SandroWeb Posted July 25, 2024 Report Posted July 25, 2024 GIOVEDÌ 25 LUGLIO 2024 - «Più forti insieme» è lo slogan della campagna abbonamenti per la prossima stagione della Triestina partita ieri. Ma l'operazione parte con una frizione con i club tanto che dopo anni il Centro Coordinamento e il Fan Club Bar Capriccio non parteciperanno alla vendita delle tessere. Il claim è in linea con l'aspettativa per una nuova stagione che cancelli quella da incubo, per società e tifosi entrambi parti lese, appena passata. Un incubo non per le vicende agonistiche ma per l'esilio a Fontanafredda. Come scrive oggi Ciro Esposito su "Il Piccolo", un rincaro dei prezzi c'è (circa il 30%) rispetto a quelli stracciati applicati nella prima stagione americana ma è equilibrato e tutto sommato in linea con quello applicato dai club (Vicenza, Padova) della categoria. Le novità ci sono e c'era da aspettarselo visto il mood societario: introduzione dei settori laterali e centrali in Colaussi e Pasinati, parità di genere (niente sconti alle donne è un altro tema sensibile), istituzione di Tribuna Gold (800 euro) e poltronissime (1.500), ripristino della giornata alabardata (una partita clou fuori abbonamento), assegnazione della carta fedeltà a ciascun abbonato. Il rateo a prezzo intero per ogni singola partita resta comunque popolare: si va da meno di 8 euro per la curva ai 13 per la tribuna centrale. Esborsi minori ovviamente per i ridotti (giovani, famiglie, papà-figlio, nonno-nipote) e per i vecchi abbonati. E proprio sulla tariffa applicata a questi ultimi si è consumato lo strappo con i rappresentanti della tifoseria organizzata (CCT e Triestina fan club Capriccio). I due presidenti Sergio Marassi e Michele Bertocchi hanno rappresentato alla società l'idea di applicare ai vecchi abbonati la stessa tariffa dell'anno scorso. Sarebbe stato un segnale forte di vicinanza a questi tifosi che, pur avendo sottoscritto l'abbonamento, hanno potuto assistere a solo 5 partite (la sesta era nei play-off e quindi extra) allo stadio Rocco. E il segnale sarebbe stato ancor più forte nei confronti di quel migliaio di eroici triestini che si sono sobbarcati le trasferte a Fontanafredda. La Triestina ha detto no e da qui lo "sciopero" dei due centri che rappresentano, oltre che un punto di riferimento (solo tre settimane fa il presidente Rosenzweig ha voluto incontrarli) anche dei luoghi di socialità per i supporter alabardati. Un anno fa peraltro sotto la Colaussi e in via Bramante sono stati sottoscritti oltre 1.500 abbonamenti. Per venire incontro al disservizio ora la società sarà chiamata a potenziare le sue strutture perché non per tutti il servizio on-line può essere sostitutivo di quello in presenza. «Mi dispiace molto - spiega l'ad alabardato Sebastiano Stella - ma ci è stato posto un diktat e noi questo non possiamo accettarlo. Le tariffe sono contenute e il nostro modello guarda al futuro. Un segnale per i disagi dell'anno scorso? Il segnale è che abbiamo messo sul tavolo 20 milioni di euro. Noi comunque vogliamo bene a tutti i tifosi e ai loro rappresentanti ma per andare avanti nel progetto c'è bisogno di energia positiva e non di ostacoli». Lo strappo certamente non fa bene ma resta la consapevolezza sulla solidità dell'investimento di Lbk e la qualità del progetto Triestina. Ed è evidente che l'Unione debba nel breve-medio termine diventare una società sostenibile economicamente e non un'impresa che ogni anno produce un buco da 10 milioni (come sta accadendo) da ripianare. La conseguenza è che la governance alabardata è pienamente legittimata ad applicare i modelli che ritiene più redditizi. I tifosi, i club, gli ultras hanno diritto a dissentire ma non faranno mancare il supporto alla squadra. E se i risultati arriveranno il Rocco tenderà ad essere sempre più popolato. Ma la chiusura definitiva di un capitolo buio (per inadempienza dell'amministrazione cittadina) meritava un epilogo più sereno. - Intanto, c'è anche l'Avellino che punta al prestito dal Venezia di Daishawn Redan, già nel mirino della Triestina. Nella già difficile operazione del ritorno dell'olandese, dunque, l'Unione se la deve vedere con gli irpini. Intanto il Vicenza prende Carraro dalla Spal ma perde Proia destinto alla Casertana. Rinforzi in attacco per l'Arzignano che ingaggia Nepi (6 gol la scorsa stagione con la Pro Vercelli), e per la Giana che prende Muzio, lo scorso anno all'Albinoleffe. Quote
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