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DOMENICA 24 MARZO 2024

- La Triestina vede il terzo posto del girone a portata di mano: come scrive oggi Antonello Rodio oggi su "Il Piccolo", questa la conseguenza più importante per gli alabardati dello scontro diretto di ieri fra Vicenza e Legnago. Al Menti è finita infatti per 1-1, e per la seconda volta in pochi giorni i biancorossi di Vecchi sono stati raggiunti nel recupero (martedì scorso era successo con il Fiorenzuola). Con questo pareggio il Vicenza si porta a +5 sull'Unione, che però ha due partite da recuperare.

In sostanza la squadra di Bordin è potenzialmente sul podio del girone: se infatti la Triestina sarà perfetta nei due recuperi casalinghi con Alessandria (si gioca dopodomani a Fontanafredda) e Atalanta U23 (in campo il 3 aprile al Tognon), con 6 punti riuscirà a sorpassare i biancorossi veneti. Senza dimenticare che in mezzo ci sarà anche la trasferta ad Arzignano il sabato di Pasqua. Quanto al Legnago, con il pareggio di ieri si porta a un solo punto dalla Triestina, che però con le due partite da recuperare può potenzialmente allungare sulla squadra di Donati. Di certo questo Legnago resta una seria minaccia per il quarto posto: continua infatti la lunghissima striscia positiva dei gialloblu, giunta adesso a 14 giornate. E nelle ultime 21 partite l'unica battuta d'arresto del Legnago è stata con il Mantova. Nella partita di ieri, nel primo tempo il Vicenza è andato più volte vicino al gol e Della Morte ha preso una traversa. Nella ripresa padroni di casa in vantaggio al 61': bolide dalla sinistra di Costa al quale si oppone Fortin, la palla finisce a Della Morte che prova il tiro al volo spinto poi in rete da Pellegrini. Il portiere del Legnago evita il raddoppio con una super parata su tiro di Costa, poi al 92' il pareggio degli ospiti con colpo di testa vincente di Zanandrea su cross di Van Ransbeeck. Intanto in vetta frena il Mantova, con il Trento che si conferma la bestia nera della capolista. All'andata i gialloblu espugnarono addirittura il Martelli, ieri hanno imposto in casa il pareggio per 1-1 alla squadra di Possanzini, pur giocando tutta la ripresa in dieci uomini per l'espulsione di Giannotti. Virgiliani in vantaggio nel primo tempo con Fiori, ma il Trento, pur in inferiorità numerica, ha trovato il pareggio nella ripresa con Italeng.

In zona salvezza fa festa il Fiorenzuola, che supera in rimonta per 3-1 la Pro Patria e aggancia momentaneamente al terzultimo posto il Novara, che oggi gioca in casa della Pergolettese. Spera ancora nei play-out la Pro Sesto, che strappa un punto all'Albinoleffe, mentre chi rischia di essere risucchiata nella zona spareggi è la Virtus Verona, che ha perso 3-1 a Lumezzane. A un passo dalla retrocessione ormai l'Alessandria, che martedì incontrerà nel recupero la Triestina: i grigi piemontesi ieri hanno subito un pesante 3-0 dalla Giana Erminio. Tre le partite odierne: scende in campo anche il Padova che sarà impegnato a Vercelli. 

- Quali sono le due cose che hanno in comune Forlì, Bologna, Udine, Verona, Cantù e adesso Torino? Sono tutte più in alto in classifica rispetto a Trieste. Hanno tutte battuto in casa Trieste. Lo scrive Roberto Degrassi: la squadra di Jamion Christian prosegue il suo filotto di sconfitte esterne contro le squadre cui dovrebbe contendere la promozione in A. Alla collezione delle sfide manca solo un appuntamento, Trapani il 6 aprile. Il più proibitivo di tutti. Non consideriamo la trasferta a Rieti nell'ultimo turno dell'orologio perché quella tra due squadre che dovranno affrontarsi per almeno tre volte pochi giorni dopo nei play-off sarà evidentemente una partita a carte coperte, priva di spunti utili.

Christian, nella sua incrollabile fiducia, è convinto che la raffica di sganassoni in trasferta non possa incidere sulla convinzione e l'autostima dei suoi giocatori. Non la pensiamo così ma è solo uno dei tanti aspetti in cui ci sono interpretazioni diverse. A Torino Trieste ha perso perché non ha difeso – e l'allarme difesa era già stato ben evidente in precedenza - , perché ha una discontinuità di rendimento allarmante in certi elementi, perché nelle due volte in cui Ciani ha chiesto alla sua squadra di accelerare i biancorossi non sono stati in grado di trovare una risposta. Prima subendo 17 punti in una manciata di vantaggi vanificando il vantaggio, poi con il 18-0 rimediato nel finale.

«Dobbiamo essere connessi difensivamente» era tra i cardini del presunto piano partita di Trieste. Eccome no. 103 punti. Altrochè connessi. Quando c'è da vincere contro una grande i biancorossi sono sempre offline. Osservazione del coach nel dopogara: «Torino ha saputo trovare gli adeguamenti». Appunto. Ciani lo ha saputo fare. Lui no.

Si dirà: mancavano Reyes e Vildera. Vero, ma anche a Torino mancava Kennedy. L'impressione confermata dall'aria stizzita del dopogara è che nella Pallacanestro Trieste si vivano le critiche come un attacco di lesa maestà e che le sconfitte vengano considerate come banali incidenti di percorso sulla strada della redenzione nei play-off. Intanto, però, le sconfitte stagionali sono 12, la squadra non ha ancora un'identità, difende male, è monocorde in attacco dove non ci sono punti di riferimento. Filloy dopo un buon inizio della fase a orologio è scomparso, Campogrande non si è neppure affacciato. In A2 non può portare alla causa due tentativi da tre e una presenza senz'anima nel tempo in cui è sul parquet. Nelle file di Torino c'è chi ha dato l'esempio di come bisogna aggredire le partite, Vencato ha fatto valere la sua fisicità. Discorso a parte tra gli avversari lo merita Matteo Schina, pieno di personalità, vivace. Trieste non aveva un parco giovani infinito cui attingere per costruire il futuro, è riuscita a sprecare anche quello lasciando che Schina e Fantoma prendessero la strada del Piemonte (Tommy è a Casale Monferrato).

A fine partita Schina è stato chiamato dai tifosi della Curva Nord presenti al PalaRuffini e ha fatto effetto vedere un giocatore con la maglia di Torino fiondarsi in mezzo ai tifosi dell'altra squadra perabbracciarli in nome di una lunga profonda amicizia.

In vista del prossimo turno Trieste dovrebbe recuperare definitivamente Reyes, sul conto di Vildera come sempre zero informazioni e del resto si è visto quanto funzioni la pretattica no? Il mercato termina il 4 aprile, i margini di manovra sono pressochè inesistenti visto che la gara-salvezza di Brindisi, il team di Eric Lombardi, contro Treviso si giocherà tre giorni dopo.

La strada è tutta in salita. 

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