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I suntini sandrini di lunedì 26 ottobre 2020


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LUNEDÌ 26 OTTOBRE 2020

- Riguardando il pessimo approccio di sette giorni prima a Brescia, è un Eugenio Dalmasson sicuramente più sollevato quello che analizza il rovescio al fotofinish contro la Happy Casa. “L’abbiamo interpretata in maniera corretta, cercando di sopperire alle situazioni di difficoltà che si sono palesate, tra cui una voce a rimbalzo che non è stata sufficiente contro i nostri avversari. Già nei primi venti minuti, i 17 punti di Brindisi sono stati frutto di secondi possessi offensivi: loro sono meglio attrezzati di noi, al contrario in questo momento siamo costretti a giocare tanti minuti con tre piccoli e contro queste squadre fai poi fatica. Ad ogni modo chiunque sia sceso in campo stasera (ieri, ndr) ha dato tutto: sono amareggiato per la sconfitta ma la prestazione è di una squadra che è viva e che vuole affrontare le difficoltà”.
Frank Vitucci, su lato brindisino, loda invece una prestazione concreta da parte del suo team: “Siamo contenti del risultato, vincere qui è molto difficile e Trieste ha giocato un’ottima partita e ci ha messi in difficoltà. Abbiamo avuto percentuali molto basse dal campo, pensando ai venti tiri in più rispetto all’Allianz, il numero di rimbalzi ha fatto poi la differenza all’interno di quaranta minuti molto duri ed equilibrati. Harrison? Ha una mentalità da vincente, nei momenti cruciali è stato un riferimento importante con giocate decisive”.
C’è delusione su lato biancorosso anche nelle parole di Davide Alviti, sebbene l’ala giuliana sottolinea quanto di buono fatto rispetto a Brescia: “Abbiamo iniziato il match in maniera positiva, con l’aggressività giusta. Sapevamo che i loro tagli e i rimbalzi offensivi ci avrebbero dato problemi, ma in fondo ogni squadra di serie A può fare questo tipo di gioco. L’ultimo tiro? Dispiace che sia andata così, ma magari con qualche sforzo in più non saremmo arrivati a giocarci la partita proprio nell’azione conclusiva. Dobbiamo avere pazienza, l’importante è essere uniti come lo siamo attualmente”.

- L'amarezza alabardata per non aver centrato la terza vittoria consecutiva è naturale, ma Gautieri salva comunque la prestazione della squadra, ritiene che spesso è mancata solo la finalizzazione dell'azione e spiega proprio con gli impegni ravvicinati e la scarsa mancanza di turnover quello che nel finale è stato un po' un calo fisico: «Abbiamo fatto una buona prestazione sotto l'aspetto fisico e caratteriale e anche come qualità del gioco - dice il tecnico alabardato - anche se poi siamo mancati nell'ultimo passaggio, dove potevamo finalizzare la mole di gioco che avevamo creato, Peccato, perché su una lettura sbagliata abbiamo preso il gol dell'1-1, ma questo fa parte del calcio». Un pareggio arrivato proprio quando il tecnico aveva effettuato i cambi: «Sia Litteri che Calvano - spiega il mister - mi hanno detto che erano stanchi e non ce la facevano più. Anche Giorico nell'intervallo mi ha detto che ne aveva ancora per dieci minuti. E se hai qualcuno che ti chiede il cambio, non puoi fare diversamente». Inevitabile infatti sottolineare come la terza partita in sette giorni con gli uomini contati, si è fatta sentire sulle gambe degli alabardati: «Bisogna ricordare - spiega Gautieri - che nove undicesimi della squadra hanno giocato tre partite consecutive, ovviamente un po' di stanchezza c'è stata. Tra l'altro loro non giocavano, più che altro buttavano la palla su per gente fisica per poi spizzarla e prendere le palle corte. Ma questo non toglie che dovevamo fare meglio». Un pizzico di rammarico c'è anche per il fatto di aver mancato l'aggancio alla vetta della classifica, ma Gautieri assicura che ora non c'è da pensarci più di tanto: «Normale pensare che vincendo andavamo primi, ma bisogna guardare avanti, il campionato è lungo, bisogna avere sempre gli equilibri giusti indipendentemente dai momenti, l'importante è raggiungere l'obiettivo finale». Nel frattempo il tecnico alabardato può consolarsi con due come Rizzo e Calvano che danno davvero spessore al centrocampo alabardato: «Sono giocatori di grande temperamento, ti danno equilibrio e sostanza. Tra l'altro Calvano ha fatto tre match consecutivi e non giocava da tanto tempo, come anche Capela. Ma sono giocatori importanti, ora potremo finalmente fare una settimana tipo di allenamenti per farli crescere ancora di condizione»

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