlì due domeniche fa, lui non manca mai di essere determinante. Non bastò la febbre, in Romagna, per impedirgli una presenza decisiva. Una garanzia. COLLI Per carattere e coraggio, insieme al suo amico Cigliani, è uno dei punti di riferimento del gruppo. L’avvio di campionato molto positivo sembrava aver fatto di lui la prima scommessa vinta dell’anno. Poi all’improvviso si è piantato, come altri suoi compagni, pagando forse la disabitudine ai ritmi di lavoro di Bernardi, molto dispendioso più per la testa che per le gambe esigendo impegno e concentrazione sempre assoluti, sia in partita sia in allenamento. L’ultimo exploit in casa della capolista potrebbe indicare che l’assimilazione del metodo-Bernardi sia stata completata. Nel ritorno sarà uno dei leader della squadra. BENFATTO Ci pare che nelle capacità tecniche, il suo ago della bilancia sia nella testa: se si sente sicuro è più convinto nei movimenti, sia offensivi che difensivi, e fa la sua bella figura. Se qualcosa lo disturba, non ne azzecca una. Un saliscendi mostrato per un intero girone, anche nell’ambito della stessa partita. Buono nel movimento di gambe, ha però mani non proprio felici, sia nella presa che nel tiro. Su questo aspetto deve lavorare molto. SCARPONI Niente di personale, ma è il soldato Ivan la delusione finora più grande. E ci dispiace dirlo, perchè è davvero un bravo ragazzo. Avrebbe doti fisico-atletiche per fare grandissime cose, ma il sospetto a questo punto è che gli proprio gli manchi la lampadina che quando si accende illumina la mente e aiuta a trovare la scelta di gioco più opportuna. A vederlo giocare, sembra cioè che non riesca a «vedere» la cosa giusta da fare. E allora si alza e getta pietrate verso il canestro, dovunque si trovi. CROTTA Il suo fisico lo aiuta più a fare a sportellate contro avversari di stazza superiore che ad affrontare gente più dinamica. Il coach non lo sta facendo giocare molto, ma lo cura particolarmente in allenamento. E l’impressione, pur nelle presenze centellinate in partita, è che il ragazzo stia migliorando. Potrebbe diventare un valore aggiunto nel finale di stagione, un po’ come fu per Gennari l’anno scorso. BONETTA, CORONICA, MEDIZZA Qualche panchina e scampoli di partita come gratificazioni. Ma è nel lavoro in palestra che lo staff tecnico sta insegnando loro a crescere. BERNARDI È molto bravo a dirigere la squadra dalla panchina, ma scopriamo l’acqua calda. Il lavoro vero è quello, oscuro ai più, che compie giorno dopo giorno negli allenamenti settimanali. Però da qualche tempo nutriamo un sospetto: la dedizione assoluta che impone ai giocatori dal primo all’ultimo giorno della stagione agonistica potrebbe essere la causa, esaurita la freschezza iniziale, di quella crisi di rigetto da stanchezza mentale che la squadra a un certo punto accusa. È successo sia l’anno scorso, sia quest’anno. Dopo averla smaltita, però, il gruppo esce rafforzato. Ciò ci rende fiduciosi per la seconda metà della stagione che va ad iniziare. Cita
SandroWeb Inviato 5 Gennaio 2010 Autore Segnala Inviato 5 Gennaio 2010 Da "Il Piccolo", intervista a Bocchini: Bocchini: «Scontro chiave per i play-off»Torna la A Dilettanti di basket, domani Acegas-Castelletto Ticino TRIESTE Dare continuità alla vittoria di Forlì per alimentare le speranze di play-off. L’Acegas che domani pomeriggio va in campo contro Castelletto Ticino (PalaTrieste, alle 18) cercherà di sfruttare il fattore campo per mettere in cascina punti preziosi. Non sarà facile visto il valore di un’avversaria la cui classifica al termine del girone d’andata non rispecchia un potenziale decisamente