SandroWeb Posted March 14, 2023 Report Share Posted March 14, 2023 MARTEDÌ 14 MARZO 2023 - E' cominciato ieri il percorso di avvicinamento di Jalen Hudson all'esordio in campionato con la maglia della Pallacanestro Trieste. Come scrive Lorenzo Gatto oggi su "Il Piccolo", arrivato domenica in città, nella mattinata di ieri il giocatore si è sottoposto alle visite mediche di rito svolte nella casa di cura di Pineta del Carso, una delle strutture in gestione a Policlinico Triestino, storico partner che da anni garantisce prezioso supporto nella gestione degli atleti. Ricevuto il nulla osta, Hudson ha svolto il primo allenamento con i suoi nuovi compagni e verrà valutato nella settimana che porterà la squadra al match casalingo in programma sabato sera, sul parquet dell'Allianz Dome, contro la Unahotels. «Sono entusiasta di essere a Trieste- le prime parole pronunciate dal giocatore nell'intervista rilasciata al sito ufficiale della società-. Il mio agente mi ha prospettato la possibilità di venire a giocare qui, ho parlato con Marco Legovich e siamo riusciti a trovare un intesa. Il coach mi ha chiesto di portare energia alla squadra, di dare una spinta ulteriore al gruppo per cercare di vincere qualche partita e provare a rincorrere l'obiettivo dei play-off. Cosa penso di poter dare alla squadra? Direi versatilità, anche difensiva e leadership. Sono queste le qualità che credo di poter portare in dote a questa squadra». In attesa di capire se l'inserimento di Hudson consentirà a Legovich di poterlo schierare già nel match di sabato prossimo contro Reggio Emilia, resta avvolta nel mistero la situazione di Frank Bartley, assente domenica al palaLeonessa nel match perso da Trieste contro la Germani Brescia. La distorsione alla caviglia rimediata nel secondo quarto della sfida giocata contro la Nutribullet Treviso sembrava non destare preoccupazione, il giocatore avrebbe dovuto restare fermo un paio di giorni per poi ricominciare ad allenarsi da giovedi della scorsa settimana e invece, domenica prima della partita, si è scoperto che non sarebbe stato a referto. Il giocatore, affidato alle cure del professor Rocchi, è stato visitato ieri o verrà valutato nei prossimi giorni. Non resta che attendere il responso per capire i motivi del dolore al piede che ha convinto la società a fermare, si spera solo precauzionalmente, la guardia americana. In attesa di verificare che formazione avrà a disposizione coach Legovich sabato prossimo, la giornata appena trascorsa regala un pizzico di tranquillità in vista del finale di stagione. Le sconfitte di Napoli, Scafati e Verona inchiodano le penultime a quattrodici punti e consentono a Trieste di mantenere invariato il distacco di quattro lunghezze sulla zona salvezza. Per quello che rimane il primo obiettivo da raggiungere, a nove giornate dal termine della stagione regolare e in virtù degli scontri diretti e del calendario, la situazione rimane dunque positiva. - Lo spirito da battaglia dell'Unione, dimenticato nel primo tempo di Mantova, è riemerso nella prestazione del Rocco con la Pro Patria. Lo scrive Ciro Esposito sul quotidiano locale odierno: è un segnale ottimo perché l'emersione di quel tratto sempre presente in tutte le gare (compresa quella persa con la Pro Sesto) post mercato di gennaio e sviluppato dalla conduzione di mister Gentilini sembra un fattore metabolizzato dal gruppo. Ed è importante perché le ultime sette gare di questa stagione disgraziata saranno tutte delle battaglie. Lo saranno un po' meno le partite contro squadre apparentemente appagate come poteva essere la Pro Patria e forse domani il Renate, certamente diventeranno sfide senza esclusioni di colpi gli scontri diretti. In quelle circostanze la Triestina potrà fare o meno la differenza in una bagarre nella quale la squadra ha meritato di partecipare. Solo due mesi fa un simile percorso era tutt'altro che scontato. La società, dopo aver commesso errori grossolani di gestione, è stata in grado di fornire al dg Romairone i mezzi per portare a Trieste un numero consistente di giocatori di categoria cambiando il volto della squadra. Gentilini sta facendo il resto e anche i giocatori stanno diventando un gruppo. Le battute d'arresto fanno parte del gioco perché in un mese e mezzo non è semplice forgiare una squadra che sappia dare continuità al suo rendimento. Gli stop tuttavia in un finale concitato per cercare di evitare la serie D non sono concessi. L'Unione ha l'obiettivo di dare continuità al suo modo di stare in campo come è successo con la Pro Patria ed era successo in parte con la Juve. Ormai i risultati sono determinanti e possono anche non arrivare visto che spesso sono legati agli episodi, ma non possono mai mancare quella grinta e quella concentrazione senza le quali questa Triestina non può salvarsi. Il problema dell'attacco, nonostante la buona prestazione di Adorante, resterà tale sino all'ultimo minuto dell'ultima gara. Il fatto però di riuscire a costruire tante occasioni davanti, mantenendo l'equilibrio nella fase difensiva, dimostra la crescita di amalgama. Contro la Pro Patria si è visto come anche nel finale di partita l'Unione sia riuscita a tenere una buona intensità. Sotto questo aspetto la capacità e la voglia di entrare in partita dei subentranti (Crimi, Malomo, Felici ma anche Pezzella e Minesso) sono state determinanti e lo saranno anche in futuro. Anzi possono diventare armi decisive già domani a Meda e quattro giorni dopo in casa con il Vicenza. Insomma la panchina lunga in un trittico ravvicinato può fare la differenza.La soddisfazione per il successo con la Pro Patria non deve creare false illusioni. Tutte le squadre coinvolte nella zona play-out continueranno con un rendimento altalenante. L'Unione, che deve rosicchiare punti e allontanare lo spettro dell'ultima piazza con il Piacenza che incalza, ha maggiore necessità delle concorrenti di una costanza di risultati. I numeri sono confortanti con 11 punti ottenuti nelle 7 partite di Gentilini. Con questo trend ai play-out ci si arriva di certo ma per mantenere la media la squadra non può lasciare nello spogliatoio l'atteggiamento fatto di grinta, pressing, concentrazione nemmeno per una frazione di gara. Altrimenti succede come a Mantova. E non è il caso di ricaderci. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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