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MERCOLEDÌ 21 MAGGIO 2025 - Sarà Treviso, nella cornice di un Palaverde per una sera chiamato a colorarsi di biancorosso, la sede del match che domani sera alle 21 vedrà la Pallacanestro Trieste sfidare la Germani Brescia nella gara-tre dei quarti di finale playoff. Come scrive Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", è stato respinto il ricorso avanzato dalla società al Collegio di Garanzia del Coni, avverso alle due giornate di squalifica rimediate dopo il match disputato in casa contro Trento. Dopo aver giocato al Pala Agsm Aim di Verona l'ultima sfida di regular season contro il Banco di Sardegna Sassari, dunque, la formazione di Jamion Christian sarà costretta a giocare in campo neutro anche il terzo episodio della serie playoff contro Brescia. Si riparte dall'1-1 con cui le squadre sono uscite dal doppio confronto in Lombardia, adesso la serie si sposta sull'asse Treviso-Trieste con la formazione di coach Jamion Christian che tra domani alle 21 e sabato alle 20.45 può cullare il sogno di passare il turno e centrare il traguardo delle semifinali. Traguardo storico per una società che solo una volta, nella stagione 1993/1994, era arrivata a un solo passo dalla finale: in panchina c'era Boscia Tanjevic alla guida della Stefanel di Dejan Bodiroga e Nando Gentile. DOPO GARA-DUE Capace di rovesciare l'inerzia della serie, Trieste si è ripresa il destino nelle mani firmando una vera e propria impresa sportiva. Lo ha fatto esaltando fino in fondo le sue caratteristiche, essendo fedele a sé stessa senza snaturarsi per adeguarsi alla sua avversaria. Quello che non aveva fatto nel primo atto della serie, è arrivato nel secondo. "Se dobbiamo perdere, facciamolo giocando la nostra pallacanestro", questo in estrema sintesi il pensiero di una squadra che ritrovando le sue sicurezze ha saputo mettere nell'angolo un'avversaria forte come Brescia. Nei playoff ogni partita fa storia a sé, certamente, ma le basi solide da cui ripartire per la formazione di coach Jamion Christian sembrano esserci tutte. PREVENDITA GARA-4 Ieri, in tarda serata, sono state pubblicate le modalità di acquisto dei biglietti per gara-tre di domani a Treviso (maggiori informazioni sul sito web della Pallacanestro Trieste). Intanto è partita sul canale online di Vivaticket la prevendita per gara-quattro in programma sabato alle 20.45. Dalle 9.30 di questa mattina sarà invece possibile acquistare i biglietti presso il PalaRubini. Via alla prima fase, riservata agli abbonati, oggi dalle 9.30 alle 13 e dalle 15 alle 18.30 e domani dalle 9.30 alle 13. In questa prima fase tutti gli abbonati potranno confermare il posto occupato durante la stagione regolare oppure cambiarlo e scegliere uno dei posti disponibili al momento dell'acquisto. Dal pomeriggio di giovedì via alla vendita libera online sempre sul canale di VivaTicket poi da venerdì anche direttamente al PalaRubini nella biglietteria esterna di via Flavia dalle 9.30 alle 13 e dalle 15 alle 18.30. Vendita dei biglietti che proseguirà anche sabato, giorno della partita, dalle 17.45 e fino alla fine del secondo quarto. VIRTUS-REYER Bologna centra anche il successo in gara-due e si porta 2-0 nella serie contro Venezia. Reyer che ha messo a lungo in difficoltà una Virtus capace, dopo un primo tempo condotto 40-33, di subire da Wiltjer e Ennis il break che ha lanciato la formazione ospite al 55-59 di fine terzo quarto. Reazione di Bologna e Morgan rimonta nel finale chiudendo 77-75 - A fine anno anche per la Triestina è l'ora delle pagelle, quelle redatte da Antonello Rodio sul quotidiano locale odierno. Grazie anche alla salvezza raggiunta, i voti sono decisamente migliori di quelli di metà stagione, anche se non mancano le insufficienze. Roos 7 . Non è stato esente da qualche sbavatura e un paio di reti le ha sulla coscienza, ma il rendimento generale del portiere è stato sicuramente molto buono e spesso ha salvato il risultato. Germano 6,5 . Tormentato dagli infortuni, soprattutto nella seconda parte della stagione, ha spesso stretto i denti nonostante i guai fisici e quando c'è stato è sempre stato prezioso. Jonsson 6 . Da centrocampista dimenticato a terzino destro titolare fisso per necessità, l'islandese si è applicato con coraggio e dedizione e pur con qualche calo ha fatto il suo dovere. Balcot 6,5 . Il francese ha dimostrato un potenziale notevole, ma anche lui troppo spesso è stato bloccato dagli infortuni. Frare 6,5 . Sulla coscienza ha il pareggio con la Virtus con quel passaggio sbagliato, ma per il resto il difensore ex Cittadella si è fatto valere con la sua esperienza dimostrandosi attento e dinamico. Silvestri 7 . Col suo arrivo in difesa ha portato esperienza e compattezza al reparto, ma soprattutto si è dimostratoleader e trascinatore nello