SandroWeb Posted August 30, 2021 Report Posted August 30, 2021 LUNEDÌ 30 AGOSTO 2021 - Per ora, con un solo test nelle gambe, conta solo la qualità degli allenamenti. E, come scrive oggi Roberto Degrassi su "Il Piccolo", la fotografia del lavoro svolto in queste settimane tra Lasko e Allianz Dome è nitida e soddisfacente. Sabato l'Allianz esordirà in Supercoppa a Trento. Impegno interessante, sia per la caratura dell'avversario che per i precedenti terribili. Ma il cartello "lavori in corso" rimane.«Ci stiamo allenando molto bene, con grande serietà ma anche con grandi carichi di lavoro - è l'analisi di Franco Ciani, coach biancorosso - Dopo la prima settimana, servita soprattutto per far ambientare i nuovi arrivati, abbiamo intensificato il lavoro fisico in modo importante. L'atteggiamento dimostrato da tutti è stato positivo. Sicuramente il lavoro tecnico-tattico è stato rallentato dall'indisponibilità di Banks che rappresenta naturalmente un terminale offensivo pesante».A questo riguardo Ciani allarga l'analisi: «Il quartetto dei lunghi ha potuto lavorare con più costanza e probabilmente ha una fisionomia più definita in questo momento rispetto al gioco sul perimetro dove dobbiamo ancora crescere».Oltre all'assenza di Banks, in ripresa dopo la positività al Covid, bisogna infatti ricordare che Campogrande ha ricominciato a lavorare in palestra ma non è ancora arruolabile per partite. «Siamo molto contenti del rendimento di Deangeli - osserva ancora Ciani - per le sue capacità difensive, si sta rivelando un'interessante arma tattica e sta lavorando bene».Inevitabilmente in queste settimane sono seguiti con particolare attenzione Corey Sanders e Konate, al debutto nel basket italiano. «Ci stanno mettendo impegno, stiamo ricorrendo anche a filmati individuali per cercare, giorno dopo giorno, di farli adeguare alla pallacanestro che si gioca da noi. Sono due giocatori con caratteristiche anche caratteriali diverse ma la disponibilità è la stessa ed è un bell'andare», spiega il coach dell'Allianz.Mercoledì a Lasko il test contro i tedeschi del Mitteldeutscher, poi sabato la Supercoppa a Trento. Come ci si arriva? «I tedeschi rappresentano un avversario di caratura superiore rispetto al Kapfenberg affrontato a Cividale, militando nella Bundesliga. Ci aspettiamo indicazioni interessanti. Sabato a Trento affronteremo una squadra tradizionalmente solida, dal ranking medio-alto, possono cambiare i protagonisti negli anni ma sul mercato la Dolomiti Energia ha dimostrato sempre di saper trovare elementi competitivi. Nel nostro girone - prosegue Ciani - c'è anche Derthona che riceveremo lunedì prossimo. Si tratta di una neopromossa ma sgablierebbe di grosso chi provasse a considerarla una semplice matricola. Il roster infatti è di alto livello, ha affrontato Reggio Emilia in amichevole perdendo ma, attenzione, era senza Chris Wright, Jamarr Sanders e Cannon. Tre soggetti che conosciamo bene: il play e la guardia sono ex di Trieste mentre Cannon l'ho allenato in serie A2 ad Agrigento, è un lungo di 198 cm di grande sostanza». - Tutti ormai dovrebbero aver fatto l'abitudine a vedere la Triestina in difficoltà nella prima di campionato e in particolare quando affronta una neopromossa. Eppure non è così. Lo scrive oggi Ciro Esposito: la gara con il Seregno non è andata giù soprattutto a quella migliaia scarsa di tifosi (gli Ultras comunque hanno voluto fare sentire la loro vicinanza fuori dalla Curva) che ha avuto il merito di tornare al Rocco dopo un anno e mezzo di astinenza in campionato. I fischi sono arrivati solo alla fine mentre durante la gara i presenti hanno incitato l'Unione. Perché gli alabardati non hanno lesinato ardore contro gli arcigni e fallosi uomini di Mariani. E questo atteggiamento piace ai tifosi. Anzi il vigore è stato anche eccessivo perché la Triestina si è infilata nel pantano del Seregno e non è riuscita ad uscirne. Forse in passato poche volte si era visto tanto carattere a discapito tuttavia della qualità delle giocate. Per come si è messa la partita di sabato era quasi impossibile per l'Unione raccogliere i tre punti. Il carattere e la compattezza sono una caratteristica che Bucchi al momento ha trasmesso al suo gruppo. La grinta e l'intensità in fase di non possesso era emersa anche nella partita di Coppa persa con il Trento e nell'amichevole vinta a Bergamo. Questi tre match però ci dicono anche della difficoltà di questa squadra a segnare e a costruire occasioni in attacco. Una sola rete messa a segno, quella di Natalucci all'AlbinoLeffe, non lasciano dubbi su quale sia il deficit principale in questo avvio di stagione. E si sa che contro le squadre meno qualitative ma ben organizzate e rognose della C passare in vantaggio diventa tatticamente decisivo. A maggior ragione questo vale per la Triestina che gioca davanti con 3 o 4 punte, con tanti giocatori brevilinei e veloci per sfruttare gli sbilanciamenti altrui. Gli episodi (vedi quello del possibile rigore su Di Massimo) hanno un peso ma, come saggiamente predica Bucchi, è la continuità di una squadra a fare la differenza. L'Unione in questo avvio di stagione se la cava con una certa efficacia fino alle trequarti ma negli ultimi metri la manovra si perde anche per errori di misura degli interpreti. Sabato, con un centrocampo intasato dai lombardi, sarebbe stato più opportuno allargare gli avversari sfruttando maggiormente le fasce e invece troppi sono stati i lanci lunghi centrali facile preda dei difensori avversari. Il ritorno di Procaccio a pieno regime, quello di Natalucci dalla squalifica e l'impiego del giovane neoacquisto Nicolas Galazzi possono dare una mano decisiva a lavorare meglio e con maggior equilibrio sulle catene laterali. E anche la possibilità di utilizzare Litteri (ci vuole ancora un po') sarà un arma in più in grado di dare profondità all'Unione. Siamo nelle prime fasi della stagione e c'è tanto tempo migliorare con il lavoro sul campo. Anzi il rinvio della partita con la Juve Under 23 consente a Bucchi di aprire una seconda fase dopo quella estiva. Due settimane per migliorare la condizione e per applicare le idee del tecnico. E soprattutto quindici giorni determinanti per ritrovare la via del gol. Quote
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