SandroWeb Posted May 20, 2021 Report Share Posted May 20, 2021 GIOVEDÌ 20 MAGGIO 2021 - L'amarezza per l'uscita dai play-off è quasi metabolizzata. Quella per gli attacchi frontali è rimasta. Lui è il rappresentante di una famiglia che è proprietaria e gestisce la Triestina e sente il dovere di tutelarla. Lo scrive Ciro Esposito su "Il Piccolo": Mauro Milanese dopo 48 ore di silenzio ha ripreso il suo posto ma con alcuni dubbi riguardo alle prime mosse da fare. «Le critiche dei tifosi ci stanno. Sono anche utili. Anzi mi sento anche di chiedere scusa ai tifosi, quelli veri, per alcune prestazioni della squadra in questa stagione. Ma c'è chi sui social coglie qualunque occasione per attaccare. A Mario che è in Australia arriva questo scetticismo e non è un bene per la Triestina».Biasin potrebbe anche disimpegnarsi?«Il clima che si è creato negli ultimi tempi non aiuta. Io ho la corazza dura e posso anche farmi scivolare addosso certi attacchi. E sottolineo non mi riferisco alle posizioni espresse dalla gran parte della tifoseria che soffre come soffro io per le sconfitte. Ma Biasin investe milioni senza poter venire a Trieste a causa del Covid, senza vedere una partita. Insomma ha una percezione a distanza di un clima ostile».Va bene, ma dopo la sconfitta hai sentito Biasin?«Ci siamo solo scritti e gli ho detto che volevo prendermi un po' di giorni per riflettere. Ci parleremo presto ma vorrei che fosse chiaro che un suo ulteriore impegno non è scontato».Come dire se manca l'entusiasmo e la voglia di migliorare la Triestina casca il palco.«Biasin ha sempre detto, e lo hanno sentito tutti nelle sue visite a Trieste, di voler portare in alto la Triestina perché ci sono io che gli ho proposto questo azzardo. In questi anni e anche di recente ho ricevuto delle offerte per fare il ds. E potrei avere un ruolo anche in Australia. Insomma l'Unione è nel mio cuore e voglio continuare a inseguire obiettivi ambiziosi ma se si continua a esagerare...»Però gli obiettivi almeno quest'anno non sono stati raggiunti.«Vero, è stata un'annata particolare con tante difficoltà. La rosa era di alto livello: lo avevano detto i giornali specializzati non io. Ci sono stati giocatori che hanno reso meno delle aspettative e così è stato anche per la conduzione tecnica. Gli errori ci sono stati ma ho sempre lavorato per migliorare la squadra. Però se guardo a questi cinque anni non posso dimenticare la B sfiorata, anzi quella che ci è stata praticamente scippata, e il play-off del post lockdown nel quale meritavamo di andare avanti a Potenza subendo altri tori. Se ci fosse stata la Var saremmo in serie B. Abbiamo costruito da zero il settore giovanile, la femminile e tanto altro, compreso il progetto del Ferrini. Insomma i tanti milioni investiti da Biasin hanno portato dei risultati. Certo è mancata la B che noi volevamo come tutti i tifosi».Ora c'è tempo per programmare ma i tempi non sono ancora maturi perché tutto discende ovviamente dall'impegno di Biasin.«È evidente: farò assieme a Mario le valutazioni del caso. Solo dopo questo passaggio ci saranno gli altri».Però la conduzione tecnica di Pillon, specie nell'ultima gara, ha suscitato perplessità. Il mister ha ancora un anno di contratto, la Triestina continuerà con il tecnico trevigiano?«Abbiamo già avuto un colloquio molto franco e penso chiarificatore su questi aspetti. Ma ripeto il programma per il futuro passa per la disponibilità di Biasin e lui ha bisogno di sentire entusiasmo o almeno non ostilità attorno alla Triestina. Altrimenti che senso ha per lui tutta questa avventura?» - i programmi e scelte per la prossima stagione non si è parlato. Ieri, sul parquet dell'Allianz Dome, è stato tempo di saluti. Ci ha pensato Mario Ghiacci, presidente di una Pallacanestro Trieste che ha chiuso contro Brindisi un campionato lungo e ricco di momenti da gestire, a mettere la parola fine alla stagione. Tutti presenti: giocatori, staff tecnico e dirigenziale, uniti sotto le volte di un palazzo che dal prossimo campionato si spera potrà tornare ad accogliere, almeno parzialmente, i tifosi.