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I suntini sandrini di domenica 29 gennaio 2023


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DOMENICA 29 GENNAIO 2023

- Un treno che va preso al volo. È quello che potrebbe portare la Pallacanestro Trieste un po' più lontana dalla zona più pericolosa della classifica. La partenza è alle 18, all'Allianz Dome. Come scrive Roberto Degrassi oggi su "Il Piccolo", Trieste contro la GeVi Napoli ha la possibilità di conquistare la quarta vittoria consecutiva ma soprattutto di andare sul 2-0 negli scontri diretti con la squadra di Pancotto, lasciata quattro punti indietro in classifica. In un campionato clamorosamente imprevedibile la salvezza va costruita incasellando tasselli. Un successo sarebbe una credibile spinta verso il traguardo.Ma una grande prestazione oggi non farebbe bene solo al morale e alla graduatoria della truppa di Marco Legovich. La campagna abbonamenti riaperta per il girone di ritorno si è rivelata una scelta indovinata. Adesso i possessori di tessera sono oltre duemila complessivi, la Curva Nord è sold out da due giorni e il muro dei 4mila presenti - una chimera stando ai segnali e alle presenze delle prime prove interne - potrebbe venir abbattuto. L'entusiasmo è già alto, basta un'altra vittoria per incendiare il palazzone di Valmaura.Per giocarsi quello che è uno scontro salvezza Trieste si affiderà al nucleo collaudato. Per il debutto di Emanuel Terry, salvo imprevedibili colpi di scena o pretattiche depistanti bisognerà attendere domenica prossima quando all'Allianz Dome arriverà Milano. Per questo confronto si è preferito non rischiare di alterare gli equilibri della squadra inserendo un elemento mai collaudato in una partita vera nei giochi biancorossi. Quanto al 5+5 o 6+6, saranno discorsi che torneranno d'attualità da domani. Noi pensiamo che si passerà alla formula estensiva, aggiungendo Terry ai cinque stranieri già nel roster mentre per eventuali rivoluzioni si provvederebbe semmai nella sosta per la Coppa Italia e gli impegni azzurri. Ma questa è solo una nostra ipotesi, torniamo al concreto.La presentazione del match sul sito PallTrieste è affidata all'assistent coach Massimo Maffezzoli. E fa capire quale sia stato uno degli argomenti affrontati nella settimana. «Non possiamo permetterci di essere arroganti. La crescita della squadra e di noi stessi è evidente e dobbiamo cercare di non compiere l'errore di giocare con meno intensità e meno attenzione rispetto all'ultimo periodo».Massima attenzione per il pericolo che Napoli rappresenta. «La loro vittoria in casa dopo l'overtime con Milano e quella di domenica scorsa contro Sassari ci avvertono che arriverà una squadra in salute che dopo il cambio di allenatore (da Buscaglia a, appunto, Cesare Pancotto che in precedenza era il vice, ndr) ha saputo trovare nuove risorse e nuovi equilibri. Dovremo essere bravi nella transizione difensiva, i campani in attacco sono capaci di esaltarsi con individualità importanti come Young, in crescita, Howard, Steward e il riferimento interno Williams. Dovremo essere bravi a disputare una gara super solida difensivamente togliendo certezze al loro attacco per poi esplorare il nostro».Da non trascurare nemmeno il contingente italiano. C'è il triestino Dellosto, partito in quintetto contro Sassari, e ci sono almeno altri tre clienti scorbutici che in passato hanno già dato fastidio: Zanotti, devastante contro Trieste quando giocava per Pesaro, Zerini, solidissimo sotto canestro, e Uglietti, uno dei più fastidiosi mastini italiani sulle guardie avversarie. E, a proposito di quest'ultimo, il ricordo del veronese Casarin è troppo recente per non fare ancora male.

- La spinta che arriva dal mercato, l'entusiasmo che hanno espresso a parole i nuovi arrivati e l'assicurazione del dg Romairone che la società farà ogni sforzo possibile per raggiungere la salvezza, adesso devono diventare risultati sul campo. Lo scrive Antonello Rodio sul quotidiano locale odierno: oggi la Triestina riceve al Rocco il Trento (14.30, arbitra Carrione di Castellammare di Stabia) con una precisa missione: vincere. Gli alabardati ha una disperata fame di punti per riavvicinare il gruppo delle altre pericolanti e il passo falso di Vercelli, l'ennesimo in trasferta, deve essere seguito subito da una reazione. Rincuora il fatto che la squadra di Pavanel abbia vinto due delle ultime tre partite giocate al Rocco e in genere, in casa, ha spesso fatto vedere buone prestazioni. E c'è anche la forte motivazione di fermare la risalita di una diretta rivale come il Trento, che ha dimostrato come con un filotto di quattro vittorie si possa passare dal penultimo posto alla salvezza diretta, senza nemmeno bisogno dei play-out. Certo il fatto che la squadra di Tedino voli con il vento in poppa, rinforzata anche da un mercato spumeggiante, non semplifica le cose, ma anche l'Unione ha delle forze nuove da far valere. Dopo Celeghin e Tavernelli già visti nel buon secondo tempo di Vercelli, sono arrivati ieri il difensore centrale Alberto Masi e il portiere Kristjan Matosevic. Il difensore classe '92 arriva a titolo definitivo (si è legato con la società alabardata per le prossime due stagioni) proprio da Vercelli, mentre il portiere sloveno torna in alabardato dopo tre anni per rimpiazzare Pisseri e arriva dal Cosenza in prestito con diritto di riscatto. I due sono già convocati per la sfida di oggi, mentre esce dalla lista Paganini, da ieri fuori rosa. Le parole di Romairone avevano fatto presagire qualche altra decisione forte dopo quella di Pisseri, sperando che poi questi giocatori trovino una sistemazione. Tocca a Pavanel ora gestire nel migliore dei modi questo delicato momento di porte girevoli, ma il tecnico è il primo a sapere che servivano forze fresche e motivate per rincorrere la salvezza. Ovviamente fra novità e arrivi dell'ultima ora, c'è più di qualche incertezza nella formazione, a partire da chi difenderà i pali della porta alabardata: Matosevic è arrivato ieri ma potrebbe esserci già lui fra i pali, altrimenti toccherà a Mastrantonio. In difesa la coppia di difensori centrali dovrebbe essere formata da Ciofani e Di Gennaro, ma non è escluso che Masi arrivato ieri sera non sia già in campo (Malomo è squalificato, Sottini ancora infortunato). Per quanto riguarda i terzini non ci dovrebbero essere sorprese, con Ghislandi a destra e Rocchetti a sinistra, mentre a centrocampo (dove non ci sarà Crimi che ha la febbre) Gori farà il play con mezzali Celeghin e Germano. Quanto al trio d'attacco, Tavernelli minaccia Minesso per il ruolo di trequartista dietro alla coppia Felici-Adorante, ma non è escluso che il nuovo arrivo dal Novara possa giocare da seconda punta. Insomma le frecce all'arco di Pavanel cominciano a essere più numerose e di spessore. Ma alla fine contano i risultati e l'Unione non può sbagliare. Sembra che da oggi ci sarà nuovamente un sostegno più acceso alla squadra da parte della curva: bene così, perché in questo momento c'è bisogno di tutti per trascinare chi va in campo a centrare l'obiettivo.

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