I suntini sandrini di domenica 19 marzo 2023

[SandroWeb]

DOMENICA 19 MARZO 2023

- Dopo la brutta sconfitta interna di ieri contro l'Unahotels, come scrive oggi Roberto Degrassi su "Il Piccolo" Marco Legovich non si nasconde in sala stampa. «Mi prendo tutte le responsabilità per questa sconfitta, perché evidentemente non siamo riusciti a prepararla bene. Siamo stati in difficoltà già nel primo quarto, l'abbiamo riaperta, nell'ultimo quarto ci sono stati momenti di comunicazione, non siamo stati abbastanza bravi e Reggio ha trovato canestri anche di talento».Cinquanta punti segnati tra Bartley e Davis. Pur cambiando diversi quintetti nel corso del match, non si sono trovate le alternative.«Non è stata una mia scelta focalizzare tutto l'attacco così, ci sono state occasioni sbagliate. Mi chiedete di Hudson ma dopo 4 giorni di allenamento non era facile prevedere un utilizzo maggiore. Lui però adesso deve fare un passo avanti verso la squadra per energia, fisicità e attenzione perché deve abituarsi a un ritmo che è diverso da quello dei tornei in cui ha militato di recente».Terry ha inciso poco o nulla, l'abbiamo visto tirare due volte da tre in angolo. Possibile farlo convivere con Spencer? Sembrano pestarsi i piedi.«I due tiri dall'angolo sono soluzioni su cui lavoriamo in allenamento, il primo poteva starci, l'altro è stato sbagliato perché c'era Bartley libero. La loro difesa è stata molto fisica, abbiamo provato con Lever ad allargare il campo e non sempre ci siamo riusciti».Si sono riviste certe scelte di inizio campionato con Bartley e Davis a prendersi buona parte dei tiri.«I 17 tiri di Bartley sono in realtà un numero accettabile per un gocatore come lui. La responsabilità in questo momento se la devono prendere Corey e Frank, ci sta».La classifica si complica. Come ci si compatta?«Bisogna essere concreti, abbiamo un'occasione molto importante a Scafati. Abbiamo già dimostrato di compattarci nelle difficoltà».Non c'era gioco. Anche Ruzzier è parso in ombra.«Partite punto a punto con la pressione addosso non le facevamo più da tempo. Sono aspetti su cui lavoriamo, purtroppo abbiamo commesso errori banali. Non abbiamo saputo gestire la pressione ma adesso sarà sempre così. Michele dà grande tranquillità alla squadra. Ci sono avversari che impostano una difesa fisica su di lui per metterlo in difficoltà, non accetto critiche su di lui».Reggio Emilia è parsa da subito più sul pezzo rispetto a voi. Quale aspetto del piano partita è stato tradito?«Difensivamente non siamo stati all'altezza nel primo quarto, subendo a rimbalzo, abbiamo patito troppo Senglin più che Cinciarini. Avevamo preparato situazioni diverse, non potevamo lasciargli certi spazi».Arriva Michele Ruzzier che guarda avanti: «Non siamo contenti di com'è andata ovviamente ma dobbiamo subito guardare al prossimo confronto con Scafati».

- Appena un mese fa, era semplicemente inimmaginabile che Triestina e Vicenza arrivassero in questo modo al derby di oggi al Rocco (inizio ore 17.30, arbitra Maggio di Lodi). Come scrive oggi Antonello Rodio sul quotidiano locale, da una parte c'era un'Unione smarrita, all'ultimo posto, che iniziava a dare solo piccoli segni di risveglio; dall'altro una corazzata costruita per la promozione che dopo aver rifilato 6 reti al Mantova sembrava lanciata nella rincorsa alla vetta. E invece nelle ultime settimane la Triestina, a parte un passo falso, è cresciuta in risultati, prestazioni e autostima, mentre il Vicenza ha perso tre delle ultime quattro partite, tanto che l'allenatore Modesto è stato esonerato per far posto in panchina all'ex alabardato Dan Thomassen. Ma il pericolo odierno per gli alabardati è proprio questo: giusto volare sulle ali dell'entusiasmo, ma attenzione a pensare che sia tutto semplice e a sottovalutare l'avversario. Gentilini è tecnico troppo esperto per non saperlo e catechizzerà a dovere la squadra, perché dall'altra parte c'è pur sempre un Vicenza fortissimo, oltre che ferito dai risultati e dalle contestazioni dei propri tifosi. Insomma sarà una partita difficile e tosta, nonostante il momento no dei veneti, tanto che i siti di scommesse continuano a vedere favorito il Vicenza. Proprio per questo, pensando anche al massiccio afflusso di tifosi ospiti (sono attesi in 1200), sarà necessario un robusto sostegno dei supporter alabardati. È ora che i tanti abbonati che in questi mesi avevano abbandonato la squadra tornino al Rocco a tifare Unione. In un derby che sarà caldo e giocato sui nervi, è necessario che anche il pubblico faccia la sua parte. Sul piano tecnico la situazione della Triestina è brillante: tutti a disposizione e tante soluzioni a disposizione di Gentilini. E visto che l'allenatore ha spesso sorpreso nelle ultime partite con scelte vincenti, da Tessiore a Pezzella, è difficile scoprire come deciderà di andare a giocarsela oggi, perché il tecnico ha a disposizione davvero tante alternative. Di certo davanti a Matosevic ci sarà la coppia centrale Masi-Piacentini, mentre i terzini dovrebbero essere Germano a destra e Ciofani a sinistra, con Malomo pronto ad aumentare in corso d'opera il suo minutaggio e Rocchetti come valida alternativa di maggior spinta. A centrocampo Celeghin sembra un perno irrinunciabile, mentre c'è maggior incertezza su chi gli sarà accanto: Crimi comunque sembra favorito su Lollo e Gori. Sugli esterni dovrebbero esserci ancora Paganini e Tessiore, che resta leggermente favorito su Felici. Ballottaggio Tavernelli-Pezzella invece per giocare dietro a Mbakogu, ma anche Adorante avanza la sua candidatura come terminale offensivo, forte di due reti nelle ultime due partite. Anche il Vicenza dovrebbe schierarsi con il 4-2-3-1, anche se è la prima di Thomassen per cui potrebbero esserci delle sorprese. La formazione più probabile vede davanti al portiere Iacobucci la coppia centrale Pasini-Bellich (Ndiaye è squalificato), con terzini Valietti a destra e Sandon a sinistra. In mezzo Jimenez e Greco, poi Della Morte e Dalmonte esterni con Stoppa in appoggio alla prima punta Ferrari.