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						MARTEDÌ 4 NOVEMBRE 2025 - Sul palcoscenico della Champions League per alimentare il sogno di una qualificazione europea, Pallacanestro Trieste in campo questa sera alle 20.30, sul parquet del PalaRubini, per sfidare la formazione bosniaca dell'Igokea. Lo scrive Lorenzo Gatto su "Il Piccolo": reduce dal pesante 91-76 della gara giocata a Laktasi, la formazione di Israel Gonzalez è chiamata a una sorta di vera e propria impresa: non solo vincere ma, per non lasciare nulla di intentato e non avere tardivi rimpianti, cercare anche di rovesciare il meno quindici dell'andata, aspetto che potrebbe risultare fondamentale in caso di arrivo a pari punti al termine delle sei partite del girone E. La ricetta per superare il muro bosniaco è chiara e complessa, quaranta minuti di fuoco in cui la prestazione tecnica dovrà sposarsi con l'aspetto agonistico. Serviranno grinta, cuore e quella positività che i successi contro Udine e Treviso hanno portato nel gruppo. Nel presentare la partita, Israel Gonzalez ha sottolineato l'importanza di approcciare la gara con un atteggiamento più intenso e fisico sin dai primi possessi. «Sicuramente dovremo migliorare l'energia e la concentrazione all'inizio della partita - sottolinea il coach spagnolo -. Nella gara d'andata loro hanno giocato molto bene il primo quarto facendo sei tiri da tre, non tutti facili, e prendendo con merito un importante vantaggio. Per questo dovremo essere capaci di imporre la nostra fisicità, ci servirà per essere più incisivi, soprattutto nella fase difensiva. Ho buone sensazioni, vedo che la squadra sta guadagnando in fiducia ed è un aspetto molto importante per tradurre in campo le cose su cui lavoriamo in settimana». Nelle ultime partite di campionato si è vista una Trieste più fluida, capace di muovere la palla e di creare opportunità di tiro migliori, trovando il momento giusto per colpire. Gonzalez ha insistito sull'importanza di proseguire su quella strada. «Dobbiamo continuare a fare le cose che abbiamo fatto bene nelle ultime partite - la sua analisi - cercando di giocare insieme, di muovere e condividere la palla migliorando il numero degli assist, anche contro una squadra come l'Igokea che tende a rompere il ritmo offensivo. Un aspetto che non riguarda uno o due giocatori, è un tema di squadra quello di migliorare tutti insieme e penso in maniera particolare alla comunicazione difensiva. Non dobbiamo commettere errori perché loro hanno molta qualità e sono pronti a punirci». Infine, Gonzalez ha rivolto un pensiero ai tifosi, ricordando il ruolo fondamentale che avranno anche domani al PalaRubini. «Voglio ringraziarli - conclude - sono una parte molto importante di questa squadra, ci aiutano moltissimo e sono il nostro sesto uomo. Tutta la loro energia, specalmente all'inizio della partita, questa sera ci potrà aiutare». Nell'altra sfida del girone E, alle 18.30 in Germania, il Wurzburg dà l'assalto al primato del girone ospitando il Galatasaray. Prevendita attiva: oggi dalle 10 alle 13 nella biglietteria di via Miani 5/1 e nel pomeriggio, presso il botteghino esterno di via Flavia, dalle 17.30 e fino alla fine del secondo quarto. - Una trattativa lunga e difficile, passata attraverso momenti di riflessione reciproca, poi improvvisa la firma sul contratto che porta Sofiane Bendjilali in maglia biancorossa. Atleta classe 1995, due metri di potenza fisica, Bendjilali è il primo algerino nella storia della Pallamano Trieste e arriva in biancorosso per dare all'organico affidato alle cure di Andrea Carpanese maggiore tasso tecnico e profondità nelle rotazioni. «Cercavamo un pivot per dare sostanza a difesa e attacco - sottolinea il direttore sportivo Giorgio Oveglia -. Inizialmente ci eravamo concentrati su altri giocatori poi ci è arrivata la segnalazione per Sofiane e, anche alla luce delle buone impressioni che aveva ricavato Esparon giocandoci contro in Francia, abbiamo cominciato a prendere in considerazione l'idea di portarlo a Trieste. Non è stato semplice trovare un accordo, abbiamo parlato a lungo e alla fine siamo riusciti a convincerlo. Firma un contratto fino al termine di questa stagione, siamo convinti potrà darci una mano a migliorare le nostre prestazioni e aumentare la competitività della squadra in questo campionato che si sta confermando estremamente competitivo. Lavoriamo per tesserarlo e metterlo a disposizione di Carpanese già in vista del match in programma sabato a Lavis contro il Pressano». Una carriera, quella di Bendjilali, che si sviluppa a casa, in Algeria, fino al 2020 poi, dopo una parentesi in Tunisia, l'approdo in Europa prima in Grecia, in premier league con Aek e Diomidis Argous e nelle ultime due stagioni in Proligue in Francia difendendo i colori del Valence Handball. Per il pivot algerino vanno sottolineate anche alcune importanti partecipazioni con la maglia della propria nazionale: nel 2021 è stato infatti tra i componenti del roster volato sia ai Giochi Olimpici di Tokyo che ai Campionati del Mondo disputati in Egitto. Nel 2023 l'ultima parentesi internazionale, sempre ai Mondiali, stavolta in Polonia. «Non ci siamo accontentati di un giocatore qualunque - la convinta analisi di un Carpanese decisamente soddisfatto per l'arrivo del colosso nordafricano - . Sofiane è un atleta di valore che abbiamo scelto per le qualità che ha sempre saputo dimostrare in carriera: saprà darci una mano in fase difensiva, in particolare come cambio di Pernic e Lindström in qualità di terzo in difesa e più in generale siamo convinti che sarà in grado di aumentare il livello della nostra squadra, aiutandoci nel nostro percorso di crescita. Avremo tempo per inserirlo nel nostro contesto sia atleticamente che tatticamente, dandogli la possibilità di trovare la giusta condizione e i meccanismi ottimali per poter fare la differenza».
