Jump to content

Consumi auto gonfiati: uno scandalo a norma di legge


giuli

Recommended Posts

http://motori.it.msn.com/guida_auto/consumi.aspx

Consumi auto gonfiati: uno scandalo a norma di legge

Due recenti inchieste realizzate dalle riviste Autobild (tedesca) e da Quattroruote hanno certificato ciò che più o meno tutti i proprietari di un'auto hanno sempre sospettato: i consumi di carburante dichiarati dalle Case automobilistiche non sono reali. Si tratta di un vero e proprio scandalo a norma di legge.

I dati risultano infatti da specifici test di omologazione senza i quali le vetture non potrebbero essere commercializzate. Questi test rispecchiano male il reale uso che si fa normalmente dell'auto e quindi falsano, e di parecchio, i consumi effettivi.

Lo scandalo

Partiamo dai fatti. Quattroruote, in particolare, ha messo a confronto i dati di 24 modelli sul consumo di carburante ufficializzati dalle Case e l'effettivo risultato emerso dopo i test drive realizzati dagli specialisti del mensile.

Impressionante il bilancio finale: i dati delle Case sono mediamente più bassi del 30 % rispetto a quelli che si registrano nell'effettivo utilizzo delle vetture.

Il divario può addirittura crescere fino al 47 %. Nel dettaglio, il confronto ha visto protagoniste le seguenti vetture:

Alfa Romeo 159 1.9 JTD +28%

Audi A6 3.0 TDI +23%

BMW 118d +47%

BMW X5 3.0d +37%

Citroën C1 1.0 +30%

Fiat 500 1.2 +37%

Fiat Bravo 1.9 Multijet +34%

Fiat Croma 1.9 Multijet +23%

Fiat Punto 1.3 Multijet +26%

Fiat Punto 1.4 +28%

Fiat Panda 1.2 +21%

Ford Mondeo 2.0 TDCi +36%

Ford S-Max 2.0 TDCi +22%

Lancia Ypsilon 1.4 16V +35%

Nissan Qashqai 1.5 dCi +43%

Opel Corsa 1.3 CDTi +37%

Renault Twingo 1.5 dCi +37%

Toyota Auris 2.0 D-4D +30%

Toyota Rav4 2.2 D-4D +17%

Toyota Yaris 1.0 +33%

Toyota Yaris 1.4 D-4D +29%

Volvo V50 2.0 D +19%

Volkswagen Golf 2.0 TDI GT +20%

Volkswagen Passat 2.0 TDI +34%

Come si effettuano i test a norma di legge

Per stabilire i dati sul consumo riportati sul libretto di circolazione, le Case auto non ricorrono a vere e proprie prove su strada, ma effettuano i diversi cicli di test sui banchi a rulli, seguendo peraltro alla lettera una normativa varata dall'Unione Europea (ma in vigore complessivamente in 50 Paesi del Vecchio Continente) che non ammette deroghe.

In sostanza, si procede ad una serie di operazioni (accelerazioni, frenate, riprese, ecc.) che, in teoria, dovrebbero simulare alla perfezione quanto accade normalmente su strada. La prova complessiva dura 1.180 secondi (ovvero una ventina di minuti), 780 dei quali riservati al percorso cittadino (e quindi al consumo urbano) con una velocità media di 19 km/h (??) e accelerazioni che arrivano al massimo al 20 % delle potenzialità della maggior parte delle vetture oggi in commercio.

Gli altri 400 secondi sono dedicati al percorso extraurbano ad una media di poco superiore ai 62,5 km/h e soltanto per dieci secondi (10!) si mantiene una velocità costante di 120 orari. Incredibile, eppure omologato! Ridicolo, visto che è praticamente impossibile riscontrare condizioni d'uso normali anche solo simili a quelle previste per legge, ma tant'è.

Prove in condizioni di peso fasulle

Se l'utilizzo del banco a rulli sembra una presa in giro, aspettate di leggere il resto. L'accessorio auto oggi più richiesto (quando non è già di serie, come avviene ormai per quasi tutti i modelli) è il climatizzatore o aria condizionata.

