SandroWeb Posted January 15, 2018 Report Posted January 15, 2018 LA RASSEGNA STAMPA SANDRINA DI LUNEDI' 15 GENNAIO 2018 Da City Sport Alma, una fame da lupo Prova di forza assoluta, Orzinuovi è annientata di Alessandro Asta Suo malgrado, la volenterosa Orzinuovi ha sperimentato per una domenica che sensazione si prova nel finire - dalla testa ai piedi - in una vasca piena di piranha biancorossi. L’Alma dimostra che lo scontro con una delle più deboli del girone Est è di quelli che fanno capire come in certe occasioni ci si distrae molto poco e si produce tanto. Proprio come si confà a una capolista degna di questo nome: dire che Trieste regoli la pratica Agribertocchi con un sonante 105-64 è puro eufemismo, più entusiasmante affermare che il rinnovato +4 in classifica sulla Consultinvest Bologna di Matteo Boniciolli viene conquistato con una gara al limite della perfezione, condotta con vigore dal primo all’ultimo minuto. Strabordante in tutto e per tutto (alla fine il 140-48 nel computo della valutazione complessiva tra le due squadre spiega inequivocabilmente quale sia stato il trend della partita), la compagine giuliana bagna alla grande la prima gara di un girone di ritorno dove serviranno prove di questo tenore per mantenersi più in alto di tutte le rivali. La prima notizia del match è che Juan Fernandez finisce in meno di due minuti dalla palla a due ad avere già due penalità: poco male, visto che il “Lobito” non disdegna nel mettere ugualmente tanto pepe nell’attacco biancorosso (8 punti messi a referto in avvio), in un ambito dove l’Alma dimostra discreta fluidità nella circolazione di palla, unita a un pizzico di accelerazione nel riversarsi in contropiede. Nonostante l’inizio di gara sia equilibrato, Orzinuovi sprofonda a -8 a metà di primo quarto (16-8), cercando di sorreggersi sulle zingarate del play tascabile Raffa. Per gli ospiti è però la difesa a funzionare maluccio, uccellata dai piazzati di Green e Bowers (25-14 al 7’) e più in generale da una velocità giuliana che è praticamente il doppio di quella della Agribertocchi: Il tassametro biancorosso corre repentino sino al +15, con il 31-17 che bacia la prima sirena all’Arena di Valmaura. Sulla falsariga di quanto visto nei dieci minuti precedenti, Trieste capisce che mettere palla nelle mani di un indemoniato Green (già 17 punti in poco più di un quarto disputato) è una sorta di “Money in the Bank” non dichiarato. Eppure la squadra di Dalmasson fa vedere di voler infilare sempre tanto fosforo nelle azioni ragionate che la portano verso il ferro ospite. Finelli è costretto a chiamare diversi time-out per cercare la quadra, la realtà è che se anche Prandin fa il “Westbrook” della situazione nel tiro dalla distanza, la partita è ben lontana dal poter essere raddrizzata. La tripla di Fernandez nel finale di periodo manda l’Alma sul +27 (57-30), con catene e lucchetti ben chiusi in anticipo sul forziere che contiene i due punti di giornata. Nella serata dove vige il concetto del “segno tutto ciò che tiro a canestro”, Trieste ha il merito di tenere sempre alti i giri del motore: Loschi posiziona il mirino e bombarda come se non ci fosse un domani, l’83-35 del 26’ racconta non solo di una Agribertocchi abbondantemente sulle corde ma anche di un’Alma che continua a sentire l’odore del sangue praticamente sino al termine. In Via Flavia si attende non solo la fine della contesa, ma si accendono anche le scommesse su chi segnerà il punto numero 100 del match: è Cittadini a forgiarsi di tale…onore, in una serata formato “special” per l’intero popolo giuliano, dove davvero tutto è filato alla perfezione. -- Trieste non ha