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Dopo anni di inferno nelle serie minori, i vessilli biancorossi possono tornare a sventolare nel basket che conta. La Pallacanestro Trieste 2004, a otto anni di distanza dal doloroso fallimento che ne decretò la discesa nei gironi danteschi della B, è ora chiamata ad affrontare un’avventura tanto stimolante quanto difficile: dopo la cavalcata trionfale della passata stagione e in un tourbillon di emozioni uniche, l’AcegasAps si ripresenta ai blocchi di partenza con tante novità.

Sia in ambito societario, con gli ingressi di nuovi soci e il benservito (di certo non passato inosservato per come si è sviluppato) all’ex GM Dario Bocchini, che su quello del roster (sono tanti gli artefici della promozione a non essere stati riconfermati, da Alfredo Moruzzi a Innocenzo Ferraro, da Leonardo Zaccariello a Marco Maganza, oltre a un paio di giovani della “Cantera” triestina), la società del presidente Luigi Rovelli ha voluto porre una pietra angolare per un nuovo anno zero.

Scelte coraggiose e tante scommesse, anche per stessa ammissione di coach Eugenio Dalmasson (riconfermato, assieme agli assistenti Stefano Comuzzo e Matteo Praticò, a tenere salde le redini del team), sono alla base della nuova carta d’identità biancorossa: pochi fuochi d’artificio e l’obbligo a lavorare duramente sul parquet rappresentano le variabili imposte ai giocatori sin dal primo giorno di preparazione, poiché nulla deve essere dato per scontato. Specialmente se parliamo di una neo-promossa infarcita di giovani e giovanissimi:

#4 – Andrea CORONICA (Guardia/Ala, 1993, 188 cm): uno dei rappresentanti della linea verde giuliana che sono rimasti alla casa madre, a differenza di altri. Dotato di esplosività atletica, dovrà farsi strada per conquistare minuti preziosi in campo.

#5 – Brandon BROWN (Ala Forte/Centro, 1981, 202 cm): uno dei fiori all’occhiello della Trieste 2012/13, nonché tra i colpi di mercato più importanti di tutta la LegaDue. Giocatore con esperienza da vendere, specialmente per tutti gli anni già passati nella massima serie nazionale (già visto ad Avellino, Cremona e Teramo): messo a dura prova da un infortunio muscolare (risolto solo negli scorsi giorni) che lo ha tenuto lontano da gran parte delle amichevoli estive, rappresenta l’arma non convenzionale sotto i tabelloni. E non solo, vista la mano educata dimostrata dal perimetro nelle passate stagioni…le difese avversarie sono dunque avvisate per tempo.

#7 – Stefano TONUT (Play/Guardia, 1993, 192 cm): figlio d’arte, nel pre-campionato ha dimostrato tanta faccia tosta e la volontà di non essere un semplice gregario che guarderà la maggior parte del campionato dalla tribuna. Dopo gli anni a farsi le ossa a Monfalcone (B Dilettanti), per Stefano c’è la possibilità di farsi notare (e non solo dal proprio allenatore) in un palcoscenico importante come la LegaDue.

#8 – Bruno ONDO MENGUE (Guardia/Ala, 1992, 193 cm): ecco uno dei protagonisti del neo-accordo tra Pallacanestro Trieste 2004 e Stella Azzurra Roma, grazie al quale vedremo in futuro tanti prospetti interessanti arrivare dal Lazio all’ombra di S.Giusto. Dopo i tre anni in B Dilettanti, con una media di 8 punti in 21 minuti di utilizzo, l’approdo in maglia biancorossa rappresenta un bel banco di prova per lui: buona fisicità, specie nel riversarsi coast-to-coast in contropiede, con diverse cose da limare sul profilo puramente tecnico.

Una sorta di pietra grezza che coach Dalmasson vuole trasformare in gemma preziosa.

#9 – Daniele MASTRANGELO (Guardia, 1991, 187 cm): fa parte della lista di “sopravvissuti” dello scorso anno che ha vinto il campionato. La crescita esponenziale di prestazioni lo ha delineato come una delle sorprese più piacevoli dell’AcegasAps 2011/12: il brutto infortunio patito a fine stagione lo ha tenuto ai box per parecchio tempo, ma il nativo di Gemona del Friuli ha saputo gettare i momenti infausti alle spalle ed è ora pronto a ripartire e a dare il proprio contributo anche in LegaDue.

