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Questa la discussione per il match contro la Leonessa
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VENERDÌ 7 NOVEMBRE 2025 Fare 2 punti in cinque partite, come è successo alla Triestina nell'ultimo mese, complicherebbe la stagione di qualsiasi squadra già in condizioni normali. Figuriamoci quanto può complicare la vita della Triestina, che si trova già alle prese con l'improba impresa di dover recuperare 23 punti di penalizzazione. Come scrive Antonello Rodio oggi su "Il Piccolo", quello che fino a un mese fa sembrava un cammino comunque molto difficile ma almeno ben avviato perché la media punti combaciava più o meno con l'obiettivo di classificarsi al penultimo posto (l'ultima retrocede direttamente) a non più di 8 punti di distacco dalla quintultima per arrivare a giocarsi la salvezza ai play-out, adesso è diventata quasi una parete verticale. Sono passate infatti altre cinque giornate e l'Unione ha fatto appena 2 punti. E le altre non stanno certo ferme ad aspettare. Per descrivere la portata dell'impresa, basti dire che per arrivare alla fatidica quota 35, che di media negli ultimi campionati ha assicurato la posizione utile alla bisogna, la Triestina dovrebbe fare 58 punti: finora ne ha fatti 13 in 12 gare con una media di 1,08 a match: ebbene dovrebbe farne altri 45 nelle rimanenti 26 gare e viaggiare dunque a una media di 1,73 a gara. L'accelerazione rispetto al ritmo attuale deve essere portentosa, tanto da tenere una media di una squadra da 68 punti finali in classifica, più o meno da quarto posto. Ma tanto dipende anche da cosa fanno le avversarie sulle quali la Triestina basa la sua rincorsa. Finora l'Unione ha recuperato 5 punti all'ultima del gruppo, la Pro Patria. Ma continuando con questa media, alla fine ne recupererebbe solo altri 11 per circa 16 punti finali: totalmente insufficienti perché ne dovrebbe recuperare 24 per riuscire a superare almeno una squadra. Ebbene anche qui arriva la conferma che serve un'accelerazione turbo, perché per raggiungere l'obiettivo occorre recuperare 19 punti in 26 gare, pertanto passare da 0,41 a 0,73 punti rosicchiati a partita sull'ultima del gruppone. L'unica consolazione è che le altre non stanno staccando la Pro Patria. La quintultima adesso è la Virtus Verona, la quale dista 21 punti e sulla quale dunque finora l'Unione ha recuperato solo 2 punti: per arrivare a chiudere al massimo a meno 8, gli alabardati ne devono recuperare altri 13, quindi mezzo punto a gara. Il che significa che il ritmo (comunque altissimo) che la Triestina deve tenere per evitare l'ultimo posto, dovrebbe essere sufficiente anche per non farsi staccare troppo dalla quintultima. Ma la squadra di Tesser farà bene a non pensare alla calcolatrice, non guardare la classifica e nel frattempo cercare solamente di fare più punti possibili, partita dopo partita, almeno nelle sette gare che ancora mancano alla fine del girone di andata. Poi a fine dicembre sarà invece inevitabile tirare le prime somme e verificare se sono realistiche le speranze di riacciuffare il treno delle altre squadre. Perché anche da questo dipenderà il mercato di gennaio. - Confermando le determinazioni dell'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive e sentito il questore Paolo Sartori, il prefetto di Brescia Andrea Polichetti ha emesso il provvedimento del divieto di vendita dei biglietti ai residenti della provincia di Trieste per il match di domenica 9 novembre tra Germani Brescia e Pallacanestro Trieste. Così scrive Lorenzo Gatto sul quotidiano locale. L'OMBRA DEGLI SCONTRI CALCISTICI Provvedimento restrittivo per motivi di ordine pubblico che sta facendo discutere, la motivazione principale del divieto risiede nei gravi incidenti verificatisi la scorsa domenica, fuori dallo stadio "Nereo Rocco" di Trieste, poco prima del match di calcio tra Triestina e Brescia. In quell'occasione, gruppi di tifosi delle due squadre si sono scontrati, causando tafferugli e ferimenti, un episodio che ha richiesto l'intervento delle forze dell'ordine e che è attualmente oggetto di indagine da parte della Digos di entrambe le città. PREVENIRE INCROCI PERICOLOSI Nonostante la partita in questione sia di basket, e sebbene tra le tifoserie cestistiche di Brescia e Trieste non sussistano problemi di rivalità storica o attriti noti, il prefetto Andrea Polichetti ha ritenuto necessario intervenire sostanzialmente in via cautelativa. La preoccupazione delle autorità è che la concomitanza della rivalità tra le frange violente delle tifoserie calcistiche possa generare un "incrocio pericoloso" o fungere da pretesto per nuovi disordini, anche in un contesto sportivo differente come quello del basket. Il divieto, dunque, mira a separare le tifoserie e a impedire l'arrivo a Brescia di individui potenzialmente coinvolti negli scontri precedenti, garantendo così la massima sicurezza per tutti gli spettatori, anche e forse soprattutto per quelli triestini. Misura, dunque, adottata per tutelare l'incolumità pubblica e assicurare che la gara di pallacanestro si svolga in un clima di totale serenità e correttezza sportiva
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Al momento la cabina di regia viene data a Vanoli, con la speranza che Bono rientri bene dall'infortunio. Poi è chiaro che si valuterà un sostituto sul marcato
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Ci sono giocatori da sistema che fanno una prestazione silenziosa ma senza errori e permettono, con la loro gestione, di vincere le partite. Avere un fuoriclasse che ti lascia indietro nel punteggio e che poi, da solo recupera e vince, onestamente non lo vedo necessariamente preferibile. Mi ricorda chi procura un incidente e poi salva gli interessati, c'è chi lo giudica un eroe, di sicuro ha molta più visibilità di chi non ha mai procurato un incidente in vita sua. Discorso che ovviamente si applica a chiunque in qualsiasi ruolo, non per forza a Ross, anche se ovviamente il ruolo del play è più facile che si avvicini all'esempio che ho fatto.
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