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						@Cip Per me, sinceramente, la punizione da cui nasce il rigore c'è tutta (si vede chiaramente solo nel replay da dietro) e non mi scandalizzo troppo per il calcetto di Guida, che è di sicuro stupidissimo ma mi pare un modo per far capire a Saele di non provocare, senza eccedere nella gestualità per non aizzare San Siro. Non mi sembra francamente uno sgambetto o qualcosa di violento, ma una sorta di "se mi esulti in faccia mi fai fare la figura del cretino". Saele decisamente sbaglia, l'arbitro naturalmente sbaglia anche lui e se lo doveva risparmiare, ma mi è sembrato un modo per non dare nell'occhio e non ne faccio una tragedia. Sul fatto che il Milan abbia meritato complessivamente di vincere non ho dubbi e l'ho motivato ampiamente.
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						Male ma era con le labbra serrate! non ha proferito parola. Il gesto a me , milanista non e' per nulla piaciuto e sembrava una cosa inopportuna. Ma i continui "vaff****o" ricevuti da Mancini? quelli erano a bocca aperta e leggibili e capitano ogni domenica e rimangono impuniti
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						Disamina corretta ed evidente. Il predominio della Roma parzialmente sterile che ha comunque portato al colpo di testa di Ndika veramente pericoloso e alla palla di Dybala mal indirizzata di esterno e' durato 36 minuti esatti cioe' fino a quando Allegri e' passato al 442. Da li la Roma non ha piu' avuto una azione da gol nemmeno potenziale fino al rigore che nasce in conseguenza di una punizione per fallo che normalmente non si fischia nemmeno a centrocampo (palla presa nettamente prima dell'intervento di slancio sull'uomo), Come si possa vedere un potenziale 3-0 Roma nel primo tempo con 9 tiri nemmeno vagamente pericolosi (nemmeno il primo di Cristante con Maignan che toglie la mano per non causare corner!) e due reali azioni gol contro le due reali azioni gol molto piu' pericolose del Milan.....Poi la Roma per 25 minuti non ha piu' passato la meta' campo ed il Milan ha avuto altre 3 palle gol una tripla (quella descritta da te con i tre tiri consecutivi respinti con 2 miracoli e per l'errore di Leao). Il rigore era l'unica possibilita' che poteva avere la Roma per pareggiare. Ps: mi domando e chiedo anche a tutti: ma Mancini per essere cacciato fuori cosa deve fare? Insulti continui agli avversari ed anche all'arbitro alcuni leggibilissimi......Da quando e' finito perfino in Nazionale e' addirittura peggiorato. Lui e Ranieri andrebbero tolti di mezzo finalmente. Una cosa e'l'agonismo anche un po da saltimbanchi sardi altra e' l'antisportivita' palese di questi due personaggi.
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						Comunque (detto da milanista come sai) Saele poteva anche evitare di andare a 50 cm dall'arbitro a esultare in quel modo! Secondo me lo ha fatto per fargli rilevare che l'azione del rigore nasceva da un fallo di Fofana (con ammonizione) che prende nettamente prima la palla e poi sullo slancio le gambe dell'avversario. Succede 10 volte in ogni partita e normalmente ne fischiano forse 1-2 .... L'arbitro poi e' un pirla a fare una cosa simile e meriterebbe una sospensione di almeno 2-3 mesi. Al calciatore ne darebbero almeno 6
 
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