-
Chi è Online 3 Utenti, 0 Anonimo, 18 Ospiti (Visualizza tutti)
-
Chi sta navigando
Nessun utente registrato visualizza questa pagina.
-
Statistiche Utenti
-
Statistiche forum
-
Discussioni Totali18,4k
-
Risposte Totali764,9k
-
-
Le ultime risposte pubblicate
-
Mi sembra di aver capito che per due volte sono ricorsi a prestiti. Il tutto per tamponare parzialmente la situazione. Infatti abbiamo beccato i punti di penalizzazione perché il finanziamento non copriva tutto quello che serviva. Magari quindi chi ha fatto il prestito è arrivato fino a una certa cifra, senza voler entrare direttamente in società e tanto meno rilevare completamente il fondo proprietario. Stella e Menta non vogliono vendere perché sperano in altri investitori che gli consentano il controllo della società o comunque di restarci dentro per poter attuare quello che hanno progettato qui in ambito extracalcistico. E la Triestina rappresenta una leva, una chiave di volta, per poterlo fare anche e soprattutto in chiave contatti e corsie preferenziali con le autorità politiche locali. Chi ha fatto il prestito magari ha rischiato avendo ricevuto garanzie che avrebbe poi fatto parte del business. Ma ha rischiato un tot, non certo una cifra tale da mantenere avanti la società. Ha fatto un investimento, un azzardo confidando anche lui che altri investitori avrebbero salvato la società. Quindi è ovvio che Stella e Company non vogliano vendere, cascherebbe il viatico per il loro business primario. Potrebbe essere una lettura plausibile ? O Fanta calcio-economia ?
-
Effettivamente è curioso. In Premier League esiste una regola secondo cui il giocatore in prestito non può giocare, in nessun caso, contro la società di appartenenza. Tutto sommato mi sembra un buon modo per non dare adito a polemiche, perché domenica non vorrei essere Caprile né se para (a Napoli deve pur tornarci) né se non para (e fa la figura del professionista poco serio).
-
-
Collaboratori Popolari
-
Miglior Contributori
-
Dillo a un amico