I suntini sandrini di mercoledì 5 luglio 2023

[SandroWeb]

MERCOLEDÌ 5 LUGLIO 2023

- Il capitale americano entra nella Triestina. Anzi, il fondo Usa Lbk Capital Llc diventa proprietario dell'Unione. Come scrivono oggi Ciro Esposito e Antonello Rodio su "Il Piccolo", dopo una due diligence di mesi e cinque giorni di intenso lavoro dei legali delle parti, i professionisti dello studio Chiomenti (per l'acquirente) e lo studio degli avvocati Giuseppe Rappazzo e Andrea Centofanti (per l'Atlas Consulting) è arrivata nella notte tra lunedì e martedì la firma del preliminare. I giochi per la Triestina americana sono fatti anche se manca ancora l'atto notarile che sancirà il passaggio di quote, ma si tratta solo di una formalità. Il fondo americano acquisisce il 100% delle quote di proprietà di Atlas Consulting che poco più di un anno fa aveva acquistato il pacchetto dalla famiglia Biasin dopo la morte improvvisa del compianto Mario. Dopo la presidenza Biasin e quella di Giacomini, il timone dell'Unione sarà nelle mani di Ben Rosenzweig, trentaseienne nato ad Atlanta, che ricopre una serie di incarichi di vertice per conto di fondi di investimento (e detiene anche importanti pacchetti azionari). L'arrivo a Trieste di Ben Rosenzweig assieme al suo staff è annunciato per il week-end: per il business-man sarà l'occasione di presentare il suo progetto per la Triestina. Sarà lui stesso a spiegare chi è, cosa fa e cosa vuole fare in questa nuova avventura. Al momento è certo che si conosce molto bene con il presidente del Venezia Duncan Niederauer, americano come lui ed ex Ceo e presidente di Wall Street. L'esperienza nel calcio in laguna di Niederauer potrà essere molto preziosa per il neo-proprietario della Triestina (controllata attraverso appunto il fondo Lbk Capital). A questo proposito, già da alcuni giorni i "veneziani" Alex Menta e Morris Donati stanno lavorando per il progetto tecnico. La società sarà riorganizzata (dei quadri sarà confermato Giuseppe D'Aniello che ha lavorato a fondo all'operazione) secondo il modello ispirato dai nuovi proprietari.

La proprietà uscente ma ancora in carica fino al passaggio notarile, ha scelto di non divulgare alcun comunicato. Lo farà oggi. Si chiude così un'avventura, nata da un'acquisizione lampo che ha evitato un anno fa la mancata iscrizione e il conseguente probabile fallimento dell'Unione, ma poi vissuta con grande fatica. Il presidente Giacomini, attraverso il fondo che ha sostenuto questa impresa, ha immesso quasi 9 milioni nella Triestina garantendo la gestione e anche l'iscrizione del 20 giugno. Sono mancati i risultati anche se alla fine la categoria è stata mantenuta, un aspetto non di secondo piano anche per l'arrivo dei nuovi investitori. Una salvezza il cui grande merito va dato ai giocatori e a mister Gentilini che hanno avuto la forza (e un pizzico di fortuna) di operare una rimonta miracolosa trascinati anche dai tifosi. Tra società, pubblico e città, non è stata creata invece quell'empatia (a parte i primi mesi) che è elemento imprescindibile per ottenere buoni risultati (anche economici) in un asset sportivo. L'auspicio è che proprio su questo piano i nuovi proprietari e dirigenti sappiano muoversi. Il popolo alabardato, che ha temuto il peggio in campo e fuori, ancora una volta avrà grandi aspettative mitigate dalla sofferenza dell'ultima stagione. La città ora attende il progetto della Triestina americana. Non resta che augurare ai nuovi arrivati un sincero benvenuto e buon lavoro.