notevole. «Non c’è dubbio che Castelletto Ticino sia un’avversaria da non sottovalutare - sottolinea Dennis Bocchini - a livello di nomi è una squadra che esprime grande talento. Non conosco da vicino le problematiche che possono avere avuto in questa prima parte della stagione quello che posso dire è che mi sorprende il fatto di vederli sotto di noi in classifica. Hanno un gruppo di giocatori forti ed esperti: Conte, Rotondo e Prelazzi sotto canestro sono indubbiamente clienti scomodi per cui siamo consapevoli del fatto che ci aspettano quaranta minuti di battaglia. Ma siamo pronti ad affrontarla». Un Bocchini deciso a suonare la carica in un gruppo che si è ripresentato bello vispo alla ripresa degli allenamenti dopo la pausa natalizia. Massimo Bernardi ci mette del suo per stimolare il gruppo ma in questi giorni la squadra ha lavorato con grande voglia dimostrando che l’onda lunga della vittoria strappata a Forlì continua a farsi sentire. «Un successo - continua il capitano - che ha portato molto più dei due punti in classifica. Loro, in stagione regolare, non perdevano in casa da tre anni e questo ci ha fatto capire che giocando con lo spirito e la convinzione giusta possiamo toglierci delle soddisfazioni. Avevamo bisogno di una ventata d’ottimismo per spazzare la cappa di negatività che si era formata a causa delle tante sconfitte consecutive. Adesso siamo pronti a ripartire: forse nel girone d’andata abbiamo chiuso con qualche punto in meno rispetto a quelli che ci meritavamo, cercheremo di riprenderceli in questo girone di ritorno». L’incognita maggiore sarà vedere quanto la pausa potrà aver inciso sulla reattività della squadra. «Credo non inciderà - conclude Bocchini - perché ho visto nella squadra lo spirito giusto. Abbiamo voglia di ricominciare da dove abbiamo lasciato». Recupero. Vittoria della Tezenis Verona che nel recupero contro Riva del Garda si è imposta con il largo punteggio di 83-55. Con questi due punti la formazione scaligera raggiunge quota 14 in classifica portando a quattro le lunghezze di ritardo dell’Acegas dalla zona play-off. Lorenzo Gatto Cita
SandroWeb Inviato 6 Gennaio 2010 Autore Segnala Inviato 6 Gennaio 2010 Le ultime news prima della palla a due delle ore 18 (da "Il Piccolo") INIZIA STASERA AL PALATRIESTE ALLE 18 IL GIRONE DI RITORNO PER I BIANCOROSSIAcegas in cerca del bis con Castelletto Bernardi ha tutti gli uomini a disposizione, Tritto deve centellinare l’uso di Ihedioha e Masieri di MATTEO CONTESSA TRIESTE Diciassette giorni dopo la vittoria di Forlì, l’Acegas ritorna oggi sul parquet di casa (palla a due alle 18), per ricevere Castelletto Ticino. Una vittoria, quella in Romagna, che ha permesso di trascorrrere feste serene. Ma ci fosse stata ancora qualche partita prima della pausa natalizia sarebbe stato meglio. Perchè se c’è un’incognita nella ripresa odierna del torneo, in mezzo ai tanti indubbi benefici che l’impresa prenatalizia ha portato. è proprio legata al lungo stop: 17 giorni possono aver abbassato la temperatura della squadra, che dopo Forlì era tornata incandescente, e aver annacquato quell’entusiasmo rinato. Insomma, dopo il 20 dicembre il ferro era caldo, sarebbe stato meglio poterlo battere subito. Adesso invece, due settimane e mezza dopo e con lo stacco di concentrazione dato dalle festività, un po’ di quella carica potrebbe essersi persa per strada. «Spero sia rimasto molto di quella carica - si auspica coach Bernardi -, altrimenti Forlì rimane un’impresa isolata, che non ha alcun significato se non la si fa seguire con altri due punti oggi». Ma è solo un’incognita e non è