Jump to content

Recommended Posts

Posted

DOMENICA 20 MARZO 2022

- Partita decisiva. Per mille e una ragioni. Come scrive Roberto Degrassi, stasera in Allianz-Fortitudo Kigili Bologna (palla due alle 19.30) al Dome di Valmaura c'è in gioco una fetta del futuro biancorosso. Un confronto importante non solo per i risvolti tecnici.Le sconfitte delle ultime giornatre hanno fatto scivolare l'Allianz al nono posto a causa degli scontri diretti. Un successo sulla Fortitudo di conseguenza permetterebbe di tenersi agganciati al treno delle pretendenti ai play-off in vista di un trittico terribilmente impegnativo che farà affrontare in trasferta due avversari tabù (un parquet dove Trieste ha incassato pesanti ko, Trento, e l'allenatore che più spesso ci batte, Caja, nocchiero di Reggio Emilia) e in casa i campioni d'Italia delle Vu nere. La vittoria spezzerebbe inoltre la serie negativa e permetterebbe di riconquistare l'Allianz Dome dopo che Reyer e Sassari hanno fatto bottino.IL PUNTO DI CIANI La Fortitudo all'andata ha legnato duro: 96-60. Un'onta da cancellare. La Effe rimane come allora in lotta per la salvezza ma è in crescita. Franco Ciani, coach Allianz, tutto questo lo sa e ha chiaro il piano-partita. «Dobbiamo giocare di squadra come abbiamo fatto nei primi due quarti a Milano. Dobbiamo tornare a far muovere la palla in attacco e ritrovare quella consistenza che aveva fatto della nostra difesa una delle migliori del campionato. Dovremo aggredire la fonte del gioco bolognese mettendo in ogni azione determinazione ed energia». Il tecnico, che sottolinea l'importanza del recupero a tempo pieno di Lever («è riuscito a entrare subito mentalmente nel match a Milano e potrà solo migliorare»), vuole ripartire dalle indicazioni positive ricevute al Forum domenica scorsa. «Abbiamo cercato di dare un segnale in controtendenza al trend delle gare precedenti. Abbiamo fatto il primo passo perchè non abbiamo potuto controbattere la fisicità e l'intensità degli avversari. Ma ripartiamo dqa quanto i buono abbiamo mostrato».PUBBLICO La partita di stasera non è importante solo per i risvolti tecnici. Sarà importante anche la conta del pubblico. La chiamata a palazzo da parte della società nelle ultime due occasioni non è stata ripagata da prestazioni convincenti. La valenza del match con la Effe, però, è chiaro a tutti: la società ha praticato una promozione con appeal per riempire gli spalti, è scesa in campo anche la Curva Nord che per vincere anche la sfida tra tifoserie ha chiamato a raccolta i cuori biancorossi. Nonostante tutto questo, però, la prevendita non ha fatto registrare dati entusiasmanti. La Trieste che ha cuore il basket, tuttavia, se vuole aiutare Cavaliero e compagnia a centrare i play-off oggi non può marcare visita. Gli eventuali rimpianti del giorno dopo non faranno classifica. Conta solo vincere. Conta solo esserci.FUTURO SOCIETARIO All'orizzonte c'è anche l'assemblea dei soci della Pallacanestro Trieste. Siamo a marzo inoltrato. A fine giugno andrà in scadenza l'accordo con Allianz. Almeno quello attuale, da main sponsor e con un forte impegno. Di norma sarebbe questo il periodo in cui si gettano le basi per il futuro. In questo caso, invece, servono le prime certezze sul fatto che questo futuro ci sia. Una squadra nella parte sinistra della classifica sarebbe un buon punto di partenza. 

- Resettare tutto in tre giorni è certamente difficile. Soprattutto con una situazione infermeria che resta identica, anzi rispetto a giovedì è perfino peggiorata, perché stavolta non vengono neanche convocati Ligi e Ala-Myllymaki e la speranza di recupero di Sakor è come noto tramontata con modalità shock e la rottura del tendine d'achille per il norvegese. Ma la Triestina ci deve provare, come scrive oggi Antonello Rodio su "Il Piccolo". La battuta d'arresto interna con la Pergolettese è stata una brutta mazzata psicologica. E passare in sole due settimane da un possibile assalto al quarto posto a ritrovarsi in settima posizione, minacciata fra l'altro da una Juve molto vicina, è una situazione complicata da vivere. Soprattutto quando anche la condizione fisica, tra valanghe di infortunati e conseguente stress per chi gioca sempre ogni tre giorni, non ti supporta. Ma oggi a Trento (inizio ore 14.30, arbitra Nicolini di Brescia) l'Unione deve davvero essere più forte di tutto e cercare riprendere il cammino. La quinta posizione è ancora a portata di mano, Lecco e Pro Vercelli si possono ancora agguantare, inoltre c'è da tenere dietro Juve e Piacenza. Insomma c'è ancora molto da giocarsi e Bucchi, alla fine della sua accorata difesa della squadra di giovedì e della spiegazione di quanto sia complicata l'attuale situazione, lo ha assicurato: «Sono certo che a Trento faremo una grande partita e che faremo un ottimo finale di stagione. Siamo in un momento di difficoltà, ma combattiamo, cerchiamo di metterci dietro le scorie delle ultime partite e giocheremo con le armi che abbiamo». Armi che come detto sono purtroppo ancora limitate. Oltre ai gravi infortuni di Capela e Sakor, che ne avranno per parecchi mesi, ci sono ancora fuori Giorno, Negro, Giorico, Petrella, De Luca e, come detto, anche Ligi e Ala-Myllymaki. In tutto sono nove infortunati. Di fronte ci sarà un Trento che galleggia appena sopra la zona play-out e che con due pareggi ha mosso la classifica dopo due sconfitte, ma in precedenza aveva fermato anche il Padova. Ma come ha dimostrato la Pergolettese, più che il valore dell'avversario, molto dipenderà dalla condizione psico-fisica con cui scenderà in campo la Triestina. La missione è mettere insieme quello che c'è, stringere i denti e farlo rendere al meglio. Con gli stessi effettivi a disposizione e ancora meno alternative in panchina, Bucchi ha pochissime soluzioni. Probabile che ripeta lo schieramento di giovedì con gli stessi uomini o quasi, anche se Galazzi come terzino è un esperimento che forse va rivisto. Solo lanciando il giovane Baldi si potrebbe forse tornare a tre in difesa, dove c'è un unico centrale a disposizione, ovvero Volta, e due terzini come Lopez e Rapisarda. A centrocampo c'è un minimo di scelta in più, con Calvano, Crimi, St Clair, Iotti, al limite Gavazzi se non giocherà in difesa, e forse anche Procaccio se servirà una mezzala. Ma senza Giorno, Giorico e Sakor mancano ancora i costruttori di gioco e la qualità. Davanti, a disposizione Gomez, Sarno, Trotta, Litteri e Procaccio, se si giocherà con il tridente

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Loading...
  • Recently Browsing   0 members

    No registered users viewing this page.

×
×
  • Create New...
×
Il Forum di Elsitodesandro
Home
Activities
Sign In

Sign In



Search
More
×