SandroWeb Posted November 25, 2024 Report Posted November 25, 2024 LUNEDÌ 25 NOVEMBRE 2024 - Tutto secondo i piani. Con una Pallacanestro Trieste in piena zona playoff, Mike Arcieri (intervistato dal sottoscritto per il numero settimanale) di CitySport.News può sorridere a denti stretti: sin qui la sua squadra ha dimostrato di essere sul pezzo, ma il GM sa perfettamente che c’è ancora margine di crescita. Con la speranza di essere davvero al completo a livello di roster, alla ripresa del campionato. Arcieri, sorpreso delle cinque vittorie in otto partite giocate? “Direi di no, ero certo che potessimo essere competitivi sin da subito. Siamo contenti della crescita, un po’ meno delle palle perse e di una difesa che ci pone tra i team peggiori della lega. Da qui ripartiamo, consapevoli che abbiamo tanto lavoro davanti a noi: siamo consapevoli che non possiamo dormire come abbiamo fatto a Trento per venti minuti, così come difendere così male dal perimetro contro Trapani”. Il buon inizio di campionato ha richiamato il grande pubblico a Valmaura: contenti dell’entusiasmo con cui affrontate le partite interne? “Tantissimo. Assieme al nostro presidente Paul Matiasic, voglio dire grazie alla città e ai tifosi per quello che stiamo vedendo sulle tribune del PalaTrieste. Giocare con il calore di seimila persone è un sostegno che poche piazze in Italia possono avere, anche dopo le sconfitte interne i nostri supporters hanno saputo sostenerci con passione. Rispetto allo scorso anno, l’amore per questi ragazzi è aumentato esponenzialmente”. Le buone notizie stanno arrivando anche su come le grandi realtà economiche si stanno interessando della Pallacanestro Trieste. Dopo l’ufficializzazione del marchio MSC, contate di arrivare a breve anche a un main sponsor? “Quando un leader mondiale come MSC si lega a una società come la nostra, l’idea è che stiamo creando una cultura di vita e di basket molto apprezzata a livello di business. Molte altre grosse aziende hanno notato il nostro lavoro e l’ambiente che abbiamo creato, posso dire che l’interesse verso la Pallacanestro Trieste sta crescendo anche a livello internazionale, un segnale importantissimo. Non abbiamo ancora trovato un main sponsor ma abbiamo spostato la barca nel verso giusto: ora abbiamo tanti occhi puntati su di noi, questo è un brand che può crescere non solo a livello cittadino e regionale, ma anche oltreoceano”. Sul fronte roster, l’assenza di Reyes comincia a farsi sentire… “Anche se i problemi col ginocchio lo stanno continuando a tormentare, Justin si sta allenando bene già da qualche settimana: la speranza è che possa tornare a giocare a Sassari domenica prossima. Non averlo avuto a disposizione in questo periodo è chiaramente stato un problema, anche perché il minutaggio del quintetto-base è necessariamente cresciuto a causa della sua assenza. Con il suo contributo saremo più forti ma è anche chiaro che, se lo stop si dovesse prolungare, qualche movimento di mercato verrà fatto. Rimaniamo comunque ottimisti su di lui”. Il raggiungimento delle Final Eight di Coppa Italia è un vostro obiettivo? “Sono schietto a riguardo: in prima battuta non guardo a questo o a raggiungere i playoff, ma ad essere competitivi di partita in partita. Alla fine del girone d’andata e della regular season faremo i conti e vedremo in che posizione saremo, ciò che conta adesso è andare a Sassari e tornare a vincere dopo due ko di fila”. - Sarà forse per la situazione di classifica ormai drammatica dopo l'ennesima sconfitta (e quella di venerdì con il Renate, dopo una partita dominata, per certi versi è ancora più preoccupante), fatto sta che nelle ultime ore in casa alabardata sembra esserci stata un'accelerazione per la scelta del nuovo direttore sportivo. Lo scrive Antonello Rodio su "Il Piccolo": finalmente, verrebbe da dire, visto che quel ruolo nell'organigramma della Triestina è vuoto addirittura dal 4 settembre, data del licenziamento di Morris Donati. In realtà, gli ormai quasi tre mesi senza diesse non possono meravigliare, perché le lungaggini nelle decisioni di questo club sono all'ordine del giorno: basti pensare ai tempi dell'esonero di Santoni, a quelli necessari per la scelta di Clotet o ancora quelli della reazione della società dopo il fattaccio fra il tecnico catalano e Krollis. Sia chiaro, per il diesse nulla è ancora definito: dalla società, come da tempo accade, le comunicazioni sono praticamente inesistenti, mentre sul fronte squadra c'è stata un'isolata conferenza prepartita con la Feralpi, poi più nulla, nemmeno del dopopartita col Renate. Riguardo ai nomi per il diesse, sono quelli che girano da un po' di tempo, alcuni dei quali visti spesso alle partite dell'Unione. Dopo che giovedì scorso aveva ripreso quota l'ipotesi di un arrivo di Mattia Collauto, nel week-end i rumors si sono spostati in maniera decisa su Daniele Delli Carri, un profilo che sembra più in linea con le attuali necessità della Triestina. Qualcuno azzarda anche a ipotizzare un arrivo di entrambi, con compiti diversi, ma pare una soluzione altamente improbabile. Ma intanto sarebbe opportuno ne arrivi almeno uno, con un ruolo ben definito, compiti chiari e soprattutto la doverosa autonomia decisionale che spetta a un direttore sportivo. E forse proprio qui, sulle trattative dei margini di intervento, che si è consumato tanto tempo in questi tre mesi di trattative vista la necessaria convivenza con il dg Alex Menta. Ora però serve decidere: è urgente che la nuova figura sia operativa adesso, per preparare le prime mosse di un mercato di gennaio che si annuncia difficilissimo e dal quale dipenderà la salvezza dell'Unione. Si tratta comunque di due profili diversi. Daniele Delli Carri, 53 anni, padre fra l'altro di Filippo difensore del Padova, è un dirigente di solida esperienza, conosce bene la serie C e ha lavorato con Pescara, Genoa e Catania, anzi proprio il Pescara che attualmente è primo nel girone B lo ha costruito in gran parte lui. A onor del vero c'è una brutta storia di parecchi anni fa, quando per una questione di partite comprate dal Catania per evitare la retrocessione, Delli Carri fu squalificato per quattro anni. Nel 2020 la Figc accettò la sua richiesta di grazia con uno sconto di quattro mesi della pena. Storia comunque ormai alle spalle, considerato l'ottimo lavoro svolto negli ultimi anni col Pescara. Collauto invece può vantare solamente i buoni risultati ottenuti al Venezia in coppia con Paolino Poggi, ma non va scordato che l'interruzione del suo rapporto con i lagunari fu dovuto p roprio all'ascesa di Menta nel club arancioneroverde Quote
SandroWeb Posted November 25, 2024 Author Report Posted November 25, 2024 CITYSPORT.NEWS DI LUNEDÌ 25 NOVEMBRE 2024 https://www.citysport.news/download/CS-25novembre2024.pdf Quote
luxor Posted November 25, 2024 Report Posted November 25, 2024 Arcieri ha osato esprimere commenti negativi su palle perse e difesa, invece di esaltare le cose buone. Rischia di diventare un bersaglio per gli irriducibili di questo forum 🤣 Quote
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