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DOMENICA 12 DICEMBRE 2021

- Sarà la volta buona per capitalizzare finalmente una vittoria esterna con un convincente prova interna? Se lo chiede Antonello Rodio su "Il Piccolo": la Triestina corsara, reduce da tre successi consecutivi in trasferta, adesso deve tornare a vincere anche al Rocco, dove è reduce da tre pareggi di fila e non vince dal 20 ottobre.L'occasione di oggi contro il Giana Erminio (inizio ore 14.30, arbitra Giaccaglia di Jesi) è davvero ghiotta, perché l'avversario è il fanalino di coda anche se questo in serie C è molto relativo. Non esistono partite facili o avversari da sottovalutare, tanto più che il Giana è reduce da un pari con il Padova e a ottobre aveva addirittura bloccato sullo 0-0 il Sudtirol a Bolzano. E mister Bucchi giustamente lo ricorda: «Affronteremo una squadra ostica e difficile - dice il tecnico alabardato - che ha anche cambiato modo di giocare puntando su un assetto e su una mentalità più propositivi. Ha messo in grande difficoltà sia Padova che Sudtirol, ciò significa che ha dei valori indiscutibili. Dovremo quindi esser bravi noi ad imporre il gioco, a fare la partita, con qualità ma soprattutto con la cattiveria messa in campo nelle ultime partite, specie fuori casa».Bucchi assicura di voler pensare solamente a uscire con i tre punti dalla partita odierna, senza ancora badare alla sfida di sabato prossimo a Bolzano. Questo significa non mettersi a rimuginare troppo sui tanti diffidati (Ligi, Rapisarda, Giorico, Crimi e Negro): «Non mi interessa fare calcoli o mettere in campo una squadra per preservare chi è a rischio squalifica, concentriamoci solo sulla partita con il Giana pensando di dover far bene. Far bene però non per rifarci dalle ultime prestazioni interne, ma solo per noi, perché se vogliamo fare qualcosa di importante dobbiamo trovare continuità, di risultati e soprattutto di vittorie. Mi aspetto quindi una grande partita da parte della mia squadra».Sul fronte infortunati, tornano un po' a sorpresa fra i convocati De Luca e Negro, ma in settimana hanno lavorato a regime ridotto e difficilmente li vedremo in campo: solo l'attaccante ha forse la possibilità di uno spezzone di partita. Resta ancora fuori invece Lopez, oltre ai soliti Calvano, Coppola, Galazzi e Petrella. Ma purtroppo alla vigilia l'Unione perde anche Capela, out per qualche linea di febbre. Senza il difensore portoghese, molto probabilmente spazio subito al rientrante Volta, che in mezzo alla difesa andrà a far compagnia a Ligi. Come terzini a questo punto restano favoriti Rapisarda a destra e Brey a sinistra: il brasiliano è chiamato a confermare le buone cose fatte vedere a Vercelli. Nel 4-3-1-2 (o forse 4-3-3), la più grande incertezza riguarda la linea mediana. Giorno dovrebbe essere confermato play centrale, mentre come mezzali se la giocano Iotti, Giorico e Crimi, con uno degli ultimi due (entrambi diffidati) che forse verrà preservato in ottica Bolzano.Davanti difficilmente verrà rischiato De Luca per cui toccherà ancora alla solita coppia Gomez-Trotta, che dovrebbe venir affiancata da Procaccio, o come trequartista nel 4-3-1-2 o come laterale sinistro nel 4-3-3 come accaduto a Vercelli. Se invece verrà messo Sarno a fare il trequartista, Procaccio rientra in gioco anche per il ruolo da mezzala. Di certo, qualsiasi schieramento verrà scelto, la Triestina oggi deve assolutamente spezzare il tabù e uscire dal Rocco con i tre punti. 

- Almeno gli occhi triestini domani sera al PalaDozza saranno puntati su di lui. Lo scrive Roberto Degrassi: il debutto di Corey Davis nella tana rovente della Fortitudo è la novità dell'Allianz e sarà l'occasione - dopo l'analisi dei vecchi report dei tempi del college, gli highlight e le prime impressioni dello staff tecnico biancorosso - per verificare sul campo quello che il nuovo play potrebbe dare in più rispetto all'altro Corey, Sanders rispedito oltre Oceano.Anche se è coetaneo del suo predecessore, Davis ha maturato una conoscenza più solida dei campionati europei. Il non irresistibile torneo portoghese e l'emergente Polonia per il play che non c'è più, Turchia, Francia e Montenegro (anzi, meglio, Lega Adriatica) per il successore. Dal punto di vista tecnico e soprattutto ambientale sono state sicuramente più impegnative le esperienze dell'uomo che da domani indosserà la maglietta biancorossa numero 2. Campi più caldi, maggiori pressioni con cui confrontarsi. Premesse che, sulla carta, dovrebbero agevolare il suo adattamento alla serie A italiana. Quanto ai campi caldi, beh, partirà sostenendo subito l'esame più difficile. Il PalaDozza sponda Effe. Dopo questo, qualche palasport che vedrà nei prossimi mesi gli parrà una sala da tè inglese.Sanders non era un tiratore affidabile ma ha mostrato di saper aprire le difese con un primo passo notevole, anche se meno letale che nelle altre avventure del suo passato vista la maggior competitività delle nostre difese. Davis arriva con la patente di buon tiratore da tre, non è un mangiapalloni. Per presentarlo coach Ciani ha sottolineato la sua solidità fisica e il buon atletismo declinato anche nella fase difensiva.Da verificare l'impatto della sua personalità. Più carismatico di Sanders, nelle sue tre esperienze europee ha sempre goduto di un minutaggio importante superiore ai 25 minuti. All'Allianz deve convivere in regia con un elemento come Fernandez abituato ad avere responsabilità pesanti e un impiego di una ventina di minuti. In teoria il nuovo Corey e il Lobito potrebbero anche giocare insieme per qualche spezzone (l'italo-argentino coesistendo con Wright si laureò miglior triplista della A) ma nello spot di guardia c'è già il leader della squadra, Banks, con in alternativa Cavaliero che sta assicurando un apporto qualitativamente significativo.In sostanza, inevitabilmente, Trieste deve trovare anche nuovi equilibri. A Bologna, intanto, la rotazione potrebbe venir suggerita dagli eventi: difficile che Davis con quattro allenamenti insieme ai nuovi compagni (ieri una sola seduta di squadra, oggi un'altra prima della partenza) sia lo stakanovista domani sera inoltre la condizione di Mian - che ha lamentato in settimana problemi a una caviglia - oltre all'impiego di Deangeli potrebbe anche suggerire qualche minuto con Banks "3"

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