SandroWeb Posted December 3, 2019 Report Posted December 3, 2019 MARTEDI' 3 DICEMBRE 2019 - La continuità che non arriva, uomini persi per la partita di domani a Imola, la conferma, se mai ce ne fosse ancora bisogno, che le decisioni arbitrali sono quasi sempre nefaste alla causa dell'Unione. Sul momento alabardato ne parla Ciro Esposito oggi sul Piccolo, con un bilancio dunque non lascia molto spazio a elementi positivi che invece Gautieri dovrà trovare per motivare i quoi ragazzi in vista delle prossime partite.Eppure il match contro il Carpi ha lasciato qualche eredità sulla quale ricostruire stimoli per la squadra.L'arbitraggio sbilanciato, per un rigore dato contro e uno non dato alla Triestina, ma soprattutto per le ammonizioni ( e relative espulsioni) a grappolo (nella ripresa in pratica a ogni fallo alabardato) comminate dal signor Gualtieri, potrebbe avere come effetto una reazione d'orgoglio della squadra. Anzi un effetto compattamento, di un ambiente che in questa stagione era apparso sfilacciato, c'è stato già al termine del match del Cabassi. Il silenzio stampa rotto dalle dichiarazioni senza peli sulla lingua di Milanese sui torti subiti ha ribadito con forza la vicinanza della società alla squadra che è stata "protetta" ma soprattutto elogiata per la prova di carattere dimostrata contro una delle formazioni più strutturate e in forma del girone. E poi sullo stesso piano va annotato come la trentina di tifosi al seguito abbia tributato a fine gara gli onori a Lambrughi e compagni. E visto che solo sette giorni prima buona parte della Furlan aveva fischiato la Triestina uscita vincente dalla sfida con il Sudtirol questo segnale non va sottovalutato. C'è poi la prestazione in campo. Il Carpi per onestà ha creato qualche occasione in più della Triestina che ha avuto un Offredi in più. Ma la formazione di Gautieri ha interpretato il match con grande concentrazione e abnegazione, il che ha comportato qualche fallo in più ma non certo tale da cuasare lo stillicidio deciso dall'arbitro astigiano. IL tecnico sembra aver deciso senza indugio di continuare con il modulo con tre a centrocampo e un trequartista. E bisogna dire che non solo questo assetto ha limitato parecchio le sortite offensive dei padroni di casa ma ha anche fatto vedere come sia capace di creare delle situazioni favorevoli anche in attacco. Certo è evidente che alcuni giocatori sono sacrificati (soprattutto gli esterni e in particolare Gatto perché Mensah può anche agire da seconda punta) ma altri vengono valorizzati per le caratteristiche che più li si addicono. Beccaro e Maracchi da interni, Giorico da uomo d'ordine e in fondo anche Granoche può agire un po' più vicino alla porta specie se a duettare con El Diablo c'è lo sgobbone Gomez. Insomma al netto delle assenze o di adeguamenti improvvisi per adattarsi all'avversario quella del 4-3-1-2 sembra essere la strada imboccata da Gautieri nonostante abbia ottenuto le sue 4 vittorie con il 4-4-2. Al di là degli schemi però con Sudtirol, Vicenza in Coppa e anche Carpi il tecnico è riuscito a tenere viva e sempre desta l'attenzione dei suoi. Proprio quell'atteggiamento che spesso in questa difficile stagione ha irritato tecnici, società e pubblico. Tre partite non sono molte ma sono già un test che ha una sua valenza. Ora sarà necessario tenere viva la concentrazione rafforzata dalla rabbia per quanto è successo a Carpi (e in parte a Vicenza). A cominciare da domani nel delicato recupero in casa dell'Imolese - Cosa cambiare nel roster biancorosso? Difficile a dirsi, dopo quanto visto domenica: Kodi Justice Mvp della giornata dell'intera serie A1 con i suoi 24 punti, 6 rimbalzi e altrettanti assist, ricaccia nell'armadio la valigia e costringe l'Allianz Trieste a riconsiderare le strategie di mercato.La vittoria sulla De'Longhi Treviso insomma lascia anche questa eredità. Con l'arrivo dello sponsor la squadra di Dalmasson è pronta a sottoporsi a un restyling di mercato per potenziarsi e blindare prima possibile la salvezza ma quando e dove intervenire?Justice si è allungato la vita, Jon Elmore opaco per 20 minuti ha piazzato due bombe fondamentali nel finale e Dequan Jones - quasi irritante per inconsistenza per oltre metà