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L'Unione che verrà


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Scusatemi, ma c'è una cosa che non torna.

Alby dice che al 99,99% saremo in Lega Pro.

Gus e Guiz non si spingono a tanto, ma lo ritengono estremamente probabile.

Ma c'è un però, ed è questo: se si condannano i giocatori e si assolvono le società, si crea un precedente pericolosissimo, che secondo me Palazzi vuole evitare come la peste.

Giustamente.

Oltre al fatto che si calpesterebbe il regolamento, che prevede la responsabilità oggettiva.

Quindi, diciamo pure che una penalizzazione moderata potrebbe rappresentare un compromesso.

Tuttavia, è stato ribadito più e più volte che le penalizzazioni si sconteranno sul campionato appena concluso, e non sul prossimo.

E sappiamo tutti che la pena deve per forza di cose essere afflittiva.

Del resto, dare tre o quattro punti di penalizzazione all'Ascoli che senso avrebbe, visto che non gli farebbero nè fresco nè caldo?

E' su questi ragionamenti che si basano le speranze di Fantinel, e non solo sue.

E non sono affatto, almeno al momento, ragionamenti campati in aria.

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Scusatemi, ma c'è una cosa che non torna.

Alby dice che al 99,99% saremo in Lega Pro.

Gus e Guiz non si spingono a tanto, ma lo ritengono estremamente probabile.

Ma c'è un però, ed è questo: se si condannano i giocatori e si assolvono le società, si crea un precedente pericolosissimo, che secondo me Palazzi vuole evitare come la peste.

Giustamente.

Oltre al fatto che si calpesterebbe il regolamento, che prevede la responsabilità oggettiva.

Quindi, diciamo pure che una penalizzazione moderata potrebbe rappresentare un compromesso.

Tuttavia, è stato ribadito più e più volte che le penalizzazioni si sconteranno sul campionato appena concluso, e non sul prossimo.

E sappiamo tutti che la pena deve per forza di cose essere afflittiva.

Del resto, dare tre o quattro punti di penalizzazione all'Ascoli che senso avrebbe, visto che non gli farebbero nè fresco nè caldo?

E' su questi ragionamenti che si basano le speranze di Fantinel, e non solo sue.

E non sono affatto, almeno al momento, ragionamenti campati in aria.

No Forest, non sono ragionamenti campati in aria.

Seppure approvo completamente ogni virgola del tuo ragionamento e quello di Gimmi, non so perchè ma ho la sensazione che andrà tutto finire in niente ....

Signori scherzava, Paoloni non ha mai dato i calmanti ai compagni di classe, i commercialisti pensavano si trattasse di altro, Doni e Bettarini si sono addirittura offesi ...

Per far partire regolarmente i campionati metteranno una pietra sopra a tutto, tanto, come dimostrato il sondaggio di Massi, il calcio fa schifo, ce ne rendiamo conto, ma il prossimo anno saremo tutti di nuovo la ....

Anche perchè, se decidessero di andare veramente a fondo in questa faccenda, i campionati non riuscirebbero a partire nè in settembre nè in ottobre.

Ormai siamo abituati, ogni estate è così....

Intanto ...

ESCLUSIVA TMW - Chievo e Lecce su Longhi

E' stata un'annata difficile per la Triestina, ma alcuni suoi giocatori si sono comunque messi in mostra e sono pronti al grande salto. Fra questi c'è il difensore Alessandro Longhi (22) che, secondo indiscrezioni di mercato raccolte da Tuttomercatoweb, sarebbe seguito da due club della massima serie: Chievo e Lecce

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Ecco, grazie Forest, mi hai evitato la fatica di rispondere strappandomi le parole dalla tastiera.. se gervasoni sommese e/o quadrini hanno in qualche modo complottato o anche solo tentato di farlo, ascoli, piacenza e/o sassuolo sono in lega pro, non c'è santo che tenga. E, detto per inciso, alla giustizia sportiva basterà solo il grave indizio o una testimonianza, le prove servono solo a quella ordinaria. Ecco qua il mio 80%, poi per l'amor del cielo, tutto possibile, in questo paese, ed ecco il 20%.