detto che debba materializzarsi. Perchè ci aspettiamo che l’Acegas, che scende in campo contro Castelletto col ricordo del bel successo dell’andata e con l’altro dell’impresa prenatalizia, oggi sia pimpante e sicura di sé, senza alcun balbettio. È la stessa cosa che si auspica coach Bernardi, chiamando a raccolta i tifosi: «Chiedo che vengano numerosi - dice -, oggi ci sarà da divertirsi. La loro spinta ci farà mettere il cuore per farli divertire e trascorrere tutti insieme un bell’avvio di 2010». I biancorossi hanno approfittato della pausa per recuperare quegli effettivi colpiti da simdrome influenzale, per effettuare un richiamo fisico atletico e infine per prerarare la partita di questo pomeriggio. «I ragazzi hanno lavorato bene, di Forlì sono rimasti l’entusiasmo e la consapevolezza delle nostre possibilità. Complessivameente siamo messi bene - spiega il tecnico -; Benfatto, Bocchini, Lenardon e Benevelli hanno superato lo stato febbrile che avevano accusato nei giorni scorsi, ma restano ancora un po’ deboli per i postumi influenzali. C’è comunque un bel clima, ciò che ci vuole per affrontare una partita importante come quella di oggi. Perchè Castelletto Ticino, lo ribadisco, è una squadra che vale uno dei primi quattro posti e dispone di giocatori pericolosi con tanti punti nelle mani; insomma, dovremo giocare una super partita soprattutto in difesa, per non far emergere il loro talento. Con la testa siamo a postissimo, bisogna vedere come abbiamo assorbito i carichi di lavoro dei giorni scorsi e quanto Benfatto, Bocchini, Lenardon e Benevelli saranno condizionati dai postumi dell’influenza che non li tengono in piena forma fisica». Ma non sarà solo l’Acegas a doversi preoccupare dei piemontesi. Semmai sarà vero il contrario. Perchè il 27 settembre scorso, sul neutro di Codogno, i biancorossi vinsero 3 quarti su 4 chiudendo poi con 10 punti di vantaggio. Soggiogarono letteralmente i padroni di casa sotto i tabelloni, tagliarono a fette ripetutamente l’area gialloblù e completarono l’opera con il tiro a bersaglio a lunga gittata (11 triple alla fine). «Tutti gli esterni devono giocare oggi un’ottima partita per limitare Rotondo, Mariani e Conte», chiede Bernardi ai suoi. Ma è soprattutto il tecnico avversario Tritto a doversi preoccupare. Ha Masieri e Ihedioha reduci da infortuni e dunque ad apporto ridotto, teme l’assetto con i due lunghi di Trieste, che ai suoi è indigesto, e soprattutto deve limitare gli esterni di casa, che all’andata gli fecero venire il mal di testa. Uno su tutti Dennis Bocchini, che nell’ultimo quarto gli piazzò 15 punti, frutto di 3 bombe e 6/6 dalla lunetta, e spezzò l’equilibrio della partita. I problemi, insomma, stasera saranno più di tritto che di Bernardi. Fischieranno Sivieri e Giummarra. Cita
SandroWeb Inviato 6 Gennaio 2010 Autore Segnala Inviato 6 Gennaio 2010 Vediamo se riesco a fare anche una sorta di mini-diretta sul forum Ho connessione al PalaTS, quindi qualche aggiornamento riesco a darlo subito Cita
SandroWeb Inviato 6 Gennaio 2010 Autore Segnala Inviato 6 Gennaio 2010 23-15 primo quarto: bene dal terzo minuto in poi, ottimo Bocchini e un buon Benfatto sotto canestro Cita
SandroWeb Inviato 6 Gennaio 2010 Autore Segnala Inviato 6 Gennaio 2010 37-38 secondo quarto: pessima frazione per Trieste, con l'uscita di Bocchini e Benfatto abbiam fatto pochissimo Cita
SandroWeb Inviato 6 Gennaio 2010 Autore Segnala Inviato 6 Gennaio 2010 Nota di cronaca: la tribunetta è tornata ad essere popolata dai tifosi più passionali di Trieste...evidentemente la società è tornata sui propri passi Cita
