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I suntini sandrini di domenica 27 dicembre 2020


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DOMENICA 27 DICEMBRE 2020

- Servirà un crescendo rossiniano. Lo scrive Roberto Degrassi su "Il Piccolo" odierno: dimenticato il Taliercio, l'Allianz oggi a Pesaro ha l'obbligo di provarci. Si gioca a un orario insolito, alle 16, ma che non dispiace alla truppa biancorossa che, appena spente le luci sul parquet della Vitifrigo Arena, dovrà già cominciare a pensare al recupero di mercoledì contro Treviso.Due incontri dal significato particolare, quello odierno e il prossimo. Se è vero che la squadra di Eugenio Dalmasson in queste settimane sta sostenendo un calendario stressante ed è ancora lontana dalla miglior condizione psicofisica, è anche vero che questo non potrà essere un alibi per eventuali prove incolori. La Carpegna Prosciutti infatti si presenta con due lacune abbastanza evidenti nel roster mentre Treviso, rivale di mercoledì, deve fare i conti con due positività.I buchi nell'organico marchigiano sono la pesante assenza di Massenat nel settore esterni e di un valido back-up di Cain tra i lunghi. Problemi ai quali la società di Ario Costa sta peraltro cercando di porre rimedio sul mercato ma l'oggetto del desiderio per il reparto guardie - Tommy Baldasso - si è già involato direzione Fortitudo Bologna. L'Allianz dispone di elementi in grado di poter sfruttare questi presunti punti deboli pesaresi ma prima c'è da augurarsi che abbia rivisto fino allo sfinimento il video dell'ultima partita dei boys di Repesa, quando hanno fermato la lanciatissima Brindisi a domicilio. Personalità, intensità, profondità. Trieste non può che partire da qui.Come è già successo nelle ultime partite, l'Allianz si riserva di decidere in extremis quale straniero far accomodare a bordo campo. Tre volte su quattro è toccato a Upson e, a parità di condizioni fisiche con gli altri colleghi di reparto, gli toccherebbe anche stavolta. Contro Cain Delia serve eccome mentre per Udanoh non resta che affidarsi alla speranza dell'alternanza. Di solito dopo una brutta prova gioca una gara di maggior sostanza. E al Taliercio di certo non ha giocato bene...L'analisi della vigilia in casa biancorossa è stata affidata a Franco Ciani. Oggi sarà l'unico assistente di Dalmasson in panchina in quanto Marco Legovich è rimasto precauzionalmente a Trieste essendo entrato in contatto con un soggetto positivo al Covid. Legovich, che attualmente risulta negativo al virus, rispetterà il periodo di isolamento previsto dai protocolli per poi sottoporsi ad un tampone di controllo. Ciani sottolinea la complessità del momento: «Il rendimento non è ancora lineare all'interno di una singola sfida, figuriamoci in tre partite diverse, con un grande dispendio di energie. Vediamo però un rendimento che cresce e dobbiamo continuare su questa strada sperando che singoli episodi non pregiudichino il processo di recupero». Su Pesaro Ciani rimarca che «è una squadra tosta, affiatata e con grande esperienza e proprio a Brindisi ha dimostrato di saper reagire alle difficoltà». 

- Uno-due a Bolzano e palla al centro. Il gesto spettacolare e istintivo di Mensah con sfera all'incrocio e la capacità di gestione del vantaggio nel finale gettano le basi sulle quali rimettere al centro un obiettivo iniziale che sembrava sfumato: si riapre la possibilità di giocare per il vertice della classifica. Alle 13.30 di mercoledì l'Unione, sotto contro la capolista Südtirol, si ritrovava a 11 punti di distacco dalla vetta. Alle 14.20 il gap era di 5 dai bolzanini ed è rimasto tale anche dalle altre due leader per effetto del successo del Modena all'Euganeo. La fantasia e le speranze dei tifosi si riaccendono com'è giusto che sia. Eppure, senza voler togliere i meriti della doppia vittoria consecutiva a Pillon e ai suoi ragazzi, servirà aspettare ancora alcune gare per capire se l'Unione sia da vertice o meno. Intanto perché l'effetto novità in panchina necessita di essere consolidato da prestazioni e risultati. E poi perché le prossime gare dovranno testare una raggiunta maturità del complesso alabardato. In questo frangente è quindi saggio non sbilanciarsi ma analizzare un paio di elementi che costituiscono la base di una crescita collettiva della Triestina. Sul piano caratteriale in un gruppo che, tolta la parentesi di Legnago, non era mai andato alla deriva, nelle ultime partite si è innestato un equilibrio e una capacità di reazione notevoli. Solo con il Ravenna, squadra di tutt'altro rango rispetto al Südtirol, l'Unione era stata capace di rimontare e superare l'avversario. Anzi spesso in passato gli alabardati non erano stati in grado di recuperare nè di mantenere il vantaggio. L'equilibrio nella condotta delle ultime partite (senza dimenticare gli episodi) è un elemento chiave nel determinare il rendimento della squadra. La soluzione tattica con un trequartista (Boultam) che lavora sulle due fasi e una linea di centrocampo dinamica e robusta con l'esclusione di Lodi (peraltro infortunato) ha messo in non poche difficoltà gli avversari. È un modo semplice e concreto di interpretare il calcio e di sfruttare al meglio gi eventuali errori del competitor. Non solo ma questa disposizione in campo, ovviamente quando i giocatori la applicano con dedizione com'è successo, ha dato alla difesa una notevole protezione contro attacchi ben rodati e prolifici. Non è un caso il rendimento molto alto di Lambrughi, che in molti davano in desolante declino, e che invece è stato tra i più brillanti ed efficaci grazie alla sua capacità di lettura delle situazioni. Per contro non si è vista una squadra martellante in attacco anche perché i due terzini si sganciano davvero poco anche quando hanno gli spazi per provare ad affondare.L'ultimo elemento non trascurabile è il rientro degli infortunati. Pillon finora ha gestito con perizia quello che ha avuto a disposizione. Tra qualche settimana dovrebbero esserci di nuovo Gomez e Litteri (in concorrenza con Mensah e un Granoche rinato) e poi anche Procaccio (che dovrà vedersela con Boultam) e infine Paulinho. Il tecnico insomma, al di là di quel che può succedere sul mercato, avrà una rosa molto più completa e tante alternative da valorizzare. Ecco perché il mese di gennaio sarà decisivo per le ambizioni dell'Unione. E il fatto di aver ridotto il gap dalle prime in classifica è tutt'altro che indifferente.

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