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L'assalto del punk!


iguanadan

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Sembra proprio che l'ondata di 'neo-punk' che sta calando dall'Inghilterra non accenni a diminuire, da tre anni a questa parte.

Abbiamo subito (o apprezzato) gli Strokes, poi gli Interpol, poi i Vines, i Raptures, adesso gli Arctic Monkeys. Tutta gente che saccheggia senza pietà i Velvet Underground e soprattutto i Talking Heads. Li conoscete? Vi piacciono? Vi hanno smarronati per sovraesposizione? Sono fenomeni mediatici? Hanno stoffa da vendere? Attendo opinioni! ;)

d.

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Bella domanda. Nell'ordine

1) Strokes: bello il primo (anche se poco originale) ma aveva il merito di uscire allo scoperto in un periodo un pò troppo barocco. Ha riportato l'attenzione su un modo di fare la musica semplice e diretto. Gli altri due non sono essenziali.

2) Interpool. Stesso discorso per il valore e numero degli album.

la voce alla Joy division alla fine stanca e non ha il carisma dell'originale.

3) Vines? Troooooopo derivati e a differenza dei primi non mi hanno mai solleticato. il cantante è un caso clinico.

4) Raptures. Gli unici, a mio discutibile avviso, ad essere veramente punk.

Troppa elettronica. Però sono gli unici che hanno un briciolo d'originalità fra quelli citati.

5) A.M. non so che dirti, saranno anche bravi, certo che fa riflettere la capacità che hanno in U.K. di pompare qualcuno da 0 a 100 in un nanosecondo.

Comunque 1 e 2 sono americani 3 australiani o di quelle parti laggiù.

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Bella domanda. Nell'ordine

1) Strokes: bello il primo (anche se poco originale) ma aveva il merito di uscire allo scoperto in un periodo un pò troppo barocco. Ha riportato l'attenzione su un modo di fare la musica semplice e diretto. Gli altri due non sono essenziali.

2) Interpool. Stesso discorso per il valore e numero degli album.

la voce alla Joy division alla fine stanca e non ha il carisma dell'originale.

3) Vines? Troooooopo derivati e a differenza dei primi non mi hanno mai solleticato. il cantante è un caso clinico.

4) Raptures. Gli unici, a mio discutibile avviso, ad essere veramente punk.

Troppa elettronica. Però sono gli unici che hanno un briciolo d'originalità fra quelli citati.

5) A.M. non so che dirti, saranno anche bravi, certo che fa riflettere la capacità che hanno in U.K. di pompare qualcuno da 0 a 100 in un nanosecondo.

Comunque 1 e 2 sono americani 3 australiani o di quelle parti laggiù.

Uops, sulla provenienza ci hai raggione, sono andato alla cieca: se suoni quella roba DEVI essere britannico dentro :grin:

Cmq condivido sugli Strokes e gli Interpol, ai Vines sparerei col bazooka, i Raptures li ho visti anche dal vivo, e devo dire che sono i Public Image Limited in versione moderna... il disco vale metà di come suonano live, però hanno troppo poca presa, poca immediatezza e comunicatività. Peccato.

Gli A.M. suonicchiano, in ufficio da me chi se ne intende li ama parecchio... ma a me sembrano quattro ragazzini senza un grande futuro, lo dico sinceramente. Al prossimo CD fanno la fine degli Strokes.

E comunque, per chi dice che non è 'punk'... il punk è un'attitudine, un modo di gestire lo strumento. La new wave non era altro che punk gestito da chi nel frattempo aveva imparato a suonare - prendete appunto John Lydon post Sex Pistols con i PIL. E' molto più eretico dare del 'punk' a sciaborditi borghesucci conciati da deficienti, tipo Green Day/Blink 182/Offspring e compagnia (poco) cantante...

:punk:

d.

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La definizione di Dan su una inglesità dei suoni allargata è suggestiva.

La sua definizione del punk la sottoscrivo, ma introduce un criterio soggettivo che purtroppo è difficilmente applicabile in modo univoco.

Per me il più grande artista punk italiano è stato Andrea Pazienza (un mito con la matita in mano). Ma se dovessi cercare di spiegare il perchè troverei delle difficoltà.

Ma prendendo per buoni questi nuovi rumorosissimi confini della discussione che ne pensate di:

1) the white stripes

2) black rebel motorcycle club

3) franz ferdinand

4) block party

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Guest John Grimes

Ah i Velvet e i Talking Heads...e basta. Tutto el resto citado fin qua a mio aviso no xè gnente de novo.

Me dispiasi, vol dir che comincio a diventar vecio..e me zerco... :search:

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La definizione di Dan su una inglesità dei suoni allargata è suggestiva.

La sua definizione del punk la sottoscrivo, ma introduce un criterio soggettivo che purtroppo è difficilmente applicabile in modo univoco.

Per me il più grande artista punk italiano è stato Andrea Pazienza (un mito con la matita in mano). Ma se dovessi cercare di spiegare il perchè troverei delle difficoltà.

Ma prendendo per buoni questi nuovi rumorosissimi confini della discussione che ne pensate di:

1) the white stripes

2) black rebel motorcycle club

3) franz ferdinand

4) block party

Ma sai che ci si dibatte un bel po', su questa cosa del 'suono inglese' e 'suono americano'? Cioè, qua e là ci sono criticità (tipo: gli Stones dove li metti? Fino ad Aftermath sicuramente di qua, poi forse di là... mah?), ma in linea di massima lo spartiacque è ben delineato. Poi se pensi al punk metti su un piatto della bilancia i Pistols e sull'altro i Ramones e non avrai mai dubbi su dove mettere, chessò, i Blink182 o i Franz Ferdinand.