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scuseme,ma mi ancora non rivo a capir come che funzia. Cioe',mettemo che domani me sogno de andar de Palazzi e ghe digo che ,per esempio, che go sentor che Udinese-Milan dell'ultima giornata di campionato i se ga messo daccordo per el pareggio e la Lazio per questo ga perso la qualificazion in sempions. Senza far nomi de dirigenti o fornir riscontri. A quel punto Udinese e Milan dovessi esser in B come diretta. Me sembra difficile che per la giustizia sportiva non esisti una presunzion de innocenza e che non ghe occorri prove. Un processo sportivo xe comunque un processo giusto,come i disi per giurisdizion, neanche a Norimberga i decideva solo per sentito dire

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Ecco, grazie Forest, mi hai evitato la fatica di rispondere strappandomi le parole dalla tastiera.. se gervasoni sommese e/o quadrini hanno in qualche modo complottato o anche solo tentato di farlo, ascoli, piacenza e/o sassuolo sono in lega pro, non c'è santo che tenga. E, detto per inciso, alla giustizia sportiva basterà solo il grave indizio o una testimonianza, le prove servono solo a quella ordinaria. Ecco qua il mio 80%, poi per l'amor del cielo, tutto possibile, in questo paese, ed ecco il 20%.

Ma che indizio? Al momento ci sono solo le parole di 4 ciarlatani... che tra l'altro si smentiscono tra di loro... e poi in ogni caso non sarebbe responsabilita' diretta, e quindi non punibile con la retrocessione ma con dei punti di penalita'... ammesso e non concesso che affossino il piacenza, che tanto e' gia' retrocesso, dovranno dare almeno 11 punti all'ascoli e sassuolo, possibile ma altamente improbabile, anche perche' non ci sono queste intenzioni in federazione, e tanto meno in lega, come ha piu' volte fatto notare Abodi. Come fai a sbilanciarti con un 80% su queste basi ha dell'incredibile...

Modificato da guiz
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scuseme,ma mi ancora non rivo a capir come che funzia. Cioe',mettemo che domani me sogno de andar de Palazzi e ghe digo che ,per esempio, che go sentor che Udinese-Milan dell'ultima giornata di campionato i se ga messo daccordo per el pareggio e la Lazio per questo ga perso la qualificazion in sempions. Senza far nomi de dirigenti o fornir riscontri. A quel punto Udinese e Milan dovessi esser in B come diretta. Me sembra difficile che per la giustizia sportiva non esisti una presunzion de innocenza e che non ghe occorri prove. Un processo sportivo xe comunque un processo giusto,come i disi per giurisdizion, neanche a Norimberga i decideva solo per sentito dire

Naturalmente non è così.

Tu devi andare dal Palazzi di turno e portare delle testimonianze, o comunque dei pesanti indizi, che sostengano in qualche modo la tua tesi.

Nel caso, per esempio, di Atalanta-Padova, gli indizi sono tre:

1. Una barca di soldi giocata sul risultato effettivamente verificatosi.

2. La denuncia di un allibratore che conosceva il risultato tre giorni prima che la partita si giocasse.

3. Alcune intercettazioni sulla partita in questione.

Tutta roba che in un tribunale ordinario non porta da nessuna parte, perchè niente di questo costituisce una prova certa.

Nella giustizia sportiva, invece, le cose funzionano diversamente.

E cioè, davanti a queste evidenti anomalie, sei tu che ti devi discolpare convincendo gli inquirenti.

Tutto qua.

Io non arrivo all'80% di Gimmi, ma a un 50% sì, perchè contrariamente a quanto pensa Capitano, Palazzi è uno con le palle quadrate.

Lo dimostrerà fra qualche giorno, quando toglierà uno scudetto all'Inter.

Senza darlo alla Juve, ma semplicemente non assegnandolo.

Su questo, accetto scommesse fin da ora.

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quindi mettemo il padova,per esempio. Secondo il ragionamento della giustizia sportiva, ad agosto i pol esser in tre serie diverse. In A se l'Atalanta vien penalizzada, in B se val el risultato sul campo, in C se i la piomba zo per responsabilita'diretta. Povero Foschi che ghe tocca programmar la stagion, peraltro el sta costruendo una bona squadra.

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quindi mettemo il padova,per esempio. Secondo il ragionamento della giustizia sportiva, ad agosto i pol esser in tre serie diverse. In A se l'Atalanta vien penalizzada, in B se val el risultato sul campo, in C se i la piomba zo per responsabilita'diretta. Povero Foschi che ghe tocca programmar la stagion, peraltro el sta costruendo una bona squadra.