Ebbene, le Case, attenendosi alla normativa europea, usano per questi test sui consumi le vetture nelle versioni più leggere, quindi senza il condizionatore (o comunque a climatizzatore spento quando è di serie su tutta la gamma) e senza in sostanza alcun accessorio, anche quelli così essenziali da essere compresi nelle dotazioni di serie delle vetture più spartane.

Sappiamo bene che l'assorbimento del compressore del condizionatore, per esempio, può aumentare fino al 20 % i consumi di carburante lungo i percorsi extraurbani. Senza dimenticare che, oltre al peso, anche la resistenza aerodinamica dell'auto sottoposta alle prove delle Case è riprodotta in modo perlomeno ottimistico. La sostanza è che si testano campioni falsamente più leggeri rispetto a quelli che acquistiamo dal concessionario.

Il problema si può estendere anche al livello delle emissioni di CO2, visto che questi ultimi sono direttamente legati ai consumi. Significa che le mezze verità ufficializzate sui consumi equivalgono a mezze verità pure sulle emissioni. Questo proprio nel momento in cui è partita una dura battaglia tra l'Unione Europea e le stesse Case automobilistiche che dal 2012 dovranno abbassare la soglia del CO2 a 130 grammi/km.

Le società auto si prodigheranno a costruire vetture sempre meno inquinanti, ma alla fine lo saranno davvero, o saranno semplicemente dei numeri scritti sul libretto di circolazione? E intanto (durante il ciclo di vita dell'auto) siamo costretti a spendere molto di più di quanto avremmo ipotizzato all'atto dell'acquisto della nostra bella vettura nuova.

Esposto del Codacons

In relazione all'indagine di Autobild, ma soprattutto di Quattroruote per il nostro mercato, è subito intervenuto il Codacons. L'Associazione intende infatti presentare un esposto all'Antitrust per lo scandalo sui consumi fasulli.

Secondo il Presidente, Carlo Rienzi, siamo di fronte a quello che può considerarsi un vero e proprio inganno per i consumatori, a prescindere dalla legittimità delle dichiarazioni dei costruttori e dai criteri seguiti per determinare i consumi ufficiali. Rienzi considera la vicenda una sorta di pubblicità ingannevole e in questo caso si può procedere a bloccare la pubblicità e i depliant delle auto che riportano consumi diversi da quelli effettivi.

Come ci si può difendere

Giusto ricordare che, perlomeno in Germania, una legge specifica consente al proprietario di riportare la vettura al concessionario qualora si accorgesse che la sua macchina consuma più del 10 % rispetto a quanto dichiarato dalla Casa.

Peccato però che effettuare un test sui rulli costa circa 3.000 Euro, quindi chi è disposto a commissionarlo? Da noi tutto ciò non esiste, ma ora che lo scandalo è scoppiato, il clamore potrebbe paradossalmente ritorcersi contro lo stesso automobilista che adesso è a conoscenza della situazione.

Il nostro Codice di Consumo prevede che chiunque acquisti un bene di consumo per utilizzo privato ha diritto di ricevere un esemplare che sia conforme a vari parametri, tra i quali le dichiarazioni pubbliche fatte dal venditore, dal produttore, dal distributore. Se si riscontra un difetto di conformità, si può chiedere la riparazione o la sostituzione del bene e nei casi più estremi si può arrivare alla risoluzione del contratto.

Riportando indietro la vettura si otterrebbe una somma superiore alla quotazione dell'usato dell'auto (a seconda dell'usura). Ma la casistica non aiuta gli automobilisti. È ben difficile che un venditore o una Casa riconoscano al cliente i propri diritti senza costringerlo ad intentare una causa.

Quando i dati di consumo vengano esplicitamente usati come motivo di attrazione per il cliente (per esempio nel claim di una campagna pubblicitaria), si può sperare in una più agevole risoluzione della controversia in favore dell'automobilista...

La situazione americana

Interessante un confronto tra la nostra situazione e quella americana. L'EPA (Environmental Protection Agency) ha deciso di rivedere completamente il sistema di valutazione dei consumi, rispondendo di fatto alle durissime critiche scaturite in seguito ai recenti aumenti di prezzo dei carburanti. I nuovi test condotti sulle auto a stelle a strisce riflettono condizioni decisamente più realistiche di quelle europee, con i vari accessori sempre in funzione e test effettuati anche a temperature molto rigide.

