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LA RASSEGNA STAMPA SANDRINA DI VENERDI' 4 MAGGIO 2018

Da Il Piccolo di Trieste

Alma stasera a Treviglio
Prandin suona la carica
Inizio alle 21. «Dovremo ripetere l'intensità delle partite interne»

di Lorenzo Gatto

«Cosa ci hanno lasciato le due vittorie casalinghe contro la Remer? La consapevozza che, mantenendo quel tipo di intensità, Treviglio farà fatica a starci dietro». Roberto Prandin sintetizza così lo stato d'animo dello spogliatoio biancorosso. L'Alma stasera alle 21 a Treviglio si gioca il primo match ball per la qualificazione ai quarti di finale play-off.Bobo capitano, emblema di una squadra che lotta e di una tifoseria che sogna la serie A. È diventato un simbolo, interpreta il suo ruolo alla perfezione con la capacità di non tradire mai e di dare la scossa alla squadra ogni qualvolta c'è bisogno di lui.

GARA TRE: «Il nostro obiettivo - spiega Prandin - è riuscire a replicare la partita che abbiamo giocato in gara2 e, almeno a tratti, in gara1. Riuscirci vorrebbe dire chiudere la serie e portare a casa la qualificazione. Non ci nascondiamo, però, le difficoltà di un match che sarà certamente differente rispetto a quelli finora giocati. Ci fossero dubbi, basta ricordare quello che successe nella passata stagione quando Treviglio ci costrinse a tornare a Trieste e giocarci tutto nello spareggio».

ENERGIA: «Speravo, francamente, di poter giocare gara3 in campo neutro ma da sportivo devo dire che è giusto così. Il palaFacchetti di Treviglio è un campo difficile, senza punti di riferimento per noi che stiamo in campo con un tifo che si fa sentire e da la carica alla formazione di Vertemati. Che dalla spinta del suo pubblico trova l'energia per trasformarsi ed esaltare una pallacanestro che non è molto differente da quella che giochiamo noi».

TATTICA: Cambierà qualcosa nell'approccio della Remer al match di questa sera? Domanda che sorge spontanea perchè l'impressione è che giocando a segnare un canestro in più della sua avversaria, Treviglio potrebbe fare tremendamente fatica a portare a casa il risultato. «Non è una considerazione sbagliata - sottolinea Prandin - ma va detto che loro giocano così. Tengono alto il ritmo, puntano molto sulla produzione offensiva e diventano ovviamente pericolosi se, trascinati dall'entusiasmo, si accendono. Dovremo stare attenti in questo senso mettendo la museruola a Frazier, Voskuil o chi Vertemati deciderà di mettere in campo».

PLAY-OFF: Nel frattempo si è chiuso mercoledì sera il primo ciclo di gare degli ottavi di finale play-off. Montegranaro torna da Biella con un prezioso uno a uno, Verona ha la qualificazione in tasca dopo il 2-0 conquistato espugnando il parquet di Legnano, per il resto dominio del fattore campo con Bologna, Treviso, Udine, Casale Monferrato e Scafati in grado di imitare l'Alma e affrontare l'inversione di campo sul 2-0. «Montegranaro non è una sorpresa - conclude Bobo - è una squadra che ha dimostrato di saper vincere in trasferta. Molto bene Verona, per il resto ho visto partite equilibrate se è vero che Treviso ha rischiato tanto contro Trapani in gara1, Agrigento ha giocato una buona partita a Bologna in gara2 e Ferrara è sotto a Scafati ma in entrambe le partite giocate ha messo in difficoltà i padroni di casa. Sarà un turno di play-off combattuto in cui ogni match diventerà una battaglia».

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Emozioniamoci all'Arena davanti al maxischermo
Diretta gratuita per duemila posti. Biancorossi al completo, tra i rivali scontato rientro di Voskuil

di Roberto Degrassi

Mai stata tanto affollata di tifo biancorosso una trasferta dell'Alma. Mentre la squadra di Dalmasson sarà al PalaFacchetti per giocarsi gara3, i tifosi potranno infatti seguire la diretta dal maxischermo dell'Allianz Wall all'Alma Arena. A partire dalle 20.30 ingresso gratuito al primo anello fino al limite della capienza di 2114 posti, con accesso solamente dall'ingresso principale di via Flavia. Insomma, siamo appena agli "ottavi" di finale ma è già mobilitazione.