E' così, ed è così anche per l'Atalanta: possibile penalizzazione togliendole la promozione, retrocessione all'ultimo posto o assoluzione.

Anche se, stando ai "si dice", le più inguaiate sarebbero Ascoli e Piacenza.

Qualcuno dice che è così perchè tanto non contano una cippa, e pagheranno per tutti.

Magari c'è pure del vero, ma a noi questo basterebbe e avanzerebbe.

Detta così sarebbe tutto semplice, ma non mi nascondo la possibilità che, contravvenendo a quanto enunciato fino ad oggi, entrambe inizino semplicemente il prossimo campionato con qualche punto di penalizzazione.

Se così fosse, noi saremmo in Lega Pro.

Che peraltro è naturalmente quel che ci siamo meritati, sul campo e fuori.

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pense'alla faccia de Fanty se l'Ascoli no riva a iscriverse e vien sostituido prima delle sentenze da qualchedun che no podemo piu'esser noi.. O la faccia de Bellini,quel che dovessi salvar l'Ascoli come ultima possibilita'spendendo un vagon de milioni entro el 30 giugno, per trovarse el zogatolo in C per due elementi che dovessi aver zogado contro la proprio squadra..

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Della Rocca, se non altro per motivi anagrafici, non dvrebbe essere impossibile da vendere a poco, e così cottafava. Godeas, invece, ce lo teniamo secondo me, chi vuoi sia disposto a pagarlo tato dopo l'annata ce ha fatto? magari in Lega pro potrebbe anciora far qualcosa di buono, magari entrando spesso a partita in corso..

Perchè dici 99,9% Lega pro, Alby? Intendo dire, oltre a motivi caratterial-scaramantici, poggi la tua ipotesi su qualcosa che magari a me sfugge?

Io continuo col mio 80% serie B: due ascolani e gervasoni del Piacenza sono davvero nei guai, con intercettazioni dirette a testimoniare dei loro contatti con il gruppo di scommettitori: quando sarà completata l'analisi delle celle telefoniche (importanti per capire dove uno si trovasse in un dato momento) saranno guai grossi per qualcuno, io credo.

Ti ho risposto nella sezione calcioscommesse, come tu giustamente rilevi....

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Fantinel, ci piaccia o no, vende una cosa che è sua.

Ed è sua per la ragione più semplice del mondo: perchè l'ha comprata.

Lasciando perdere i discorsi retorici (del tipo che la società non è di Fantinel ma dei tifosi ecc.ecc.)

veramente ci sarebbero alcune cose da dire... la Società è di Fantinel, ma non è un paio di scarpe che solo lui può decidere di buttare, ma non per un discorso retorico ma economico... il valore di una Società è formato da tante componenti, non solo i beni di proprietà e nel caso di una Società di calcio anche il portafoglio giocatori, ma anche del brand e del portafoglio clienti, che nel caso di una Società di calcio sono i tifosi... in altre parole una Società che, su base storica, può garantire un determinato seguito ben quantificabile, porta con sé maggiori o minori introiti non solo al botteghino ed agli abbonamenti ma anche dal seguito televisivo e dalla massa raggiungibile pubblicitariamente e quindi del valore valutabile tra brand e massa di un contratto di pubblicità... noi siamo quindi un valore commerciabile che possiamo rendere più o meno ampio con il nostro comportamento... quanti andranno allo stadio il prossimo anno con la situazione che si profila? e quanto può mettere in piatto agli acquirenti? ecco che il discorso di convincersi a monetizzare la perdita, di fatto minimizzandola, è legato anche alla tifoseria... lui è legato a noi come un negozio alla clientela... nella realtà lui prende i nostri soldi e li gestisce per conto nostro come se fossimo piccoli azionisti... non lo fa bene? la clientela se ne va ed il negozio fallisce... lo vuole tenere? ghe costerà ogni momento de più, fin che riva riva e dopo cossa el vendi? le mudande? per questo penso che i tempi siano maturi, primo perché il prodotto è stato portato ad un valore molto sotto le potenzialità da una gestione incompetente e quindi diventa appetibile e secondo perché la perdita di valore non è dovuta a circostanze sfortunate, anzi due ripescaggi consecutivi sarebbero no un ma due terni al Lotto consecutivi, nel qual caso si potrebbe pensare che la sfortuna deve pur finire, ma dall'incapacità, e quella non cambia...

