I suntini sandrini di martedì 6 ottobre 2020

[SandroWeb]

MARTEDÌ 6 OTTOBRE 2020

- Myke Henry si sottoporrà oggi a risonanza magnetica per valutare l'entità dell'infortunio subito venerdì scorso alla vigilia del match contro il Banco di Sardegna Sassari: lo scrive Lorenzo Gatto su "Il Piccolo". Sotto esame il trauma contusivo all'alluce sinistro riportato nel contatto di gioco con capitan Coronica. Ieri Mario Ghiacci ha inviato al professor Rocchi gli esami già effettuati dal giocatore per capire la strategia da seguire per riportare Henry in campo nel più breve tempo possibile. Consigliato un supplemento di indagine e così la risonanza magnetica in programma stamattina servirà a chiarire la situazione e stilare una diagnosi definitiva. Impossibile, al momento, esprimere valutazioni: se ne saprà di più domani dopo il nuovo consulto con Rocchi. La speranza, naturalmente, è di poterlo avere in campo contro Milano per potersi giocare fino in fondo le chance contro la corazzata di Ettore Messina. Rovescio della medaglia, considerando un pronostico che appare razionalmente chiuso, la volontà di non rischiare nulla e preservare il giocatore in vista del difficile trittico di gare che dopo il match contro l'Armani vedrà la formazione di Dalmasson a Brescia contro la Germani, in casa con l'HappyCasa Brindisi e poi a Desio al cospetto la San Bernardo Cantù di Pancotto.Intanto Daniele Cavaliero che continua il lento recupero dopo l'operazione al piede che lo ha costretto a fermarsi. Sembrava tutto risolto alla vigilia della sfida di supercoppa a Trento, un nuovo stop causato da una infezione alla ferita lo ha costretto ad allungare i tempi di recupero. Ci vuole pazienza, la certezza è che Daniele sta dando il massimo per rientrare prima possibile.

- Tutti aspettavano una prova di carattere e la Triestina a Cesena ha risposto presente. Anzi più che una reazione alle critiche, indubbiamente premature, ricevute la scorsa settimana la squadra ha dimostrato di essere impermeabile a quanto accade all'esterno. Gautieri insomma è stato fermo sulle sue posizioni e ha saputo ancorare il suo gruppo alle certezze della prima parte del campionato facendo tesoro degli errori commessi. Al Manuzzi gli episodi sono stati al fianco degli alabardati ma l'Unione ha messo in campo tanto equilibrio ritrovando con una certa continuità quelle geometrie che nel costituiscono la spina dorale fin da febbraio.L'approccio iniziale quasi intimidatorio, specie quando si gioca contro avversari giovani e volitivi, ha dato i risultati sperati. Perché la Triestina costruita su giocatori di qualità ed esperienza nella categoria deve sfruttare al massimo queste caratteristiche. Certo che occupare spazi e traiettorie a centrocampo mandando in confusione gli avversari riesce quando diventa più efficacie e possibile quando si schierano tre uomini dinamici come Rizzo, Maracchi e Giorico. Su quest'ultimo è ricaduta la scelta più azzeccata ma forse anche più sofferta del tecnico che ha deciso di lasciare in panchina un giocatore di classe come Ciccio Lodi. L'ex Catania è stato peraltro molto utile nella mezz'ora finale quando c'era de gestire il pallone. E lui sa farlo come pochi in questa serie C. Tra le altre note positive dal Manuzzi c'è la duttilità di Tartaglia (che già si conosceva), la capacità di incidere di Petrella anche a sinistra e la conferma di un Gomez in continua crescita. Un discorso a parte lo merita il giovane Natalucci, arrivato in punta di piedi, ma che si è fatto valere anche se ora ne va a maturare a Novara anche se poteva essere molto utile. Il mercato che si è chiuso ieri sera ha portato i cambi che Gautieri (con l'incognita del centrale) chiedeva anche se per qualche mese l'Unione dovrà fare a meno di capitan Lambrughi per l'infortunio al piede. Milanese non ha portato crac ma pedine di sostanza che non alterano l'equilibrio di un gruppo solido. Ora, dopo il successo di Cesena, tutti possono lavorare in tranquillità. E anche se dovesse capitare qualche altro incidente di percorso non ci saranno psicodrammi