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DOMENICA 5 DICEMBRE 2021

- Non arriva nelle condizioni ideali, l'Allianz, al confronto con la Dolomiti Energia Trento. Come scrive oggi Roberto Degrassi, alla palla a due, alle 16.30 all'Allianz Dome, Trieste si presenta con un solo play di ruolo (Fernandez), un centro (Konate) che in queste due settimane è stato più a riposo per non forzare un ginocchio dolorante che in allenamento, due giocatori che per 10 giorni sono stati al seguito delle rispettive nazionali (Lever e Grazulis), Campogrande non è ancora pronto dopo l'operazione. Si può stare meglio, sperando che si possa sbloccare presto la grana di Corey Davis alle prese con il contenzioso con il Mornar Bar. Ma c'è proprio un fresco ricordo sulla pelle dei biancorossi che racconta di come la fame di vittoria conti più dei possibili alibi. Varese ha sbancato Valmaura con un roster ai minimi termini. Insomma, si può fare. Anche se la partita si preannuncia complicata.Franco Ciani nella consueta analisi pre-partita sul sito biancorosso osserva che «è chiaro che un problema tattico nel reparto play c'è data l'assenza di Sanders, non avendo ancora concluso l'iter per la sostituzione. Dovremmo tatticamente pensare a come sopperire o modificare l'assetto e le rotazioni per trasformare il problema in un'opportunità tattica. Sarà difficile farlo davanti a questo avversario anche perché l'assente era stato uno dei cardini del nostro sistema». Ciani ha una raccomandazione per i suoi: «Chiedo di dare il massimo consapevole che in questa situazione di emergenza siano in grado di alzare l'asticella delle proprie prestazioni. Dobbiamo pensare a ciò che esprimiamo in campo non ragionando su chi manca ma, come abbiamo già fatto in allenamento, mettendo chi c'è nelle condizioni migliori per fare il necessario per far vincere la squadra».L'altra raccomandazione rivolta a giocatori e tifosi è «Dobbiamo rimuovere il ricordo della Supercoppa dove li battemmo due volte, vittorie ottenute però in una situazione, in riferimento soprattutto alla condizione delle due compagini, molto diversa rispetto a quella attuale». Soprattutto a Trento l'Allianz - che da quelle parti era abbonata alle legnate - impressionò per personalità e fluidità del gioco. Ci mise tutta quell'attenzione di cui ci sarà un gran bisogno questo pomeriggio.Nel confronto tra le statistiche di squadra sarà da seguire la lotta sotto i tabelloni visto che sono di fronte la squadra che strappa più rimbalzi difensivi (Trieste) con quella che conquista più carambole offensive (Trento). La Dolomiti Energia tira decisamente meglio da tre (39,3 % contro il 33,7%) eppure nella mira complessiva dal campo prevale l'Allianz. I biancorossi hanno la quarta difesa del campionato in casa, concedendo in media poco più di 74 punti ma Trento in trasferta sa farsi rispettare e su quattro uscite è uscita con le ossa rotte, solo una volta e per giunta al Forum di Assago. Referti rosa invece a Reggio Emilia, Pesaro e Brindisi. Tra i singoli, ottima la batteria straniera ma tra gli italiani è eccellente il rendimento di Diego Flaccadori, impiegato da costruttore di gioco ma sempre letale al tiro: 15 punti e tre assist di media ne fanno uno dei migliori elementi indigeni dell'intera serie A.

- La Triestina cerca oggi la terza vittoria consecutiva in trasferta, anche per compensare le recenti incertezze al Rocco. Ma come scrive Antonello Rodio, nella sfida che la vedrà opposta alla Pro Vercelli (inizio ore 14.30, arbitra DI Graci di Como), l'Unione dovrà ancora una volta fare a meno di parecchie pedine. Oltre alle annunciate assenze di De Luca, Negro, Volta e Galazzi, adesso è a rischio anche Giorico: il centrocampista è stato convocato e potrebbe farcela, ma l'altro ieri ha avuto la febbre. In ogni caso, mister Bucchi si aspetta dalla sua squadra una buona prestazione: «Credo che a livello di prestazioni non siamo stati convincenti solo nelle ultime due in casa contro Trento e Pro Patria, per il resto penso che abbiamo fatto ottime partite anche al Rocco, come lo sono state quelle in trasferta al di là dei risultati. Ovviamente negli occhi di tutti rimangono i punti, però io devo guardare le prestazioni, sono quelle che alla lunga ci danno consapevolezza dei nostri mezzi e di dove possiamo arrivare. Ad oggi queste previsioni non le abbiamo rispettate, quindi mi aspetto un'ottima prestazione e quando la squadra gioca con la cattiveria giusta, può fare sua la partita». Rispetto alle ultime prove casalinghe, Bucchi si aspetta un progresso soprattutto sotto un aspetto preciso: «Dovremo aumentare il tasso qualitativo, soprattutto in casa sbagliamo troppo e ci innervosiamo, rinunciando poi a delle giocate semplici e favorendo così la confusione. Mi aspetto una squadra ordinata, sicura dei suoi mezzi al cospetto di un avversario forte». E a proposito di avversario, la Pro Vercelli è una squadra che nei pronostici doveva recitare un ruolo da protagonista ed era partita forte, ma arriva da tre sconfitte di fila e ha fatto 2 punti nelle ultime sei partite. Bucchi è però convinto che i piemontesi siano un osso molto duro: «Credo sia una squadra di grande valore, tra l'altro giocare a casa loro è sempre complicato, su un sintetico particolare. Ma al netto delle loro condizioni, io ho sempre guardato in casa mia. Mi preme moltissimo trovare una quadratura definitiva che ad oggi non abbiamo trovato per mille motivi. Il più importante è non aver mai avuto a disposizione non solo l'intera rosa, ma lo stesso gruppo di giocatori per due settimane consecutive, fino ad oggi questo è stato il nostro freno». Per la Triestina probabile una conferma del 4-3-1-2 con in difesa Ligi e Capela in mezzo e Rapisarda e Lopez sulle fasce. Più fluida la situazione in avanti. Se ce la farà, il perno sarà Giorico, altrimenti ci sarà il rilancio di Giorno. Come mezzali Crimi e Iotti, con Procaccio possibile trequartista dietro a Gomez e Trotta (e più avanti nella partita Litteri). Senza dimenticare che per quel ruolo c'è in lizza anche Sarno e lo ha fatto anche lo stesso Iotti. Di certo, come sottolinea Bucchi, l'assenza di Galazzi è di quelle pesanti: «Quella di Nicolas per noi è ovviamente una grave perdita perché è un giocatore di qualità, di grande intensità, un giocatore esuberante. Uno di quelli che ha quel sano menefreghismo e non sta lì troppo a pensare, una risorsa molto importante. La lista di assenti è lunga, ma dobbiamo renderla un punto di forza, un'opportunità dove trovare soluzioni, dando magari spazio a chi ha giocato meno e ha voglia di mettersi in mostra».

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