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ESCLUSIVA TMW - Piacenza e Triestina su Laneri

Triestina e Piacenza si stanno riorganizzando dopo la retrocessione in Lega Pro. Le due società vorrebbero offrire un ruolo da dirigente al direttore sportivo del Siracusa, Antonello Laneri.

sarebbe in linea con la panchina a Gorgone... ho visto i commenti dei siracusani... della serie... si deve fare le ossa... ma proprio con noi se le deve fare?...

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veramente ci sarebbero alcune cose da dire... la Società è di Fantinel, ma non è un paio di scarpe che solo lui può decidere di buttare, ma non per un discorso retorico ma economico... il valore di una Società è formato da tante componenti, non solo i beni di proprietà e nel caso di una Società di calcio anche il portafoglio giocatori, ma anche del brand e del portafoglio clienti, che nel caso di una Società di calcio sono i tifosi... in altre parole una Società che, su base storica, può garantire un determinato seguito ben quantificabile, porta con sé maggiori o minori introiti non solo al botteghino ed agli abbonamenti ma anche dal seguito televisivo e dalla massa raggiungibile pubblicitariamente e quindi del valore valutabile tra brand e massa di un contratto di pubblicità... noi siamo quindi un valore commerciabile che possiamo rendere più o meno ampio con il nostro comportamento... quanti andranno allo stadio il prossimo anno con la situazione che si profila? e quanto può mettere in piatto agli acquirenti? ecco che il discorso di convincersi a monetizzare la perdita, di fatto minimizzandola, è legato anche alla tifoseria... lui è legato a noi come un negozio alla clientela... nella realtà lui prende i nostri soldi e li gestisce per conto nostro come se fossimo piccoli azionisti... non lo fa bene? la clientela se ne va ed il negozio fallisce... lo vuole tenere? ghe costerà ogni momento de più, fin che riva riva e dopo cossa el vendi? le mudande? per questo penso che i tempi siano maturi, primo perché il prodotto è stato portato ad un valore molto sotto le potenzialità da una gestione incompetente e quindi diventa appetibile e secondo perché la perdita di valore non è dovuta a circostanze sfortunate, anzi due ripescaggi consecutivi sarebbero no un ma due terni al Lotto consecutivi, nel qual caso si potrebbe pensare che la sfortuna deve pur finire, ma dall'incapacità, e quella non cambia...

Tu in effetti, da acquirente, contribuisci alle fortune di un negozio, o di un cinema, o di una società di calcio.

Ma non ne sei un'azionista, perchè non rischi nessun capitale.

Se chiude, al massimo cambi cinema.

La gestione di una società di calcio è una questione di delicati equilibri: puoi fare una squadra fortissima ed avere lo stadio esaurito, ma tuttavia andare a gambe all'aria perchè non sei in grado di pagare i giocatori (gli esempi, mi pare, si sprecano).

Oppure sopravvivere dignitosamente con lo stadio deserto (chi ha detto Albinoleffe?) grazie ad una oculata gestione delle risorse.

Nel calcio moderno, e non sto dicendo che sia un bene, il pubblico è solo una delle variabili.

E neanche la più importante.

Non più tardi di ieri sera ho visto il River Plate (la Juventus d'Argentina) retrocedere davanti allo stadio esaurito, classica situazione in cui una gestione dissennata ha depauperato un capitale (anche di pubblico) apparentemente a prova di bomba.

Ma torniamo a noi.

La Triestina, qualche anno fa, era in vetrina.

Prodotto appetibile ad un prezzo (tre milioni) probabilmente conveniente.

Ma non c'erano le code fuori dal negozio, bensì un solo acquirente interessato.

Che l'ha comprata.

Come uno abituato alla Seicento (Sandanielese) che compra una Ferrari e poi la sfascia contro il muro, semplicemente perchè non è capace di tenerla in strada.

Perchè potersi permettere una macchina non vuol dire essere capaci di condurla.

Ma lui è testardo.

E allora spende un puttanaio dal carrozziere (un milione per il ripescaggio), torna alla guida e, inevitabilmente, la sfascia di nuovo.

Perchè proprio non è in grado di guidarla.

