Acegas Aps TS-Falconstar Monfalcone 91-83 (27-23, 54-47, 70-68)

[SandroWeb]

Trieste non fallisce nel derby contro Monfalcone: arriva la quinta "W" di fila

Acegas Aps TS-Falconstar Monfalcone 91-83 (27-23, 54-47, 70-68)

Wrote and powered by Alessandro Asta (a.k.a. SandroWeb)

Coach Massimo Bernardi l'aveva promesso 7 giorni or sono: al PalaTrieste la Falconstar non sarebbe uscita vincitrice. E così è stato: l'AcegasAps fa suo il derby di ritorno per 91-83 ma non rende la pariglia a Monfalcone, non riescendo a ribaltare lo svantaggio accumulato nella partita di andata (persa di 9 punti). La speranza è che, nella volata play-off, le due squadre non arrivino appaiate in classifica: anche perchè potrebbero tornare in testa tutti i piccoli difetti fatti vedere dalla Pallacanestro Trieste in una gara odierna che l'ha vista tirare discretamente bene da due, prendere 9 rimbalzi in più degli ospiti e recuperare 4 carambole in più rispetto agli uomini di Andrea Padovan. Cifre di tutto rispetto che vanno però a incocciare contro un mediocre 12/20 ai liberi, con una difesa non sempre attenta e con l'ultimo minuto e mezzo di gara nel quale i biancorossi non sono riusciti a blindare un confortante +10, buttando due palle alle ortiche nel giro di trenta secondi.

Aldilà di questo, è chiaro che il periodo in casa Acegas è più che confortante: 5° vittoria di fila, ritorno in campo di Lenardon estremamente positivo e la convinzione sempre più tangibile che questa squadra crede alla conquista di un posto al sole nella griglia play-off, giungendo con la vittoria odierna al quinto posto con quattro punti di svantaggio nei confronti delle capoliste Trento e Riva Del Garda. Trieste continua quindi a credere sempre più nella propria forza e nel proprio orgoglio, assieme a un pubblico stupendo che ha fatto da cornice alla gara odierna: variabili importantissime per creare quel valore aggiunto indispensabile per la conquista della post-season.

L'ambiente al PalaTrieste è caldissimo e lo si capisce già dalle abbondanti file fuori dalla struttura di via Flavia: si parte subito col botto da ambo le parti, l'Acegas si ritrova estremamente ispirata dalla distanza nonostante la Falconstar si ostini con una difesa a zona che non porta frutti. Nonostante questo, Monfalcone tiene egregiamente il campo con Laezza che si tramuta nella solita (e solida) musa ispiratrice: gli isontini sono sopra di 1 sul 15-16, prima di subire un break di 8-0 firmato da Spanghero (immediatamente caliente appena entrato in campo), Bocchini (finalmente costante per tutta la gara) e Gennari (sul quale rimane più di un interrogativo di come non vada a inchiodare una schiacciata piuttosto che appoggiare a canestro con qualche problema di troppo). Alla prima sirena i padroni di casa comandano per 27-23: stessa storia nel secondo quarto, Acegas in procinto di accelerare a metà tempo (45-35 sulla bomba insaccata da Lenardon) e a tentare un allungo importante sul gioco da 4 punti firmato da capitan Bocchini (54-41). Ma Monfalcone rimane in linea di galleggiamento, sospinta dai cinque punti di Confente e dal 3/4 di Benigni dalla linea della carità: al 20' il tabellone recita 54-47 per Trieste.

Avvio di terza frazione difficile, anzi difficilissimo, per i giuliani: la Falconstar rosicchia tutti i punti di vantaggio messi in cascina dall'Acegas, raggiungendo la parità a quota 58 al 24'; i biancorossi si innervosiscono troppo per i fischi dei signori Giummarra e Attard (apparsi protagonisti di decisioni discutibili su ambo i fronti) e, dopo il tecnico rifilato alla panchina triestina, vanno sotto nel punteggio (64-68). Ci penserà poi Carlo Di Gioia a infilare da solo un contro-parziale di 6-0 che fa concludere il penultimo quarto con l'Acegas avanti di due (70-68); gli ultimi dieci minuti sono ampiamente firmati dalla penna triestina: l'Acegas costruisce con i propri piccoli il vantaggio che poi si tramuterà nel parzialone decisivo ai fini della vittoria.

In un amen Bocchini, Lenardon e ancora Spanghero spaccano in due la gara e, sul 79-68, Monfalcone perde anche per falli l'ispiratissimo Benigni: gli ospiti capiscono che sarà dura invertire la tendenza e cercano di conservare la differenza-canestri. Sino a due minuti dal termine Trieste riesce quasi nell'intento di vincere con almeno la doppia cifra di vantaggio, arrivando sino all'89-79 di Marisi a un minuto e mezzo dalla fine; ma poi due palle perse in maniera velenose (l'ultima delle quali, quella di Lenardon, apofostrofata in maniera brutale in panchina da coach Bernardi che toglie letteralmente dalle mani la bottiglia d'acqua usata dal giovane play per abbeverarsi durante il minuto di sospensione) mandano in fumo i piani biancorossi. Nell'ultima azione lo stesso Lenardon trova canestro buono e fallo, fallendo però il tiro supplementare dalla lunetta: il 91-83 è finale su cui l'Acegas recrimina un pò, nonostante la preziosissima vittoria conquistata.

Il tabellino della gara

ACEGAS APS TRIESTE: Lenardon 16, Marisi 9, Bocchini 22, Pigato 6, Benevelli 10, Di Gioia 11, Gennari 2, Coronica n.e., Spanghero 15, Polo n.e.

FALCONSTAR MONFALCONE: Laezza 21, Batich 2, Tonut 4, Braidot 13, Miniussi 4, Benigni 18, Vecchiet 3, Carcich 3, Vidani 8, Confente 5

Le pagelle dell'Acegas

Lenardon e mezzo

Marisi più

Bocchini e mezzo

Benevelli e mezzo

Pigato

Di Gioia e mezzo

Gennari e mezzo

Spanghero e mezzo

Coronica, Polo n.e.

[Frangia Ostile Sez. Perugino]

Vittoria importantissima per classifica e morale

tuttavia:

Gennari 4.

Da uno della sua altezza ci si DEVE aspettare sempre la schiacciata. E' ridicolo che uno come lui faccia dei molli sottomano ed ovviamente sbagli.

Dovrebbe fare ogni settimana 2 ore di sole schiacciate da sotto canestro. E dargli con una canna sulle gambe ogni qual volta sbagli da 10 cm dal canestro!!!!

Di Gioia 4.

Da uno come lui, di trent'anni, con una carriera alle spalle non si può accettare che faccia 3 falli in 5 minuti,

che non sappia gestirsi e obblighi la squadra a giocare senza lungo o con Gennari per 2 quarti.

[arska]

ben, ben. Pecà che i longhi no ingrani (che xe sempre un riscio). Però, se i altri va a dover, par proprio che la squadra xe fortisina. Deso ghe vol de andar vanti cussì, fin tuti i playoff. De cali, no ga veramente de eserghene più!