fretta di piazzare il colpaccio E Treviso sceglie Swann Le “grandi manovre” di mercato in serie A2 hanno avuto ufficialmente inizio. Ma al momento in casa Alma Trieste c’è poca voglia di parlarne pubblicamente e di affrontare di petto tutte le possibilità (attualmente poche) per rinforzare e consolidare un roster già completo che ha saputo sin qui fare brillantemente il proprio dovere. Di certo, è proprio la situazione di classifica idilliaca a consentire alla società presieduta da Gianluca Mauro di non andare momentaneamente a stravolgere gli equilibri a livello di roster e di spogliatoio. Una decisione tutto sommato saggia, su cui “pesa” il fatto di aver ritrovato anche Laurence Bowers, vero e proprio punto interrogativo degli ultimi mesi che sembra ultimamente essere a proprio agio sul parquet. Non deve sorprendere più di tanto la presa di posizione negli scorsi giorni dello stesso Mauro, che ha fatto capire su lato social come l’avere in rosa “15 giocatori bravi e vincenti” sia un valore aggiunto che in questo momento dà poco adito a stravolgimenti tecnici. Di fatto però, per stessa ammissione di qualche settimana fa da parte del presidente biancorosso, un piccolo tesoretto per un inserimento in corso d’opera è già stato messo da parte: dagli uffici dell’Alma Arena i segnali che arrivano sono quelli che non ci sia fretta di effettuare operazioni nell’immediato, visto che per eventuali “colpi” c’è abbondante tempo da qui sino al 31 marzo, data che rappresenta il termine degli scambi tra A e A2 sia per gli atleti italiani che per giocatori stranieri. È dunque inutile – almeno in questa prima fase di mercato - fare speculazioni, con la sensazione palpabile che le prime voci che si sono rincorse nella settimana appena trascorsa non siano state troppo ben digerite dall’entourage giuliano. In particolar modo sul discorso Kenny Lawson, che un paio di siti specializzati davano incredibilmente in arrivo a stretto giro alla corte di Eugenio Dalmasson: tutto al momento una sorta di bufala, anche perché quei 20 minuti di media spesi negli ultimi tempi sul parquet dal lungo statunitense in forza alla Virtus Bologna tengono discretamente a bada le ipotesi di una repentina dipartita del nativo di Oceanside verso lidi…biancorossi. Se l’Alma dunque attende l’occasione giusta, con pazienza e relativo poco stress, alcune squadre in A2 si stanno già muovendo: indicativo il tassello inserito nei giorni scorsi dalla De’Longhi Treviso, che con l’arrivo dell’esperta “combo guard” Isaiah Swann (autentico giramondo dei parquet, con una propensione eccellente a far del male dalla lunga distanza) ha coperto lo spot di extra-comunitario lasciato a disposizione per tutto il girone d’andata. Un rischio che, almeno per metà regular-season, sembra non aver pagato per la banda allenata da Pillastrini, in questo momento di stagione abbondantemente lontana dalle posizioni che contano nel girone Est. E sempre nel raggruppamento di Trieste, curiosa e al tempo stesso grottesca la vicenda di Ken Brown, ex playmaker della Termoforgia Jesi (quasi 20 punti di media a partita): dopo aver chiesto la rescissione dal contratto che lo legava con i marchigiani, il giocatore che sembrava “promesso sposo” della formazione dell’Al Riyadi Beirut è infatti rimasto senza squadra, incassando il no dei libanesi e restando di fatto free-agent. (A.A.) -- Pallamano, niente pass per i play-off di qualificazione ai Mondiali 2019 ma indicazioni positive per il futuro. Poco spazio per gli atleti triestini Non arriva la qualificazione, ma di certo per la giovane Nazionale tricolore di Riccardo Trillini sono arrivate molte soddisfazioni