Dopo due botti, naturalmente, la Ferrari vale meno della metà.

Ma resta sua, su questo non ci piove.

Può decidere di schiantarsi la terza volta, che probabilmente sarebbe quella definitiva, o di venderla e ricavarne il più possibile, pur non essendo così scemo da non sapere che non recupererà mai tutti i soldi.

Oppure può decidere di mantenerne la proprietà ma farla guidare da qualcuno capace di farlo.

Una soluzione intelligente, se non fosse che lui è così dannatamente presuntuoso.

Ma la macchina è sua, e ne fa quello che vuole.

Noi siamo solo i passeggeri.

E, tutte le volte, ci schiantiamo con lui.

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Bene sembrerebbe che l'ipotesi dell'azionariato popolare si stia facendo spazio. L'unica vera incognita rimane a questo punto la risposta del tifoso triestino che, a mio avviso, dovrà superare più di qualche resistenza. Cctc e nuova cordata lavoreranno per questo in sinergia. Il cctc farà di tutto per motivare i suoi associati a questa iniziativa. Secondo me se i nuovi potenziali acquirenti fossero chiari nel programma e entusiasti nelle idee le risposte potrebbero essere importanti.

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Personalmente non ho mai amato le operazioni di azionariato popolare, anzi.. mi stanno pure sulle scatole. Chiedere i 500 1000 euro all'abbonato mi pare assurdo, se non sei il Barcelona o qualche altra realtà super, dove l'azionariato può portare davvero parecchi soldi freschi in cassa. I motivi mi sembrano evidenti:

1) Sembra quasi che la proprietà non ce la faccia da sola, nn abbia forze sufficienti, ma allora che compra una società a fare?

2) A nessuno di noi piacerebbe entrare in una società in netta minoranza, nella quale metti i soldi ma non decidi nulla, a meno che la società stessa non ti garantisca un quasi sicuro rientro dal tuo investimento, e non è questo il caso di una Società calcistica

3) con l'abbonamento i tifosi fanno già il loro dovere a sufficienza, se uno ha i soldi, diventi socio con cifre congrue

Detto questo, parlare di azionariato popolare ancor prima di iniziare una trattativa seria per acquistare la società mi pare quantomeno fuori luogo.

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Penso che chiudero' col calcio definitivamente... Mi sono proprio rotto le palle di tutto sto schifo che c'e'...

Biscottini, partite truccate, calciopoli, scommesse, soldi assurdi che girano di qua e di la, mai che la giustizia ( sportiva in questo caso )faccia veramente le cose giuste finendo cosi' per falsare tutti i campionati... Noi che non arriviamo mai da nessuna parte... Sempre con l'acqua alla gola a sperare negli altri...

Vi parla uno che ha 32 anni e la prima volta che è andato allo stadio ne aveva 3...

BASTA!!!

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Nel calcio moderno, e non sto dicendo che sia un bene, il pubblico è solo una delle variabili.

E neanche la più importante.

Oppure può decidere di mantenerne la proprietà ma farla guidare da qualcuno capace di farlo.

Una soluzione intelligente, se non fosse che lui è così dannatamente presuntuoso.

Ma la macchina è sua, e ne fa quello che vuole.

Noi siamo solo i passeggeri.

E, tutte le volte, ci schiantiamo con lui.

sul primo punto non sono d'accordo... il pubblico è estremamente importante, non come affluenza in stadio, ma come appetibilità del seguito che deve essere implementata perché da essa dipendono tutte le entrate, plusvalenze del mercato a parte... come dicevo è la massa che segue la squadra che dà appetibilità pubblicitaria al prodotto, che spinge il merchandising che convince le TV a sganciare più denaro... è chiaro che le componenti manageriali sono l'altro corno del problema e qui sono clamorosamente mancate ed è chiaro che comunque il seguito nostro non potrà essere paragonato a quello delle grandi squadre ma fargli solo da contorno, ma quale contorno? Dopo la caduta dell'era Moggi, ora il Sistema è passato in mano ad un sodalizio di grandi club che ragiona solo in questi termini e si sceglie il contorno che "aiuta" di più il movimento economico dell'insieme... in questa ottica si vedono arbitraggi ed altre decisioni che mai faranno andare in A un Sassuolo per esempio e che hanno tentato di togliere la Champions all'Udinese per darla ad una economicamente più appetibile Roma o Lazio... oppure le nuove regole per i ripescaggi che avrebbero portato su l'anno scorso un appetibile Verona se non fossimo stati noi i competitori al posto di un qualunque Cittadella... dunque bisogna tenere in conto il pubblico e non si può ragionare come Setten che anni fa diceva del suo Treviso che del pubblico non gliene può fregare di meno perché la biglietteria gli porta solo il 5% del fatturato... dove sono Setten ed il Treviso?... quanto all'azionariato, vero che noi non mettiamo capitale di rischio e quindi non prendiamo decisioni dirette ma il potere che ha il "cliente" sulle decisioni dell'azienda non può essere liquidato con questa semplicistica osservazione, perché il cliente deve essere la prima preoccupazione di qualunque azienda, senza clienti non c'è azienda...