C’è tanta concorrenza nel suo ruolo, di certo Daniele ha le motivazioni giuste per fare bene.

#10 – Michele RUZZIER (Playmaker, 1993, 185 cm): un giovanotto di 19 anni può diventare un fattore anche in LegaDue? Prima di rispondere a questa domanda, bisogna scartabellare le “referenze” con cui Michele arriva all’esordio in questa serie: due campionati come quelli passati, in cui gli si poteva chiedere poco o niente, sono diventati due trampolini di lancio per un giovane che “rischia” di avere una carriera importante davanti a sé. In DNA una stagione da 8 punti di media in 21 minuti proiettano tanta responsabilità su di lui, poiché partirà spesso e volentieri da playmaker titolare nello starting-five di Dalmasson.

C’è anche tanta curiosità di vedere se la curva di apprendimento, in attacco ma specialmente in difesa dove dovrà lavorare sodo, sarà troppo ripida o meno per un peperino del genere che ha le armi per essere una scheggia impazzita: noi puntiamo 50 cents su di lui…

#11 – Jobey THOMAS (Guardia, 1980, 194 cm): è il classico tipo di giocatore che ogni coach vorrebbe nel proprio roster. Esperto del nostro campionato, una mano fatata in ogni angolo di tiro e un atteggiamento da leader, senza per questo calarsi unicamente nella mera identità di “prima donna” sul parquet, Thomas è indiscutibilmente tra i top-player di Trieste.

Gran parte delle fortune biancorosse passeranno dalle sue mani: la speranza è che possano essere sempre infuocate, come oltretutto dimostrato in abbondanza nel pre-campionato e in tutti gli anni giocati sul suolo italico.

#12 – Ariel FILLOY (Play/Guardia, 1987, 190 cm): chiamiamolo pure “esperto del settore”, poiché 7 anni di LegaDue sono un segno particolare che pochi, giovani e meno giovani, possono inserire nel proprio curriculum. Tanti piccoli problemi di acciacchi vari nel corso della preparazione estiva ne hanno limitato fortemente l’apporto nelle amichevoli già giocate, tuttavia il “Gaucho” di Cordoba ha le carte in regola per lasciare il segno a Trieste. Se integro fisicamente, può essere tra i protagonisti di stagione.

#14 – Marco CARRA (Playmaker, 1980, 185 cm): in principio era uno dei moschettieri del gruppo di Omegna, approdato 12 mesi fa a Trieste. Ora, senza Zaccariello e Ferraro, è tra i giocatori del roster con maggior esperienza in queste serie (chiedere delucidazioni a Reggio Emilia in tal senso, con molti tifosi che avranno ancora il suo poster appeso in cameretta…).

Con i gradi da capitano ereditati da Moruzzi, per il “Lupo” l’obiettivo è duplice: aprire la scatola difensiva degli avversari con la propria imprevedibilità e, contemporaneamente, svezzare le giovani promesse biancorosse in allenamento.

#15 – Nikita MESCHERIAKOV (Ala, 1988, 203 cm): se esistesse, vincerebbe (in coppia con Thomas) il salomonico titolo di MVP dell’estate. Arrivato in prova da Milano, l’ex Wake-Forest ha convinto tutti, staff giuliano e addetti ai lavori: proiettarsi in un campionato che non conosce diventa la vera sfida, specie se l’originario di Minsk dovrà cantare e portare la croce in area pitturata. Ma, senza dubbio, Nikita ha l’esperienza dell’NCAA che potrà giocare a proprio favore: con annessa un bagaglio tecnico già sopraffino che può deliziare i palati di chiunque

#16 – Manuel DOZ (Centro, 1994, 202 cm) e #17 – Massimiliano FOSSATI (Guardia/ala, 1993, 191 cm): reduci entrambi dalla stagione con gli Under 19 dell’AcegasAps, hanno modo di innalzare i ritmi in allenamento della prima squadra. E, chissà, di fungere da interruttori con sopra la scritta “Rompere in caso di emergenza”, che significherebbe entrare nei dieci anche saltuariamente.

