SandroWeb Posted December 18, 2020 Report Share Posted December 18, 2020 VENERDÌ 18 DICEMBRE 2020 - Piove sul bagnato in casa alabardata per quanto riguarda gli infortuni, un settore dove purtroppo quest'anno non sembra esserci davvero mai pace. Lo scrive oggi Antonello Rodio: la nuova tegola riguarda Guido Gomez, che aveva appena recuperato dal precedente problema all'adduttore accusato nel riscaldamento di Gubbio, tanto che era stato convocato per Padova, ma poi si è procurato un'altra lesione nella zona del polpaccio. A questo punto il 2020 è finito per l'attaccante alabardato, che salterà certamente le partite di domani con il Perugia e di mercoledì con il Sudtirol, e poi cercherà di approfittare della sosta di fine anno per guarire del tutto, recuperare la condizione e tentare di esserci alla ripresa del campionato nel 2021. Una vera disdetta per Gomez, autore di una brillante partenza di stagione con 3 reti, poi sacrificatosi in vari ruoli dell'attacco con la sua consueta generosità e sempre pedina preziosa, ma ora penalizzato dagli infortuni. Per l'attacco dunque prosegue l'emergenza, anche perché non è che il resto della truppa sia in condizioni particolarmente brillanti. Litteri, dopo la ricaduta muscolare mentre cercava di rimettersi in sesto dopo il lungo stop per covid, non è certo in buone condizioni e ancora ieri non si è allenato insieme al gruppo. Più ottimismo per Petrella, anche lui assente a Padova per problemi muscolari e comunque non al top. Ma almeno Mirco, seppur in modo leggero, si sta allenando e si conta su un recupero in extremis per essere almeno in panchina e disponibile per uno spezzone di partita. Insomma l'attacco alabardato è sempre con gli uomini contati. A Padova la coppia Granoche-Mensah ha comunque risposto in maniera positiva, anche El Diablo ha offerto una prestazione più tonica delle precedenti ed è stato più pericoloso in zona gol. Domani per la sfida con il Perugia, Pillon potrà contare anche su Sarno che gradatamente cerca di tornare in buona condizione, ma probabilmente non ancora su Gatto, ancora assente per problemi personali. Alla resa dei conti, non sarebbe certo una sorpresa se il tecnico riproponesse ancora Boultam dietro le punte in un 4-3-1-2. L'olandese di origine marocchina, perseguitato dagli infortuni nella prima parte di stagione, ha destato una buonissima impressione a Padova, segno che sta bene e che anche la condizione fisica è ritrovata, visto che oltre a fare il rifinitore in fase offensiva, Boultam ha svolto un prezioso lavoro di copertura a centrocampo. A proposito di attaccanti almeno una buona notizia c'è ed è il fatto che Procaccio è tornato a farsi vedere sul campo dopo il brutto infortunio al piede della scorsa estate: il giocatore sta iniziando ad allenarsi con più intensità ma è ancora fuori dalla lista fino al prossimo mercato: se tutto procederà per il meglio, potrebbe essere un acquisto davvero prezioso per il girone di ritorno della Triestina. Quanto a disponibilità per domani, le cose vanno meglio a centrocampo, dove anche Calvano si allena con continuità nonostante il ginocchio un po' acciaccato, e soprattutto in difesa, dove con il rientro dalla squalifica di Ligi il tecnico avrà a disposizione l'intero pacchetto arretrato (a parte Struna) per poter fare le sue scelte. - «In questo momento ci sentiamo come un pugile messo all'angolo che si copre il viso con i guantoni e cerca di riprendere il centro del ring. Non è l'immagine che vorremmo ma è meglio essere realisti». Come scrive Roberto Degrassi, il giorno dopo la sconfitta di Desio contro Cantù è per l'Allianz un momento di riflessione. Rientrati alle 4 e mezzo del mattino dalla Brianza, i biancorossi cominciano a pensare al prossimo confronto, domenica sera all'Allianz Dome contro Trento. Con un mix di consapevolezza e frustrazione. Eugenio Dalmasson cerca di sfrondare i contenuti tecnici del match del PalaDesio dalla zavorra della forma dimezzata dal postCovid ma...«Ma senza piangersi addosso resta comunque il rimpianto per non poter giocarci gli incontri come avremmo voluto e meritato. A Cantù siamo rimasti in partita sino alla fine con una condizione precaria. Non ho la certezza di poter dire che con una forma normale sarebbe finita diversamente ma pensarl ci sta. Con una condizione atletica soddisfacente non avremmo subito tanto lo strapotere fisico di Kennedy», osserva il coach.Per uscirne, peraltro, non esiste una ricetta miracolosa. «Servono tempo, pazienza, servirebbe il lavoro che purtroppo non potremmo svolgere nel modo che avremmo voluto perchè giocheremo ogni tre giorni - prosegue Dalmasson - Dobbiamo ritrovare una costanza di rendimento, anche se mi rendo conto che per i giocatori è frustrante non riuscire a realizzare completamente sul parquet quello che vorrebbero».Tra le risorse cercate per rimediare a una condizione precaria spicca naturalmente il ricorso alla zona. L'emergenza ha fatto infrangere un tabù del coach mestrino. «Si tratta di un accorgimento che può tornarci utile, a Desio a tratti ci ha dato risultati perchè può mascherare le difficoltà e sorprendere gli avversari, ma è appunto un palliativo. È giusto fare osservazioni di natura tecnica ma il nostro problema in questo momento è di altro genere».Domenica all'Allianz Dome arriva la Dolomiti Energia Trento. Avversario rivelatosi spesso scorbutico. «Un avversario che può metterci in difficoltà. Nelle ultime due gare abbiamo affrontato squadre con caratteristiche diverse: con la Virtus Bologna eravamo sfavoriti sul piano tecnico, con Cantù rischiavamo di pagare il confronto atletico. Dobbiamo essere pronti ad affrontare Trento che ha valori tecnici e mezzi fisici» Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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