purtroppo sulla presunzione, permalosità ed incapacità a valutare le persone che ha intorno siamo d'accordo e questo è il problema principale... il punto è però che l'azienda non può essere diventata un capofila italiano nel ramo con queste qualità manageriali e forse qualcuno da quelle parti che sa fare i conti ci sarà anche e provvederà a spiegarglielo... almeno spero... perché senò semo cagai, caro Cogoi...

Modificato da morodesede
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sul primo punto non sono d'accordo... il pubblico è estremamente importante, non come affluenza in stadio, ma come appetibilità del seguito che deve essere implementata perché da essa dipendono tutte le entrate, plusvalenze del mercato a parte... come dicevo è la massa che segue la squadra che dà appetibilità pubblicitaria al prodotto, che spinge il merchandising che convince le TV a sganciare più denaro... è chiaro che le componenti manageriali sono l'altro corno del problema e qui sono clamorosamente mancate ed è chiaro che comunque il seguito nostro non potrà essere paragonato a quello delle grandi squadre ma fargli solo da contorno, ma quale contorno? Dopo la caduta dell'era Moggi, ora il Sistema è passato in mano ad un sodalizio di grandi club che ragiona solo in questi termini e si sceglie il contorno che "aiuta" di più il movimento economico dell'insieme... in questa ottica si vedono arbitraggi ed altre decisioni che mai faranno andare in A un Sassuolo per esempio e che hanno tentato di togliere la Champions all'Udinese per darla ad una economicamente più appetibile Roma o Lazio... oppure le nuove regole per i ripescaggi che avrebbero portato su l'anno scorso un appetibile Verona se non fossimo stati noi i competitori al posto di un qualunque Cittadella... dunque bisogna tenere in conto il pubblico e non si può ragionare come Setten che anni fa diceva del suo Treviso che del pubblico non gliene può fregare di meno perché la biglietteria gli porta solo il 5% del fatturato... dove sono Setten ed il Treviso?... quanto all'azionariato, vero che noi non mettiamo capitale di rischio e quindi non prendiamo decisioni dirette ma il potere che ha il "cliente" sulle decisioni dell'azienda non può essere liquidato con questa semplicistica osservazione, perché il cliente deve essere la prima preoccupazione di qualunque azienda, senza clienti non c'è azienda...

purtroppo sulla presunzione, permalosità ed incapacità a valutare le persone che ha intorno siamo d'accordo e questo è il problema principale... il punto è però che l'azienda non può essere diventata un capofila italiano nel ramo con queste qualità manageriali e forse qualcuno da quelle parti che sa fare i conti ci sarà anche e provvederà a spiegarglielo... almeno spero... perché senò semo cagai, cao Cogoi...

Sulla dietrologia non ti seguo.

L'Udinese è andata in Champions, Roma e Lazio ne sono fuori.

La Juve è addirittura fuori dalle Coppe.

Il Torino non è andato in A, ma in compenso ci è andato il Novara.

Almeno ad alto livello, la credibilità del gioco è il requisito essenziale per far funzionare il movimento.

L'aiutino per le grandi ci sarà sempre, intendiamoci, ma andare oltre a quello significherebbe togliere una credibilità già messa a dura prova da calciopoli.

E questo non conviene a nessuno.

Il pubblico è ovviamente importante, ma in una realtà piccola come la nostra non è la componente principale.

Se raddoppiassimo gli spettatori, Sky non ci darebbe un centesimo in più.