#18 – Luca GANDINI (Centro, 1985, 205 cm): arrivato la scorsa estate con i semplici “gradi” di figlio dell’amato portiere Rino (che i più ricorderanno tra i pali della Triestina negli anni ’80) Gandini all’unanimità ha dimostrato una costanza mostruosa di rendimento in DNA. Il che lo ha portato a essere il giocatore più importante sotto i tabelloni per la squadra della passata stagione: ora tale ruolo gli si cuce addosso anche in LegaDue, considerando il fatto che per combattività (e per quantitativo di ginocchia sbucciate nel recuperare palloni vaganti in pitturato) è il primo in assoluto. E’ prontissimo a dar battaglia, specie contro “armadi” più corazzati di lui.

#19 – Emanuele URBANI (Ala/Centro, 1993, 203 cm): innanzitutto un concetto poco cestistico: a vederlo in campo si rischia di confonderlo con Mescheriakov, per somiglianza nei connotati. Tornando a esser seri, è uno dei prodotti più interessanti del settore giovanile biancorosso che Trieste ha sfornato negli ultimi tempi: la LegaDue non potrà che fargli bene, visto che sarà molto spesso tra i dieci che scenderanno in campo.

#20 – Abdel Kader Pierre FALL (Ala, 1991, 202 cm): per lui vale il medesimo discorso fatto per Ondo Mengue. Stessa scuola (Stella Azzurra) e potenzialità tutte da scoprire e da affinare: certamente non ci si può aspettare che sia il “problem solver” della stagione, semmai un elemento su cui lavorare tanto in prospettiva futura. Ha dimostrato, in questa estate, di voler imparare parecchio dagli altri compagni più “rodati” di lui: un ottimo approccio per diventare ben più di una semplice meteora cestistica.

ROSTER PALLACANESTRO TRIESTE 2004

rosternuovo.png

ASPETTATIVE E PRONOSTICI

L’abbiamo definito “anno zero” per un motivo ben preciso: il ritorno di Trieste tra i professionisti ha segnato, come già detto, un cambiamento sensibile in tutto e per tutto dentro e fuori dal campo. La squadra costruita da Dalmasson e dall’a.d. Degrassi ha due perni indiscussi (Brown e Thomas) su cui ruoterà molto, se non praticamente tutto, a livello di punti segnati. Mescheriakov può essere la sorpresa, Ruzzier la “sorpresona”, Carra e Filloy le pedine di qualità in grado di dare un sussulto in più all’AcegasAps, Mastrangelo colui che può dare tranquillamente minuti di fiato ai compagni di reparto.

Con un battaglione di piccoli di qualità e di quantità, resta l’interrogativo in area pitturata: non c’è un vero e proprio pivot nel roster, Gandini dovrà fare parecchi straordinari in tal senso e lo stesso Brown potrebbe lavorare molto da “5” che non da “4”. E’ quindi sotto canestro che Trieste può correre qualche rischio in più, specie con formazioni più fisiche.

Ultimi, ma non per importanza, i due ex-Stella Azzurra: sinora buona parte del popolo biancorosso ha dimostrato scetticismo nei loro confronti, anche se paragonati con le uscite di scena nel roster della passata stagione. La massima “Trapattoniana” del “Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco” viene in aiuto a Ondo Mengue e Fall, perché hanno molti mesi davanti per far ricredere gli scettici.

Trieste arriva dunque ai nastri di partenza con la volontà di ottenere una salvezza tranquilla e, contemporaneamente, di togliersi più di qualche soddisfazione. Il tempo, e la palla a spicchi, saranno i consueti arbitri “super-partes” dell’obiettivo minimo che l’AcegasAps vuole conquistare senza troppi patemi d’animo.

Alessandro Asta

Elsitodesandro.it

Posted (edited)

Anche se non sono d'accordo su alcune considerazione e/o valutazioni di alcuni giocatori, complimenti per l'articolo.

