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I suntini sandrini di lunedì 12 ottobre 2020


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LUNEDÌ 12 OTTOBRE 2020

- Senza rimpianti, con la consapevolezza di aver dato tutto sul campo e di essere riusciti a limitare lo straordinario talento offensivo di un'avversaria giunta al diciassettesimo risultato utile della sua stagione.Eugenio Dalmasson, allenatore dell'Allianz, rende merito al valore di Milano sottolineando però la buona prestazione offerta dai suoi ragazzi. «La partita ha confermato tutte le difficoltà che immaginavamo - sottolinea il tecnico mestrino - loro hanno più esperienza e qualità, è stata una sfida impari però la squadra ha saputo soffrire e con tutte le energie sopperire alla mancanza di chili e centimetri in tutti gli scontri diretti. Questa è la cosa che ci portiamo come dote per quando ci scontreremo con squadre del nostro livello. È stata una prova dignitosa contro un'avversaria che ha dimostrato di essere di un altro livello».Un'analisi di quello che, con il senno di poi, Trieste avrebbe dovuto fare meglio e uno sguardo alla settimana di lavoro che, con gli arrivi di Jakob Cebasek (in prova) e Marcos Delia, vedrà l'Allianz preparare la prossima trasferta a Brescia. «Quando perdi lucidità, Milano sfrutta i suoi giocatori più forti e più alti, accentuando le tue difficoltà. Questo è un aspetto che avevamo sottolineato in settimana - Dovevamo sicuramente passarci di più la palla per avere meno pressione costante sui giocatori quando attaccavamo, facile a dirsi certamente meno a farsi. Archiviamo questa partita per tornare a lavorare con qualità e al completo, che è la cosa più semplice ma che ci è mancata in settimana. Sono soddisfatto per questa gara perché chi è andato in campo ha dato una mano e ci portiamo a casa quello che di buono che la partita ci ha dato. Pensiamo a lavorare per migliorare».Soddisfatto dell'atteggiamento della sua squadra, Ettore Messina fa i complimenti alla sua Armani. «Approccio giusto e partita nella quale nessuno ha avuto paura di spendersi sul parquet e sbucciarsi le ginocchia - sottolinea il tecnico milanese - eccezion fatta per gli ultimi minuti del primo tempo. Siamo stati solidi e abbiamo potuto contare sull'apporto di una panchina che ci ha dato molto permettendoci di non spremere i nostri titolari. Sono contento perchè in questo campionato, lo dimostrano i risultati di questa giornata, non esistono partite facili se ti permetti di sottovalutare le avversarie».Ultima battuta da Devonte Upson, positivo nei numeri nonostante la forza degli avversari che ha dovuto affrontare. «È stata una partita difficile viste le tante assenze - le parole del centro - ma siamo rimasti uniti e abbiamo cercato di dare tutto quello che avevamo e che potevamo. Ho affrontato Hines che è sicuramente tra i migliori in Europa nel suo ruolo e ho dato il meglio di me. Non mi interessa l'aspetto individuale, ho dato tutto per il bene della squadra e per aiutarla». 

- La serie C è questa. Nemmeno il tempo di godersi gli incoraggianti successi contro Cesena e (soprattutto) Modena che l'Unione ripiomba nelle lacune viste e riviste negli ultimi 12 mesi. Spettri evocati dall'intraprendente Legnago che in particolare in superiorità numerica ha spadroneggiato nel secondo tempo. Eppure il primo tempo, pur con alcune eccezioni, aveva mostrato una discreta Triestina. Il rammarico del tecnico Gautieri nasce dal non essere riusciti a passare in vantaggio.«Nel primo tempo abbiamo avuto l'occasione per passare in vantaggio, poi abbiamo preso gol forse sull'unica azione loro in area». L'episodio che ha di fatto tagliato fuori dalla gara la Triestina, il raddoppio veronese, lascia qualche perplessità al tecnico. «Nel secondo tempo ci siamo messi diversamente, abbiamo subito espulsione e rigore che a mio avviso erano preceduti da un fallo a metà campo e da un fallo su Tartaglia. Su quell'episodio si è messa male, e nei restanti minuti è finita per noi».Al netto dell'episodio, è innegabile che nella ripresa l'Unione abbia perso totalmente la bussola, senza mai dare l'impressione di poter rientrare in gara. Dopo il Matelica, un'altra matricola terribile centra un successo di prestigio. «Il Legnago è una squadra che corre, che mena e gioca, una squadra che sale dalla D in C sa a cosa va incontro. Complimenti a loro, meritano la posizione in classifica che hanno». Gautieri infine motiva le mosse di inizio secondo tempo, con l'innesto di Calvano al posto di Lodi e Granoche per Giorico. Sostituzione, quest'ultima, che ha convinto il tecnico ad applicare un profilo tattico spiccatamente offensivo, con l'impiego nel medesimo momento di Litteri e Granoche davanti, Gomez e Sarno sugli esterni.«Giorico ha chiesto il cambio per un problema all'aduttore. Poi abbiamo deciso di metterci con il 4-2-4, cercando maggiormente il gioco in ampiezza e portando più gente in area. All'inizio lo stavamo anche facendo, poi siamo rimasti in dieci uomini e sono saltati tutti i nostri piani». Sei giorni a separare la debacle del "Sandrini" dalla sfida di sabato in anticipo contro il Ravenna. 

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