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LUNEDÌ 11 OTTOBRE 2021

- Una vittoria figlia della voglia di non arrendersi alle difficoltà. L'Allianz reagisce alla brutta prestazione di Pesaro, timbra il cartellino mantenendo imbattuto il Dome e si gode un inizio di stagione che la tiene in una posizione di classifica privilegiata. Non era facile, contro una Germani a caccia di rivincite, Franco Ciani sottolinea la capacità della sua squadra di interpretare con lucidità i momenti della partita. «Direi che la prima pietra su questo successo - le sue parole - l'abbiamo messa nel secondo quarto quando siamo stati capaci di fare un allungo importante e rientrare negli spogliatoi con un buon vantaggio. È vero che Brescia, nel secondo tempo, non solo ha recuperato ma è addirittura riuscita a portarsi in vantaggio (61-62 al 32' ndr) ma bisogna dire che lo sforzo alla quale è stata costretta per ricucire lo strappo alla lunga ha pagato. In termini di energia e lucidità, nelle battute finali, siamo stati in grado di fare la differenza».Vittoria di squadra con qualche prestazione di rilievo tra i singoli. «Mi auguro che in ogni partita saremo in grado di salutare uno o più protagonisti diversi - sottolinea Ciani - indiscutibilmente Banks ha giocato una partita importante e Campogrande ci ha gratificati con un esordio che ci ha dato molto in termini di punti. Al di là dei due protagonisti, mi piace però sottolineare la buona prestazione di un Sanders che, sia in difesa che in attacco, nell'ultimo quarto e nei momenti decisivi ha fatto cose importante così come la freddezza di Lever che ha segnato una tripla e due tiri liberi fondamentali».Felice per l'esordio e per il contributo assolutamente decisivo offerto alla sua squadra, Luca Campogrande sottolinea le difficoltà di un match che lo ha visto tornare in campo a tre mesi dall'operazione di pulizia effettuata al tendine d'Achille. «Sembrerà banale da dire - le sue parole - ma sono davvero molto felice. Non era facile rientrare dopo tanto tempo, ho cercato di dare un contributo sin dalla prima partita e di dosare le forze e dare tutto quello che avevo nei minuti in cui sono stato in campo».

- Un punto che nel complesso non può soddisfare più di tanto. Al netto della continua emergenza infortuni, in casa Triestina il tecnico Bucchi non si scompone ed evidenzia le difficoltà di una gara scorbutica. «Risultato giusto per quello che si è visto in campo, è stata una partita dura in cui sono state davvero poche le occasioni. Una gara spigolosa con tante seconde palle e rimpalli, ma è così che ce la aspettavamo, in questi casi diventa fondamentale sbloccarla con un episodio». Un primo tempo migliore del secondo. «Eravamo consapevoli che la Virtus in casa riesce a mettere in difficoltà gli avversari. Abbiamo approcciato bene nel primo tempo, poi forse nel secondo non abbiamo avuto la forza, fisica e di qualità, per vincere, abbiamo fatto tanti errori tecnici». Quanto incide l'infermeria piena? «Conviviamo con la situazione assenti dall'inizio, e in più di dieci anni che alleno non mi è mai capitata una cosa simile. Tanti infortuni, molti strani, traumatici. È capitato a giocatori di finire la partita bene e svegliarsi il giorno dopo con una lesione muscolare. Spiace non avere la rosa al completo perché abbiamo fatto una scelta consapevole, rivoluzionarla l'ultimo giorno di mercato, cambiare rispetto al passato e aprire un percorso nuovo, partendo quasi da zero». Come accogliere lo 0-0? «Altre partite simili le abbiamo pagate a caro prezzo. Siamo stati più propositivi noi e almeno maturi di portare via un punto». Dove bisogna crescere? «In tutto, nella qualità, nella lettura della gara e dei momenti. Dobbiamo migliorare sulle seconde palle, in area anche oggi tante mischie e lì si vince con la zampata individuale. E dobbiamo conoscerci, stavolta abbiamo buttato dentro un ragazzo giovane, Iacovoni che ha fatto molto bene, un aspetto piacevole per un ragazzo nostro». Vietato sbagliare le prossime partite al Rocco. «Dovremo fare grandi prestazioni ma pensiamo alla prima intanto. Dobbiamo tornare alla vittoria: questa classifica non soddisfa. Colgo l'occasione per un invito ai tifosi a venire allo stadio, a volte ci meritiamo i fischi ma abbiamo bisogno di sentire la loro vicinanza sempre. So che stanno soffrendo, ci mancano e abbiamo bisogno di loro»

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