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MARTEDÌ 14 OTTOBRE 2025 - Per il ritorno in Europa della Pallacanestro Trieste, il PalaRubini è pronto ad accogliere con tutti gli onori la Basketball Champions League. Come scrive Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", sono passati oltre vent'anni dall'ultima partecipazione europea, era la Uleb Cup 2002/2003 e dopo aver chiuso al quarto posto il suo girone di qualificazione (dietro a Krka Novo Mesto, Estudiantes e Colonia ma davanti a Chalon e Darussafaka), la Trieste sponsorizzata Generali Group pescò lo Zeleznik Belgrado. Nonostante la prova consistente di Sinisa Kelecevic e il buon apporto di Ivo Maric e di un giovane Daniele Cavaliero da 9 punti in 16', il 4 febbraio 2003 i biancorossi si arresero 73-91 al PalaRubini dando via libera ai serbi per il passaggio ai quarti di finale di una manifestazione che avrebbe poi vinto il Pamesa Valencia. Domani sera saranno oltre 4500 i tifosi che, dalle 21, assisteranno al match tra i biancorossi di Israel Gonzalez e la formazione turca del Galatasaray. Big match di un girone E che, dopo la sconfitta nella gara d'esordio a Wurzburg, mette già in palio punti pesanti per la classifica, Un buon colpo d'occhio, dunque, garantito dagli oltre 3900 tifosi che abbonandosi a "Be part of it" hanno scelto la formula full abbinando al campionato anche le tre partite del girone E della Bcl. Ieri, intanto è cominciata la prevendita, on line all'indirizzo pallacanestrotrieste.vivaticket.it solamente per quanto riguarda la tariffa "intero" o presso la biglietteria fisica di via Miani ancora oggi dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 18.30 e domani dalle 10 alle 13. La biglietteria esterna di via Flavia, 3 aprirà invece nel pomeriggio, dalle 18 e fino al termine del secondo quarto della partita. Detto di una cornice che sarà certamente degna dell'evento, c'è grande curiosità di rivedere all'opera una formazione che in questo avvio di stagione ha dato segnali decisamente in controtendenza. Male nell'esordio in campionato contro Trapani, meglio nella prima europea giocata a Wurzburg, dove il pesante passivo finale è stato sicuramente troppo severo per la prova offerta dalla squadra, a corrente alternata nella sfida di sabato scorso a Napoli dove la cosa migliore ottenuta al termine dei quaranta minuti sono stati senza dubbio i due punti. Tre Pallacanestro Trieste troppo diverse l'una dall'altra, cominciare a capire quali potranno essere le certezze per coach Gonzalez in questa lunga e difficile stagione è un passaggio chiave per mettere a fuoco il potenziale dei biancorossi. GIoco di squadra ma anche prestazioni individuali. Gli occhi dei tifosi saranno puntati su Juan Toscano-Anderson, il giocatore più atteso alla vigilia che in queste prime uscite non è mai riuscito a far vedere il talento e quella leadership che ci si apetta da un giocatore del suo calibro e del suo carisma. - «Lottare per la maglia è il primo nostro obiettivo e, fino a quando ci sarò io, i miei ragazzi faranno questo». Come scrive Ciro Esposito, la chiosa dopo la sconfitta di misura subita al Tombolato rende onore al tecnico Giuseppe Marino. È un obiettivo che l'allenatore ha già raggiunto in questo primo quarto di una stagione partita con premesse pessime. Perché cominciare con chi ci stava e senza soldi ai primi di agosto, non poter lavorare con i tasselli necessari per il mercato bloccato, giocare le prime tre gare senza i pochi rinforzi arrivati, avere sul groppone il peso di una penalizzazione record di 20 punti, isolare la squadra da una transizione societaria ancora per nulla chiara, sono elementi che rendono il cammino sul campo della Triestina un'impresa. La squadra che crede in una miracolosa salvezza e lo dimostra sul campo è un merito da ascrivere a Marino, al suo staff e a tutti i giocatori (o quasi). Il passo tenuto finora è da metà classifica (sui 50 punti), quello che servirebbe per competere per i playout necessita di una continuità che oggettivamente non è tanto facile da raggiungere. Mancano alcuni fondamentali tecnici. La difesa si comporta bene ma basta un raffreddore di Silvestri (o Moretti e Anzolin) e l'affidabilità inevitabilmente è destinata a scemare. In attacco l'assenza di Vertainen (che poi non è un cannoniere consolidato) si può supplire per qualche partita ma non sempre. Al Tombolato ad esempio la Triestina ha avuto per almeno un 20' nel primo tempo, e anche di più nella ripresa, il controllo del gioco. Questo significa che con una linea offensiva più incisiva magari sarebbe arrivato un gol capace di agevolare la gestione del match. Perché poi ci sono anche gli avversari e il Cittadella, società modello appena punita con una retrocessione dalla B, ha allestito un organico di livello. E poco conta se la fase iniziale del campionato abbia portato in dote al tecnico Iori un bottino di punti non all'altezza delle aspettative. I granata davanti hanno un giocatore esperto della categoria come Castelli, supportato da Rabbi e Vita,e in panchina hanno il lusso di avere un certo Diaw, che ha vissuto stagioni difficili a causa di infortuni ma che è pur sempre uno che di finalizzazioni se ne intende. Infatti nei pochi minuti a disposizione l'ex Pordenone, Modena e Monza, ha trovato la zampata vincente in un momento nel quale magari qualcuno in casa alabardata (ed è comprensibile) era già convinto di portare a casa un altro punticino. Insomma se la società non interverrà a colmare le lacune, a questo punto a gennaio con la riapertura delle liste, sarà estremamente complicato tenere la categoria. Non solo ma sarà utile o anzi fondamentale che la società, una volta completata entro un paio di settimane la transizione quantomeno nel board (per ora con Menta sempre a orchestrare), cominci a lanciare qualche segnale di vicinanza alla squadra e al territorio (alias tifosi organizzati). I primi segnali arriveranno presto: il 16 c'è da saldare gli stipendi dei tesserati(con Inps e Irpef annesse), il 20 e il 23 ci sono due appuntament i che sentenzieranno in modo definitivo l'entità della penalizzazione che tutti sperano (ma non è così scontato) possa essere almeno in parte ridotta.
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Ma sto onanismo di luoghi comuni a che pro? Qualcuno a detto che Trieste non ha tradizione? Qualcuno gli ha pestato un callo e ha bisogno di frignare? Sono tutte cose note e arcinote, già storicizzate e scolpite nelle mostre menti e nei nostri cuori. Perché oggi sta uscita retorica? ...senza se e senza ma...?
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Non lo ricordavo e wikipedia non ne fa menzione. Mi fido della tua memoria storica comunque.
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https://sportando.basketball/bcl-power-rankings-le-italiane-sul-fondo/
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SI...Ti ricordi?
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