A Treviglio l'Alma si presenta con tutti arruolati e coach Dalmasson si è riservato per stamani il non invidiabile compito di scegliere i due senior che dovranno rimanere fuori. Impossibile azzardare previsioni: nell'ultima partita è toccato a Fernandez ma il "Lobito", dopo aver saltato le ultime 5 gare della stagione regolare, ha bisogno di riprendere confidenza con il ritmo partita. La volta prima era toccato a Lollo Baldasso stare a guardare - sempre insieme a Coronica - ma si tratta del miglior triplista a disposizione. Oltre a Coronica, nelle settimane precedenti il turnover aveva colpito Janelidze e Loschi, ma alla ruvidità e ai centimetri di Giga è dura rinunciare mentre Federico si sta rivelando animale da play-off. Ma dopo aver dovuto fare i conti per 28 incontri su 30 con assenze per infortunio, ben venga l'imbarazzo della scelta.

Secondo logica, sembra più scontata invece la scelta del coach avversario Vertemati riguardo i due Usa da mettere sul parquet tra i tre a disposizione. L'impiego di un lungo, Easley, non ha prodotto grandi risultati, e Trieste ha vinto comunque largo a rimbalzo. Stasera aspettiamoci quindi di rivedere Voskuil, protagonista di gara1 e non proprio per meriti balistici. Più minuti quindi a Mezzanotte, Rossi e Borra sotto, per avere più incisività tra gli esterni.Nelle dichiarazioni del prepartita Lele Rossi, capitano della Remer, chiama a raccolta il pubblico. L'Alma conosce bene il PalaFacchetti per averci giocato due volte negli scorsi play-off ed è consapevole delle trappole che potrà trovarci. Sarà fondamentale evitare una partenza lanciata da parte dei lombardi, che gaserebbe l'ambiente e spingerebbe Trieste a forzare le conclusioni, specie da 3. In gara2 l'Alma ha vinto perchè ha azzeccato tutte le mosse, con lucidità, e un finale in volata vedrebbe favoriti i biancorossi, con la pressione tutta sulle spalle dei padroni di casa. Pazienza e personalità, insomma, saranno armi indispensabili. Arbitrano Cappello di Porto Empedocle, classe 1971, 213 presenze, Boscolo di Chioggia, '150 presenze e Maffei di Preganziol, 115 presenze.

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Triestina, il ritorno di Titti&Totò
«Tiferemo al Rocco, poi la festa»
Nell'ambito delle celebrazioni del Centenario, lunedì un evento tutto dedicato a De Falco e al "gemello"
Ascagni: «Manco da questo stadio da tanto tempo. Mi sono riavvicinato all'Unione grazie a Milanese»

di Antonello Rodio

Tutto pronto per il quinto evento previsto nell'ambito delle celebrazioni per il Centenario della Triestina. Lunedì 7 maggio, nella sede del Triestina Club Totò De Falco, ovvero il Bar Destino di via Fabio Severo 49/a, ci sarà una festa tutta nel nome di chi ha scritto una pagina importante di questi cento anni di storia, ovvero quelli che per tutti i tifosi alabardati sono i gemelli del gol, Totò e Titti, De Falco e Ascagni.

Nell'evento organizzato dal Comitato Unione e dallo stesso Club, a partire dalle ore 18 i due bomber saranno ospiti di una serata che prevede una ricca mostra fotografica dedicata a loro, l'esposizione di maglie dell'epoca, un ricco buffet offerto ai presenti e la consueta lotteria con ricchi premi. De Falco e Ascagni saranno qui già domenica, allo stadio Rocco, per tifare Unione nel match contro la Sambenedettese che sarà decisivo in ottica play-off. E se il giorno dopo De Falco giocherà "in casa" nel suo club, l'ospite d'onore sarà Titti Ascagni, che come sempre ritorna a Trieste con grande piacere: «Io non sarei mai andato via da questa città - afferma - figuriamoci se non mi fa piacere ogni volta che posso tornarci. Però al Rocco per vedere una partita della Triestina manco da tanto tempo. L'anno scorso l'ho vista vicino a Verona, quest'anno a Santarcangelo, ma al Rocco come detto manco da parecchio, credo dai tempi di Tonellotto. Tempi bui quelli, per fortuna ora c'è una realtà tutta nuova grazie alla quale mi sono riavvicinato all'Unione, ovvero quel grande personaggio che è Mauro Milanese: serve gente così, che ha uno spirito diverso e ama davvero la squadra, solo così si riesce anche a fare un buon lavoro. Sbaglia invece chi nel calcio cerca esclusivamente un'occasione di guadagno».

