SandroWeb Posted November 23, 2021 Report Posted November 23, 2021 MARTEDÌ 23 NOVEMBRE 2021 - Ciao Legnago e soprattutto «Ciao Billy». Come scrive Ciro Esposito oggi su "Il Piccolo", la Triestina voleva onorare l'addio a Marcuzzi e lo ha fatto vincendo al Sandrini senza se e senza ma. La squadra di Bucchi ha giocato con vigore, pressione e anche con la sorpresa (bravo il mister) di Iotti jolly tra centrocampo e difesa. L'Unione è stata brava a trovare il gol subito con Galazzi, a stringere i denti nella fase centrale della ripresa sull'assalto dei padroni di casa. Poi ci ha pensato una vera magìa di Litteri (appena entrato) a chiudere il match. Successo indiscutibile e di grande valore. Non solo per la classifica ma anche per i suo valore morale che può cementare il gruppo.IL RICORDO Al Sandrini dai ricordi infausti per gli alabardati (il 3-0 di un anno fa docet) il minuto di silenzio per la prematura scomparsa di Billy Marcuzzi commuove non solo mister Bucchi, Milanese e i ragazzi ma anche tutti coloro che hanno avuto la fortuna di frequentarlo.L'ASSETTO Bucchi in settimana aveva pensato a cambiare con De Luca alle spalle di Trotta e Gomez. Ma sabato ci ha pensato suo malgrado il bomber con un leggero infortunio a mandare in fumo il progetto del tecnico. E senza De Luca l'allenatore alabardato decide di andare sul sicuro, o meglio sull'assetto più sperimentato ma con Iotti a fare il jolly tra medina e attacco, anche a copertura del regista Jabrè. Tre davanti a Offredi, con Lopez a sinistra (anche Ligi è ko), centrocampo robusto e attacco affidato a Trotta e Gomez. Colella risponde con uno schieramento a trazione anteriore con l'attacco guidato da Juanito Gomez.IL VANTAGGIO Al 7' Unione avanti con Crimi che fa un numero e spara, respinge Enzo e Galazzi trova il tap-in vincente. Nicolas corre a prendere una maglia alabardata con la dedica a Billy. Ottima partenza. La posizione anomala di Iotti dà molto fastidio ai padroni di casa sia in difesa che in fase di impostazione. LA REAZIONE Il Legnago dà segni di risveglio al 20' ma Sgarbi trova sulla sua strada un ottimo Offredi. Il Legnago comincia a prendere campo grazie alle verticalizzazioni su Sgarbi. La Triestina risponde subito e Enzo si supera in uscita in area su Gomez. Gara piacevole con i padroni di casa che sfiorano il palo dalla distanza con Ricciardi. Ancora Sgarbi taglia fuori la difesa alabardata ma Contini è in ritardo (32'). L'Unione si riassesta e chiude con disinvoltura la prima frazione.LA RIPRESA La Triestina va subito in pressione perché vuole chiudere la gara ma Gomez perde controlla male in area e favorisce l'uscita di Enzo (6'). Colella non ci sta e inserisce la punta Buric per spezzare l'egemonia alabardata. E proprio su punizione del croato Offredi interviene in modo provvidenziale. L'Unione si abbassa nel momento del massimo sforzo dei biancocelesti. Sul cambio di fronte Rapisarda di testa va vicino al radoppio.IL RADDOPPIO Bucchi fa uscire un discreto ma stanco Trotta e inserisce Litteri (25'). E il re Mida del gol dopo 5' trova il raddoppio. Cross da destra di Iotti e con tocco da campione Gianluca scavalca Enzo in uscita azzardata. Una vera magìa di un'altra categoria. Girandola di cambi ma la partita è virtualmente chiusa e il triplice fischio consegna alla Triestina una sacrosanta vittoria - Non sarà la pausa ideale, quella che avrebbe permesso a coach Ciani di lavorare per due settimane con il gruppo completo, ma lo stop al campionato per gli impegni della Nazionale non deve dare troppo fastidio all'Allianz. Dopo le tre vittorie di fila, sono arrivati il tracollo interno con Varese e la sconfitta al Taliercio, decorosa nelle proporzioni ma con diversi spunti su cui riflettere.La pausa, in sostanza, non è una dannazione che interrompe un momento magico ma in questo periodo è un'utile occasione per recuperare brillantezza fisica e lavorare su alcune situazioni emerse nelle ultime settimane. Ci sta, comunque, il rimpianto di Franco Ciani: «Avrei voluto fare allenamenti di alta qualità con tutto il gruppo e invece dovremo fare a meno di Campogrande e i nazionali Lever e Grazulis».REATTIVITÀ La sconfitta di Venezia lascia in eredità qualche interrogativo. L'Umana aveva nelle gambe le fatiche dell'Eurocup contro le Vu nere ma si è dimostrata sensibilmente più reattiva dell'Allianz sul parquet. Non si tratta di un'impressione ma di una realtà corroborata dai numeri: 34 rimbalzi e 7 recuperi per i lagunari, 22 carambole e 3 palle recuperate per i biancorossi. Proviamo a convertirli in possessi e avremo una delle chiavi di lettura del match. Decisamente più attenti e dinamici gli esterni di De Raffaele (15 rimbalzi), con i giocatori dell'Allianz spesso in posizione ma "bruciati" sul tempo dalla scaltrezza degli avversari. L'anima operaia di Trieste deve prevedere di buttarsi su ogni pallone come se non ci fosse un domani. Ogni palla lasciata è persa, in confronti ad alto livello.REGIA L'ultimo quarto ha consentito di riassestare il tabellino ma per oltre metà gara l'apporto offensivo da parte di Sanders e Fernandez è stato... virgola. Niente di drammatico se da parte degli altri compagni di squadra grandinassero triple ma così non è stato, con l'eclatante eccezione del buon Banks. La stagione del Lobito finora è incostante anche se la personalità non manca mai. Querlla personalità che resta ancora coperta invece in Sanders, spesso senza guizzi, con un atteggiamento che ricorda più un rookie che un giocatore che, benchè giovane, ha già maturato due esperienze in campionati europei. Ok, Portogallo e Polonia non sono tornei di eccellenza ma è per far capire che non si tratta di una new entry assoluta. Pochi gli 8 tiri da tre (con il 25%) tirati finora, pochissimi i neanche tre falli subiti di media complessivamente dai due registi di Ciani.KONATE Ci si limitasse ai soli numeri, nulla da dire. Quasi 10 punti e 7 rimbalzi in 19 minuti di utilizzo medio. Dov'è finito però il Konate delle prime partite stagionali? Esplosivo e soprattutto intimidatore. In Supercoppa era stato una presenza sotto canestro e anche l'avvio di campionato faceva ben sperare. Ma quell'impatto non c'è più. Falloso e punito eccessivamente, con un atteggiamento poco utile alla squadra, ingenuo e svagato. Nessuno gli chiede di colpire dai cinque metri ma di far girare alla larga gli avversari dai tabelloni. Quote
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