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E questo è il quid. Da tifoso della strada, non particolarmente invogliato ad entrare addentro alle varie e singole vicende societarie, mi chiedo, senza alcuna dietrologia (ci mancherebbe) ma solo per ignoranza, quale sia il vero motivo che ha reso la nostra piazza così appetibile per questi faccendieri della finanza. Lascerei perdere i Pontrelli, Mehmeti & C.: siamo su un piano completamente diverso se non, al momento, per i risultati più o meno prossimi. Per quale motivo soggetti più o meno facoltosi o in grado di reperire ingenti capitali (per la categoria) o palesemente sponsorizzati da chi sulla carta di denari ne ha parecchi dovrebbe investire così tanto su una squadra di terza serie? Qual è il Businness Case???? Dico questo perché le lotte intestine cui assistiamo da 2/3 anni tali da mandare la squadra diritta verso la retrocessione, esulando dunque dall'aspetto sportivo che quanto meno non è l'aspetto primario, non riesco a giustificarle. Cosa c'è esattamente dietro? Non mi si dica Montedoro: si parla di un centro sportivo, non di un lotto edificabile su cui costruire una nuova Miami Beach. Non mi si dica la discesa di una criptovaluta nel quotidiano degli sportivi: la nostra è una piazza soprattutto di anziani dove già l'home banking è semi sconosciuto, figurarsi l'acquisto dei biglietti in criptovaluta. Non mi si dica che sono degli sprovveduti: incauti e propensi al rischio si, ma tutt'altro che imbecilli che gettano capitali al vento. Non mi si dica il calciomercato: se voglio fare soldi comprando e vendendo calciatori con creste, bustarelle, mandorle, ecc. aspetto che la squadra retroceda e prendo tutto a costi ben più bassi e non con iniezioni di capitali per salvare una categoria che poi non viene salvata. D'accordo che si parla di cifre con ordini di grandezza diversi ma il CIP del piatto è altrettanto più basso e non mi impicco con le mie mani. Ripeto, non riesco a capire. Ma questo è un mio limite, sono ignorante.
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GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE 2025 - Ciò che non ti uccide, ti fortifica. Come scrive Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", è questo il senso delle dichiarazioni rilasciate da Israel Gonzalez e Michael Arcieri al termine del sofferto successo strappato dalla Pallacanestro Trieste alla Bertram Tortona. Una vittoria di cuore e carattere, costruita grazie alla capacità della squadra di non arrendersi alle difficoltà e di trovare, nell'arco dei quaranta minuti, la forza tecnica e morale per ribaltare una partenza ad handicap. «Abbiamo vissuto in quaranta minuti tutto il brutto e il bello che lo sport sa regalare- sottolinea coach Gonzalez -. Una partenza da incubo, nella quale non ci riusciva nulla e in cui abbiamo sofferto la personalità della nostra avversaria e poi una seconda parte di gara nella quale, lavorando di squadra, siamo riusciti a ritrovarci. Lavorando bene, senza perdere la calma, trovando sempre buone soluzioni, i ragazzi hanno rimesso in piedi il match». Un successo che, per il modo in cui è arrivato, rappresenta un'iniezione di fiducia importante. «Vincere così ti da una spinta importante- conferma Arcieri - . Continuiamo a lavorare per costruire, nella consapevolezza che non possiamo fermarci. Mettiamo da parte questa partita perché già dopodomani torneremo in campo per affrontare Cremona». Comprensibile amarezza in casa Bertram, con coach Fioretti che sottolinea l'incapacità della sua squadra di gestire prima il largo vantaggio e poi il finale punto a punto che ha spianato la strada al successo di Trieste. «Troppi errori difensivi e una cattiva selezione dei tiri ci sono costati, nel primo tempo, la rimonta di un'avversaria che è stata brava a reagire. Nel finale qualche disattenzione di troppo a rimbalzo è finita per costarci la partita». - La Triestina continua la preparazione in vista della sfida di sabato sera contro il Trento di Tabbiani (allo stadio Rocco si giocherà alle 20.30), con la prospettiva che l'emergenza indisponibili