partita - è stato il migliore nell'ultimo quarto. Si continua a cercare un play di spessore (non si spende solo l'ipotesi Mike Green) ma l'annunciata ripresa dergli allenamenti da parte di Juan Fernandez permetterà almeno di chiudere il periodo di emergenza.Ma la lista dei giocatori sotto esame è più lunga: Cooke, benchè più limitato tecnicamente, si sta dimostrando più redditizio di un Akil Mitchell raramente protagonista mentre i quattro minuti concessi domenica scorsa a Strautins fanno capire che in questo momento nelle rotazioni di Dalmasson il giovanotto lettone ha perso posizioni.Intanto Justice nel dopogara contro Treviso si è giustamente gustato la passerella. A differenza di Elmore la settimana precedente («Credo di essere una delle migliori guardie del campionato» aveva assicurato con aria convinta l'ex Marshall), l'esterno Usa ha scelto dichiarazioni declinate con modestia. «Questa vittoria è il frutto del lavoro che abbiamo svolto nel corso della settimana. Sono contento della mia partita ma sono contento anche di vedere Jon segnare due triple e i miei compagni realizzare i tiri liberi nei minuti decisivi. Se mi sento sotto esame? Sì e no - ha proseguito Justice lisciandosi la barbetta - Le voci di mercato fanno parte della vita di un giocatore professionista. A noi non resta che continuare a lavorare come stiamo facendo, dopo le quattro sconfitte consecutive ci siamo confrontati. Ci stiamo conoscendo e stiamo crescendo come gruppo». Justice in sostanza chiede fiducia e pazienza per sè ma anche per gli altri biancorossi che finora non hanno incantato.In attesa di segnali contrari, si va avanti così verso i due impegni esterni consecutivi. Si comincia domenica sera con inizio alle 21 a Roma contro una Virtus travolta a Masnago. Dopo i biancorossi saranno sul campo di Reggio Emilia.Alla fine del girone di andata mancano sei giornate con due appuntamenti cruciali: l'incontro con Cantù all'Allianz Dome il 22 dicembre e la trasferta a Pesaro del 5 gennaio. Due scontri diretti che non si possono fallire.Ma per avere la certezza di andare al giro di boa lasciandosi almeno due formazioni alle spalle servirebbero minimo sei punti.Intendiamoci, sono calcoli fatta alla buona, ma la sostanza è quella - Piove sul bagnato in casa Alabarda dopo la sconfitta rimediata a Bolzano. Si aspettava l'esito della risonanza per capire l'entita del problema all'inguine che, sabato scorso, ha fermato Fidel.Purtroppo il terzino sloveno è stato colpito da un'influenza che lo costringerà a restare a riposo nei prossimi giorni.Non solamente Fidel ma anche Popovic e Jan Radojkovic lamentano gli stessi sintomi. Una sorta di epidemia che ha costretto il tecnico Carpanese a rinviare l'allenamento che era stato previsto per ieri.Si riprenderà questa sera, naturalmente a ranghi ridotti, pronti a preparare l'ultimo match del girone d'andata in programma sabato prossimo a Chiarbola contro il Pressano.Si tratta di una sfida che rappresenta anche l'ultimo impegno del 2019. Poi spazio all'attesa pausa della massima serie prima del ritorno in campo, fissato per il 18 gennaio 2020 ancora al Palasport di Chiarbola, contro il Gaeta nel primo di una serie di scontri diretti che decideranno il futuro dell'Alabarda.Ultimo sforzo, dunque, al cospetto di un'avversaria che galleggia a ridosso della zona play-off e che sta disputando un campionato decisamente al di sotto della aspettative.Nell'ultimo turno la formazione trentina non ha certamente fatto un favore alla Pallamano Trieste rimediando una inattesa sconfitta casalinga contro Appiano.La Sparer sale a sei punti lasciando di conseguenza la formazione allenata da Carpanese al penultimo posto della classifica con cinque punti all'attivo.L'obiettivo per la formazione del presidente Lo Duca è risalire cercando di fare punti nel confronto in calendario sabato per poi sfruttare i quaranta giorni di pausa per recuperare la miglior condizione e riportare in campo Fidel ma soprattutto il capitano biancorosso Marco Visintin che ha completato il percorso di recupero e con l'anno nuovo sarà pronto a gettarsi nuovamente nella mischia per trascinare la sua squadra alla salvezza Quote
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