SandroWeb Posted August 6, 2024 Report Posted August 6, 2024 MARTEDÌ 6 AGOSTO 2024 - Jamion Christian è pronto a tornare. Lo scrive oggi Lorenzo Gatto su "Il Piccolo": con il raduno alle porte, il coach reduce dalla esaltante cavalcata che ha regalato a Trieste la promozione riabbraccerà una città che ha imparato a conoscere e apprezzare. Coach, quali sono i suoi sentimenti e le sue emozioni alla vigilia del ritorno a Trieste? Cosa si aspetta dalla prossima stagione? «Mi aspetto una nuova esperienza da vivere con grande intensità, per me e per tutto il nostro gruppo di lavoro. Quello che abbiamo conquistato nella scorsa stagione, la promozione e la gioia connessa fanno ormai parte del passato. Dobbiamo voltare pagina e guardare al prossimo campionato con la capacità di imparare nel modo più veloce possibile. Imparare a giocare l'uno con l'altro, a usare i nostri talenti individuali in un grande sforzo di gruppo, a costruire la fiducia sufficiente per risolvere i difficili problemi che abbiamo e avremo davanti a noi». Come giudica, nel suo complesso, il mercato della Pallacanestro Trieste? «I giocatori amano giocare a Trieste. La città ha una ottima reputazione proveniente da ex giocatori anche in tutta l'Italia. Onestamente ero un po' preoccupato nella scorsa stagione durante il periodo più difficile, perché con la nostra organizzazione abbiamo molti più giocatori americani che ci seguono tutto l'anno. Durante il periodo di free agency la questione è venuta a galla in modo preoccupante da parte di agenti e dei giocatori stessi. È importante ricordare che facciamo parte di un ecosistema adatto ai giocatori migliori, ed i giocatori migliori vogliono essere supportato nei momenti buoni ed anche in quelli cattivi». Ci regala una piccola presentazione dei quattro giocatori targati Usa arrivati in biancorosso? Cosa le piace e cosa ha spinto coach Christian a scegliere Ross, Brown, Uthoff e Johnson? «Siamo entusiasti della squadra che stiamo costruendo. Michael Arcieri, in qualità di general manager, prende la decisione finale sul roster e noi cerchiamo di supportarlo in tutti i modi possibili. Non posso parlare per lui, ma da parte mia sono molto contento della squadra. Volevamo giocatori che apprezzassero il duro lavoro quotidiano necessario per essere tra i migliori, capaci di assumersi la responsabilità di poter essere decisivi anche in un campionato difficile come la serie A1. Un gruppo capace di sfruttare al meglio le spaziature sul parquet per permetterci di giocare a un ritmo che riteniamo possa darci un vantaggio competitivo per tutta la stagione. Prendendo l'incredibile lavoro che hanno fatto a Varese due stagioni fa, ma anche imparando quello che abbiamo fatto bene qui durante lo scorso campionato. Ultima cosa, non per questo meno importante, abbiamo cercato giocatori nei quali i tifosi possano riconoscersi e attorno ai quali la nostra città possa stringersi». In base alle caratteristiche dei nuovi arrivati, che tipo di basket ha in mente per la prossima stagione? «Il nostro stile di gioco sarà simile a quello della scorsa stagione. Giocatori molto versatili che giocano altruisticamente l'uno per l'altro e che credono che il talento sia davvero la capacità di rendere gli altri migliori. Crediamo nella pressione costante sulla palla in difesa e nell'attaccare costantemente il canestro per sfruttare al massimo i nostri punti di forza». La prossima A1 sarà decisamente più competitiva rispetto al campionato dello scorso anno. Pronto per una stagione difficile ma estremamente impegnativa? «Vincere è difficile a qualsiasi livello. Lo abbiamo visto lo scorso anno. Ripartiamo con fiducia, tutti assieme, pronti a vivere una nuova sfida e ad accettare le difficoltà che ci troveremo davanti con lo stesso spirito che ha caratterizzato la passata stagione. La sfida più grande è sempre ottenere il massimo dal gruppo che abbiamo di fronte aiutando i ragazzi a crescere come uomini solidali, connessi e ultra competitivi. Abbiamo già iniziato questo processo». - Era un arrivo scontato già da qualche giorno, ieri è arrivata anche l'ufficialità: Christian D'Urso ritorna alla Triestina. Ma c'è una sostanziale differenza rispetto allo scorso anno, quando il trequartista classe 1997 era arrivato in prestito dal Cosenza. Stavolta infatti D'Urso arriva dal club calabrese a titolo definitivo: con la società alabardata ha firmato un accordo biennale con opzione per un'ulteriore stagione in caso di promozione in serie B. Prima di arrivare nella scorsa stagione in alabardato, D'Urso aveva giocato parecchie stagioni in serie B con Latina, Carpi, Ascoli, Cittadella, Perugia e Cosenza, oltre a una parentesi nella serie A greca. Nello scorso campionato con la maglia alabardata aveva collezionato 32 presenze, 3 reti e 10 assist, brillando soprattutto nella prima parte di stagione dove aveva giocato nel suo ruolo naturale. Già, il ruolo: c'è grande curiosità per vedere quale casella del campo gli ritaglierà Santoni. Di certo D'Urso aumenta considerevolmente il tasso tecnico della squadra, spetterà poi all'allenatore trovare i giusti equilibri. A breve dovrebbe esserci anche l'ufficialità per Krollis, ma come noto la Triestina è ancora al lavoro per un'altra prima punta di spessore dopo la partenza di Lescano (che con il Trapani è pronto a firmare un contratto triennale). Non è un mistero che l'obiettivo principale resti ancora Mattia Bortolussi del Padova, che tra l'altro domenica ha messo a segno l'unica rete dei biancoscudati nella sconfitta di Coppa Italia contro il Cesena per 3-1. L'attaccante ha anche commentato con grande prudenza le voci che lo vogliono sul taccuino alabardato: «Il mercato e la Triestina? Non so come si risolverà la questione - ha detto Bortolussi - non spetta a me dirlo. Io continuo a lavorare, il mercato fa parte di questo gioco. Non mi piace commentare, cerco di non distrarmi e di pensare ad allenarmi. Percentuali di permanenza? Non saprei cosa dire, è difficile e non saprei rispondere. Lavoro in silenzio e cerco di rimanere concentrato su quello che faccio, poi si vedrà». Intanto spunta la voce di un interesse del Milan Futuro, che giocherà nel girone B, per Alessandro Malomo, da considerarsi ormai in uscita. La seconda squadra rossonera, fra l'altro, ha già ingaggiato l'ex portiere alabardato Davide Mastrantonio, il giovane ventenne scuola Roma che aveva iniziato da titolare a Trieste l'annata 2022/23. A proposito di portieri, il ventiduenne monfalconese Pizzignacco, che era stato anche accostato alla Triestina a inizio mercato, sale in serie A e si trasferisce dalla Feralpisalò al Monza. E sempre restando in tema portieri, alla Virtus Verona arriva in prestito dalla Spal Enrico Alfonso, duecento presenze in serie B Quote
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