dalla “tre giorni” di Bolzano del week-end appena trascorso. L’Italia non stacca il biglietto per i play-off di qualificazione ai Campionati Mondiali di Germania e Danimarca del 2019: al “Pala Resia” del capoluogo altoatesino arrivano due vittorie e una sconfitta, quest’ultima rimediata contro la Romania che con i 5 punti conquistati chiude il girone al comando e conquista l’unico pass per la fase successiva. Un cammino comunque generoso quello della Nazionale che, pur sapendo sin dal principio che sarebbe servita un’impresa per proseguire l’avventura mondiale, ha saputo dare indicazioni interessanti sia contro i rumeni (tecnicamente più forti degli azzurri, ma tenuti a bada per almeno tre quarti di partita sino a un ingeneroso -10 finale a sfavore dell’Italia) che contro l’Ucraina nel match di venerdì scorso, risolto positivamente al fotofinish per 29-28. Buona infine anche la terza e ultima sfida contro le Far Oer, domate per 29-18 e con una vittoria che regala il secondo posto alla Nazionale con annessi punti preziosi per scalare un ranking internazionale che ci vede ancora molto lontani dalle migliori del mondo. Il risultato di Bolzano è però senza dubbio un buon viatico per i Giochi del Mediterraneo, in programma la prossima estate a Tarragona in Spagna, dove gli azzurri andranno in cerca di una medaglia: un obiettivo sulla carta decisamente ambizioso per l’intero movimento azzurro. Sul fronte dei singoli, praticamente con il contagocce si è rivelato l’utilizzo da parte del c.t. Trillini dei due atleti giuliani presenti a Bolzano: pochi infatti i minuti totali in campo per Gianluca Dapiran (attualmente in forza alla formazione campione d’Italia della Loacker Bolzano), relegato invece in tribuna per l’intera kermesse Thomas Postogna, estremo difensore della Principe Trieste, costretto a lasciare spazio sia al giovane talento italo-tedesco Ebner che all’esperto Fovio. “Abbiamo fatto tre ottime gare” è il commento di Dapiran, “la squadra è un gruppo solido e unito e lo si è visto grazie a una difesa adeguata, supportata da un gioco veloce e preciso. Abbiamo lavorato molto in queste settimane e i risultati si sono fatti vedere: è vero, non ci siamo qualificati, ma per il nostro movimento è un gran bel passo avanti”. Unanime il giudizio di Postogna: “La nostra è un’Italia in crescita, che ha saputo giocare alla pari con una formazione top del continente come la Romania, cogliendo una vittoria importante contro un team solido come l’Ucraina. Guardando anche come le Far Oer – un tempo squadra materasso - abbiano giocato, si può dire che le potenze europee stiano cambiando”. (A.A.) Quote
SandroWeb Posted January 15, 2018 Author Report Posted January 15, 2018 Da Il Piccolo di Trieste Alma schiacciatutto Centello senza scampo In casa Green e compagni travolgono Orzinuovi 105-64 di Roberto Degrassi Dieci minuti scarsi. L'Alma ci ha messo meno del tempo di una colazione per centrare il ventitreesimo successo casalingo consecutivo nella regular season e per ricacciare la Fortitudo Bologna nuovamente 4 punti indietro (e Udine a 8). Un rullo che travolto Orzinuovim senza scampo.Centello facile, cinque uomini in doppia cifra, uno (Da Ros) che segna due punti ma smazza 10 assist e arpiona 8 carambole, 140-48 nella valutazione finale. E ancora: 4672 spettatori all'Arena anche contro la penultima della classe. Un clima di festa con un momento struggente, quando dalla curva si leva un coro che nessuno ha mai dimenticato. «Mangiafuoco chi è, Mangiafuoco chi è, il suo nome è Conrad McRae». Sabato - se un maledetto destino non avesse deciso altrimenti - avrebbe compiuto 47 anni un ragazzo