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Da lucasgoite · Inviato
Ma non si diceva che la società sarebbe stata messa in mora il 20-22 luglio, non ricordo la data esatta, dai giocatori che hanno mercato per potersi accasare altrove? E poi sarebbe partita quasi certamente la procedura fallimentare? Come fanno a onorare le scadenze del primo agosto se non hanno ancora pagato quelle precedenti? -
Tecnicamente sì. Nella realtà, però, sono sicuro che sai come funziona: senza Supercorso non inizi. Certo, se prima vinci all'estero e poi ti presenti qua il discorso è diverso. Ma il giocatore di C (se non sei stato giocatore professionista a Coverciano neanche ti prendono, e già solo questa è un'idiozia clamorosa) per avere qualche possibilità deve partire da lì.
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La prossima scadenza dopo agosto è appena al 16 ottobre.
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No, con quei soldi al 1° agosto pagherebbe maggio e giugno, quindi in teoria potrebbe continuare. Però senza pagare dipendenti e fornitori. E senza poter fare una squadra perlomeno decente. Insomma sopravviverebbe ancora un po'.
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Capisco il discorso, e in parte lo condivido. È chiaro che non è solo Coverciano il problema, la mia resta una provocazione. Però tutto il calcio, e questo può anche legittimamente non piacere, sta andando in una direzione. Le squadre che arrivano in fondo ai tornei, quella direzione la perseguono. Parlo di pressing altissimo, di contropiede condotti con cinque o sei giocatori, di accettazione del rischio. Un calcio impossibile da proporre senza avere, prima di tutto, una preparazione fisica e atletica di un certo tipo. In Italia qualcosa del genere prova a proporlo Conte, e sicuramente lo fa Gasperini. Gasp non brilla per simpatia, ma l'Atalanta in questi anni è stata l'unica a vincere a livello europeo, ha dato sempre la sensazione di non temere nessuno e in Italia rappresenta sempre l'eccezione, in positivo, nel rapporto fra budget e piazzamento finale. Anche Italiano, che esattamente come aveva fatto Gasp ha corretto qualcosa in corsa (il suo Bologna era molto più solido della sua Fiorentina) sembra andare in quella direzione. Ma sono eccezioni. Hai perfettamente ragione quando dici che c'è un movimento intero che dovrebbe iniziare a ripensarsi, tuttavia il continuare a specchiarsi nel "siamo il calcio tatticamente più evoluto del mondo" ha rotto le palle, senza minimamente contestare la verità dell'affermazione. Perché è verissimo quel che scrivi, e ti garantisco che i gol evitabili in Premier li prendono anche le big, non solo le medio piccole. Ma è l'atteggiamento di chiunque ad essere diverso, e bada che in Inghilterra i tecnici inglesi sono una strettissima minoranza. Ma è il calcio che va in un'altra direzione. Poi chiaro che i soldi fanno tanto, e del resto se la Premier porta a casa mondiale, EL e Conference (ovvero tre coppe su quattro) è per la qualità diffusa, ma prima del Chelsea a provare a fermare il PSG ci avevano provato Arsenal e Aston Villa, e in entrambi i casi il migliore dei parigini è stato Donnarumma. L'idea, praticata in questi anni in Italia da Atalanta e pochissime altre, è che se anche sono sulla carta inferiore, non mi metto ad aspettarti ma provo a prenderti per il collo. Ed è un'idea che nelle coppe si vede praticata ormai dappertutto, e persino nelle nazionali (visto la Norvegia contro di noi?). Ecco, adeguarsi mi sembrerebbe opportuno, ma per farlo bisognerebbe buttare a mare decenni di certezze. E non ne siamo capaci.
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