Jump to content

Recommended Posts

Posted

MARTEDÌ 10 DICEMBRE 2024

- Da matricola terribile e squadra rivelazione di un campionato che, alla sesta giornata, l'aveva vista seconda alle spalle della sola Dolomiti Energia, la Pallacanestro Trieste si ritrova ridimensionata da quattro sconfitte consecutive che la collocano ai margini della zona play-off.

Come scrive Lorenzo Gatto oggi su "Il Piccolo", in un mese sono cambiate molte cose: a Trento, lo scorso 9 novembre, la formazione di Jamion Christian era andata a giocarsi la vetta della classifica, domenica prossima a Bologna sarà in campo contro la Segafredo di coach Ivanovic per provare a rimanere tra le prime otto e guadagnarsi un posto per le final eight che a Torino, dal 12 al 16 febbraio del 2025, metteranno in palio la Coppa Italia.

LE REAZIONI

Trieste perde i suoi pezzi pregiati e non vince da un mese, nonostante questo la società vive con assoluta serenità il momento. Da parte del presidente Paul Matiasic e del general manager Mike Arcieri, arriva il chiaro invito a mantenere la calma. Le final eight di Coppa Italia, i play-off a fine stagione sono obiettivi importanti ma l'aspetto principale resta lo stesso di sempre.

«Lavoriamo ogni settimana per vincere – ha spiegato il giemme Michael Arcieri – in questo senso la filosofia della società non è cambiata. Già da oggi, torneremo ad allenarci per andare a prenderci i due punti a Bologna».

Da questo punto di vista, la Pallacanestro Trieste mantiene una linea coerente. Non si rischiano i giocatori che non sono al meglio della condizione, nessuna partita è considerata fondamentale nell'ottica di un campionato che durerà ancora sei mesi.

Un approccio decisamente diverso da quello dell'altra neopromossa, quella Trapani che, persi Petrucelli e Yeboah e preso atto delle parole di coach Repesa che lamentava l'impossibilità di allenarsi nel corso della settimana con la giusta intensità, è andata sul mercato scegliendo Gabe Brown e Eboua.

Per Trieste la grande differenza rispetto alla scorsa stagione è che se in A2 i play-off erano garantiti, quest'anno saranno tutti da guadagnare. E ogni sconfitta subita, ogni punto lasciato per strada, rischia di essere decisivo vista la concorrenza numerosa e qualificata che la formazione di Jamion Christian si troverà ad affrontare.

IL CALENDARIO

Trento prima e imbattuta con i suoi 20 punti, Brescia, Trapani e Segafredo Bologna a quota 16 e Reggio Emilia a 14 punti sono già dentro le finali di coppa Italia. Il posto di Milano, attualmente sesta a dodici punti, non è in discussione, restano due sedie per le pretendenti alle final eight. Se lo giocano in cinque: Trieste, Treviso e Tortona a 10 punti e Sassari e Venezia ferme a 8 punti. Per la formazione di coach Christian il fatto di aver battuto sia Tortona che Treviso potrebbe rappresentare un aspetto fondamentale visto che in caso di arrivo a pari punti resterebbe davanti. Il calendario biancorosso prevede domenica prossima la sfida a Bologna contro la Virtus poi, a cavallo del Natale, il doppio confronto casalingo contro Cremona e Venezia.

Domenica 22 dicembre, sul parquet del PalaTrieste, arriverà la Vanoli, la settimana dopo sarà la volta della Reyer. A gennaio, poi, il girone d'andata si concluderà con la trasferta a Scafati e il match casalingo contro Pistoia.

- «Sto cercando solo di dare fiducia e di costruire un gruppo. Ho sempre lavorato in questo modo». Attilio Tesser nel pomeriggio di domenica dopo la vittoria sul Piacenza non getta acqua sul fuoco di un entusiasmo che sta contagiando l'ambiente. Più semplicemente Attilio descrive quello che sta succedendo nella realtà. Fare le cose semplici ma ben fatte. Lo ha fatto a Novara, Cremona, Pordenone, Modena e chissà in quante altre piazze del Belpaese. Lo ha fatto anche a Trieste due volte. Anzi tre, perché la seconda volta dieci mesi fa i responsabili del club non avevano capito il suo metodo. Acqua passata (si fa per dire) ma guardando avanti il tecnico di Montebelluna ha già messo il suo imprinting in dieci giorni di lavoro superando di slancio i suoi predecessori. Mica facile, come facile non sarà raggiungere la salvezza.

Lo scrive oggi Ciro Esposito: molti si stupiscono e invocano il miracolo che tanto piace alle suggestioni di un tempo nel quale la ragione è riposta in un cassetto. E invece semplicemente Attilio segue la sua strada: cerca di parlare con i giocatori che potrebbero essere suoi figli, non ha pregiudizi, non ha altri fini se non quello di raggiungere l'obiettivo-salvezza. Il primo passo è quello di dare certezze ai ragazzi con una gerarchia esclusiva (chi comincia la gara e in che ruolo) e inclusiva perché c'è bisogno di tutti quelli che se la sentono. Il tutto passa per il lavoro del campo durante la settimana: mantenere le distanze tra compagni, servire la palla al compagno libero, aiutarsi a difendere e attaccare. Questo ha cominciato a fare Tesser e non è un miracolo. Ed è evidente che per fare questo la società non deve mettere becco ed è fondamentale la figura di un diesse come Daniele Delli Carri (che lo ha scelto con l'ok di Menta) presente ogni giorno e attento. Il lavoro del diesse si manifesta solo in occasione del mercato e invece si incardina nelle dinamiche di squadra di ogni giorno di lavoro. Tra qualche settimana arriveranno i rinforzi (in relazione al budget determinato dal club) ma intanto il tandem sta cercando di massimizzare quanto ereditato.

Chi ha avuto la fortuna di vedere qualche allenamento di Tesser sa quanto il mister parli ai giocatori, corregga le posizioni, spieghi l'importanza dei movimenti senza palla. Non c'è da stupirsi se finalmente sia a Padova che al Rocco con il Vicenza si siano visti duelli a centrocampo per contrastare l'avversario e rapide verticalizzazioni per prenderlo alla sprovvista.

Se all'Euganeo l'assenza di una terza punta aveva indotto il tecnico a giocare con due trequartisti, diversa è stata l'interpretazione con il Vicenza vista la disponibilità di Vertainen, Olivieri e Krollis. Insomma già si capisce chi avrà nelle prossime gare un posto da titolare e chi sarà chiamato a subentrare ma con la stessa applicazione di chi esce. Poi non sempre le cose funzionano anche se Tesser nella sua carriera ha un bilancio certamente non in rosso anzi.

Basta tutto questo a portare la Triestina in zone tranquille? Non è scontato ma intanto le basi ci sono. E certamente un paio di pedine dovranno arrivare. In particolare in attacco anche se i centrali difensivi danno garanzie precarie quanto a infortuni, la scoperta di Tonetto a sinistra necessita di alternative e l'abnegazione di Germano a destra non può essere infinita.

Ma questi sono aspetti che matureranno nella consapevolezza che l'Unione dovrà fare da adesso in poi tra i 30 e i 35 punti e non è uno scherzo. La strada intrapresa tuttavia, seppur tardiva, è quella giusta.

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Loading...
  • Recently Browsing   0 members

    No registered users viewing this page.

×
×
  • Create New...
×
Il Forum di Elsitodesandro
Home
Activities
Sign In

Sign In



Search
More
×