che con stoppate, schiacciate e giocate da highlight fece sognare quello che all'epoca si chiamava solamente PalaTrieste. Erano tre i potenziali pericoli inviduati alla vigilia: che Orzinuovi azzeccasse la gara della vita, che Trieste approcciasse il confronto in modo eccessivamente distratto, che il potenziamento del carico di lavoro atletico svolto in settimana avesse imballato le gambe di Green & Co. Il verdetto è stato brutalmente sincero come certi giudici dei talent di fronte a cantanti stonati o a piatti di spaghetti clamorosamente scotti. No. No. No. Orzinuovi non fa la partita della vita, comincia la sua onesta prova constatando però presto che il divario in classifica non è una bizzarria matematica; l'Alma non sottovaluta l'impegno, anzi ci mette la testa sin dalla palla a due; nessuno ha la gambe legnose per il sovraccarico di lavoro, anzi, Green zompando in cielo apre lo showtime ben prima della più ottimistica speranza.Qualche fotogramma di partita. Primo quarto concluso eguagliando il terzo parziale di Verona: 31 punti in dieci minuti. E che si vuole di più...Lobito Fernandez reagisce con classe e personalità ai due falli fischiatigli contro nei primi 97": 8 punti nei successivi tre minuti, indifferente persino a un virulento contatto di Raffa, passato impunito. L'Alma tocca un vantaggio massimo di 48 punti, si esalta con Bowers, ne segna 30 con gli uomini levatisi dalla panchina (spietato Loschi dopo essersi tolto lo sfizio di annullare difensivamente Sollazzo). Si rivede e si riapplaude per 13 minuti capitan Coronica, rientrato nelle rotazioni con l'esclusione di Janelidze.Infine, la notazione più rassicurante: l'Alma - intuito di vincere facile - non tira il freno a mano ma interpreta la partita come il più utile degli allenamenti. Difende senza tirarsi indietro. In attacco tira dal 54% dal campo, forzando mai. Diverte i tifosi e sa divertirsi, con ritrovata leggerezza. -- Il film della partita QUINTETTI: Fernandez, Cavaliero, Green, Da Ros e Bowers per l'Alma. Finelli risponde con Raffa, Sollazzo, Strautins, Ghersetti, Iannilli. PRIMO QUARTO: Due falli di Fernandez in meno di 1' 40" sono record stagionale. L'inizio Alma, al netto dei quattro punti consecutivi di Iannilli, racconta di una squadra che ritrova il piacere di correre e in meno di quattro minuti piazza un perentorio 16-8 con otto punti del Lobito. Aldilà dei canestri, Fernandez piace nella gestione complessiva. Orzinuovi rivedibile in difesa ma Trieste chiude 31-17 con 13 di Green. SECONDO QUARTO: Finelli prova a ricucire col secondo quintetto, l'Alma tocca il massimo vantaggio sul 40-24 con 5 punti consecutivi di Bobo Prandin. Sale in cattedra Bowers (13 all'intervallo lungo), l'Alma non cala mai a livello di intensità e chiude sul 57-30. TERZO QUARTO: Loschi in quintetto assieme a Fernandez, Cavaliero, Da Ros e Bowers. Federico in doppia cifra per dare sostanza offensiva a un match di grande qualità vista l'ottima difesa su Sollazzo. Spazio per Coronica in un finale di tempo che si chiude sull'85-43. QUARTO QUARTO: Applausi per il capitano che sul +43 (89-46) si tuffa per recuperare una palla. L'Alma ha il merito di non mollare e continua a difendere con grande aggressività. I cento punti li scollina Cittadini con due liberi, nel finale c'è spazio per i giovani Babich e Deangeli. Si chiude con la tripla di Cavaliero che sancisce il 105-64. (l.g.) -- L'applauso di Dalmasson: «La partita che volevamo» Su Loschi: «La sua prova più bella, gran difesa su Sollazzo». Replica a Boniciolli: «Noi sul mercato? È più informato di me. Ditemi voi se questa squadra ne ha bisogno» di Raffaele Baldini e Lorenzo