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I suntini sandrini di martedì 18 maggio 2021


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MARTEDÌ 18 MAGGIO 2021

- Eugenio Dalmasson, finita la partita, lascia che a prendersi l'applauso a metà campo siano i giocatori. Rimane sotto un tabellone, a guardarei suoi ragazzi. Braccia conserte, la mascherina rende indecifrabili le emozioni. L'impressione, tuttavia, è che il magone stavolta prenda anche il coach. Con emozione va a salutare Boscia Tanjevic, in tribuna. Nel dopopartita è inutile cercare di interpretare parole o silenzi. Quello che succederà nelle prossime settimane seguirà una liturgia che è fatta di rispetto, tempi e parole appropriate. Il dopopartita di Dalmasson è un'analisi di gara3 («Abbiamo chiuso come dovevamo. Ci tenevamo a dare tutto, onorando l'impegno») e un bilancio orgoglioso della stagione. «I numeri dicono che è stata la migliore degli ultimi 20 anni della società, le altre considerazioni le lascio agli altri. È stata una stagione di altissimo livello e questo lasciamo in eredità. I tifosi che sono venuti a salutarci alla vigilia ci hanno dato la carica».I tifosi. Prima della palla a due sul wall scorrevano le immagini del palas pieno. Il colore e il calore del pubblico triestino. L'assenza più pesante in questo campionato. E proprio il desiderio di tornare a giocare davanti alla propria gente potrebbe orientare la scelta sul futuro di Daniele Cavaliero. Una partita di splendida generosità, la sua ieri. E un dopogara da preparare i fazzoletti. «Abbiamo combattuto, sono orgoglioso di come abbiamo giocato. Conquistando 14 vittorie siamo stati preceduti solo dalle "grandi", visto che abbiamo chiuso alla pari con Treviso soccombendo per lo scarto canestri. Non è stata un'annata semplice e voglio ringraziare tutti i ragazzi».La lista dei ringraziamenti è scandida emotivamente, con la voce che si incrina. «Ringrazio la società, ringrazio Eugenio che ci ha portati dalla B ai play-off, lui e il club mi hanno fatto tornare a casa facendomi vivere le emozioni più belle della mia vita. Ringrazio la mia seconda famiglia, lo staff, tutta la Pallacanestro Trieste. Non so cosa ci sarà nel mio futuro, se giocherò o no, ma se lo farò sarà solo per questa maglia».L'ultimo grazie è per tre amici speciali. «Ci sono tre persone che sono e saranno pilastri di questa squadra. Coro, Teo e Juan sono come fratelli». Quelli che sono per tutti i "Quattro dell'Ave Maria". L'anima dell'Allianz, la forza dello spogliatoio, tutto l'orgoglio biancorosso. Daniele si interrompe. Forse perchè l'elenco dei ringraziamenti è concluso o piuttosto perchè la voce è sempre più incrinata. Intanto si spengono le luci del palas. Meriterebbero di venir riaccese per illuminare seimila cuori. Per tributare la meritata standing ovation

- Mario Ghiacci tra presente e futuro, al termine di una stagione vissuta pericolosamente con la spada di Damocle del Covid calata sulla testa. L'Allianz ne è uscita vittoriosa al termine di una regular season caratterizzata da alti e bassi ma resa positiva dal raggiungimento dei play-off.«"Credo di poter dire - sottolinea il presidente della Pallacanestro Trieste - che quello appena concluso sia stato l'anno più difficile del basket perchè quello che le società e i giocatori hanno dovuto vivere è stata davvero una cosa enorme. Abbiamo imparato più in questa stagione di quanto avremmo potuto fare in dieci campionati normali, poi è chiaro che avremmo voluto disputare la post season con maggior convinzione, soprattutto nelle due partite disputate a Brindisi».Continua Ghiacci: «Purtroppo siamo arrivati in fondo con poco carburante, poca benzina nonostante questo ieri sera la squadra ha saputo dimostrare ancora una volta un orgoglio incredibile. Abbiamo giocato contro un'avversaria che, non fosse stata colpita dal Covid, avrebbe chiuso la stagione regolare al primo posto davanti a Milano. Una grande squadra alla quale vanno i sinceri complimenti per ciò che è riuscita a fare».GRAZIE «Sono qui- continua Ghiacci- per ringraziare tutti coloro che hanno condiviso anche una sola azione di questo campionato. Chi è sceso in campo ma anche chi ha lavorato fuori. Dal più grande sponsor all'ultimo, dal più grande tifoso all'ultimo, tutti hanno contribuito al successo di questa stagione. Chiudiamo con un sostanziale pareggio di bilancio, un dato al quale tengo tantissimo, un risultato incredibile considerando come questa stagione è stata condizionata dal Covid e dai mancati incassi. Proprio ieri abbiamo avuto l'assemblea dei soci che ha ribadito come questa società sia pronta per ripartire. C'è tanto da lavoro da fare ma questo non ci spaventa perchè abbiamo lavorato molto quest'anno e continueremo a farlo. Adesso ci prendiamo qualche giorno di pausa poi terremo aggiornati i tifosi su quelli che saranno i programmi nella prossima stagione».TIFOSI Dopo la partita ho ricevuto il messaggio di complimenti da un tifoso. Ci spiace non aver potuto condividere assieme a loro le emozioni pazzesche vissute quest'anno. Al nostro pubblico, oggi, dico solo una cosa. Non vedo l'ora di riabbracciarvi in campo». 

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