«Lunedì sera, dopo gara3, sono entrato nello spogliatoio e non la finivo di dire grazie- ha raccontato Ghiacci - Come ho già avuto modo di dire il campionato appena concluso ci ha insegnato molto. Siamo rimasti uniti, ci siamo supportati a vicenda e ne siamo venuti fuori ottenendo risultati importanti». Un momento di emozione, sincero e sentito, prima di concludere. «Ora, assieme ai componenti del Cda e ai soci, dovremo essere bravi a elaborare le cose che abbiamo imparato quest'anno. Comprendere e prevedere i trend a cui andremo incontro nei prossimi mesi, primo tra tutti quello legato al pubblico. Speriamo di riavere presto i nostri tifosi accanto, un aspetto che non è solo emotivo ma anche fondamentale per sostenere i costi e dare sostanza al budget della prossima stagione».Un applauso sentito per le parole del presidente quindi Luca Farina e Marco Bono, i "partner" di Mario Ghiacci nel Consiglio di Amministrazione e proprietari della PallTrieste con il 52% delle quote del capitale sociale, si sono alternati ai microfoni per il saluto finale. Marco Bono ha consegnato al dottor Gabriele Cont, dirigente medico del reparto di neonatologia del Burlo, la maglietta di Daniele Cavaliero autografata da tutti i giocatori come segno di vicinanza e grande stima per il lavoro svolto e l'immagine di Trieste che l'ospedale infantile porta in tutta Italia.Chiusura per Luca Farina, un breve discorso in inglese per comunicare anche agli americani e a Grazulis il senso di gratitudine che la società ha voluto manifestare. «Non è stata una stagione facile - ha sottolineato Farina - per i ragazzi che sono arrivati dagli Usa a maggior ragione. Lontani da casa, dalle loro famiglie, dovendo convivere con il Covid e superare momenti difficili senza il supporto dei loro cari. Sono stati professionisti veri, per questo da parte nostra, della società e dei tifosi, il nostro grazie sentito».In precedenza i saluti delle autorità, con il sindaco Roberto Dipiazza e l'assessore regionale Fabio Scoccimarro. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
GMarco Posted May 20, 2021 Report Share Posted May 20, 2021 (edited) 28 minuti fa, SandroWeb ha scritto: GIOVEDÌ 20 MAGGIO 2021 - i programmi e scelte per la prossima stagione non si è parlato. Ieri, sul parquet dell'Allianz Dome, è stato tempo di saluti. Ci ha pensato Mario Ghiacci, presidente di una Pallacanestro Trieste che ha chiuso contro Brindisi un campionato lungo e ricco di momenti da gestire, a mettere la parola fine alla stagione. Tutti presenti: giocatori, staff tecnico e dirigenziale, uniti sotto le volte di un palazzo che dal prossimo campionato si spera potrà tornare ad accogliere, almeno parzialmente, i tifosi.«Lunedì sera, dopo gara3, sono entrato nello spogliatoio e non la finivo di dire grazie- ha raccontato Ghiacci - Come ho già avuto modo di dire il campionato appena concluso ci ha insegnato molto. Siamo rimasti uniti, ci siamo supportati a vicenda e ne siamo venuti fuori ottenendo risultati importanti». Un momento di emozione, sincero e sentito, prima di concludere. «Ora, assieme ai componenti del Cda e ai soci, dovremo essere bravi a elaborare le cose che abbiamo imparato quest'anno. Comprendere e prevedere i trend a cui andremo incontro nei prossimi mesi, primo tra tutti quello legato al pubblico. Speriamo di riavere presto i nostri tifosi accanto, un aspetto che non è solo emotivo ma anche fondamentale per sostenere i costi e dare sostanza al budget della prossima stagione».Un applauso sentito per le parole del presidente quindi Luca Farina e Marco Bono, i "partner" di Mario Ghiacci nel Consiglio di Amministrazione e proprietari della PallTrieste con il 52% delle quote del capitale sociale, si sono alternati ai microfoni per il saluto finale. Marco Bono ha consegnato al dottor Gabriele Cont, dirigente medico del reparto di neonatologia del Burlo, la maglietta di Daniele Cavaliero autografata da tutti i giocatori come segno di vicinanza e grande stima per il lavoro svolto e l'immagine di Trieste che l'ospedale infantile porta in tutta Italia.Chiusura per Luca Farina, un breve discorso in inglese per comunicare anche agli americani e a Grazulis il senso di gratitudine che la società ha voluto manifestare. «Non è stata una stagione facile - ha sottolineato Farina - per i ragazzi che sono arrivati dagli Usa a maggior ragione. Lontani da casa, dalle loro famiglie, dovendo convivere con il Covid e superare momenti difficili senza il supporto dei loro cari. Sono stati professionisti veri, per questo da parte nostra, della società e dei tifosi, il nostro grazie sentito».In precedenza i saluti delle autorità, con il sindaco Roberto Dipiazza e l'assessore regionale Fabio Scoccimarro. Ma c'era anche Dalmasson? E cosa avrà detto? Notizia che devo dire mi sarebbe interessata più che i saluti delle "autorità"... Edited May 20, 2021 by GMarco Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
SandroWeb Posted May 20, 2021 Author Report Share Posted May 20, 2021 1 ora fa, GMarco ha scritto: Ma c'era anche Dalmasson? E cosa avrà detto? Notizia che devo dire mi sarebbe interessata più che i saluti delle "autorità"... C'era anche il coach, sì. Che non ha preso però parola Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
GMarco Posted May 20, 2021 Report Share Posted May 20, 2021 Grazie Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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