spogliatoio. Peccato per l'espulsione nell'andata dei play-out. Bianconi 6,5 . Meno mobile dei compagni di reparto, quando è stato chiamato in causa ha comunque sempre risposto con efficacia. Tonetto 7 . Nella prima parte di stagione era finito nel dimenticatoio, poi Tesser lo ha lanciato e la squadra ha trovato il suo terzino sinistro veloce, attento e pungente. Cancellieri 6,5 . Peccato abbia dovuto pagare una serie infinita di problemi fisici, perché quando chiamato in causa ha fatto vedere cose interessanti. Bijleveld 5 . Dopo una prima parte di stagione disastrosa, nella seconda non ha giocato quasi mai. E quando lo ha fatto non ha lasciato grandi ricordi. Correia 7,5 . Il faro assoluto del centrocampo. I suoi lampi di classe da categoria superiore hanno illuminato tutta la stagione alabardata. Da capitano ha trascinato la squadra con continuità, saltando solo una partita per squalifica. Ionita 7 . L'impatto del centrocampista a gennaio è stato devastante, non solo come fisicità e rendimento, ma anche sul piano realizzativo con un bottino di quattro gol. Nel finale è calato un po' fisicamente. Fiordilino 5,5 . A gennaio ha avuto un buon inizio, poi le sue prestazioni sono diventate meno incisive, con qualche errore di troppo. Forse ha pagato il fatto che la mezzala non è il suo vero ruolo. Braima 6 . Meno coinvolto nella seconda parte della stagione, ha sempre messo agonismo e grinta. Fondamentale la sua rete del pari a Padova alla prima partita di Tesser. Voca 5 . Una delle più grandi delusioni della stagione. Non è mai riuscito a ingranare, né da mezzala né quando è stato impiegato da trequartista, anche se in certi finali di gara ha cercato di far legna. D'Urso 5,5 . Vero che ha messo assieme parecchi assist, però da uno con la sua classe ci si aspettava di più, almeno sul piano della continuità. In questo è stato penalizzato dai troppi problemi fisici. Cortinovis 6,5 . Ha iniziato in punta di piedi, poi ha iniziato sempre più a farsi valere sulla trequarti con belle giocate, un super eurogol e una discreta propensione alla copertura. Udoh 5 . Appena messo in campo a gennaio ha fatto gol, peccato che quello sia rimasto il suo ultimo squillo e che abbia sprecato grandi occasioni. Vertainen 6 . Sprazzi di genio e grandi errori. Il finlandese non è un bomber, ma alla fine in mezzo a qualche pasticcio ha fatto comunque 6 gol: impegno e volontà non sono mai mancati. Olivieri 7 . Il bomber della squadra con 10 reti, anche se 6 reti sono state su rigore (un errore dal dischetto). Non si è mai risparmiato, una furia fisica che ha sempre dato l'anima. Strizzolo 5,5 . Anche per lui tanti problemi fisici. Quando c'è stato ha fatto intravvedere discrete cose, ma alla fine non ha dato il rendimento che ci si aspettava. Tesser 8 . Ha resuscitato una squadra che era in coma profondo, assieme a Delli Carri ha sistemato alcune cose nella rosa a gennaio, poi sul campo da vero condottiero ha saputo tenere sempre la barra dritta anche nei momenti mentalmente più duri.
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Mi sembra di aver capito che per due volte sono ricorsi a prestiti. Il tutto per tamponare parzialmente la situazione. Infatti abbiamo beccato i punti di penalizzazione perché il finanziamento non copriva tutto quello che serviva. Magari quindi chi ha fatto il prestito è arrivato fino a una certa cifra, senza voler entrare direttamente in società e tanto meno rilevare completamente il fondo proprietario. Stella e Menta non vogliono vendere perché sperano in altri investitori che gli consentano il controllo della società o comunque di restarci dentro per poter attuare quello che hanno progettato qui in ambito extracalcistico. E la Triestina rappresenta una leva, una chiave di volta, per poterlo fare anche e soprattutto in chiave contatti e corsie preferenziali con le autorità politiche locali. Chi ha fatto il prestito magari ha rischiato avendo ricevuto garanzie che avrebbe poi fatto parte del business. Ma ha rischiato un tot, non certo una cifra tale da mantenere avanti la società. Ha fatto un investimento, un azzardo confidando anche lui che altri investitori avrebbero salvato la società. Quindi è ovvio che Stella e Company non vogliano vendere, cascherebbe il viatico per il loro business primario. Potrebbe essere una lettura plausibile ? O Fanta calcio-economia ?
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Effettivamente è curioso. In Premier League esiste una regola secondo cui il giocatore in prestito non può giocare, in nessun caso, contro la società di appartenenza. Tutto sommato mi sembra un buon modo per non dare adito a polemiche, perché domenica non vorrei essere Caprile né se para (a Napoli deve pur tornarci) né se non para (e fa la figura del professionista poco serio).
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