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I suntini sandrini di giovedì 10 settembre 2020


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GIOVEDÌ 10 SETTEMBRE 2020

- Andraz Struna, il 31enne nuovo arrivato in casa alabardata, parla sulle colonne de "Il Piccolo" intervistato da Antonello Rodio: «Da ragazzo sono andato un po' di volte a vedere la Triestina allo stadio Rocco - racconta Struna - ma ricordo soprattutto una partita, quella contro la Fiorentina, nella quale giocava Di Livio (era il febbraio 2004, l'Unione vinse 2-1, ndr). Non so il motivo, forse perché era la più grande squadra che era vicino a casa, ma da quel momento ho sempre voluto giocare con la Triestina, ho sempre avuto questo pensiero nella mia mente. Inoltre alla tv guardavo sempre il calcio italiano, quindi conoscevo tutti i suoi protagonisti». C'è voluto un po' di tempo, ma ora Struna si ritrova proprio con la maglia alabardata: «La carriera poi è andata in un altro modo e mi ha fatto fare altri giri, ma adesso quel sogno è diventato realtà e sono davvero felice». Anche per questi motivi, quando si è palesata la possibilità di venire a Trieste, Andraz non ha avuto bisogno di capire in che realtà si stava calando. «Parlando con i miei agenti - dice il terzino - è emersa questa opportunità molto ambiziosa per me. Abbiamo parlato con Mauro Milanese che ci ha introdotto a questo progetto, ma io sapevo già da prima cosa significava la Triestina e la storia del club». Ovviamente lo sloveno sa bene quali sono i traguardi che la Triestina vuole tagliare: «L'obiettivo è la promozione in B, credo sia normale per questa città, per la storia del club, per i tifosi e per uno stadio così bello. Ed è una grande sfida anche per me».
Come detto, Struna in carriera ha davvero girato il mondo. Ha giocato nella massima serie polacca con il Cracovia, poi in Grecia con il PAS Giannina, quindi nella serie A scozzese con gli Hearts of Midlothian, poi negli Stati Uniti nella MLS con il New York City FC, quindi nella serie A cipriota con l'Anorthosis Famagosta e nella A rumena con il Voluntari. «Perché ho girato in tante squadre? Diciamo che la carriera del calciatore è così, può portarti ovunque e non sempre si può decidere dove andare».
Ma per Struna è rimasta preziosa soprattutto l'esperienza statunitense, davvero incredibile a sentire quali erano i suoi compagni di squadra: «La cosa che ricordo con maggior piacere sono i mesi a New York: a parte la città fantastica, la conoscenza di un'altra cultura e di un altro modo di vivere, è stata un'esperienza super a livello calcistico. Il mio allenatore era Patrick Vieira, tra i miei compagni di squadra c'erano Andrea Pirlo, David Villa e Maxi Moralez, che prima era nell'Atalanta. Non capita tutti i giorni di giocare assieme e di allenarti quotidianamente con questi campioni, è stata davvero una bella opportunità per crescere. Ma ricordo con piacere anche la Grecia e le presenze con la Slovenia».
E adesso, dopo tante realtà, Struna si confronterà con la serie C italiana: «Non posso ancora confrontare questa categoria con gli altri campionati, ma sono sicuro che la C ha molte buone squadre e tanti grandi giocatori, e che la linea tra C e B sia molto sottile. So che alla Triestina ci sono tanti bravi giocatori e sarà dura farsi spazio, è normale per un club che vuole fare un grande campionato. Ma io sono pronto: finora mi stavo allenando individualmente, ho una buona condizione perché mi piace avere grande cura del mio fisico».

- Uscita incerottata dal Taliercio (come scrive oggi Lorenzo Gatto) l'Allianz cerca di recuperare i suoi uomini acciaccati in vista della sfida di domani sera contro la Dolomiti Energia Trento. Bollettino poco rassicurante, figlio del calendario decisamente anomalo con cui si stanno svolgendo le partite di questa Supercoppa. Quattro match giocati in dieci giorni (saranno sei in sedici dopo la sfida casalinga contro Treviso), un ritmo decisamente elevato considerato il fatto che le squadre sono in preparazione appena da un mese dopo il lunghissimo periodo di sosta forzata. A parte, nell'allenamento di ieri, hanno lavorato Grazulis ed Henry. Grazulis ha subito una ginocchiata alla coscia destra e l'ecografia al quadricipite della gamba offesa ha evidenziato segni di una lieve contusione muscolare. Anche la risonanza magnetica al ginocchio sinistro di Henry ha dato esito confortante non avendo riscontrato alcun segno di lesione. Entrambi sono già al lavoro con staff medico e fisioterapisti per tornare al più presto a disposizione dello staff tecnico. Più tranquilla la situazione di Upson, invece, il cui taglio alla mano non desta preoccupazione. Devonte si è regolarmente allenato con i compagni e sarà della partita. Da verificare, con il passare delle ore, la situazione di Grazulis ed Henry. Sia Andrejs che Myke partiranno assieme ai compagni poi decideranno assieme allo staff medico se rischiare e scendere in campo contro la Dolomiti Energia. Quale Trieste sarà in campo domani sera a Trento (palla a due alle 20.30, arbitri Lo Guzzo, Quarta e Boninsegna) dunque sarà possibile scoprirlo proprio alla vigilia del match. Di certo, considerata anche l'assenza di un Cavaliero che non dovrebbe tornare prima del 27 settembre (esordio casalingo con Cremona), l'Allianz rischia di trovarsi con le rotazioni notevolmente asciugat

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