Esprimite pur, che qua semo in compagnia/allegria/cortesia e simpatia ;)

P.S. xe per la question dei due Stella Azzurra? :grin:

Edited by SandroWeb
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Giustamente scriviamo x divertirci e sparare un due caz...e. :merodolodalrider: Bene, ribadisco che mi è piaciuto molto il tuo articolo e giustamente sei propositivo; io sono meno fiducioso di te, ma saro' sempre presente e felicissimo di essermi sbagliato, ma 3 giocatori continuano, mi dispiace, a non convincermi per diversi motivi. Filloy, non lo discuto come giocatore, ma temo che le condizioni fisiche non siano delle migliori vero e' che Milano lo ha mollato. Purtroppo i due della Stella, per me, sono solo 2 scommesse e nulla piu', come fossero stati i nostri under dell'anno scorso se riconfermati; tanto valeva tenerli e prendere un'altro 5, dove siamo veramente e pericolosamente corti. Ottime considerazioni su Urbani. Speriamo in in pronto recupero di Mastro e .... un po di c..o!

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In effetti, per il discorso Filloy, non a caso ho scritto quel "Se integro fisicamente, può essere tra i protagonisti di stagione": è troppo importante che recuperi totalmente e, alla fin fine, non ha 40 anni e passa e DEVE recuperare!

Sul fatto che Milano si sia "sbarazzata" di lui, c'è da dire che Ariel ha sempre giocato molto poco in serie A: non credo sia un problema fisico cronico il suo, certo è che fino a quando non smaltisce i malanni, è inutile rischiarlo

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Una questione non è ancora stata sollevata. Lo faccio io alla vigilia della prima gara ufficiale, troppo facile parlare dopo.

Anche chi non condivide i voti di Matteo Contessa su "Il Piccolo" :rolleyes:;) penso non possa negare che lo scorso anno Dalmasson sia stato uno dei migliori allenatori della categoria.

Secondo me ha perso il confronto con l'allenatore avversario poche volte nella stagione (mi vengono in mente Gramenzi di Ferentino, Di Lorenzo di Omegna, mentre - lo dico subito - secondo me contro Bernardi non l'ha persa lui la partita ma i giocatori) e la maggior parte delle volte, invece, la differenza di valore è stata a nostro vantaggio.

Insomma: per me Dalmasson è un top-coach per la Dna, uno che in quella categoria ha vinto ed è in grado di vincere molto.

In Legadue, invece, ha una brevissima e fallimentare esperienza nel campionato 2008-2009, in cui è stato esonerato da Venezia - la sua Venezia - alla fine del girone d'andata (più o meno) e anche l'anno scorso secondo me ha sofferto contro allenatori che avevano esperienze di categoria superiore.

Che ne pensate: è probabile che quest'anno partiremo spesso ad handicap soffrendo anche nei duelli tra le panchine oppure credete che l'esperienza delle due stagioni a Trieste, soprattutto l'ultima, e magari il contributo di Comuzzo faranno sì che il nostro coaching staff non sia inferiore alla maggior parte degli avversari?

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Che ne pensate: è probabile che quest'anno partiremo spesso ad handicap soffrendo anche nei duelli tra le panchine oppure credete che l'esperienza delle due stagioni a Trieste, soprattutto l'ultima, e magari il contributo di Comuzzo faranno sì che il nostro coaching staff non sia inferiore alla maggior parte degli avversari?

Difficile a dirsi. Di certo, in un campionato come questo i "volponi" prevalgono sui "temporeggiatori": ovvero, dalla panchina devono arrivare le indicazioni giuste al momento giusto.

Dalmasson è un coach che può risultare antipatico a qualcuno (tecnicamente parlando) per alcune scelte fatte in passato. E' chiaro però che i risultati giocano a suo favore e che il precedente in Legadue gioca invece a suo sfavore: non credo partiremo ad handicap, considerato il lavoro fatto sin qui: tanto più avere uno stratega come Comuzzo aiuterà certamente l'head-coach nelle situazioni più difficili.

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Io penso che Dalmasson sia abbastanza bravo a preparare le partite, bravo a preparare i giocatori, bravo anche nella gestione dei giocatori durante la gara.

L'idea che mi sono fatto è che però sia deficitario nel momento in cui in campo sono in crisi e avrebbero bisogno d'un guizzo dalla panchina, dell'idea tattica che ribalta l'inerzia del match, indifferentemente in attacco o in difesa.

