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I suntini sandrini di venerdì 17 marzo 2023


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VENERDÌ 17 MARZO 2023

- Voglia di normalità per la Pallacanestro Trieste alla vigilia della sfida in programma domani sera all'Allianz Dome contro la Unahotels Reggio Emilia. Come scrive oggi Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", infermeria finalmente svuotata con lo staff tecnico che ieri ha ritrovato sul parquet Frank Bartley per quello che è stato il primo allenamento al completo della settimana. Occhi puntati anche sull'ultimo arrivato, Jalen Hudson, chiamato domani a esordire in campionato con la maglia biancorossa. Marco Legovich, rientrato mercoledì dal raduno con la nazionale under 20, è pronto a guidare la sua squadra in un match che rappresenta uno spartiacque della stagione.«Le sensazioni sono buone - racconta il coach triestino - vedo una squadra pronta a reagire alla brutta sconfitta di Brescia e a giocare una partita fatta di concretezza e grande attenzione. I colloqui individuali svolti con i ragazzi all'inizio della settimana mi hanno restituito un gruppo carico e motivato, atteggiamento e buoni propositi che ho ritrovato nel corso della settimana. Abbiamo lavorato bene, adesso però più che le parole contano i fatti. Vedremo quello che sapremo fare domani sera sul parquet».MOMENTO BARTLEY La distorsione alla caviglia, che ha fermato il cannoniere triestino, sembra alle spalle. Rassicurato dalla visita svolta a Reggio Emilia dal professor Rocchi, la guardia statunitense ha ripreso ad allenarsi. «Ieri ha ricominciato a lavorare con il gruppo - conferma Legovich - lo stiamo monitorando per valutare la situazione e verificare la risposta della caviglia allo sforzo. Siamo fiduciosi anche perchè Frank è positivo, ha voglia di rientrare e morde il freno per essere al fianco dei suoi compagni».ESORDIO HUDSON C'è curiosità per vedere all'opera il nuovo straniero che ha preso il posto di Frank Gaines. Hudson ha lavorato bene, non dovrebbero esserci dubbi sul suo impiego nel match di domani sera. «Anche perchè - scherza il coach - sono stufo di giocare senza americani. Aldilà delle battute, Jalen in questi giorni ha dovuto gestire il jet-lag che i pochi giorni vissuti tra Filippine, Stati Uniti e Italia hanno inevitabilmente creato. È ancora alla ricerca di un equilibrio di natura emotiva, dorme quattro ore per notte ma ha lavorato bene e siamo contenti. Il fatto che fosse fermo da un paio di settimane ci ha spinti a gestirlo con estrema prudenza per evitare di caricare troppo rischiando infortuni muscolari. Faremo valutazioni più approfondite per capire quale apporto ci potranno dare in termini di minutaggio sia lui che Bartley».PERICOLO UNAHOTELS «Reggio Emilia ha un roster che, a livello di nomi, non merita assolutamente l'ultimo posto. Squadra che con l'arrivo di Lee (giocatore nel mirino di Trieste a inizio mercato ndr) è cresciuta molto a livello difensivo creando assieme a Diouf una coppia contro cui è molto difficile fare canestro entrando in area. Conosciamo le loro caratteristiche ma siamo consapevoli dell'importanza della posta in palio e desiderosi di voltare pagina dopo la brutta sconfitta di Brescia».Continua la prevendita oggi dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.

- Una vittoria con un poker di reti in trasferta fa sempre scalpore. Anche in un campionato davvero anomalo come quello di questa stagione. Specie quando l'impresa la fa una squadra come la Triestina con il peggior rendimento in attacco della categoria e che quattro gol lontano dal Rocco non li faceva da oltre quattro anni. Lo scrive oggi Ciro Esposito sul quotidiano locale odierno: il colpo piazzato a Meda è giusto che accenda un po' di entusiasmo nella piazza anche se l'Unione resta penultima. Anzi l'occasione di avere al Rocco un derby sentito contro un Vicenza forte ma in difficoltà, con Thomassen al posto di Modesto in panchina, è perfetta per il ritorno dei tifosi allo stadio. L'Unione di Gentilini se lo merita non solo per i risultati, che nel calcio fanno la differenza, ma soprattutto perché il gruppo di giocatori è diventato una squadra capace di stare in campo e di lottare. Non sono queste le caratteristiche che il popolo triestino ha sempre reclamato erigendo come suo totem la difesa della maglia? Bene, domenica il pubblico potrà dimostrarlo nei fatti e non solo a parole e con i soliti brontolii. La squadra in questo momento c'è e non solo per quanto visto a Meda ma già dal secondo tempo di Mantova dove gli alabardati non dovevano e non meritavano di perdere. A Gentilini va riconosciuto il merito di aver saputo assemblare in poco più di un mese i nuovi arrivati a gennaio e a rivitalizzare quelli rimasti che erano stati gli attori di cinque mesi fallimentari. Il tecnico insediatosi il 30 gennaio ha avuto disposizione giocatori di categoria e liberi nella testa dalle traversie estive e autunnali ma trovare un amalgama e un'identità in così breve tempo non è per nulla scontato. Il miglioramento qualitativo della difesa è evidente ma il salto è arrivato a centrocampo. Pavanel, che giocava con tre pedine in quel settore, non solo non aveva Celeghin (e aggiungiamo Tessiore) ma per tante gare non ha potuto utilizzare Crimi, Lollo e Pezzella dovendo ripiegare talvolta sulla soluzione impraticabile di Sabbione in mediana. Gentilini invece, non solo ha tutti gli uomini a disposizione per le scelte iniziali ma anche per le rotazioni in corsa. Nelle ultime due gare l'allenatore è stato lucido nelle scelte e anche per questo motivo la sua Triestina ha palesato una tenuta atletica e mentale superiore agli avversari. Questo è un punto di forza che attualmente molte squadre del girone non hanno. Il sistema di gioco è in grado di sopperire alle carenze di punte incisive. Adorante, qualora prendesse fiducia, ha qualità tecniche mentre Mbakogu è molto utile a creare spazi e a far salire la squadra ma in area si perde. Se l'atteggiamento dell'avversario non è difensivistico (come quello del Renate o della Pro Patria) l'Unione ha dimostrato di essere in grado di creare tante occasioni e di segnare. Quando invece chi sta di fronte pensa prima di tutto a non prenderle e gioca duro (vedi Mantova) le partite si complicano. In quel caso spesso è decisiva quella giocata estemporanea che l'Unione non ha nel suo dna, nonostante il talento di alcuni giocatori come Tavernelli e Pezzella (e Minesso in panchina). La corsa salvezza insomma si giocherà sulla capacità della Triestina di trovare il modo giusto per risolvere in suo favore gli scontri diretti con Piacenza, Sangiuliano e Pergolettese. Intanto la crescita dell'Unione è evidente e confortante e il finale di stagione, come successo in quest'ultimo periodo, va affrontato partita per partita. Davanti c'è un derby e l'Unione a differenza del Vicenza ci arriva nel migliore dei modi, consapevole della sua forza e senza la pressione di chi è all'ultima spiaggia. I giocatori e una volta tanto anche il pubblico se lo godano.

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