Gatto Ancora un successo fra le mura amiche, un'Alma Arena fortino inespugnabile (per ora). Coach Eugenio Dalmasson in sala stampa commenta l'ennesima vittoria: «C'è la soddisfazione di aver visto una squadra che ha eseguito il piano gara. Abbiamo giocato una partita seria, siamo stati concentrati sulle nostre cose, con un atteggiamento giusto per tutti i 40 minuti. Con l'intensità in difesa e la lucidità in attacco, muovendo la palla velocemente, siamo stati incisivi e belli da vedere soprattutto nei primi venti minuti».L'esplicita dimostrazione di un gruppo che si adopera per la causa: Loschi senza un tiro tentato nel primo tempo e concentrato sulla difesa su Sollazzo. «Stiamo lavorando per questo, lui è un grande tiratore e noi vogliamo farlo diventare anche un ottimo difensore; il suo lavoro su Sollazzo è stato eccellente, e sappiamo quanto la fisicità e bravura dell'americano possano fare male. Sapersi spendere così, giocando anche in un ruolo non suo è l'esplicita dimostrazione dell'abnegazione del mio gruppo. La più bella partita sua ed ero sicuro, viste le due settimane di straordinario lavoro in palestra».Nelle prossime 7 partite si costruisce la personalità per giocare i play off? «Stiamo già dimostrando la personalità, da un bel po', avendo fatto un percorso straordinario. Sappiamo quanto abbiamo lavorato per arrivare a questo punto, domenica dopo domenica, con lo stesso impegno e concentrazione». Matteo Boniciolli nel dopogara di Fortitudo-Gsa ha informato che Trieste è sul mercato per un giocatore italiano da inserire nel roster. Replica Dalmasson: «Se ha detto questo è molto più informato dell'allenatore dell'Alma. Ditemi se questa è una squadra che ha bisogno di intervenire sul mercato. Ha un'anima, ha il piacere di giocare assieme, vince. Questi sono i miei giocatori che difenderò fino alla fine». Alex Finelli, coach di Orzinuovi, cerca di mantenere alto il morale della truppa al termine della pesante sconfitta rimediata all'Alma Arena: «Per superare questa sconfitta ci vuole grande equilibrio e la lucidità necessaria per ritrovare fiducia». Non era facile pensare di fare risultato sul parquet della capolista, Orzinuovi ha alzato presto bandiera bianca arrendendosi a una Trieste che ha saputo interpretare nel modo migliore la gara. «Queste partite non ti aiutano - sottolinea Finelli - perchè mettono a nudo i limiti e le difficoltà. Aldilà del risultato avrei voluto però vedere maggiore voglia di combattere da parte di chi, penso ai nostri stranieri Raffa e Sollazzo, ha l'esperienza e le qualità per trascinare i compagni. Paradossalmente, le cose migliori le ho viste da Antellli, un giovane chiamato come riserva a casa dalla nazionale under 20 di Eugenio e che ha saputo interpretare la partita con la faccia e l'intensità giusta».Finelli chiude con un pensiero rivolto alla prossima sfida in casa contro Ravenna. «Non sarà facile ma d'altra parte sappiamo che da domenica prossima in poi non potremo permetterci di guardare in faccia nessuno». In sala stampa al fianco del suo allenatore, Alessandro Muzio ringrazia per l'accoglienza ricevuta. «Non me l'aspettavo - sottolinea - Voglio ringraziare la società e tutti i tifosi che, ancora una volta, si sono dimostrati grandissimi». -- LE PAGELLE BIANCOROSSE Cittadini: voto 6 Segna il più rumoroso dei punti, il libero che fa toccare quota "100" all'Alma; fa fatica oggettivamente sotto canestro ma non smette di battersi. Green: 9 Tornato un marziano fra gli umani. Gli bastano pochi minuti per dettare legge sul parquet:27 punti in 22 minuti, 9/13 dal campo, 8/8 ai tiri liberi, 8 rimbalzi e 34 di valutazione. Manifesta