SandroWeb Posted October 7, 2024 Report Posted October 7, 2024 LUNEDÌ 7 OTTOBRE 2024 - Ancora una vittoria per Paul Matiasic, imbattuto come la sua squadra in un inizio di stagione che gli sta regalando grandi soddisfazioni. Come scrive Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", dopo lo scintillante esordio contro i campioni d'Italia di Milano, Trieste vince una partita ancor più importante perché ottenuta su un campo difficile e contro un'avversaria reduce dalla brutta sconfitta di Pistoia e dunque a caccia di riscatto. Un presidente talismano che adesso la squadra deve convincere a restare anche in vista della trasferta contro Tortona che riporterà i biancorossi al PalaFerraris di Casale Monferrato. «Sono ovviamente molto felice per questo successo – le parole di Matiasic in sala stampa –. Vincere qui non era affatto semplice e voglio cogliere l'occasione per fare a Napoli e al suo presidente i complimenti per l'ottimo ambiente che hanno creato e in cui abbiamo giocato». Vittoria pesante per Trieste, coach Christian si gode la prestazione dei suoi ragazzi e la capacità che ha dimostrato la squadra di gestire le difficoltà della partita. «Sono orgoglioso di come abbiamo giocato – sottolinea con forza il coach statunitense – credo non fosse facile gestire le emozioni di una partita così, i ragazzi sono stati impeccabili. Non siamo stati perfetti, abbiamo perso troppi palloni e commesso errori evitabili ma certo poter tornare ad allenarsi dopo una partita e una vittoria cosi è senza dubbio più facile». Su sponda napoletana c'è amarezza per un risultato molto diverso da quello che club e team si aspettavano. «C'è delusione, naturalmente, per una partita che ci aspettavamo diversa, quanto meno nel risultato finale – le parole di coach Milicic –. Abbiamo subito troppo, a livello difensivo dobbiamo lavorare per crescere e migliorare. In fase di presentazione della stagione avevamo sottolineato che questa squadra aveva caratteristiche difensive migliori di quella della passata stagione, queste qualità stanno facendo fatica ad emergere» . - Il casting per individuare il successore di mister Santoni è finito. Così come dovrebbe essere al capolinea la parentesi, peraltro positiva, dell'interim assegnato dalla società al bravo e simpatico Geppino Marino. Lo scrive oggi Ciro Esposito: a meno di sorprese, sempre possibili visti i trascorsi della proprietà americana, a ore si attende la fumata bianca sull'allenatore che cercherà di condurre gli alabardati fuori dalle sabbie mobili della bassa classifica. O almeno così dovrebbe essere. Un'operazione più che fattibile ma comunque difficile nonostante il gruppo abbia dato qualche segnale di risveglio nelle due partite del post Santoni. Sul tavolo sono rimasti due nomi: il ritorno di Attilio Tesser o l'ingaggio di Roberto Breda. Due soluzioni che coinvolgono professionisti di livello e di esperienza ma che sottendono a due strategie divergenti. Il possibile ritorno di Attilio Con Tesser il divorzio di nove mesi fa non è stato privo di strascichi. La scelta inaspettata del club di interrompere il rapporto con la squadra al terzo posto è stata presa dalla dirigenza e condivisa dal diesse Donati che, a quanto dicono (e asserito dalla dirigenza in modo confuso nella famosa conferenza stampa post esonero), con Tesser non aveva trovato feeling (e viceversa). Ora Donati è stato liquidato senza sollevazioni di piazza mentre la piazza (o buona parte dei tifosi) ha stima di Tesser sul piano umano e professionale. Il tecnico conosce Trieste e ne è attratto, conosce la serie C e parecchi dei giocatori alabardati. L'allenatore non è uno che ama entrare in corsa ma ha poco da perdere. Potrebbe essere in grado di dare gli stimoli necessari alla squadra? Tesser è sotto contratto e con la sua estinzione a giugno probabilmente si concluderebbe