resterà probabilmente in gran parte tale, anche se c'è pure qualche timido segnale positivo. Come scrive Antonello Rodio, le buone notizie sono che Louati e Vertainen hanno iniziato a lavorare un po' col gruppo, col quale in questi ultimi due giorni hanno svolto buona parte dell'allenamento, anche se sempre senza forzare, con la dovuta calma e la necessaria cautela. Insomma un buon segnale sul fatto che i due gradualmente sono sulla via della ripresa, anche se ovviamente per la gara di sabato contro il Trento al massimo potranno andare in panchina e, considerati i recenti infortuni e per il finlandese anche una ricaduta, la sensazione è che non verranno forzati a meno di estremo bisogno. E comunque la condizione non può che essere ancora precaria. Quanto a Silvestri, invece, è confermato che il problema non è nulla di grave, ma quasi sicuramente è ancora presto per tornare già in campo dopo il forfait di Vercelli. Il difensore centrale ha provato a corricchiare in questi due giorni, si sente sicuramente meglio ma la sensazione è che sia ancora presto per un vero rientro, e infatti anche ieri il giocatore ha fatto solamente terapia e palestra. Senza dimenticare poi che in infermeria c'è sempre l'infortunato di lungo corso Tonetto. Insomma Tesser dovrebbe affrontare il Trento con poche opzioni in più rispetto alla gara di domenica scorsa. Ma stavolta almeno ci sarà Faggioli, che come noto aveva saltato la partita di Vercelli per una forte gastrite accusata proprio alla vigilia della gara: un rientro che per fortuna contribuisce a offrire almeno più alternative in attacco. Mentre Vertainen e Louati, se portati in panchina, saranno ulteriori carte per lo stesso settore offensivo e per il centrocampo, ma come detto è difficile che vengano già rischiati. Ma mancano ancora due giorni alla partita e pertanto la situazione andrà valutata con grande attenzione anche nei prossimi allenamenti.
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Riguardo a questa partita credo poco alle tattiche di gioco. Credo che tutto sia cambiato dentro al clima di battaglia con quel quintetto nel quale abbiamo ritrovato il Ruzzier che conosciamo e che aspettavamo. Con la sua regia e le sue 4 bombe 4, la squadra ha ritrovato le forme conosciute con cui ha vinto tante partite negli ultimi due campionati e il coraggio con cui si affrontano gli avversri forti. La bravura di Gonzalez sta nell'averlo capito, aver lasciato fare e aver dosato presenza ed energie del quintetto con cui ha poi finito il lavoro che Ruz, Moretti, Brown e soci avevano apparecchiato. Ma il tutto, a mio ignorante parere, mi sembra essere venuto fuori spontaneamente, non per una migliore applicazione delle disposizioni. Tortona mi è piaciuta molto, a tratti ha giocato con una qualità e velocità di gioco e applicazione di schemi che insieme si vedono raramente. Averla battuta è un grande risultato. Adesso si tratta di capire come replicare le cose buone e come non ripetere quelle sbagliate. Le cose sbagliate sono talmente evidenti che sembra incredibile che si ripresentino a ogni inizio partita allo stesso modo. Sembra facile...eppure mi sa che così facile non è. Vedremo
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A Ross oggi ghe dago due meriti fondamentali, che senza quei no se la portava a casa: el primo xe che el ga ciapà falli mettendo in crisi i cambi de Tortona. No sarà punti, no sarà altro, ma zogar contro una squadra limitada per falli xe un'altra storia. El secondo xe che gaver in campo un criceto impazzido al quarto quarto ghe ga taià le gambe a Tortona, che semplicemente no gaveva più energia per rivar a guantarlo. Infatti 19-11 de parziale in 5 minuti, col stesso quintetto che gaveva ciapà 9-19 el primo quarto. Certo che far sto zogo xe pericoloso, oggi xe andada ben che el secondo quintetto la ga riciapada pei cavei, cussì poi co i altri xe tornadi in campo ga finì el lavor, ma gavemo za visto cossa succedi co i cambi no riva a guantar. Partir sempre indrio xe fadigoso, no sarìa mal cambiar abitudini.
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