L'anno scorso l'ho criticato molto per la mania di giocare con quintetti bassi e di "marcare" il coach avversario, copiandogli i quintetti invece di cercare lui di forzare le situazioni, magari mettendo tre lunghi (problema che quest'anno ha già risolto in fase di mercato) ...

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[CUT]secondo me contro Bernardi non l'ha persa lui la partita ma i giocatori [...]

Mmm son d'accordo su tutto ma non su questo punto. Bernardi per 40 minuti ga fatto zonaccia bulgara e i nostri ga attaccado tutta la partida allo stesso modo. Onestamente in quella partida me ga parso che l'allenador no ghe gabi dado le indicazioni giuste. Poi no so, no iero in panchina e no go sentido cosa Dalmasson ga dito alla squadra, però el dubbio me resta.

Posted (edited)

[CUT]secondo me contro Bernardi non l'ha persa lui la partita ma i giocatori [...]

Mmm son d'accordo su tutto ma non su questo punto. Bernardi per 40 minuti ga fatto zonaccia bulgara e i nostri ga attaccado tutta la partida allo stesso modo. Onestamente in quella partida me ga parso che l'allenador no ghe gabi dado le indicazioni giuste. Poi no so, no iero in panchina e no go sentido cosa Dalmasson ga dito alla squadra, però el dubbio me resta.

La cosa mi e' stata confermata anche da qualche giocatore... durante i time-out non sapeva cosa dire/fare(parlo della partita vs Bernardi)

Edited by giuli61
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Pol esser, certamente.

'Desso vado a memoria, per cui no xe 'sai de fidarse ma l'impression che gavevo avudo iera de una marea de erori individuali, sia in ataco che in difesa, da parte dei nostri.

Se - metemo el caso - te atachi ben la zona ma te sbagli el lay-up solo soto canestro, cossa ga de dirte el coach? Che sugerimento el pol darte? "Segna el sotoman"?

Opur se dopo el tiro sbagliado el primo dei nostri che torna in difesa riva dopo quatro aversari?

PS

Che Dalmasson gabi problemi con la zona (sia a farla che ad atacarla) me par ormai aclarado ...

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Lo metto qua perché si parla di roster e, per il momento, un pensiero è giusto vada anche a chi non lo compone più.

Molto, molto bene i nostri ex all'esordio in campionato. Ma per noi non è una sorpresa.

In Dna:

12 punti con 5/6 al tiro e 11 rimbalzi in 24' per Marco Maganza nella vittoria interna 75-68 di recanati contro Castelletto, una delle candidate alle prime posizioni. E 19 di valutazione. :piovaintesta:

In Dnb:

vincono Corato 86-70 con 20 punti (2/2 da due e 4/5 da tre), 7 rimbalzi di Zaccariello (34 di valutazione!!!) e 16 punti più 5 rimbalzi di Innocenzo Ferraro;

e Ostuni 100-80 contro la nostra partner Stella Azzurra Roma, con 18 punti di Moruzzi, 7/12 dal campo, 7 rimbalzi e 4 assist per un 23 di valutazione;

sconfitta interna 66-72 per Volpino nonostante 15 punti e 5 assist (25 di valutazione) in 33' per Scutiero, con un eccellente 2/2 da due e 3/4 da tre. E di fronte aveva Rombaldoni, non un mister x qualsiasi.

La Dnc non è ancora iniziata.

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Lo metto qua perché si parla di roster e, per il momento, un pensiero è giusto vada anche a chi non lo compone più.

Molto, molto bene i nostri ex all'esordio in campionato. Ma per noi non è una sorpresa.

In Dna:

12 punti con 5/6 al tiro e 11 rimbalzi in 24' per Marco Maganza nella vittoria interna 75-68 di recanati contro Castelletto, una delle candidate alle prime posizioni. E 19 di valutazione. :piovaintesta:

In Dnb:

vincono Corato 86-70 con 20 punti (2/2 da due e 4/5 da tre), 7 rimbalzi di Zaccariello (34 di valutazione!!!) e 16 punti più 5 rimbalzi di Innocenzo Ferraro;

e Ostuni 100-80 contro la nostra partner Stella Azzurra Roma, con 18 punti di Moruzzi, 7/12 dal campo, 7 rimbalzi e 4 assist per un 23 di valutazione;

sconfitta interna 66-72 per Volpino nonostante 15 punti e 5 assist (25 di valutazione) in 33' per Scutiero, con un eccellente 2/2 da due e 3/4 da tre. E di fronte aveva Rombaldoni, non un mister x qualsiasi.