superiorità. Fernandez: 7 Nonostante i due falli dopo un minuto e mezzo il play argentino gioca una partita concreta, fisica e di grande impatto offensivo: 15 punti, 6/9 al tiro in meno di 25 minuti di utilizzo. Coronica: 6 Un capitano che non smette di combattere quando viene chiamato in causa. Baldasso: 6 Comoda prestazione "in pantofole" per la guardia biancorossa: 5 punti con 2/5 dal campo in poco più di 15 minuti di parquet. Cavaliero: 7 Svolge il compito con sapiente equilibrio, senza forzare nulla: 12 punti, 4/4 (con due triple) dal campo e 2/2 ai tiri liberi. Immacolato. Loschi: 8 Esempio di abnegazione assoluto: un tiratore puro che si adopera per arginare il terminale numero uno ospite Adam Sollazzo. Poi scatena la sua verve offensiva, segnando 13 punti, con 3 triple su 6 tentativi. Ispirato. Da Ros: 7 Gioca da playmaker praticamente in tutti i minuti di parquet: 8 rimbalzi e 10 assist in 24 minuti bastano ed avanzano per mettere in ritmo i compagni. Bowers: 7 Non ci sono limiti offensivi per l'americano biancorosso; tecnico, bravo nel dare linee di passaggio ai compagni e scaltro in area pitturata. 19 punti, 6 rimbalzi, 6 falli subiti e 25 di valutazione. Crescita costante. Prandin: 6/7 Gran momento di forma per la guardia tutta energia dell'Alma. Difende, e non è una novità, attacca con ispirata vena. 7 punti in 14 minuti, produzione costruita nei primi venti minuti. Deangeli E Babich: n.g. Dalmasson: 7 Non una partita complessa da governare. Si limita ad inquadrare le teste dei giocatori all'impegno da svolgere. Buona idea quella di dare minuti di riposo ai più "spremuti". R. B. -- Sannino: «Obiettivo play-off e portare diecimila al Rocco» Il tecnico parla delle prospettive della Triestina: «Dobbiamo crescere mentalmente e voglio capire se i miei difensori sono a posto. Della Rocca? Si integrerebbe bene» di Antonello Rodio A pochi giorni dalla ripresa del campionato, dopo la lunga pausa invernale, mister Sannino fa il punto sulla situazione della Triestina, la condizione della squadra, il mercato di gennaio e gli obiettivi da qui a fine stagione. Sannino, come ha trovato la squadra alla ripresa del lavoro?«Sono un gruppo di ragazzi professionalmente straordinari, quindi si sono fatti trovar pronti e abbiamo lavorato sodo. Poi è normale che anche se con la testa sei già proiettato a sabato, non hai giocato per 20 giorni e sono state fatte delle vacanze. Diciamo che questa settimana è stata di riallineamento, poi la prossima cambierà molto sulle motivazioni: dopo la sconfitta con la Reggiana dobbiamo far punti. L'intensità non manca mai, fa parte del nostro dna. Piuttosto voglio vedere quella cattiveria di arrivare a vincere a tutti i costi, per noi ci deve essere un solo risultato». Fuori dai denti, cosa pretende in più dalla sua Triestina?«In campo manca un po' quell'essere figli di buona donna. Sono bravi ragazzi a cui far sposare le proprie figlie, ma vorrei che in campo e anche tra loro interpretassero la partita con maggior piglio: serve anche rimproverarsi fra loro, a me non piacciono i luoghi comuni. Qui si dicono tutti "scusa", ma a volte serve altro. Perché non tutte le domeniche gli undici rendono allo stesso modo, è fisiologico che in due o tre a turno siano un po' sottotono. e allora bisogna che gli altri li aiutino anche svegliandoli, facendo capire che ci giochiamo tanto». Insomma sono troppo bravi ragazzi? «Ma sì, io voglio che in campo si parlino, discutano, si dicano anche dei vaffa. Quando succede questo, non significa spogliatoio rotto o menate di questo genere. Chi sostiene questo vedendo da fuori, denota solamente ignoranza calcistica. Non ho