SandroWeb Inviato 6 Gennaio 2010 Autore Segnala Inviato 6 Gennaio 2010 Rettifico...i tifosi in tribunetta sono stati rimandati nel settore di loro competenza Cita
SandroWeb Inviato 6 Gennaio 2010 Autore Segnala Inviato 6 Gennaio 2010 Terzo quarto: 59-57 Trieste Cita
SandroWeb Inviato 6 Gennaio 2010 Autore Segnala Inviato 6 Gennaio 2010 Persa 78-82. A brevissimo la cronaca Cita
alvin66 Inviato 6 Gennaio 2010 Segnala Inviato 6 Gennaio 2010 Castelletto dignitosa per tutta la partita nel finale trova la quadratura del Rotondo, Trieste si arrangia sino a 2 minuti dalla fine quando con un gioco poco Benfatto smarrisce la bussola e perde la partita... buttiamola sui giochi di parole,va..che e' l'unico gioco decente di oggi.. Cita
giuli Inviato 6 Gennaio 2010 Segnala Inviato 6 Gennaio 2010 Rettifico...i tifosi in tribunetta sono stati rimandati nel settore di loro competenza no comment Cita
whitesnake Inviato 6 Gennaio 2010 Segnala Inviato 6 Gennaio 2010 Persa un'occasione di incamerare 2 punti contro una mediocre squadra... si vede che noi siamo "più mediocri".... Castelletto ha fatto quello che doveva fare .. noi mooolto meno, anzi gioco niente... ma sti' giocatori sono tutti fuori forma? E andare a letto prima?...Non so' l'ho buttata li, mi parevano sfiatati... in tutti i sensi. Certo che certi cambi Bernardi poteva anche risparmiarseli... non so' ma forse da la' la partita si vede diversamente. Cita
SandroWeb Inviato 7 Gennaio 2010 Autore Segnala Inviato 7 Gennaio 2010 Da "Il Piccolo" CASTELLETTO TICINO PASSA AL PALATRIESTE E AGGANCIA I BIANCOROSSI IN CLASSIFICAL’Acegas torna subito a terra: 78-82 Padroni di casa con mezza squadra inesistente, l’aggressività degli ospiti ha la meglio ACEGAS TRIESTE 78 NOBILI SBS CASTELLETTO T. 82 (23-15; 37-38; 59-57) ACEGAS: Lenardon 7, Marisi 1, Cigliani, Spanghero 13, Bocchini 21, Benevelli 11, Colli 11, Benfatto 14, Scarponi, Crotta. All. Bernardi. NOBILI SBS: Centanni 8, Marusic 7, Mariani 7, Masieri 3, Conte 19, Rotondo 18, Ihedioha 4, Di Graci ne, Prelazzi 16, Pariani ne. All. Tritto. ARBITRI: Sivieri e Giummarra. NOTE - Tiri liberi Acegas 20/25, Castelletto 26/31; tiri da 3 Acegas 6/23, Castelletto 6/24; tiri da 2 Acegas 20/37, Castelletto 19/32; rimbalzi Acegas 36, Castelletto 32. Usciti per 5 falli: Marisi, Colli, Mariani, Prelazzi. di MATTEO CONTESSA TRIESTE La bella impresa di Forlì è già cancellata, di quell’Acegas gagliarda rimane solo il buon ricordo. Castelletto Ticino passa al PalaTrieste per 78-82 e riporta con i piedi per terra i biancorossi che sembravano aver spiccato il volo. Non è bastato un ottimo avvio, che aveva regalato fino a 10 punti di vantaggio, non è servito avere nel finale gli ospiti col bonus falli superato già a 6’ dalla fine con Prelazzi e Mariani fuori per raggiunto limite a 3’30” dalla fine. Si poteva chiudere la partita dalla linea della carità, invece dalla lunetta in quei frangenti si è tirato poco e male. Castelletto ha aggredito, aggredito, aggredito e alla fine ha fatto perdere la bussola ai padroni di casa. Tanto a Forlì aveva vinto la prestazione corale, tanto ieri mezza squadra ha fatto da spettatrice. Con Benevelli in chiaroscuro, Marisi inconsistente, Scaponi più dannoso che utile (solo 6’15” in campo e nemmeno in quintetto), Crotta entrato e uscito nell’arco di 2 minuti e Lenardon che solo nel finale ha giochicchiato senza comunque mai incidere, c’era ben poco da fare. Se devi giocare in 5 contro 8 e gli avversari ti fanno correre e ti aggrediscono sempre, alla fine hai la peggio. E così è stato. Bocchini, nonostante la cura particolare cui è stato sottoposto dagli avversari, è stato