La Dnc non è ancora iniziata.

Ocio che alvin gaveva fatto la stessa medesima roba :D

http://www.elsitodesandro.it/invboard/index.php?showtopic=13076

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Molto bene ... pensa che go anche zercà se qualchedun gaveva za postà ... :ciapitestopese:

Ah, cos'te vol, Sandro, coi veci (MI) bisogna aver pazienza ... "Senectus ipsa morbus" diseva quei ...

... E pensa che go 'pena cancelà per sbaglio (nonché per vostra fortuna) un longhissimo post con le mie impressioni sula partida de ieri. Volevo far l'invio, go fracà qualcossa altro e el me xe sparì ... :pianto::testadamuro:

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ieri sera di fronte all'alternativa coppa italia di basket - trieste next ho optato per la seconda opzione

senza pentimenti, devo dire, perchè l'incontro al revoltella dedicato a franco basaglia con la presenza di gifuni, che gli ha dato voce e volto nella fiction tv, franco rotelli e soprattutto del mitico peppe dell'acqua, di cui sono un fan da sempre, ha abbondantemente ripagato le mie attese

come il resto, veramente un grande evento

per cui, tornando a bomba, speravo in qualche commento in più da parte di gus, alvin e compagnia bella, anche se i resoconti di sandro e del baldo sono sempre esaurienti

vorrei porvi una domanda che esula dall'aspetto tecnico

ho letto che il pala rubini era semivuoto, ed anche i dati sugli abbonamenti non sono esaltanti

trovo sia abbastanza sorprendente, visto che torniamo in lega due dopo 8 anni di B o come diavolo si vuol chiamare, e dopo play-off che hanno visto molta partecipazione di pubblico, tranne forse la 2^ contro chieti capitata al culmine di una crisi depressiva generalizzata dopo 3 sconfitte di fila

voi pensate che la gestione della faccenda bocchini e lo smantellamento del fantastico gruppo che aveva vinto il campionato, con la dolorosa rinuncia a moruzzi zac e farraro cioè, se vogliamo, all'anima battagliera di quella squadra, possa aver contribuito a questa freddezza dei tifosi nei confronti della nuova acegas ?

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Anche se sono sempre stato critico sulla composizione della squadra, trovo alquanto incomprensebile il, speriamo momentaneo, distacco dei tifosi. Rientrare in a2 dopo anni di purgatorio è stata una cosa fantastica che la città non si può permettere di perdere nuovamente. Io credo che alla fine il triestino si riavvicinerà e poi sarà compito di Dalmassons e dei sui ragazzi ad accendere la passione. E qua mi fermo ..... se no sono un disco rotto... :aaaaaatttillla::aaaaaatttillla:

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L'anno scorso ghe iera entusiasmo perché gavevimo una squadra piena de muli che lottava per la maia, coi denti.

Sto anno, podessi finir col esser la tipica squadra de A2 senza arte nè parte. Opur, se i xe veramente in grado de lavorar ben e i zogadori xe motivadi, se pol finir sulle note del anno scorso. In quel caso, l'entusiasmo no tarderà.

Ma xe lori che ga de dimostrar qualcossa, no sicuro i spettatori.

Posted (edited)

voglio esporre alcune riflessioni,lo dico subito, favore della societa'..o quello che e' .

nessuno ha prescritto,ne' ordinato, di dover per forza disputare il campionato di lega2.

Arrivata la promozione,preso atto che nessun ha messo mano in modo pesante al portafoglio, potevano indire una bella conferenza stampa e dire"cari signori,non c'e' un euro,rinunciamo alla lega2".

Gia' immagino critiche,delusione e fatalismo collettivo.

La societa' ha voluto per forza avventurarsi in questa esperienza,probabilmente con mezzi limitati e con poca conoscenza del mondo professionistico del basket nazionale.

