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Da Repubblica.it

Armstrong confessa dalla Winfrey

"Impossibile vincere 7 Tour senza doping"

NEW YORK - Lance Armstrong alla fine ha ammesso il doping per arrivare primo nei suoi sette Tour de France, "altrimenti all'epoca sarebbe stato impossibile vincere". Ma l'ex campione in disgrazia ha proclamato di aver mai ordinato a nessuno di seguire il suo esempio. "Non ho inventato il doping ma non l'ho fermato", ha detto il texano a Oprah Winfrey.

Tanti peccati di omissione nell'ultima, più difficile tappa in salita per il conquistatore dei Pirenei. Il doping, quando lui gareggiava, era endemico, faceva parte di una cultura. "Ora sto cominciando a capire. Vedo la rabbia della gente. Oggi ho finito di mentire", ha detto l'ex campione in disgrazia nel confessionale della sacerdotessa dei talk show, dietro le quinte gli avvocati in agguato. Scarse emozioni e niente lacrime anche se Armstrong, a cui ieri il Cio ha tolto la medaglia di bronzo della prova su strada di Sidney 2000, si è ripromesso di "passare il resto della sua vita a scusarsi e a cercare di riconquistare la fiducia del pubblico".

Ma poi, al polso il bracciale giallo della sua fondazione antricancro Livestrong, l'ex ciclista ha detto che all'epoca non pensava di "barare" quando usava il suo cocktail preferito: "Epo, ma non molto, trasfusioni di sangue e testosterone". L'intervista, dopo l'autunno caldo che ha visto Armstrong spogliato delle sette vittorie ai Tour de France, aveva una posta altissima: non solo la prospettiva di tornare alle gare per la quale è necessaria l'amnistia dell'Usada, ma per Armstrong il vero rischio è di giocarsi una larga fetta della sua fortuna valutata a oltre cento milioni di dollari in azioni legali di risarcimento. [...]

Mah...

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Da Repubblica.it

Armstrong confessa dalla Winfrey

"Impossibile vincere 7 Tour senza doping"

NEW YORK - Lance Armstrong alla fine ha ammesso il doping per arrivare primo nei suoi sette Tour de France, "altrimenti all'epoca sarebbe stato impossibile vincere". Ma l'ex campione in disgrazia ha proclamato di aver mai ordinato a nessuno di seguire il suo esempio. "Non ho inventato il doping ma non l'ho fermato", ha detto il texano a Oprah Winfrey.

Tanti peccati di omissione nell'ultima, più difficile tappa in salita per il conquistatore dei Pirenei. Il doping, quando lui gareggiava, era endemico, faceva parte di una cultura. "Ora sto cominciando a capire. Vedo la rabbia della gente. Oggi ho finito di mentire", ha detto l'ex campione in disgrazia nel confessionale della sacerdotessa dei talk show, dietro le quinte gli avvocati in agguato. Scarse emozioni e niente lacrime anche se Armstrong, a cui ieri il Cio ha tolto la medaglia di bronzo della prova su strada di Sidney 2000, si è ripromesso di "passare il resto della sua vita a scusarsi e a cercare di riconquistare la fiducia del pubblico".

Ma poi, al polso il bracciale giallo della sua fondazione antricancro Livestrong, l'ex ciclista ha detto che all'epoca non pensava di "barare" quando usava il suo cocktail preferito: "Epo, ma non molto, trasfusioni di sangue e testosterone". L'intervista, dopo l'autunno caldo che ha visto Armstrong spogliato delle sette vittorie ai Tour de France, aveva una posta altissima: non solo la prospettiva di tornare alle gare per la quale è necessaria l'amnistia dell'Usada, ma per Armstrong il vero rischio è di giocarsi una larga fetta della sua fortuna valutata a oltre cento milioni di dollari in azioni legali di risarcimento. [...]

Mah...

confessione deludente..c'era la possibilita' di far scoppiare tutto il sitema politico mondiale del ciclismo(leggi UCI), e non so perche' non l'abbia fatto,visto che e' evidente che l'UCI e' stata la principale responsabile di tutto questo scempio.

spero nell'USADA.non resta altro..

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Da quanto go letto in giro, par che el gabi confessado perchè el vol metterse a far triathlon. La confession lo porterà sì ad una squalifica, ma non a vita come in caso contrario.

Boh, mi no so come sti qua rivi a vardarse in specio la mattina...