mai visto in una squadra che vuole vincere, che non si manda a quel paese in campo. Con una squadra di chierichetti non si vince proprio nulla». Sul piano tattico si è visto già tanto: pensa a qualche ulteriore novità? «Giocando con i tre in mezzo abbiamo molta più possibilità di giostrare la palla: il nostro dna è il 4-3-3 che a volte diventa 4-4-2 o può prevedere qualche variante con ancora più punte. Ma secondo me non centrano tanto i numeri e i moduli, perché poi dipende da come interpretiamo la partita e chi troviamo davanti. Strada facendo potremmo trovare anche qualcosa di nuovo, ma non perché bisogna inventarsi qualcosa». Visto che lo conosce bene, Della Rocca lo vorrebbe alla Triestina? «Premesso che ci si confronta sempre, ma il mercato spetta alla società, io ne posso parlare sul piano tecnico e umano: è un ragazzo che si avvicina molto al nostro gruppo, è serio, ha avuto anche qualche problemino fisico ma quando ero a Salerno ha sempre giocato, stando fuori per scelta come è capitato a tutti. Ha grandi qualità da centrocampista centrale, può fare anche la mezzala, è talmente intelligente che può giocare in varie zone». Si aspetta altro dal mercato? «Le statistiche dicono che dobbiamo migliorare in difesa, ma io prima di tutto mi auguro di poter capire se posso avere quei ragazzi che a lungo non ho avuto a disposizione, vedere se Mori si è ripreso, se avrò Aquaro in tempi brevi, e poi Grillo, Troiani. Cioè avere risposte da quelli in casa, altrimenti è giusto guardarsi in giro». Il vero obiettivo da qui a fine stagione? «Il girone di ritorno, con squadre diverse e rinforzate, sarà più difficile. Io non mi dò un obiettivo numerico, ma vogliamo arrivare il più in alto possibile, giocarci i play-off e tutte le nostre chance. E trovare una collocazione alta per giocare il più possibile le sfide in casa. E a quel punto, magari vedere un Rocco con 10-15mila spettatori». -- Nulla di fatto per Sandomenico Arriva Maesano Adesso si fa sul serio. Dopo la settimana che ha segnato il rientro dalla pausa, da oggi gli alabardati cominceranno a lavorare per mettere nel mirino la partita che segna il ritorno del campionato, ovvero quella di sabato 20 gennaio al Rocco contro il Ravenna (inizio ore 18.30). La squadra di Sannino ha chiuso la scorsa settimana con una sgambata a Villesse contro la squadra locale, che dopo un primo tempo al piccolo trotto finito senza reti, si è conclusa con tre gol nella ripresa firmati da Pastore, Arma e Maudo Keita. Proprio quest'ultimo, norvegese di origini gambiane classe 1997, sta ben impressionando e infatti aveva segnato una doppietta anche contro il Muglia Fortitudo. Erano ancora assenti Aquaro, Hidalgo e Troiani, mentre Grillo ha lavorato a parte e Mensah era alle prese con un virus intestinale. Ancora un buon provino per Daniele Mori che ha giocato quasi un'ora, anche se sembra ancora lontano da una condizione fisica al top. Il difensore comunque continua ad avere richieste dal Siracusa. E a proposito del Siracusa, dalla società alabardata piovono smentite sull'arrivo di Salvatore Sandomenico dalla società siciliana, che da alcuni media era stato dato per fatto. In realtà l'esterno offensivo era stato proposto alla società alabardata nell'ambito di uno scambio , ma l'Unione ha detto no. Andato in porto invece lo scambio di Castiglia con la Reggina:dalla Calabria arriva Carmelo Maesano terzino classe 1996. La partenza di Castiglia ha quindi liberato e una preziosa casella over, magari per il possibile arrivo di Della Rocca. Lasciando così ancora una porta aperta per il difensore. (a.r.) Quote
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