il trascinatore. Gli altri a sprazzi e a turno gli sono stati al fianco. Stavolta è stato Tritto a vincere la partita in area: sono stati i suoi lunghi (monumentale Prelazzi) a mettere scompiglio, non viceversa. Il primo canestro è di Benfatto dopo 2’15”, dopo 3 errori a testa. L’Acegas buca il canestro soprattutto con gli esterni e poco con i lunghi, tanto che ben presto Bernardi richiama l’incerto Benevelli per fare spazio a Colli. Dall’altra parte, invece, Castelletto si affida esclusivamente a Prelazzi (6 punti in 5’), che Benfatto non riesce a tenere. Ma con Bocchini, Colli e Spanghero in buon momento, i biancorossi prendono il comando della gara (14-8 dopo 7’, 23-15 alla fine del quarto). Come all’andata, Bocchini è uno spauracchio per gli ospiti: 11 punti dopo altrettanti minuti e l’Acegas è a +10 (28-18). Ma dopo aver ridotto al minimo le rotazioni nel primo quarto, all’inizio del secondo Bernardi cambia in pochi secondi tutto il quintetto. La nuova Acegas deve trovarsi e Castelletto ne approfitta immediatamente per riportarsi sotto: 10-0 in 5 minuti e mezzo e partita ripresa (28-28). Torna in campo Spanghero per l’opaco Lenardon e inizia una sfida personale contro gli avversari, ricacciandoli per due volte indietro. I suoi compagni, però, non lo imitano e così l’entrata di Ihedioha regala il primo vantaggio a Castelletto Ticino. È il 37-38 con cui si va al riposo. Castelletto resta avanti, ma non scappa. Si gioca invece per un minuto a chi la perde di più: da una parte e dall’altra c’è il festival dei palloni regalati agli avversari, finchè Bocchini non indovina la tripla del pareggio su assist di Spanghero. E poi è proprio SuperFly che trova la tripla di un nuovo mini allungo (52-48 al 7’). Castelletto adesso la mette sull’aggressività fisica e l’Acegas naturalmente soffre. Perde palloni e sicurezza, si fa rimontare e superare nuovamente. Se all’andata era stato Bocchini, nell’ultimo quarto, ad affondare Castelletto con le bombe, stavolta il tiratore franco è Conte. I due proietti a lunga gittata fanno 61-65 a 8’ dalla fine. Ma Trieste non ci sta: Benfatto, Lenardon e Colli, 6-0 in un minuto e il risultato è capovolto. Gli ospiti ora sono a rischio, hanno già raggiunto il bonus, l’Acegas di falli ne ha solo uno. E infatti perdono uno dopo l’altro il perno dell’area Prelazzi e il play Mariani a 3’30” dalla fine. Bocchini dalla lunetta segna il 70-67 per tirare un po’ il fiato, sarebbe il momento buono per prendere il largo e chiudere, ma non così. Ormai il finale è punto a punto, si gioca sulla sola forza dei nervi. Castelletto azzecca la bomba con Rotondo e va a +3 (73-76), Spanghero prima fallisce due tiri dalla lunetta a 1’08” dalla fine e poi sballa un’apertura all’ala. Dall’altra parte Conte è freddo dalla linea della carità e Castelletto vendica la sconfitta dell’andata agganciando l’Acegas in classifica. e LE PAGELLE DEI GIOCATORI E DEL TECNICOBocchini e Colli gli unici due trascinatori TRIESTE Cosa ci sarà nella testa di questi giocatori? Stavolta gli ingredienti per giocare bene e imporre il loro ritmo alla partita c’erano tutti. Erano perfino scappati avanti tenendo a bada Castelletto Ticino con una certa disinvoltura. Poi, all’improvviso, stop. Fine dei giochi. Certo, i primi 12 minuti giocati sempre con gli stessi uomini (solo Colli in cambio di Benevelli) avevano permesso di trovare il ritmo giusto, che poi il vortice improvviso di rotazioni effettuate da Bernardi ha spezzato senza che si riuscisse più a ritrovarlo. Ma se a una squadra in pieno entusiasmo basta un po’ di pressing avversario per perdere ogni sicurezza, c’è da preoccuparsi. LENARDON Nei primi 3 quarti solo 5’30” in campo e un gran casino, Nel finale gioca un po’ di più, ma senza brillare. 