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GIOVEDÌ 11 NOVEMBRE 2021

- Alessandro Lever entra ufficialmente nel giro della nazionale italiana. Il lungo bolzanino, protagonista di un convincente inizio di stagione con la maglia dell'Allianz, è stato inserito dal commissario Tecnico Meo Sacchetti nella "long list" di ventiquattro giocatori dalla quale verranno scelti i sedici protagonisti delle prime due gare di qualificazione ai prossimi campionati del mondo che sono in programma dall'1 fino al 17 settembre del 2023 nelle Filippine, Indonesia e Giappone. Si giocherà venerdì 26 novembre a San Pietroburgo contro la Russia e lunedì 29 novembre a Milano contro l'Olanda. I sedici prescelti si troveranno lunedì 22 novembre all'Acqua Acetosa a Roma per il primo passo verso una qualificazione Mondiale che, tra due anni, metterà in palio anche sette pass olimpici (a Parigi 2024 andranno le prime due europee meglio piazzate). «L'inserimento di Lever nel listone stilato da Sacchetti testimonia l'attenzione e la considerazione che viene posta su uno dei giovani lunghi italiani di maggior prospettiva- sottolinea il tecnico dell'Allianz Franco Ciani-. Il suo ingresso nel giro azzurro ci fa davvero piacere: prima di tutto per Alessandro poi anche per la società. Testimonia la bontà dell'idea e del progetto che su di lui abbiamo portato avanti nel corso dell'estate». Dopo Alviti, dunque, un altro giovane scelto dalla Pallacanestro Trieste finisce nel giro azzurro. Aspetto importante da sottolineare in ottica mercato. «I giovani da noi giocano e possono sfruttare la vetrina di un palcoscenico importante- sottolinea il presidente Ghiacci-. Quando nel corso dell'estate abbiamo deciso di rinnovare e ringiovanire il nostro roster lo abbiamo fatto anche in quest'ottica. A volte le scelte sono dolorose e in parte rischiose ma, certamente, il rischio fa parte del nostro lavoro e di una programmazione che deve essere pensata nel medio-lungo periodo». 

- La Triestina è riuscita, stavolta bisogna dire purtroppo, a battere un suo record della stagione scorsa. Lo scrive Antonello Rodio: nel passato campionato, infatti, il primo rigore per l'Unione era arrivato alla giornata numero 13, ovvero quando Lodi segnò dal dischetto a Carpi. Stavolta la tredicesima giornata è passata invano e la Triestina continua ad avere un clamoroso zero nella casella dei penalty assegnati. L'Unione in pratica non calcia un rigore dal 28 febbraio scorso, quando Gomez dal dischetto realizzò il 2-2 con l'Arezzo: sono passati addirittura otto mesi e mezzo. Non che in questo campionato ci sia tanto da recriminare su decisioni arbitrali (caso mai hanno fatto discutere gol annullati ingiustamente o reti degli avversari in fuorigioco), certo ci sono stati un paio di episodi nei quali un rigore per l'Unione ci poteva stare, ma nulla di particolarmente eclatante. Piuttosto questo dato è forse un ulteriore sintomo delle difficoltà offensive avute finora dalla squadra alabardata, soprattutto a livello di peso in attacco. Perché spesso c'è la buona costruzione, c'è una valida manovra, ci sono state anche varie reti su calcio piazzato, ma quando si tratta di avere peso nell'area di rigore e di farsi pericolosi negli ultimi metri, la Triestina sotto questo aspetto non ha ancora brillato, o quantomeno non l'ha fatto con la giusta continuità. Con tutte le sacrosante giustificazioni che spesso ha sottolineato Bucchi, che tra ritardi di condizione e infortuni non ha mai avuto un reparto offensivo davvero a regime, ovvero con più giocatori a disposizione, tutti sani e in buona forma. La Triestina comunque non è l'unica a non avere ancora avuto un calcio di rigore a favore. A farle compagnia ci sono altre tre squadre, ovvero Lecco, Mantova e Legnago. Ma attenzione, non sta comunque in piedi la prima riflessione che potrebbe venire in mente, ovvero che a non avere penalty sono solo squadre di medio-bassa classifica e di presunta poca pericolosità offensiva. Ad esempio il Padova ha avuto appena un rigore a favore, mentre il Renate, altra squadra che va per la maggiore, ne ha avuti solo due. Una delle squadre regine dal dischetto è invece la Virtus Verona, che ne ha avuto ben 6 (tutti trasformati) e in classifica non se la passa benissimo. Insomma il dato forse porta più sulla casualità, sulle interpretazioni e sulla giornata di vena degli arbitri, più che su qualcosa di più scientifico. A proposito di curiosità, va detto che assieme alla Virtus la squadra che ha calciato più volte dal dischetto è stata la Juve under 23, ma l'aspetto davvero clamoroso dei bianconeri baby è che li hanno sbagliati tutti e sei. Uno dei quali addirittura da Kaio Jorge, il brasiliano che ha già giocato in serie A con la squadra di Allegri e che lo scorso 20 ottobre contro l'Albinoleffe ha segnato una rete ma ha sbagliato appunto un rigore. 

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