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I suntini sandrini di venerdì 10 febbraio 2023


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VENERDÌ 10 FEBBRAIO 2023

- Una crescita costante per un ruolo, quello di capitano della Pallacanestro Trieste, che lo sta imponendo all'attenzione del basket nazionale. Protagonista di un inizio anno davvero importante, Lodovico Deangeli è stato nominato dalla Giba, l'associazione che rappresenta gli atleti italiani che militano nei campionati nazionali, miglior giocatore del mese di gennaio. Nomination prestigiosa che, come scrive oggi Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", rappresenta un riconoscimento al lavoro svolto in palestra dall'ala triestina. «Mi sto godendo il momento- racconta - sempre cercando di mantenere l'equilibrio necessario. In questo mi aiuta Legovich che, proprio qualche giorno fa, analizzando il mio percorso e il lavoro degli ultimi mesi, mi diceva che questo è il momento di non fermarsi. Devo partire da qui per continuare a migliorare, le parole del coach che mi sono rimaste nella testa sono "crescita esponenziale". Marco è sempre molto esigente, con sè stesso in primis e anche con tutti noi». HOME SWEET HOME: «Nella mia crescita e in quella di tutta la squadra, un fattore decisivo l'ha avuto l'armonia che si è creata nel gruppo. All'inizio della stagione non era scoccata la scintilla, con il passare dei mesi abbiamo imparato a conoscerci e devo dire che oggi stiamo davvero bene assieme. L'Allianz Dome è casa, entrare in palazzo e condividere assieme lo spogliatoio è un privilegio. Alla base di tutto c'è la grande professionalità che ognuno mette in campo ma posso assicurare che tra di noi ci divertiamo parecchio. Si è creata nel gruppo quella complicità e quel pizzico di follia che è alla base dei risultati che stiamo ottenendo». OBIETTIVO PLAY-OFF? «La sconfitta con Milano ha lasciato nella squadra grande consapevolezza. Venivamo da un ciclo positivo con vittorie non scontate conquistate su campi difficili come quelli di Treviso e Venezia, aver lottato quasi alla pari contro un colosso come l'Armani significa molto. Paradossalmente ci rimane un po' di rammarico perchè lo abbiamo fatto nonostante non fossimo in una serata di particolare vena offensiva. Detto questo, visto il livello di un campionato nel quale non esistono squadre materasso o partite facili, non sappiamo neanche noi fin dove potremo arrivare e fino al giorno in cui non saremo matematicamente salvi sarà giusto volare basso. Considerando il percorso che stiamo facendo, però, credo sia altrettanto giusto non autoimporci limiti. Per questo credo che play-off non debba essere considerata una parola tabù».LA MAGIA DEL DOME: «Seimila persona e un palazzo pieno è magia. La cosa più bella per noi rimane la consapevolezza che ogni singolo tifoso che ha riempito l'Allianz Dome ce lo siamo guadagnato. Già contro Napoli, ma ancor più nella gara di domenica scorsa, mi tremavano le gambe guardando dietro il canestro. Ho avuto l'impressione di un muro compatto, quel muro dovrà essere il limite invalicabile contro il quale le squadre che in questa parte finale del campionato verranno a giocare a Trieste si scontreranno. Dopo la sfida contro Tortona, avremo tre settimane di pausa per lavorare, completare l'inserimento di Terry e presentarci pronti per la volata finale di questa stagione». 

- La Triestina si prepara alla trasferta di domani a Zanica, dove affronterà l'Albinoleffe (inizio ore 14.30, arbitra Gianquinto di Parma), per cercare di cogliere quella vittoria esterna che manca da inizio campionato. Sulla strada della caccia ai punti salvezza, mister Gentilini dovrà però far fronte a due assenze per squalifica piuttosto pesanti in difesa e a centrocampo. Nel reparto arretrato mancherà Masi, ovviamente punito dopo l'espulsione di domenica contro la Pro Sesto, mentre in mezzo al campo non ci sarà Gori, che era in diffida e al quale il cartellino giallo è stato fatale. Come potrà il tecnico sopperire alle due assenze? Per quanto riguarda la difesa, a Gentilini dovrebbero venire incontro i rientri di Malomo e Ciofani, assenti da qualche settimana per acciacchi muscolari. I due difensori non erano stati convocati per la partita con la Pro Sesto, ma entrambi venivano annunciati sulla via del completo recupero e pertanto disponibili, anche se ovviamente non ancora al top della condizione, proprio per la sfida con l'Albinoleffe. Rientri che in ogni caso saranno accelerati perché di altri difensori centrali nella rosa c'è solamente Piacentini. E lo si è visto domenica scorsa quando, espulso Masi, è toccato a Sarzi Puttini andare a improvvisarsi centrale (evidentemente il giovane Galliani, che non ha mai messo piede in campo in stagione, non dà le necessarie garanzie). La sensazione dunque è che toccherà a Malomo andare ad affiancare Piacentini, anche perché Ciofani resta una valida alternativa anche come terzino, sia a destra che è il suo ruolo naturale ma anche a sinistra dove quest'anno ha già dimostrato di far bene. Ma visto che è meglio tenere comunque un centrale di rincalzo in panchina, logica vuole che chi dei due resterà fuori (probabilmente Ciofani), partirà dalla panchina. Il problema di centrocampo offre invece più soluzioni a Gentilini. Il mercato di gennaio, quando le dimissioni di Pavanel alla vigilia del gong di fine sessione hanno un po' complicato le mosse fatte fino a quel momento per un altro modulo e un centrocampo a tre, ha lasciato in eredità ben sette centrocampisti centrali, anche se ovviamente non tutti hanno le caratteristiche per giocare a due davanti alla difesa. Senza Gori, il maggior indiziato per giocare accanto a Celeghin sembra Lollo, del resto entrato bene domenica scorsa con la Pro Sesto. Certo, c'è anche Crimi, che però ultimamente sembra essere sceso nelle gerarchie e forse ha minori attitudini a giocare in quel ruolo rispetto a Lollo. A disposizione, oltre a Lovisa e a Pezzella che però è ancora fuori, c'è anche Tessiore, ma il nuovo arrivato sembra avere più caratteristiche da mezzala o probabilmente può venir buono anche come eventuale alternativa per gli esterni, dove invece le opzioni non sono così numerose. Sulla fasce infatti, oltre a Paganini e Felici, ci sarebbero solo alternative un po' adattate di giocatori che fanno i terzini, come Germano o lo stesso Rocchetti.

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