E i profitti dal merchandising sono, semplicemente, risibili.

Un brand è qualcosa che vendi fuori dalle tue mura, ma non è il nostro caso.

Non con la nostra dimensione attuale, almeno.

Certo, rafforzando di brutto la squadra potremmo arrivare a 15000 spettatori, ma i maggiori incassi sarebbero compensati in negativo dalle spese di gestione, ben superiori.

Sia chiaro che c'è molto di vero in quello che dici, non è che voglio litigare.

Ma il tuo discorso è perfetto per una società di grosso calibro, ma non così adattabile ad una piccola realtà quale è, attualmente, la nostra.

Sulle tue ultime tre righe, invece, sono completamente d'accordo.

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i vertici de legaproz disi che ghe sara'anche molte partite in notturna nei stadi bei. Xe affascinante,finalmente liberi dai "gaglioffi" (come li ga ciamadi muchacha) de novantesimo minuto serie b. L'altro giorno me son visto Rimini-Turris,finale serie D, una partitaccia tecnicamente, ma bel, assai bel come atmosfera. Stadio splendido de Terni, pubblico eccezional ,luci,suoni,cori. No pensavo. Comunque,el mitico lodo Petrucci per noi saria la soluzion migliore.Qualchedun de questi interessadi al destin societario i ghe da'una piada al Fanty che se ritrova col cerin in man e senza alcun potere economico e decisionale, proprio spuda'dal tessuto come che merita,e poi con Cosolini in 2 minuti dal notaio i crea la nova societa',tipo Triestina Alabarda Spaziale in onor de un nostro forumista. Nessun assurdo milion e mezzo da pagarghe a qualchedun,ma inveze immesso sul mercato,un annetto in serie D che depuri el tifoso dell'avvelenamento Fanty, poi C2 e conseguente ripescaggio in C1 visto che la legapro non la vol far nissun. O forsi neanche occorri,perche'restera'solo una serie C unica visti i dannati che ziga impantanadi nelle sabbie mobili del pianeta Macalli

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L'azionariato popolare xe una bellissima e fascinante idea, ma de dificilissima atuazion. Intanto, gavendo studiado a fondo el tema, perche' me ga sempre fascinado, so che xe necesario partir con almeno 2 soci "forti", per gaver una realistica possibilita' de sucesso. Improponibile in tempi brevi per l'imenso lavor burocratico che ghe xe drio ed anca perche' per meter d'acordo tanta gente ghe vol sempre tempo, pol esser solo parte de una seconda fase dopo che la societa' ga cambiado la plancia de comando sotto forma de alargamento gradual. Da asolutmente evitare el matrimonio tra azioni ed abonamenti, primo per non prevaricar el diritto dei abonadi che non vol far parte de questa iniziativa e secondo (ma ghe xe svariadi motivi) per l'anoso problema della tessera del tifoso, che molti dei possibili azionisti (mi compreso) non acetera' mai de sotoscriver.

Modificato da guiz
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i vertici de legaproz disi che ghe sara'anche molte partite in notturna nei stadi bei. Xe affascinante,finalmente liberi dai "gaglioffi" (come li ga ciamadi muchacha) de novantesimo minuto serie b. L'altro giorno me son visto Rimini-Turris,finale serie D, una partitaccia tecnicamente, ma bel, assai bel come atmosfera. Stadio splendido de Terni, pubblico eccezional ,luci,suoni,cori. No pensavo. Comunque,el mitico lodo Petrucci per noi saria la soluzion migliore.Qualchedun de questi interessadi al destin societario i ghe da'una piada al Fanty che se ritrova col cerin in man e senza alcun potere economico e decisionale, proprio spuda'dal tessuto come che merita,e poi con Cosolini in 2 minuti dal notaio i crea la nova societa',tipo Triestina Alabarda Spaziale in onor de un nostro forumista. Nessun assurdo milion e mezzo da pagarghe a qualchedun,ma inveze immesso sul mercato,un annetto in serie D che depuri el tifoso dell'avvelenamento Fanty, poi C2 e conseguente ripescaggio in C1 visto che la legapro non la vol far nissun. O forsi neanche occorri,perche'restera'solo una serie C unica visti i dannati che ziga impantanadi nelle sabbie mobili del pianeta Macalli

per 5 anni noi non podemo piu' esser ripescadi

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