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I suntini sandrini di sabato 1° agosto 2020


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SABATO 1° AGOSTO 2020

- Dopo Cremona, anche Roma ha confermato l'iscrizione al prossimo campionato di A. Sarà dunque, come scrive oggi Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", una massima serie a 16 squadre, con la Virtus che ha prodotto la documentazione necessaria e garantito la fideiussione indispensabile proprio in extremis. Svolta improvvisa e per certi versi clamorosa quella garantita dall'ex patron Claudio Toti che ha prodotto uno sforzo economico importante e motivato la sua scelta con la speranza di poter chiudere a breve le trattative con due potenziali azionisti. «È stata una decisione difficile, con cuore e testa che dovevano ragionare contemporaneamente- ha spiegato Toti-. Mi interessava che la Virtus rimanesse patrimonio del basket e della città ma volevo non dico certezze, ma almeno speranze importanti sulla possibilità che queste cessioni di quote potessero esserci. Ripeto, non ho certezze, ma spero di chiudere le trattative in corso entro un mese. Stiamo lavorando su più fronti per far sì che questo passaggio si verifichi». Nel frattempo si comincia a ragionare sulla squadra della prossima stagione. Roma dovrebbe ripartire dai contratti in essere con coach Piero Bucchi sulla panchina e il play Tommaso Baldasso a guidare dal campo la nuova Virtus. Il prossimo passaggio, giovedì 6 agosto, la verifica dei bilanci da parte della Com.Te.C, la commissione tecnica di controllo della Federazione che dovrà monitorare lo stato di salute delle sedici squadre del massimo campionato. Se tutte supereranno l'esame, il giorno dopo il consiglio federale ratificherà il campionato a sedici squadre e darà il via alla Lega per la composizione dei calendari. L'altra squadra partita in ritardo nella costruzione del roster è la Vanoli Cremona. Tutto nelle mani del d.g Flavio Portaluppi che ieri ha ufficializzato la firma di Galbiati che sarà quindi il nuovo tecnico della compagine lombarda. Per quanto riguarda la squadra, il primo nome sul taccuino della società cremonese è quello di Travis Diener, il play protagonista del successo della coppa Italia conquistata un anno e mezzo fa a Firenze. Interessamento anche per Peppe Poeta mentre tra gli italiani gli altri nomi papabili per un ritorno in maglia Vanoli sono quelli di Fabio Mian e Marco Cusin. 

- Nel frattempo, la Pallacanestro Trieste chiude con soddisfazione il suo roster e porta a casa la firma di Milton Doyle, guardia nata a Chicago il 31 ottobre del 1993. Trattativa lunga e intervallata da momenti in cui il giocatore, attratto dalle sirene della Nba, sembrava non voler prendere in considerazione la proposta dell'Allianz. Alla fine la pazienza di Mario Ghiacci ha pagato: gli ultimi giorni sono stati una sorta di partita a scacchi nella quale mossa e contromossa hanno portato alla positiva conclusione della trattativa. «Con la scelta di Doyle non volevamo solo chiudere il roster- sottolinea il presidente- l'obiettivo era trovare il giocatore giusto per il ruolo, per la squadra e per le nostre ambizioni. Alla fine siamo molto soddisfatti perchè quel giocatore è arrivato e adesso siamo pronti ad affrontare la stagione. A testa alta, con orgoglio e ambizione, pur nella consapevolezza che sarà una stagione molto impegnativa su tutti i fronti». Guardia di 193 centimetri per 82 chilogrammi, dopo la high school a Chicago, Milton Doyle ha frequentato il college di Loyola, dove ha ottenuto diversi risultati importanti a livello di prestazioni individuali. Si è reso eleggibile al draft 2017 e ha toccato il mondo NBA con i Brooklyn Nets, prima di giocare per Long Island, la franchigia di G-League affiliata. Nel 2018/2019 esperienza europea a Murcia, in Spagna, per poi tornare proprio a casa e firmare un contratto garantito con i Bulls. Chicago lo trasferisce ai Windy City Bulls, sempre in G-League, dove si mette in mostra con una stagione condita da numeri importanti, 17.5 punti, 4.1 rimbalzi e 5.9 assist di media a partita. A maggio di quest'anno firma un accordo con l'Hapoel Eilat per la ripresa del campionato israeliano, nel quale gioca 7 partite con medie di 15 punti e 3 assist per gara. C'è molto, comunque, dietro a numeri e statistiche, la capacità di essere un buon difensore grazie a un fisico strutturato e una notevole velocità di piedi e di essere un attaccante completo capace di segnare in proprio ma anche di mandare a canestro i compagni. Proprio questa caratteristica ha stregato lo staff tecnico al momento della scelta. I quasi sei assist a partita testimoniano la capacità di Doyle di giocare con e per la squadra. Serve bene i lunghi, ha un'ottima visione di gioco ed è un passatore di prim'ordine. Il che lo rende un possibile play aggiunto nel caso in cui l'Allianz dovesse aver bisogno di un regista d'emergenza. «Milton Doyle è il giocatore che ripaga appieno la pazienza che abbiamo avuto in queste settimane- le parole di coach Dalmasson-. Esattamente la tipologia di guardia che stavamo cercando per chiudere la squadra nel migliore dei modi. Un giocatore in grado di trascinare la squadra, le statistiche in G-League e nelle ultime gare in Israele lo confermano. Ci è piaciuto da subito per la sua completezza: sa innescare i compagni, è un buon passatore e lavora bene in difesa, sarà un elemento prezioso»

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