Jump to content

Recommended Posts

Posted

LUNEDI' 19 AGOSTO 2019

 «È stata una bellissima serata, a questi appuntamenti Trieste risponde sempre in maniera entusiasta e questo ti dà una mano a dare di più, ma il nostro obiettivo è il Gubbio, la prima avversaria di campionato. Prendiamo ovviamente le cose belle di questa partita con la Juventus, ma chiudiamola qui, perché il nostro vero campionato comincia domenica prossima». Così Massimo Pavanel archivia la sfida di sabato scorso contro i campioni d'Italia, nell'intervista di Antonello Rodio. Le risposte, alla vigilia del via stagionale, sono comunque tutte positive. Anche se Pavanel domenica prossima contro il Gubbio vorrà una Triestina ancora più performante: «Questa squadra ha sempre risposto, non avevo necessità di particolari risposte in questa occasione. Ma ovviamente credo che tenere il campo in questo modo contro un'avversaria come la Juve, sia una bella soddisfazione. Sapevamo di dover fare una fase difensiva importante, ma se siamo pronti per il campionato ce lo dirà solo il campo. Sarà un'altra partita, dovremo essere ancora più cattivi, più determinati e più corti di oggi, e cercare di concedere di meno. La prova di Offredi? Per me Daniel è uno dei portieri più forti della C, so bene che il suo valore è questo. Può capitare qualche partita un po così, certo per le qualità che ha, ne devono capitare di meno». Le riflessioni di Pavanel vanno anche all'importante cornice di pubblico e ai 17mila presenti. Il suo sogno è riempire così il Rocco anche in campionato, cosa che la Triestina merita visto anche lo spettacolo dello scorso anno: «Come ho già detto, il nostro obiettivo è migliorare rispetto allo scorso anno, quindi per migliorare dobbiamo fare più di 68 punti e più di 60 gol. E se ci riusciamo, divertiremo ancora di più la gente. Sapevo che rimanendo in categoria avremmo avuto uno zoccolo duro di 3000-3500 spettatori, mi piacerebbe che Trieste rispondesse sempre come fa per queste occasioni. Per ora lo fa solo in serate speciali e un po' me ne dispiace. Cercheremo di fare di tutto per riempire lo stadio come è stato col Pisa o con il Pordenone. Con esiti diversi, ovviamente». E ora testa a domenica prossima. Pavanel spera ancora di far giocare più tardi la partita con il Gubbio, per ora programmata alle ore 15: «Cercheremo di portare avanti l'orario, almeno un po', perché giocare le prime partite alle 15 è una follia pura: sia per il pubblico, perché i triestini a quell'ora preferirebbero il sole e il mare, sia per lo spettacolo, che non potrebbe essere di alto livello, perché è evidente che l'intensità in campo ne risentirebbe e sarebbe un peccato».

- «Per quanto ho potuto vedere fino a oggi mi sembra che tutto proceda bene. Il gruppo italiano c'è e rappresenta la solita garanzia, i nuovi arrivati si sono calati con l'atteggiamento giusto nella realtà triestina e hanno grande voglia di mettersi in mostra. Per un americano non è facile arrivare qui e abituarsi ai nostri metodi di lavoro. Elmore, Cooke e Mitchell lo stanno facendo e questo dimostra tutta la loro voglia e disponibilità a mettersi a disposizione della squadra». Così Bobo Prandin, intervistato da Lorenzo Gatto, parla della truppa biancorossa della Pallacanestro Trieste che lo sta attualmente ospitando. «Jon Elmore mi ha colpito per la determinazione che mette nel suo lavoro. È giovane ma ha le idee molto chiare, potrebbe sembrare una guardia perchè ha grande attitudine offensiva e gli piace tirare ma è senza dubbio un play. Certo è alla prima esperienza lontano da casa e va visto all'opera qui in Italia ma la stoffa, da quello che ho potuto vedere in questi primi giorni di lavoro, c'è. Cooke e Mitchell mi sembrano due giocatori molto complementari. Uno più atletico, l'altro muscolare, uno molto verticale, l'altro capace di colpire anche dalla distanza grazie a una buonissima mano». Possono giocare insieme? Il tormentone che lo scorso anno ha coinvolto, senza successo, Knox e Mosley sembra destinato a riproporsi in questa stagione con altri protagonisti. «Dal mio punto di vista sono complementari e vista la buona mano che si ritrova e una spiccata attitudine difensiva, secondo me Mitchell può giocare non solo da centro ma anche da ala forte. Riprendere da Trieste, avere la possibilità di poter fare qui la preparazione, per me è una grande fortuna. Tralasciando l'aspetto emozionale e la sensazione di essere tornato a casa, credo che lavorare con Paolo ed Eugenio mi permette di farmi trovare pronto nel caso in cui dovesse arrivare una chiamata. In Italia è risaputo che a Trieste si lavora il doppio per cui chi mi prendesse sa di portarsi a casa un giocatore pronto. Cosa mi piacerebbe trovare? Negli ultimi mesi ho avuto qualche offerta ma il rinnovo della borsa di studio all'Università mi costringe a non allontanarmi troppo. Per una question geografica cerco una squadra che mi permetta di restare vicino a Trieste».

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Loading...
  • Recently Browsing   0 members

    No registered users viewing this page.

×
×
  • Create New...
×
Il Forum di Elsitodesandro
Home
Activities
Sign In

Sign In



Search
More
×