Intanto, le auto e i poderosi truck statunitensi hanno battuto un nuovo record per quanto riguarda il risparmio nei consumi (in controtendenza rispetto all'andamento generale). Lo scorso anno, la media di risparmio di carburante è cresciuta di quasi un miglio per gallone.

Sulla base di un rapporto dell'Autorità Federale per la Sicurezza Stradale, è emerso che il consumo medio di carburante di tutti i mezzi circolanti negli Stati Uniti è stato nel 2007 di 26,6 miglia per gallone (11,3 km/litro), mentre i veicoli commerciali hanno registrato un nuovo record di 23,1 miglia per gallone (9,8 km/litro). Si tratta, in entrambi i casi, di numeri migliori rispetto alla soglia stabilita in precedenza dal Governo, vale a dire rispettivamente di 27,5 e 22,2 miglia per gallone (11,7 e 9,4 km/litro).

Per i dati ancora riferiti al 2006, invece, l'ormai ex DaimlerChrysler dovrà pagare una multa record di 30,3 milioni di dollari per aver violato le norme di efficienza nel risparmio di carburanti stabilite dal Governo. Violazione del cosiddetto Cafe (Corporate Average Fuel Economy) che è costata una multa (meno consistente) anche alle divisioni americane di Maserati, BMW, Ferrari, Porsche e Volkswagen.

In definitiva, la soluzione per ridare fiducia agli automobilisti potrebbe (e dovrebbe) coinvolgere le principali testate del settore. "Farsi un baffo" dei dati ufficiali dichiarati dalle Case ed effettuare più test drive possibile per poi chiarire al consumatore cosa dovrà aspettarsi durante il ciclo di vita della sua vettura. Oppure, e sarebbe davvero auspicabile, sperare che l'Unione Europea faccia un passo indietro e riveda i criteri di valutazione.

:clapclap::clapclap::clapclap:

Link to comment
Share on other sites

Mah... non credo che sia tanto scandalo e sopratutto Quattroruote fin deso come fazeva le prove? Solo deso i se accorzi che xe tutto falso...

X quanto riguarda la clio, la ga tante magagne, son completamente stufo de ela, ma come consumi son contentissimo, go una benzina che bevi come un diesel...

Link to comment
Share on other sites

Da quando go la punto controllo spesso i consumi indicadi dal computer de bordo, fazendo el conto ogni volta che fazo el pien coi chilometri percorsi, e devo dir che el computer de bordo xe abbastanza preciso (de solito resto nell'ordine dei 0.3-0.5 l per 100 km in piu' rispetto a quel che disi el computer).

Si, devo dir che consuma un po' de piu' del dato "ufficiale", ma non tanto in piu' come indicado in questi test riportadi. Disemo circa un 10% in più. Però xe de veder anche molto l'uso che se fa dell'auto. Per i brevi spostamenti che se fa xe ovvio che el motor no riva entrar a regime con tutte le conseguenze del caso :D

Link to comment
Share on other sites

Per i brevi spostamenti che se fa xe ovvio che el motor no riva entrar a regime con tutte le conseguenze del caso :D

Come non quotar e bisogna anche dir che Trieste xe fatta de salide e discese che sfalsa de tanto il consumo de una macchina.

Link to comment
Share on other sites

CHE VERGOGNA! Semo presi in giro dalla mattina alla sera dai magnati dell'oro nero, da quei pochissimi che gestiscono il potere nel mondo....è tutto assurdo dal cibo al petrolio all'aria che respiriamo! Stavano meglio i nostri avi che andavano a caval. :caval:

son daccordo, purtropo el mondo xe dei furbi, e i mone come tanti la ciapa sempre in quel poto :baston: .

cmq se xe vera sta storia, un poco de grizoli i dovesi cominciar a gaverli, i grandi magnati delle case automobilistiche, se stà rivando la fazenda dei ricorsi de grupo, sarà bel veder che casin succederà! :bye:

Link to comment
Share on other sites

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Loading...
  • Recently Browsing   0 members

    No registered users viewing this page.

×
×
  • Create New...
×
Il Forum di Elsitodesandro
Home
Activities
Sign In

Sign In



Search
More
×