Guarda, se ti devo dare la mia opinione sui quattro qui sotto:

1) bravi, un po' pompati ma hanno le carte in regola per tenere duro. Difficilmente svaccheranno più di quanto hanno fatto nell'ultimo e questo potrebbe garantirgli un pubblico di fedelissimi. Poi sono due folgorati assurdi, tipo Coffee & Sigarettes :D , quindi a livello di personaggi ci sono. Musicalmente però non mi fanno impazzire...

2) Gran bella storia! Il primo era caruccio, il secondo grintosissimo e per certi versi migliore, meno estroso e più misurato seppur grintoso. 'Sto terzo è mooooooolto bello, non so se avrà la stessa fortuna commerciale dei primi, ma di certo gli garantirà amore eterno da parte dei fans. E' una via di mezzo tra Led Zeppelin 3 e l'album arancione dei Blur, come 'rottura' dai precedenti. Bravi!

3) Secondo me rispondono all'identikit che hai fatto qualche post fa: dei mezzi nessuno pompatissimi. I Talking Heads erano moooooolto meglio :D

4) nebbia... :cherobeara:

E cmq su Pazienza niente da dire: condivido!

Però dai, anche gli Skiantos... :aracheroba:

d.

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Anche a me "mi piaccio le sbarbine".

Sui B.R.M.C. ho una passione viscerale per la canzone "Whattever happened to my Rock'n'roll".

E' uno strano gruppo che, nel discorso sulla nazionalità sonora, considero di confine. Americani di San Francisco (città molto vicina al vecchio continente) con batterista inglese. Amano il rock inglese degli 80' alla "Gesù e Maria catena" ma come terzo album guardano più alla tradizione a stelle e striscie.

Sono gli unici di quelli citati che hanno fatto un disco diverso dai precedenti.

Certo non è scioccante come lo stacco London Calling-Sandinista ma cambiare rotta è sintomo di coraggio artistico.

I White stripes creano disturbo nei miei amici musicisti che non sopportano la batterista. Se superi questo aspetto ne apprezzi la capacità compositiva (e la batterista). La loro Detroit sonora è molto americana.

Franz Ferdinand hanno fatto un disco adatto alle esigenze del mercato odierno.

Sono ascoltabili ma ho l'impressione che hanno sparato il "meglio" tutto insieme e all'inizio. Sono fighetti con qualche idea.

Sui Block Party quoto Arlon. Meglio ndegli scozzesi appena citati.

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Anche a me "mi piaccio le sbarbine".

Eheheh... e Freezer? :grin:

Sui B.R.M.C. ho una passione viscerale per la canzone "Whattever happened to my Rock'n'roll".

E' uno strano gruppo che, nel discorso sulla nazionalità sonora, considero di confine. Americani di San Francisco (città molto vicina al vecchio continente) con batterista inglese. Amano il rock inglese degli 80' alla "Gesù e Maria catena" ma come terzo album guardano più alla tradizione a stelle e striscie. Sono gli unici di quelli citati che hanno fatto un disco diverso dai precedenti.

Certo non è scioccante come lo stacco London Calling-Sandinista ma cambiare rotta è sintomo di coraggio artistico.

Sai che pensavo, più che ai JAMC, agli Stone Roses e a Manchester in generale? Però è vero, non ci avevo pensato... anche perché da fan sfegatato dei Pixies mi sembrava quella la deriva più probabile. E comunque rimangono fortemente 'americani', anche nei primi due album. Secondo me, eh! ;) Comunque non sono destinati alle grandi platee, qui lo dico e non lo nego: successone underground, ma mai un fenomeno da grandi numeri.

E bello il paragone London Calling-Sandinista! Ci sta tutto! Anche se rimango più per Led Zeppelin 2-Led Zeppelin 3 :baba:

I White stripes creano disturbo nei miei amici musicisti che non sopportano la batterista. Se superi questo aspetto ne apprezzi la capacità compositiva (e la batterista). La loro Detroit sonora è molto americana.

Quoto i tuoi amici! Batterista pessima! :down: Però negli ultimi due si è molto edulcorata, secondo me o le stanno insegnando a suonare o in studio ci lavorano molto... poi comunque qua e là il basso si sente, rispetto ai primi due sono più 'canzoni' e meno 'abbozzi'... insomma, l'industria stessa ci crede. Buono e cattivo segno insieme.

Franz Ferdinand hanno fatto un disco adatto alle esigenze del mercato odierno.

Sono ascoltabili ma ho l'impressione che hanno sparato il "meglio" tutto insieme e all'inizio. Sono fighetti con qualche idea.

Quoto in toto!

Sui Block Party quoto Arlon. Meglio ndegli scozzesi appena citati.

Se mi parli di Scozia però mi sciolgo per Belle & Sebastien... :rolleyes:

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Led2/Led3. Nel senso di un passaggio quasi acustico per un gruppo decisamente rock. Ritorna il discorso del confine. Con terminologia quasi contemporanea i Led potrebbero essere considerati un gruppo crossover perchè rappresentano un ponte tra il blues americano e il rock. Con Led3 c'è in più l'amore per la tradizione folk inglese. O.K.

A proposito di contaminazioni attraverso l'atlantico qualcuno ha sentito il disco della lei dei Belle e Sebastian con Mark Lanegan?

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Malaguratamente no, ma sono discretamente curioso. Nella carriera solista di Lanegan ci sono molte canzoni ombrose e lunari cantate a velocità quasi nulla con la sua caratteristica voce da caw boy stanco. L'ho sentito dal vivo un paio di volte in contesti differenti. E' capace di cantare a cappella tenendo la scena perfettamente nonostante sigarette ed alcool.

Cosa sarà Scozia e mandriani?

Sempre a proposito di strane provenienze cosa ne pensate di questi "nordici":

1) Motorpsyco

2) Bijork

3) Sigur ros

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