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I suntini sandrini di venerdì 14 maggio 2021


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VENERDÌ 14 MAGGIO 2021

- Play-off o regular season, la sostanza non cambia. Come scrive Roberto Degrassi, per l'Allianz Brindisi resta un tabù,indipendentemente dal contesto. Frank Vitucci consuma il suo personale 7-0 nei confronti di Dalmasson (caro Eugenio, vatti a fidare degli amici....) ma non è solo questione di cabala.La voglia di mettersi in gioco e di provarci davvero in questi play-off Trieste la esaurisce in cinque minuti intensi, di difesa ruvida e spigolosa, chiude in equilibrio il primo quarto e da quel momento in poi si segue un copione che vede i pugliesi sempre avanti, mai con scarti abissali ma mai davvero in pericolo nè in soggezione. Perchè Trieste non si risolleva mai dalla mediocrità e dell'anonimato e non fa niente per mettere paura. Quando il tentativo di giocare di squadra fallisce tenta con le iniziative individuali ma è peggio che andar di notte. Il vantaggio dei play-off è che dopo ogni partita si resetta e si riparte provando a reinventarsi con tattiche e protagonisti diversi. Stasera Trieste (palla a due ancora alle 20.45 al PalaPentassuglia) avrà l'obbligo di riprovarci, soprattutto per rispetto della fatica che ha fatto per arrivare fino a questo punto.L'Allianz riconferma lo starting five delle ultime uscite, con Doyle in play e Fernandez in panchina. E l'avvio di Trieste di blu vestita è di quelli che impressionano: cinque minuti di difesta sostanziosa obbligando Brindisi alla miseria di due punti e colpendo in transizione per 2-8 vanificando per giunta un paio di possessi. E questo è un peccato capitale contro la squadra che ha conteso a Milano il primato nella stagione regolare: con Bostic, soprattutto, e un maggior atletismo l'HappyCasa riprende l'Allianz e la supera con 15 punti in quattro minuti. Dalmasson rimette mano al piano partita e via di turnover, immettendo Laquintana e poi Fernandez e modificando la coppia dei lunghi con l'inserimento di Grazulis e Upson anche se Delia è lo scorer principe di Trieste nel frangente. Il primo quarto si chiude sul 21-18 e l'avvio del successivo è ancora di marca pugliese con Perkins e una tripla di Udom (28-18).Altro che squadra convalescente, il predominio atletico di Brindisi è imbarazzante. Per cinque minuti a cavallo dei parziali l'Allianz non vede il canestro ma soprattutto non dà segni caratteriali di reazione. Laquintana rompe l'astinenza ma è un'eccezione. Senza risultato il tandem Lobito-Tommy, dentro Doyle con Cavaliero. Qualcosa succede, almeno. Con una tripla di Cavaliero si torna a uno scarto di "soli" 10 punti stoppando per qualche minuto il rischio di una fuga pesante dei pugliesi di Vitucci. Per qualche minuto, appunto. Poi Brindisi riparte e Trieste risponde in modo affannoso, con tanta confusione e senza personalità. Il meno 15 all'intervallo (43-28) è purtroppo la fotografia di cinque minuti iniziali convincenti e dei rimanenti 15 senz'anima.Delia si sbatte ma non basta. Un antisportivo non viene sfruttato e ancora una volta questi non sono errori che si possono concedere. Non a Brindisi, almeno. Mancano i punti di Alviti, latitano le triple, non c'è miss-match che sia favorevole a Trieste. L' HappyCasa controlla vantaggio e partita punendo un'Allianz a tratti rinunciataria. Si va avanti a tentativi, sperando che qualcuno dei nostri si inventi una striscia o venga azzeccato il quintetto con la chimica sufficiente per riaprire una partita che il risultato non dà ancora per chiusa ma il linguaggio del corpo è brutto assai e non è certo quello da combattimento spietato. Se diciamo che la cosa migliore di Trieste nel terzo quarto è condensata in 5 secondi di Upson fatti di un ciuff dai 5 metri e una stoppata nel ribaltamento di fronte non esageriamo...Dodici punti da recuperare negli ultimi 10 minuti. Neanche male visto l'andamento del match e la possibilità che alla distanza Brindisi, inevitabilmente a corto di allenamento nelle ultime settimane, perda freschezza e lucidità. Sperare, in fondo, non costa niente. Sperare. La brusca realtà è una difesa che segue la circolazione della palla brindisina con la reattività di uno alle tre del pomeriggio dopo il pranzo di Natale. Qualche fallo di frustrazione, la sensazione di una partita che sostanzialmente ha raccontato di un equilibrio solo nel quarto iniziale. Allianz e Brindisi si rivedono stasera. Ventiquattr'ore di tempo per ritrovare lo spirito e gli uomini delle ultime vittorie. Altrimenti, aggrappiamoci alla legge dei grandi numeri. Lunedì si torna sul parquet di casa. 

- Il rinvio di una settimana di Triestina-Virtus Verona (in programma domenica al Rocco con inizio alle 17.30) ha anche i suoi risvolti positivi. Come noto, quest'anno in casa alabardata non sono mai mancati infortuni e acciacchi, e uno dei più recenti riguardava Lepore, che la scorsa settimana era stato convocato in extremis ma sarebbe partito sicuramente dalla panchina. Ebbene una settimana in più di lavoro ha permesso di recuperare pienamente il terzino destro. Lepore infatti ha lavorato in questi giorni regolarmente con il gruppo e sembra quindi destinato a riprendere la sua maglia da titolare sulla fascia destra del reparto difensivo. Sette giorni in più di allenamenti significano anche un miglioramento della condizione per chi era ancora indietro. Il discorso riguarda Paulinho, che potrebbe essere un'interessante opzione da giocarsi a gara in corso per dare fiato a qualcuno a centrocampo, ma anche Petrella. A dire la verità Mirco l'altro giorno ha lavorato in palestra per un piccolo fastidio, ma l'allarme è subito rientrato: nessuna connessione con il precedente infortunio e tutto risolto in breve tempo. La scorsa settimana mister Pillon aveva detto che Petrella aveva nelle gambe una mezz'ora abbondante di gioco, è presumibile che ora questo minutaggio sia diventato più ampio, anche se quasi certamente l'attaccante tascabile alabardato non partirà dall'inizio. Ma anche lui potrebbe essere un'arma molto importante da giocarsi in corso d'opera, magari ad avversari più stanchi e con spazi più ampi a disposizione. L'altro ieri avevano lavorato a parte anche Brizio e Struna, ma si tratta di piccole noie già superate. Alla resa dei conti, Pillon potrà iniziare i play-off con solamente due giocatori indisponibili. Il primo è Procaccio, che purtroppo dopo quella botta al piede ha fatto molta fatica a riprendersi (il dolore non è mai sparito). L'attaccante continua a lavorare in palestra e difficilmente lo si rivedrà in questa stagione, anche andando avanti nei play-off. L'altrra assenza è quella di Litteri, che come noto nel riscaldamento della partita con il Mantova aveva accusato un problema muscolare, poi rivelatosi una lesione al quadricipite. L'attaccante sta comunque lavorando in palestra, ma sta facendo soprattutto terapia. L'Unione potrà probabilmente averlo nuovamente a disposizione solo se arriverà fino in fondo, alle final four per intenderci. Intanto c'è attesa per capire l'evolversi della situazione covid in casa della Virtus Verona, dove Gigi Fresco ha assicurato di avere 15 titolari a disposizione. Anzi il patron della società rossoblu spera di aggiungere alla truppa entro domenica anche quello che era stato il primo positivo della scorsa settimana.

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