SandroWeb Posted October 17, 2022 Report Share Posted October 17, 2022 LUNEDÌ 17 OTTOBRE 2022 - Massimo Pavanel non se l'immaginava certo così il suo ritorno sulla panchina della Triestina. E invece - come scrive Antonello Rodio oggi su "Il Piccolo" - la partita con l'Albinoleffe, dopo un primo tempo incoraggiante, è stato un vero incubo, con la squadra che è crollata nella ripresa. Una prova sconcertante che il tecnico alabardato prova a spiegare così: «Abbiamo fatto 40 minuti bene, fino al gol loro, ma in questo momento la squadra è un po' fragile psicologicamente e non riesce a risollevarsi dall'episodio negativo. Abbiamo cercato di raddrizzarla nel secondo tempo, anche cambiando tatticamente, ma nelle situazioni create non siamo arrivati al gol e non l'abbiamo riaperta. Ala fine il punteggio è pesante e c'è solo da chiedere scusa del risultato alla città e alla tifoseria, e mettersi sotto a lavorare». A proposito di tifoseria, è stato proprio Pavanel a calmare i tifosi durante la contestazione a fine partita: «A loro ho solo chiesto scusa e detto che lo sfogo era effettivamente giusto, e che faremo di tutto per sistemare la situazione». Pavanel cerca di prendersi almeno il poco di buono visto all'inizio: «Ho visto un bell'impatto e un buon approccio, quindi la volontà di fare c'è. Ma ora l'episodio non viene retto a livello psicologico, e se non lo rimetti a posto subito poi la partita si complica. Di certo il terzo gol per la modalità non è da prendere: dobbiamo rispettare le consegne, mentre ora c'è idea di volerla risolverla da soli e non si gioca di squadra». In fase offensiva si è vista qualche modifica tattica, ma Pavanel è preoccupato soprattutto delle tante reti al passivo: «Davanti i presupposti li abbiamo creati, siamo arrivati tante volte al tre contro tre in velocità che volevamo, ma sono mancate le conclusioni. Però i gol subiti cominciano a essere troppi, quindi va fatto un bel ragionamento serio, non stare a guardare al sistema di gioco, ma trovare gli uomini giusti per trovare un equilibrio di squadra, che c'è stato solo per 40 minuti. Nella ripresa abbiamo sofferto a centrocampo, ma bisogna dire che sia Crimi che Pezzella avevano problemini ed erano in dubbio fino all'ultimo. Minesso e Ghislandi? Il primo aveva un risentimento, speriamo di recuperarlo per mercoledì, il terzino invece ha uno stiramento». Trovare il Padova dopo soli tre giorni, per Pavanel potrebbe essere positivo: «C'è la possibilità di rimettersi subito in pista, anche contro un'ottima squadra. E un risultato importante può darci la forza di venirne fuori». - Tre giornate di campionato, zero punti in classifica, un'altalena di prestazioni che sta minando le certezze di un gruppo duramente colpito nel derby di sabato sera. Dominando i quaranta minuti giocati all'Allianz Dome, la Reyer ha cinicamente messo a nudo i limiti tecnici e caratteriale di una Trieste che in questo momento fatica tremendamente a tenere il passo della serie A1. Marco Legovich, nel dopo partita, si è soffermato principalmente sull'atteggiamento della sua squadra puntando il dito sulla mancanza di carattere dei suoi giocatori: cercava conferme dopo la buona prova offerta sul campo della Virtus Bologna, non le ha trovate. In un inizio di stagione che, viste le avversarie, offrirà a Trieste poche opportunità di fare punti, l'obiettivo dovrà essere quello di costruire la necessaria mentalità per essere pronti, quando il cammino si farà meno difficoltoso e arriveranno le sfide decisive per la stagione biancorossa, a cogliere le occasioni che il calendario offrirà. Più della sconfitta, preventivata e nell'ordine delle cose vista la qualità dei due roster, preoccupa l'inconsistenza di un gruppo che in queste prime due partite casalinghe non è mai riuscita a esprimere quelle qualità di grinta, agonismo e audacia che dovevano essere i pilastri sui quali costruire la stagione. «Abbiamo sbagliato nuovamente l'approccio alla partita, abbiamo peccato di ingenuità ed è un errore che non ci possiamo permettere - sottolinea Marco Legovich -. Non è accettabile che impieghiamo 23 minuti per capire il tipo di partita che dobbiamo fare: avremo tanto su cui lavorare a partire da oggi. Dobbiamo allenarci in modo duro e imparare come giocare assieme, ci sono senza dubbio aspetti tecnici da limare ma mi preoccupano di meno. È necessario capire l'intensità che una Serie A richiede: c'è bisogno di tempo, ma a livello di approccio non ci siamo. Su questo aspetto e sulla mentalità abbiamo ancora un grande lavoro da fare». Strada segnata verso il match casalingo di sabato prossimo contro Tortona, dunque, in un contesto societario che in questo momento non permette operazioni di mercato. I tempi di chiusura per l'eventuale passaggio di proprietà al fondo americano restano lunghi, meglio non farsi distrarre da ipotesi al momento irrealizzabili e pensare a lavorare col materiale umano al momento a disposizione. A suonare la carica, sposando i concetti del suo allenatore, c'è Corey Davis, di gran lunga il migliore della sua squadra nel match contro la Reyer. «Quello che ci manca - sottolinea - è la fame di cercare la vittoria per quattro quarti completi, l'unico modo per conquistare i due punti in questa Lega è volerlo per tutti i quaranta minuti. Quello che conta è essere focalizzati sulla vittoria, sempre, dal primo all'ultimo allenamento, fino ad arrivare alla partita, non possiamo distrarci. Questa squadra merita questa categoria: conosco molto bene i miei compagni, vedo ogni giorno quanto si impegnano e quanto sono in grado di giocare bene, sono sicuro che ne usciremo fuori positivamente». Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
rudy Posted October 17, 2022 Report Share Posted October 17, 2022 L'ESPERTO DI CALCIO DEL "BUGIARDELLO" SCRIVE TESTUALMENTE: "albinoleffe squadra mediocre" contento lui!!!! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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