Ora, in tanti abbiamo rimarcato gli errori compiuti dal quadro dirigenziale, in molti abbiamo alimentato dubbi e critiche sul mercato, e altri ancora si sono lamentati della campagna abbonamenti.

fin qua nessun problema.

ma noto un eccessivo accanimento su squadra e societa'..addirittura dello snobbismo in certi commenti.

Signori miei, comincio avere dei dubbi quando leggo certe cose:Trieste si merita la lega 2?

Guardo in giro i commenti sulla squadra triestina e tutti ne parlano bene.

Invece noi no..campagna acquisti di basso profilo si narra, si giudicano giocatori che forse non si sono mai visti giocare, ci si riempie la testa di rimpianti, perche' non e' venuto questo, non e' venuto quello, ci si lamenta, prima di iniziare, per un possibile torneo noioso e mediocre in un campionato senza lotta per un traguardo(neanche provenissimo dell'eurolega)....

ma dove siamo stati in questi ultimi 8 anni? ce lo siamo gia' scordati?

Cerchiamo per una volta almeno,non farsi troppe "pare" mentali , ed andare al palats senza pensare a Milic,alla noia di un aurea mediocrita', a Moruzzi, a Bocchini ecc. ecc.

Andiamo al Palats,a chi interessa,ovviamente,curiosi di vedere i progressi di Ruzzier,pronti a goire per una tripla di Thomas, ad esaltarci per una giocata di Brown o ad un assist di Filloy..

Cerchiamo di unirci al fine di raggiungere una salvezza possibilissima ma non certa, e magari con un po' di fortuna anche i play off.

sarebbe una buona base di partenza..per cominciare quella scalata al cielo,che per alcuni ci e' dovuta per un nebuloso diritto divino..ma che invece va conquistata evitando di iniziare un campionato da neopromossa, contornato da un ambiente snob e maldisposto a priori verso squadra e societa'..

'ndemo muli..

:bandieraalabarda:

Edited by alvin66
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El beneficio del dubbio se ghe lo da' a tutti - domenica sarò ben volentieri a vardarli... - solo che in sto caso, più che non mai, solo el campo pol dirne qualcossa de valido (visto che all'esterno regna el pressapochismo).

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El beneficio del dubbio se ghe lo da' a tutti - domenica sarò ben volentieri a vardarli... - solo che in sto caso, più che non mai, solo el campo pol dirne qualcossa de valido (visto che all'esterno regna el pressapochismo).

Arska, i tuoi commenti giuro che non li capisco e li trovo polemici a sproposito.

Possiamo parlare del fatto che la società Pallacanestro Trieste 2004 non comunichi (nel senso che, a mio avviso, non c'è stato "difetto di comunicazione": non c'è stata comunicazione tout court) ma che "beneficio del dubbio" devi dare a una società che ha regolarmente mantenuto ciò che ha annunciato, almeno da quando la gestione sportiva è stata affiata a Matteo Boniciolli?

Promozione dalla B2 alla B1 centrata al primo anno; salvezza comoda l'anno successivo; crescita dei giovani e consolidamento la stagione dopo; promozione in Legadue l'anno scorso. Non da favoriti. E tre accessi alle finali nazionali under 19.

Le scelte estive finora hanno sempre dato ragione a loro e torto a noi. E devono dimostrare qualcosa?

La voglia di vincere che Filloy ha messo in campo nell'ultimo quarto domenica scorsa è stata almeno pari a quella che l'anno scorso ha fatto innamorare molti di Zaccariello o di Ferraro, solo che Filloy è due giocatore di due categorie sopra ...

Gandini, Carra, Ruzzier e Mastrangelo sono sempre loro, il russo sta già diventando una specie di beniamino di chi l'ha visto giocare, i due americani sono inseriti perfettamente nel guppo e guidano i più giovani con la loro esperienza ... Basta?

Ah, sì, il tutto con un budget risicato.

Non sono d'accordo con te neppure sul primo post. Lo ripeto: loro hanno già dimostrato ampiamente che sul parquet ci sanno fare.