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Speremo che el mato parli... ne sentiremo delle belle!

xe stado deludente.molto.speremo che el parli davanti alle autorira' americane.devi sparir la gente che fazendo finta de lottar contro el doping,ga lassado che questo se diffondessi.fazendo zoghi e zoghetti...

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Da quanto go letto in giro, par che el gabi confessado perchè el vol metterse a far triathlon. La confession lo porterà sì ad una squalifica, ma non a vita come in caso contrario.

Boh, mi no so come sti qua rivi a vardarse in specio la mattina...

xe altre robe sotto Cucciola che non delle semplici gare de Thriatlon.xe de mezzo banchieri de un certo livel.perche' Amstrong,dopado o meno che el sia, iera un gran affar per tanti.quei tanti che adesso fa le verginelle..

Guest nikibeach
Posted (edited)

Di Lance Armstrong non so bene cosa pensare. Gli riconosco il merito di aver creato una fondazione che fa del bene a quelle persone che devono lottare contro il cancro e per questo non riesco ad "odiarlo". Non l'ho mai amato soprattutto da quando ha "rubato" la vittoria di Marco Pantani a un tour de france. Sinceramente non so se quella vittoria avrebbe cambiato la vita del pirata e gli avrebbe impedito di morire in quel modo ingiusto, eppure il dubbio mi resta e difficilmente riuscirò ad allontanarlo. Marco era il mio idolo, campione vero, non come il texano che da sempre mi ha dato l'impressione di essere frutto della chimica e non della forza mentale che serve nel ciclismo. La stessa forza che ha distrutto Pantani. Al pirata molti imputano la colpa di essere dopato, lui che non è mai stato trovato positivo, lui che ha dato tanto all'Italia e al ciclismo. Non riesco a dimenticare gli editoriali epici di Cannavó, il primo a scaricarlo e per questo una delle più grandi delusioni sotto il profilo professionale. Di Armstrong gli riconosco il merito di quanto di buono ha fatto per il cancro, ma nel ciclismo mi stavi antipatico prima, lo sei ancora di più oggi. L'unica soddisfazione è di non averti mai creduto, caro Lance.

Edited by nikibeach
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Di Lance Armstrong non so bene cosa pensare. Gli riconosco il merito di aver creato una fondazione che fa del bene a quelle persone che devono lottare contro il cancro e per questo non riesco ad "odiarlo". Non l'ho mai amato soprattutto da quando ha "rubato" la vittoria di Marco Pantani a un tour de france. Sinceramente non so se quella vittoria avrebbe cambiato la vita del pirata e gli avrebbe impedito di morire in quel modo ingiusto, eppure il dubbio mi resta e difficilmente riuscirò ad allontanarlo. Marco era il mio idolo, campione vero, non come il texano che da sempre mi ha dato l'impressione di essere frutto della chimica e non della forza mentale che serve nel ciclismo. La stessa forza che ha distrutto Pantani. Al pirata molti imputano la colpa di essere dopato, lui che non è mai stato trovato positivo, lui che ha dato tanto all'Italia e al ciclismo. Non riesco a dimenticare gli editoriali epici di Cannavó, il primo a scaricarlo e per questo una delle più grandi delusioni sotto il profilo professionale. Di Armstrong gli riconosco il merito di quanto di buono ha fatto per il cancro, ma nel ciclismo mi stavi antipatico prima, lo sei ancora di più oggi. L'unica soddisfazione è di non averti mai creduto, caro Lance.

Quoto tutto... Specialmente quanto è stato fatto a Pantani. Ricordo come fosse ora il tour del 2000, l'ultima vittoria in carriera del Pirata. Il giorno prima Liestrong lo lasciò vincere salvo fare il "figo" dopo il traguardo dichiarando di averlo lasciato vincere. Beh, il giorno dopo il grande americano non riuscì a tenere la ruota del Pirata nonostante tutte le cose l'americano già prendesse. Pensate quanta forza aveva questo ragazzo (Marco) bloccata solo dal dolore di essere stato chiamato "traditore" e di sentirsi ferito e tradito da un mondo che amava così tanto.

Ora, caro Liestrong, spero che uscita TUTTA la verità (non queste quattro cose che penso siano la punta dell'Iceberg) avrai il buon gusto di sparire dalla circolazione e vivere la tua vita con la tua famiglia, senza più toccare il mondo del ciclismo che è bellissimo, ma già così ha tanti problemi. E già che ci sei, uscendo, chiedi scusa a Simeoni, và!

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