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I suntini sandrini di lunedì 3 ottobre 2022


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LUNEDÌ 3 OTTOBRE 2022

Mister Bonatti scende da un ottovolante di emozioni con la prima vittoria, e tira un sospiro di sollievo dopo essersela vista brutta, con un'aria di contestazione che aleggiava dagli spalti. Tutto ribaltato grazie al carattere della squadra, ma secondo il tecnico anche grazie ai tifosi: «Io sono uno che trova significati negli eventi, ma penso non solo al corner che ci hanno regalato, ma anche al tiro di Lonardi che va sul palo e poi sulla schiena del portiere, perché quello cambia l'inerzia della partita con fantasmi che aleggiano nel campo. Ma una cosa è certa, non ci arrendiamo mai. L'aria era pesante, e non dai tifosi, perché loro hanno ripreso a un certo momento a incitare e a chiedere il gol. Del resto ho già detto che hanno un grande potere quando sostengono la squadra, che assorbe tutto questo. Deve esserci una connessione, noi dobbiamo essere bravi a trainare la loro energia. La squadra ha dimostrato un carattere straordinario in una partita in cui è stata più libera e più pericolosa. Certo ci sono anche aspetti negativi che cercheremo di migliorare, ma avevamo bisogno di una gioia piena e ce la prendiamo». Bonatti spiega le modifiche tattiche, con un Furlan venuto a giocare più centrale dietro le punte, accorgimenti che hanno pro e contro: «Avevamo bisogno di dare un ritmo diverso, essere più propositivi e ci prendiamo questi miglioramenti, ma è normale perdere un po' di equilibrio. Però la squadra ha dimostrato una forza di tenuta mentale straordinaria, certo non possiamo tenere le partite cosi aperte e serve più attenzione. Quanto a Furlan ha una grande comprensione calcistica, è un po' il regista offensivo della squadra. L'esterno è il suo habitat naturale, ma penso sia efficace anche in zona centrale dove tocca più palloni». Il tecnico alabardato ammette che al rientro in campo dopo il buon primo tempo, qualcosa non ha funzionato: «Non abbiamo approcciato bene nella ripresa. Chiaro che la responsabilità è la mia, io scelgo le parole in funzione a cosa percepisco. E avevo percepito che dopo il vantaggio c'era di nuovo il focus sul fatto di vincere, e questo appesantisce, è come correre con una cintura zavorrata, perdi le distanze, sei meno fluido». Infine Bonatti elogia il match-winner: «In questo gruppo è un piacere scegliere, ma non ci sono gerarchie, non posso garantire il posto a nessuno perché non so nemmeno se direttore e presidente garantiscono il mio, è una conquista quotidiana. Non lo faccio mai, ma stavolta spendo una parola per Adorante che si è preso quel pallone che pesava un milione di chili sotto la curva, ed è stato premiato per avere avuto un coraggio da leone»

- «Questa sconfitta è il biglietto da visita che ci deve far capire che campionato ci attende. Abbiamo preso un pugno, dobbiamo rialzarci senza fare troppi commenti ma pensando solo a lavorare». Marco Legovich analizza con queste parole il pesante passo falso contro la Carpegna. Una battuta d'arresto che rappresenta una secchiata d'acqua gelida sull'entusiasmo di una squadra che sperava, davanti al proprio pubblico, in un esordio migliore. Continua il coach triestino: «Per prima cosa dobbiamo fare i complimenti a Pesaro, bravissima a punire ogni nostro errore nell'arco dei 40 minuti. Errori che, inutile nascondercelo, sono stati davvero troppi. Dopo un primo quarto nel quale abbiamo giocato un po' contratti, la squadra aveva reagito bene, chiudendo il primo tempo sotto di tre con la possibilità di rientrare negli spogliatoi anche con qualche punticino di vantaggio. Il secondo tempo è stato totalmente insufficiente, senza quella capacità di reazione che, anche nel precampionato, avevamo dimostrato. Ci siamo incaponiti abusando troppo del palleggio e cercando il tiro da tre, le cose che in fase di preparazione del match ci eravamo ripromessi di non fare. Da domani si torna in palestra per lavorare».Uscito dalla sala stampa, Legovich rientra dopo un minuto. «Lasciatemi ringraziare i 2500 tifosi, a uno a uno. Ci hanno incoraggiato anche quando ci siamo trovati sotto di 25. Dobbiamo dimostrare di meritarci questo appoggio».Dall'altra parte della barricata, Jasmin Repesa è ovviamente soddisfatto per il risultato ma, prima ancora, per la prestazione della sua squadra. «Devo fare i complimenti ai miei ragazzi - il commento del tecnico croato - perchè senza due giocatori importanti come Delfino e Charalampopoulos sono riusciti a giocare una partita solida, dominata dal primo all'ultimo minuto».Lodovico Deangeli, al debutto da capitano, è d'accordo con il suo coach. «Mi dispiace per il pubblico, non era questa la partita che avremmo voluto fare. Uno scempio ma non abbiamo la macchina del tempo per tornare indietro».

 

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