Nulla da dire sui tifosi nella passata stagione, quando grazie al lavoro di Dario Bocchini e alla passione di alcuni fans di vecchia data, s'è ricreata finalmente una "curva". Nulla da eccepire anche per le stagioni precedenti.

Neppure gli altri, gli spettatori, devono dimostrare qualcosa. Vengono quando hanno voglia, se non hanno altro da fare, meglio se è gratis. E forse è giusto così. Almeno, io lo penso.

Poi, certo, possiamo dire che Dalmasson finora in Legadue ha fallito, che i due Stellazzurri sono buoni solo a scaldare la panca, che bisognava tenere Bonetta e Scutiero o Moruzzi e Maganza, che non hanno fatto sconti per i vecchi abbonati, né per le famiglie, che Bocchini ieri cussì cocolo e 'sai bravo e via di questo passo.

Ma io sono d'accordo con Alvin.

Io, per rispondere a Pinot, sono certo che domenica al PalaTrieste ci sarà tanta gente. Non voglio nemmeno lasciarmi sfiorare dal pensiero contrario. L'ho pensato anche domenica scorsa, immediatamente dopo un piccolo lampo di delusione per avere visto quanto pochi eravamo alla palla a due. Ho pensato e penso tuttora che in molti abbiano rinunciato al ritorno di Coppa Italia perché, tanto, la domenica successiva ci sarebbe stato l'esordio in Legadue. Quello sì, da non perdere.

Vedremo dopodomani sera.

Stavolta, Arska, invece siamo noi a dovere dimostrare che ci teniamo, che non ci meritavamo otto anni nelle "minors", che la tradizione e la cultura cestistica a Trieste non sono morte, che non si stava meglio quando si stava peggio, in 3500 stretti come sardine a veder evoluire Laurel-Laurel-Superstar.

Altrimenti (mi hanno già aspramente criticato per questo) saremo solo la città e il pubblico del "viva la e po bon".

Nel senso deteriore dell'espressione.

Scusa lo sfogo.

Posted (edited)

El mondo no xe più quel de 20 anni fa :D e - par assurdo ma xe la verità - una squadra de basket ga de "affiorar" in un mondo fatto de 4mila distrazioni, divertimenti, e possibilità... che 20 anni fa semplicemente no iera.

Xe per questo che el pesse spuza sempre dala testa: se una società no xe in grado de dimostrar entusiasmo per quel che fa (no digo"gaverlo", ma "dimostrarlo"), questo se trasmeti ala piazza.

Dito questo, no gavendo alba de quel che i fa fora del campo, me auguro che (come in passato :D) i gabi la possibilità de alzar el livel in campo. Le possibilità ghe xe (e son particolarmente contento de sentir che Filloy xe in piena, iera l'incognita principal)... ma xe ciaro che

- in posti come Ferentino i sarà entusiasti, ma nissun a TS considererà l'A2 come una figada, di per sé

- de evitar a tutti i costi xe un campionato noiosetto de metà classifica, con squadra "americana" svogliada. No digo che xe cussì, ma se cussì sarà (normalmente >50% dell'A2 ga ste caratteristiche), no i poderà lamentarse del poco seguito.

In sostanza, quel che i devi rivar a far saria:

- tirar fora i denti e lottar come se i fossi a TS da 20 anni

- no molar un secondo

- far cresser, anche a costo de perder 1/2 partide, i giovani che se ritrovemo. Che in cambio ghe meti l'anima in campo..

Se i fa ste robe, son mi el primo a corer a vardarli apena posso (e come mi no pochi altri, ve assicuro). Se sarà la squadra "americana" classica (per dir, bastava cior Pecile o Milic per evitarlo a priori e triplicar i abonamenti), mi (e tanti altri) se stuferemo ben presto.

Ma bon, basta ciacole :D a dopo in palas che son curioso.

p.s: peraltro, mi vegno e porto un tot de lori che l'anno scorso no xe mai vignudi, quindi butarla sul personal no ga senso :p el mio iera un discorso generale. Se ogi i da' tutto, sti qua tornerà. Altrimenti, facile che no.

Ognimodo, continua a eser lori a gaver de dimostrar qualcossa, e no sicuro el publico che i 3/4000 li tira sempre fora, se el spetacolo merita. Anche in B.

Edited by arska

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