5 MARISI Un solo punto segnato, 0/6 nel tiro, 5 falli commessi, una palla persa, -5 di valutazione. Serve altro? 4 CIGLIANI Un passo indietro rispetto a Forlì, Bernardi capisce l’antifona e lo inserisce nelle rotazioni solo per il minimo indispensabile. 5,5 SPANGHERO Fa e disfa da solo. Illumina e segna, ma anche sbaglia. Anche banalmente, soprattutto quando attacca a testa bassa e non si accorge di cosa gli accade intorno. Nel finale, con i due errori in lunetta e il passaggio sbagliato subito dopo, affonda la partita. 6 BOCCHINI Complessivamente il migliore dei suoi, anche se qualche errore lo commette anche lui. Ma non gli si può imputare nulla: se gli altri avessero fatto il loro come lui ha fatto il suo, la partita avrebbe preso un’altra piega. 7,5 BENEVELLI Porta comunque a casa 11 punti e 7 rimbalzi, ma non ha giocato bene. E la sua serata-no si è sentita eccome. 5,5 COLLI Stessi numeri di Benevelli, ma una consistenza complessivamente migliore. Però pecca di discontinuità ed è troppo falloso. 6,5 BENFATTO Partita a due facce: buono a rimbalzo, a volte bravo a volte inguardabile in attacco, non riesce a tenere Prelazzi che per mezz’ora fa ciò che vuole. 6 SCARPONI Qualcuno l’ha visto? Senza voto CROTTA Il ragazzo deve avere la libertà di sbagliare, non può essere tirato fuori al primo errore. Se non gioca mai, come e quando cresce? N.g. BERNARDI Con quella girandola di cambi contemporanei nel secondo quarto consegna l’inerzia agli avversari. E perchè, con la salvezza già in tasca, Crotta continua a tenerlo sempre fuori? 5 (ma.co.) e LE INTERVISTE NEL DOPOPARTITABernardi: «Pagati gli errori nei momenti determinanti» TRIESTE Una sconfitta che è la fotografia di una stagione. L’Acegas ha giocato punto a punto fino alle battute decisive poi, nei momenti chiave, si è sciolta davanti a un’avversaria più scafata. Come contro Trento e Verona: un paio di palle perse e qualche tiro libero sbagliato hanno sancito la sconfitta biancorossa. L’esperienza non si allena e non si insegna: ci vorrà tempo e pazienza per crescere e affrontare con piglio diverso questi finali di gara. Su questo aspetto focalizza la sua attenzione Massimo Bernardi. «Anche questa sera abbiamo giocato una buona partita - commenta il tecnico romagnolo - andando anche avanti di dieci contro un’avversaria che ritengo di ottimo livello. Ce la siamo giocata alla pari, poi nei momenti determinanti abbiamo commesso degli errori che ci sono costati cari. Non siamo una squadra che può vincere con il talento, possiamo spuntarla se giochiamo i palloni decisivi moltiplicando l’attenzione, la voglia e la grinta. E questa sera non è successo. Siamo stati disattenti concedendo a Rotondo movimenti che conoscevamo e contro i quali ci eravamo preparati in settimana. Peccato perché ci tenevamo a regalare ai nostri tifosi la soddisfazione di una vittoria». Dall’altra parte della barricata, Antonio Tritto festeggia due punti che potrebbero cambiare il senso della stagione. «Una vittoria che per noi potrebbe essere fondamentale - sottolinea il tecnico lombardo - perché anche alla luce del recupero che dobbiamo giocare contro Jesolosandonà ci può dare la spinta per restare agganciati al treno dei play-off. Avevo chiesto ai miei giocatori un segnale di svolta in questo girone di ritorno dopo le difficoltà della prima parte della stagione. Li ringrazio perché hanno dato una risposta importante». Lorenzo Gatto Cita
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