l'avventura in alabardato. Se avesse rescisso per andare ad Ascoli sul piano economico sarebbe un'altra storia. Le garanzie di Breda Bredat ha un lungo curriculum, sa entrare in corsa anche nelle situazioni più disperate, ha grinta e idee pur sapendosi adattare alle situazioni ma non ha avuto molta confidenza con il campionato di terza serie. Con lui si potrebbe aprire un ciclo (difficile pensare che non richieda un biennale) e impostare già in questa stagione un progetto per la prossima. Anche se il primo obiettivo è quello di mettere in sicurezza questa stagione cercando di darle anche un senso visto che siamo appena a metà ottobre. La decisione del presidente Come successo in passato è evidente che la decisione ultima arriverà dal presidente Ben Rosenzweig. Sentiti Menta, Speggiorin e Stella è lui e solo lui ad avere la facoltà di dare l'ok all'operazione. Per avere Breda (certamente il preferito dai quadri tecnici), che si porterebbe a Trieste il suo staff molto strutturato e qualificato, il presidente deve dare l'ok a un extra budget a parecchi zeri (da spalmare anche nella prossima stagione). Tesser invece è una soluzione che non comporta ulteriori incrementi alla voce costi in un bilancio gravato ancora dagli arretrati. I suoi collaboratori hanno già bruciato tre tecnici in un anno e anche questo può pesare sulla decisione. E poi, chiunque sia l'allenatore, qualche risorsa va conservata o stanziata per il mercato di gennaio da modulare in base a quanto la squadra sarà riuscita a racimolare a livello di risultati nei prossimi tre mesi. L'ipotesi Marino-Ciofani toglierebbe ogni imbarazzo ma al momento non sembra essere sul tavolo anche se resta la possibilità più banale. I segnali della squadra In campo con l'arrivo di Giuseppe Marino il gruppo ha mostrato un altro volto. La semplicità e la serenità trasmessa dal tecnico della Primavera si è trasformata in una maggior determinazione e aggressività in campo. Il modulo più compatto ha reso più solida una squadra squilibrata. La differenza la fanno comunque i giocatori e il loro atteggiamento. La Triestina ha giocato quantomeno alla pari con Trento e Pro Vercelli, non due compagini top ma almeno da centro classifica. E lo ha fatto con tante assenze pesanti che sono andate ad aggiungersi all'handicap di alcuni giocatori chiave non arrivati nel mercato estivo. Mancanze e assenze La mancanza di alternative in panchina ha messo in evidenza anche un affanno generale sul piano atletico figlio di una preparazione che non sta dando i risultati sperati. Senza una punta abile a vedere la porta e a muoversi in area è difficile prevedere una decisa risalita delle quotazioni alabardate. Anzi, se non dovesse arrivare Olivieri prima o seconda punta che sia (e si spera che il Tfn possa dare il via libera al tesseramento congelato), ne servirebbero anche due di pedine abili negli ultimi 20 metri e questo senza nulla togliere alle qualità atletiche e tecniche del finlandese Vertainen. Con l'arrivo di Bianconi, e il pieno recupero di Frare, la difesa invece tra qualche settimana potrebbe avere un assetto più solido almeno nella zona centrale. Gli obiettivi in campionato Ma quale obiettivo in campionato può avere a questo punto una Triestina già gravata da un fardello di cinque sconfitte? Posto che si è perso tempo (già da gennaio dello scorso campionato) il primo traguardo sarebbe quello di assestarsi tra quota 20 e 25 punti nelle restanti 11 gare di andata per poi cominciare a pensare ai play-off. Ma è meglio non correre troppo. A correre devono pensare i giocatori in campo e chi sarà chiamato a guidarli. Quote
SandroWeb Posted October 7, 2024 Author Report Posted October 7, 2024 CITYSPORT.NEWS DI LUNEDÌ 7 OTTOBRE 2024 https://www.citysport.news/download/CS-07ottobre2024.pdf Quote
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