Anche Ascagni, però, è rimasto un po' deluso dal finale di stagione della Triestina: «Non posso sapere di preciso cosa sia successo. Non aver avuto più Sannino è stata una bella botta, ma forse anche lui dopo le esperienze in Inghilterra si era un po' adagiato e rilassato, magari poteva mettersi più al servizio della società. Comunque la squadra l'ho vista a Santarcangelo e non dico che i ragazzi fossero rilassati, hanno fatto anche buone cose, ma mancava qualcosa sul piano mentale e del carattere. E soprattutto davanti mi sono sembrati poco pungenti». Detto da uno che di attacchi se ne intende, il giudizio vale.Altri tempi, ovviamente, quelli in cui lui e De Falco facevano impazzire i tifosi alabardati: «Ma con Totò c'era un'alchimia incredibile da subito: io gli davo la palla e lui era nel punto giusto al momento giusto. Una cosa meravigliosa, chissà, fossimo rimasti più a lungo assieme anche in serie B... Comunque è bello essere ricordati, del resto quello fu l'ultimo campionato davvero vinto dalla Triestina. E sarà piacevole essere alla festa nel club di De Falco. Un club intitolato a me? Ma no, a Trieste Totò è stato tanti anni e ha fatto di tutto, il giocatore, il presidente, l'allenatore, il diesse, è giusto così. Aveva detto che gli mancava di fare il sindaco: ecco, allora in quel caso io potrei fare l'assessore allo sport».

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Petrella, no al ricorso: resta la squalifica

Nulla da fare per Petrella. La Corte Sportiva d'Appello ha respinto il ricorso presentato dalla Triestina in merito alla squalifica di due giornate comminata all'attaccante alabardato in seguito al match col Fano del 22 aprile. Dopo aver scontato il primo turno di stop nell'ultimo weekend contro la Feralpi Salò, Petrella dovrà dunque rimanere fermo anche domenica con la Sambenedettese. Una squalifica che si aggiunge a quella già nota di Lambrughi.Intanto, mentre già affiorano a campionato nemmeno terminato i primi rumors di mercato (alla Triestina piacerebbero i difensori centrali Zach Muscat dell'Arezzo ed Emiliano Pedrazzini della Lupa Roma), gli alabardati continuano la preparazione in vista della sfida con la Sambenedettese di domenica al Rocco (inizio ore 17.30).

Ieri, nell'allenamento che si è svolto proprio sull'erba del Rocco, era assente Coletti con regolare permesso per motivi personali. Sempre lavoro a parte per Bariti e Grillo, tutti ok gli altri. Per sopperire all'assenza di Lambrughi in difesa, la soluzione è già certa: Princivalli si affiderà alla coppia Aquaro-Codromaz, mentre sulla sinistra rientrerà dalla squalifica Pizzul. Molto più incerta la situazione a destra, dove potrebbero salire le quotazioni di Bajic in alternativa a Libutti e Troiani.Per quanto riguarda l'assenza in attacco di Petrella, la soluzione potrebbe essere la stessa di Salò, con Bracaletti esterno nel 4-3-3, ma si sta studiando la possibilità di utilizzare l'ex Feralpi in posizione di trequartista dietro le punte, passando al 4-3-1-2. Per quanto riguarda gli attaccanti, accanto a Mensah, stavolta potrebbe toccare nuovamente ad Arma ma il ballottaggio con Pozzebon permane. A centrocampo ancora Coletti, Porcari e Acquadro, anche se ieri è stato provato Finazzi considerata l'assenza di Coletti. Comunque c'è ancora l'allenamento odierno e poi la rifinitura di domattina al Rocco prima delle ultime decisioni. (a.r.)

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