SandroWeb Posted October 23, 2022 Report Share Posted October 23, 2022 DOMENICA 23 OTTOBRE 2022 - Non si sblocca Trieste, quarta sconfitta consecutiva subita a opera di una Bertram Tortona che grazie al successo strappato all'Allianz Dome vola, temporaneamente, al comando solitario della classifica. Come scrive Lorenzo Gatto, troppo più squadra, la formazione di Ramondino, per una Trieste ancora alla ricerca di una precisa identità e capace di accendersi solamente a sprazzi. La reazione del terzo quarto unica cosa da salvare di un match che ha messo in evidenza tutti i limiti di una squadra che fatica tremendamente a reggere l'urto di questa serie A. Squadra in piena crisi e abbandonata dai suoi tifosi: i 2116 spettatori presenti sugli spalti del Dome rappresentano un segnale da valutare con grande attenzione. La cronaca del match registra il solito inizio in salita per Trieste, colpita a freddo dai canestri di Daum e Cain per lo 0-6 iniziale. La reazione biancorossa c'è ed è immediata, con Bartley a suonare la carica e la formazione di Legovich a pareggiare prima sul 6-6 con Davis poi con la tripla di Campogrande che risponde a Daum per il 9-9 del 5'. Sale l'intensità difensiva, punteggio bloccato per un paio di minuti poi quattro triple consecutive (Radosevic, Daum e due volte Filloy) lanciano la Bertram sul 16-23 di fine primo quarto. Tortona continua a volare grazie alla precisione dall'arco: il 7/11 in apertura di secondo parziale (bombe di Radosevic e FIlloy) disegna il massimo vantaggio della formazione piemontese sul 18-29 con Legovich costretto a chiamare time-out. Trieste prova a reagire ma fatica contro un'avversaria che continua a colpire con impressionante precisione dalla distanza, al tiro a segno si iscrivono anche Severini e Tavernelli con le triple che dilatano il divario sino al 22-39. Finale di tempo con reazione biancorossa: il parziale di 9-3 culminato con il canestro pesante di Campogrande manda le squadre al riposo sul 31-42 e ha il merito di tenere aperta la partita. Tortona rimette le cose a posto in apertura di secondo tempo. Parziale di 6-0 per il 31-48 che costringe Legovich a un immediato time-out, la carica la suona Bartley che trascina i compagni e ispira il parziale di 14-2 chiuso dalla tripla di Bossi che riapre i giochi sul 45-50 con due minuti sul cronometro del terzo quarto. Bertram lucida nella reazione, brava a tornare in doppia cifra sul 48-59 e poi ad accelerare nel parziale finale risalendo sul 54-73. Trieste perde Davis, fuori per cinque falli, e alza bandiera bianca consegnandosi nelle mani della sua avversaria e scivolando fino a un imbarazzante meno 28 chiudendo sotto le bordate di fischi dell'Allianz Dome sul 60-88. - Fare risultato e muovere la classifica. Lo scrive Antonello Rodio su "Il Piccolo": oggi la Triestina fa visita alla Juventus Next Gen (si gioca al "Moccagatta" di Alessandria, inizio alle 14.30, arbitra De Angeli di Milano) con questa precisa mission, perché incappare nella quarta sconfitta consecutiva significherebbe davvero imboccare quel pericoloso tunnel che mister Pavanel ha detto di voler assolutamente evitare, quello in cui rischia di naufragare una squadra non pronta mentalmente a lottare per obiettivi diversi da quelli di inizio campionato. Il messaggio del tecnico è stato chiaro: adesso bisogna pensare a salvarsi. Di conseguenza, l'atteggiamento in campo deve essere quello di una pericolante: corsa, grinta, agonismo, battaglia e lotta accanita su ogni palla. Questa al momento la ricetta per fare punti, in attesa di trovare una quadratura tattica e una condizione fisica in grado di far valere anche la tecnica. L'obiettivo non è facile al cospetto della Juve baby, una formazione incostante, sbarazzina e altalenante, ma di sicuro molto intensa sul piano atletico. I bianconeri hanno appena due punti in più degli alabardati, ma hanno già incontrato tutte le big e sono comunque una brutta gatta da pelare, soprattutto per l'attuale condizione degli alabardati, che proprio sull'intensità viaggiano ancora a corrente alternata. E non aiutano certo le tante assenze: a quelle già note per problemi fisici di Ghislandi e Lollo, si aggiunge la conferma di quella di Paganini (che deve scontare la terza giornata di squalifica dopo che il ricorso è stato respinto), e soprattutto quella di Crimi, perno del centrocampo che mancherà alla Triestina per due mesi dopo la lesione di secondo grado al bicipite femorale accusata contro il Padova. Per fortuna tra i convocati c'è invece Gori, che era uscito malconcio dalla sfida di mercoledì per una botta al ginocchio. In questi giorni la sua situazione è migliorata, anche se il centrocampista non si è allenato a pieno ritmo. Pavanel dovrà valutare se rischiarlo dal primo minuto o andarci con più prudenza. Certo senza Crimi, la presenza di Gori sarebbe fondamentale, perché in mezzo al campo resterebbero solamente Pezzella e Lovisa, con l'adattamento forse di qualche esterno, come Furlan. O forse bisognerebbe rispolverare l'opzione Sabbione, che nella prima giornata giocò proprio in mezzo al campo contro il Pordenone e che nella partita contro il Padova non ha trovato posto nella linea difensiva a tre, composta da Di Gennaro, Ciofani e Sottini. La verità è che i dubbi sono ancora tantissimi e che scopriremo solamente in campo quale soluzione avrà trovato Pavanel per fronteggiare l'emergenza. Se nelle prime due partite con lui in panchina abbiamo visto un 3-4-3 e un 3-5-2, non è detto che prima o poi il tecnico non rispolveri anche la difesa a quattro che ha quasi sempre utilizzato in carriera.In avanti invece con il rientro di Minesso tornano a esserci più opzioni e Pavanel avrà l'abbondanza della scelta, visto che l'ex Modena si aggiunge a Ganz, Adorante e Petrelli. Al di là dei moduli, però, l'Unione deve trovare l'atteggiamento giusto per uscire dal momento nero: fare punti oggi contro la Juventus sarebbe un fondamentale primo passo verso la risalita. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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